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Parte Prima SONATA Aria ANGELO Disseratevi, oh porte d’Averno, e al bel lume d’un lume ch’è eterno tutto in lampi si sciolga l’orror! Cedete, horride porte, cedete al re di gloria che della sua vittoria voi siete il primo onor. Recitativo LUCIFERO Quale insolita luce squarcia le tende alla tartarea notte? Qual eco non più udita con armonia gradita fa intorno risonar le Stigie grotte? Che son del mio valore Gli applausi, giusti sono Oggi del vincitore del nero abisso A cui ritorno E già mi vendicai Con fiero sdegno Che perder già mi fè Dè cieli il regno. Aria LUCIFERO Caddi, è ver, ma nel cadere non perdei forza né ardire. Per scacciarmi dalle sfere se più forte allor fu Dio, or fatt’huomo al furor mio pur ceduo ha con morire. Recitativo LUCIFERO Ma che veggio? dè spirti a me nemici come un si folto stuolo per quest’aure annegrite da miei respiri osa portar il volo? ANGELO Né tenebrosi chiostri Tacete orridi mostri E dell’eterno re Le leggi udite. LUCIFERO Chi sei? Chi è questo tuo re, che dov’io regno a penetrar s’avanza? ANGELO E’ re di gloria, è re possente e forte, cui resister non può la tua possanza. LUCIFERO Se parli di chi penso, pur oggi a morte spinto negar non può, ch’il mio poter l’ha vinto. ANGELO Come cieco t’inganni, e non t’avvedi che, se morì chi è della vita autore, non fu per opra tua, ma sol d’amore. Aria D’amor fu consiglio che al Padre nel Figlio l’offesa pagò, per render all’huomo la vita che un pomo gustato involò. Recitativo LUCIFERO E ben, questo tuo Nume dell’huomo innamorato e che per lui svenato oggi volle morir, che più presume? L’omaggio a me dovuto se a rendermi qua giù move le piante, venga; ma se pretende... ANGELO Taci, che or lo vedrai, mostro arrogante. Vedrai come delusa da lui fugge la morte, vedrai come confusa lo rimira la colpa, vedrai come atterrito si nasconde la pena, vedrai come tu stesso tremerai genuflesso al suo gran nome. LUCIFERO Io tremante! Io si vile! E quando? E come? Sconvolgerò gli abissi, dal suo centro commossa dissiperò la terra, all’aria coi respiri, al fuoco coi sospiri, con gli aneliti al ciel muoverò guerra. Aria O voi dell’Erebo potenze orribili, su, meco armatevi d’ira e valor! E dell’Eumenidi gli angui terribili con fieri sibili ai cieli mostrano, ch’hanno i suoi fulmini gli abissi ancor. Recitativo MADDALENA Notte, notte funesta, che del divino sole con tenebre a duol piangi l’occaso, lascia che pianga anch’io, e con sopor tiranno al giusto dolor mio deh non turbar l’affanno! Aria Ferma l’ali, e su miei lumi non volar, o sonno ingrato! Se presumi asciugarne il mesto pianto, lascia pria che piangan tanto questo sangue ha sparso in fiumi il mio Dio per me svenato. Recitativo CLEOFE Concedi, o Maddalena, qualche tregua al martire, che un continuo languire può con la vita anche scemar la pena, e per un Dio ch’è morto così giusto è’l dolore, che non convien di renderlo più corto. MADDALENA Cleofe, in vano al riposo tu mi consigli, ed al mio core amante sarebbe più penoso ogni momento, che potesse restar senza tormento. CLEOFE Se il tuo giusto cordoglio sol di pene ha desio, trattenerlo non voglio, ma sol unire al tuo affanno il mio. Aria Piangete, si, piangete, dolenti mie pupille, e con amare stille al morto mio Signor tributo di dolor meste rendete! Che mentre egli spargea tutt’intorno il suo sangue in croce, morendo sol dicea di pianto ho sete. Recitativo MADDALENA Ahi dolce mio Signore, le tue vene già vuote chiedan di poco umore momentaneo ristoro, e il barbaro Israele bevanda sol di fiele ti porse io lo rammento, e pur non moro? CLEOFE Ahi popolo crudel, popolo ingrato! Chi per te già disciolse duri macigni in liquidi torrenti di purissimi argenti, poche stille ti chiede; tu gli dai mercede un si amaro liquore e in rammentarlo non si spezza il core? MADDALENA Oh crude rimembranze! CLEOFE Oh funeste memorie! MADDALENA Tormentatemi pur, CLEOFE Si, si, seguite ad accrescermi il duol, MADDALENA che nel tormento CLEOFE che nell’angoscia ria MADDALENA Io godo ancor, CLEOFE Sollievo ancor io sento. MADDALENA Se col pensiero afflitto va lusingando almeno il mio desire, e parmi aver nel seno qualche martir del mio Gesù trafitto. CLEOFE Se nell’afflitta mente ho il mio Gesù presente, e benché esangue ed impiagato, parmi che basti il volto suo per consolarmi. Duetto MADDALENA Dolci chiodi, amate spine, da quei piedi e da quel crine deh passate nel mio sen. CLEOFE Cara effiggie addolorata, benché pallida e piagata, sei mia vita, sei mio ben. Recitativo S. GIOVANNI Oh Cleofe, oh Maddalena, del mio Divin Maestro amanti amate, oh quant’invidio, quanto, quelle che hora versate stille di puro amor più che di pianto. Spero presto vederle, per coronar il mio Signor risorto, da rugiade di duol cangiarsi in perle. MADDALENA Giovanni, tu che fosti Del mio Giesù discepolo diletto, e degli arcani suoi secretario fedel, solo tu puoi di speme più tranquilla ravivar nel mio sen qualche scintilla. S. GIOVANNI Già la seconda notte, da ch’egli estinto giacque, col carro suo di tenebroso gelo tutta varcò la sommità del cielo, e del gange su l’acque attende già la risvegliata aurora del nuovo sole il lucido ritorno ma il nostro sole ancora a noi tornar promise il terzo giorno. Consoli dunque il vostro cor, che geme, una si bella e si vicina speme. Aria Quando è parto dell’affetto, il dolor in nobil petto non estingue la costanza quando è figlia della fede, mai non cede al timore la speranza. Recitativo CLEOFE Ma dimmi, e sarà vero Che risorga Giesù? S. GIOVANNI S’egli l’ha detto, chi mai di menzognero oserà d0arguire labbro divino! MADDALENA Su! Sunque andiamo, e pria ch’il matutino Raggio dell’orizonte il lembo indori, andiam ad osservare al sacro avello, che almen potremmo in quello con balsami ed odori unger la fredda esaminata salma di chi fu già di noi la vita e l’alma. CLEOFE Pronta a seguirti io sono, ma speranza meglior mi rende ardita, e di Giovanni ai detti spero viva trovar la nostra vita. Aria Naufragando va per l’onde Debol legno, e si confonde Nel periglio anch’il nocchier. Ma se vede poi le sponde, lo conforta nuova speme, e del vento più non teme né del mar l’impeto fier. Recitativo S. GIOVANNI Itene pure, oh fide amiche donne, al destinato loco, ch’ivi forse potrete del vostro bel desio trovar le mete, mentre io torno a colei, che già per madre mi diè nell’ultim hore del suo penoso agone il mio Signore. MADDALENA A lei ben opportuno Il tuo soccorso fia, che in così duro scempio qual sia la pena sua, so per la mia. S. GIOVANNI Ben d’ogn’altro più grande Fu il dolor di tal madre Di tal figlio alla morte, ma d’ogn’altro più forte hebbe in soffrirlo il petto, ed hor costante che ferma più d’ogn’altra ha la speranza di vederlo risorto, e se l’ottiene, la gioja allora compenserà le pene. Aria Così la tortorella talor piange e si lagna, perchè la sua compagna vede ch’augel feroce dal nido gli rubò. Ma poi, libera e bella se ritornarla sente, compensa in lieta voce quel gemito dolente che mesta già formò. Recitativo MADDALENA Se Maria dunque spera, e spera ancor Giovanni, anch’io dar voglio con si giusta speme qualche tregua agli affanni; ma pure chi ben ama sempre teme, e nell’amante mio misero core benchè speranza regni, bandir non può il timore. Or degli opposti affetti A chi debba dar fede, vedrò volgendo il piede all’adorato speco, tomba del mio Giesù. Vada Giovanni a consolar Maria; Cleofe sia meco. Aria Ho un non so che nel cor, che in vece di dolor gioia mi chiede. Ma il core, uso a temer le voci del piacer o non intende ancor, o inganno del pensier forse le crede. Recitativo ANGELO Uscite, pur uscite Dall’oscura prigione, ove si lunga ed horrida stagione questo giorno attendeste, anime belle! Uscite, pur, uscite, a vagheggiare, a posseder le stelle! Di quel Signor, ch’ha vinto Per voi la morte e’l contumace averno, il trionfo seguite e voi primi venite, o primi padri delle humane genti; né s’odano più lamenti del vostro anctico errore, or ch’ebbe insorto un tanto redentore; seguano gli altri poi, e per l’orme di luce, che del divino duce il glorioso piè stampa nell’ombre, da questo centro squallido e profondo sorgan con lui sovra l’aperto mondo. Ma con eco festiva Replichi prima il lor devoto labro. CORO Il Nume vincitor trionfi, regni e viva, per cui Cocito geme atterrito, per cui ritorna la pace al suol! APPENDICE Nel libretto allegato alla partitura, edita nel 1878 è differente l’inizio della Prima Parte. Prima Parte Recitativo LUCIFERO A dispetto dè Cieli ho vinto, ho vinto. Vincitore a voi torno, del grande Abisso abitatori illustri. Voi, che sdegnaste d’abbassarvi in cielo Ad inchinar l’humanità nel verbo, e dell’huomo superbo per mantenere in vostra mano il giogo poco prezzaste dell’empiree sedi abbandonare il luogo, di si bella vittoria meco or godete, e dell’antico oltraggio cancelli il nuovo onor la ria memoria. Chi sa che un giorno ancora, se arride la fortuna a un giusto orgoglio, non torni a porre in Aquilone il soglio. Aria LUCIFERO Caddi, è ver, ma nel cadere non perdei forza né ardire. Per scacciarmi dalle sfere se più forte allor fu Dio, or fatt’huomo al furor mio pur ceduo ha con morire. Recitativo Ma che insolita luce Squarcia le tende alla tartarea notte? Qual eco non più udita Con armonia gradita Fa intorno risonar le Stigie grotte? Che veggio? Ohimè! Dè spirti a me nemici Come un si folto stuolo Per quest’aure annegrite Da miei respiri osa portar il volo? Aria ANGELO Disseratevi, oh porte d’Averno, e al bel lume d’un lume ch’è eterno tutto in lampi si sciolga l’orror! Cedete, horride porte, cedete al re di gloria che della sua vittoria voi siete il primo onor. Recitativo LUCIFERO Chi sei? Chi è questo re, che dov’io regno a penetrar s’avvanza? Parte Prima SONATA Aria ANGELO Disseratevi, oh porte d’Averno, e al bel lume d’un lume ch’è eterno tutto in lampi si sciolga l’orror! Cedete, horride porte, cedete al re di gloria che della sua vittoria voi siete il primo onor. Recitativo LUCIFERO Quale insolita luce squarcia le tende alla tartarea notte? Qual eco non più udita con armonia gradita fa intorno risonar le Stigie grotte? Che son del mio valore Gli applausi, giusti sono Oggi del vincitore del nero abisso A cui ritorno E già mi vendicai Con fiero sdegno Che perder già mi fè Dè cieli il regno. Aria LUCIFERO Caddi, è ver, ma nel cadere non perdei forza né ardire. Per scacciarmi dalle sfere se più forte allor fu Dio, or fatt’huomo al furor mio pur ceduo ha con morire. Recitativo LUCIFERO Ma che veggio? dè spirti a me nemici come un si folto stuolo per quest’aure annegrite da miei respiri osa portar il volo? ANGELO Né tenebrosi chiostri Tacete orridi mostri E dell’eterno re Le leggi udite. LUCIFERO Chi sei? Chi è questo tuo re, che dov’io regno a penetrar s’avanza? ANGELO E’ re di gloria, è re possente e forte, cui resister non può la tua possanza. LUCIFERO Se parli di chi penso, pur oggi a morte spinto negar non può, ch’il mio poter l’ha vinto. ANGELO Come cieco t’inganni, e non t’avvedi che, se morì chi è della vita autore, non fu per opra tua, ma sol d’amore. Aria D’amor fu consiglio che al Padre nel Figlio l’offesa pagò, per render all’huomo la vita che un pomo gustato involò. Recitativo LUCIFERO E ben, questo tuo Nume dell’huomo innamorato e che per lui svenato oggi volle morir, che più presume? L’omaggio a me dovuto se a rendermi qua giù move le piante, venga; ma se pretende... ANGELO Taci, che or lo vedrai, mostro arrogante. Vedrai come delusa da lui fugge la morte, vedrai come confusa lo rimira la colpa, vedrai come atterrito si nasconde la pena, vedrai come tu stesso tremerai genuflesso al suo gran nome. LUCIFERO Io tremante! Io si vile! E quando? E come? Sconvolgerò gli abissi, dal suo centro commossa dissiperò la terra, all’aria coi respiri, al fuoco coi sospiri, con gli aneliti al ciel muoverò guerra. Aria O voi dell’Erebo potenze orribili, su, meco armatevi d’ira e valor! E dell’Eumenidi gli angui terribili con fieri sibili ai cieli mostrano, ch’hanno i suoi fulmini gli abissi ancor. Recitativo MADDALENA Notte, notte funesta, che del divino sole con tenebre a duol piangi l’occaso, lascia che pianga anch’io, e con sopor tiranno al giusto dolor mio deh non turbar l’affanno! Aria Ferma l’ali, e su miei lumi non volar, o sonno ingrato! Se presumi asciugarne il mesto pianto, lascia pria che piangan tanto questo sangue ha sparso in fiumi il mio Dio per me svenato. Recitativo CLEOFE Concedi, o Maddalena, qualche tregua al martire, che un continuo languire può con la vita anche scemar la pena, e per un Dio ch’è morto così giusto è’l dolore, che non convien di renderlo più corto. MADDALENA Cleofe, in vano al riposo tu mi consigli, ed al mio core amante sarebbe più penoso ogni momento, che potesse restar senza tormento. CLEOFE Se il tuo giusto cordoglio sol di pene ha desio, trattenerlo non voglio, ma sol unire al tuo affanno il mio. Aria Piangete, si, piangete, dolenti mie pupille, e con amare stille al morto mio Signor tributo di dolor meste rendete! Che mentre egli spargea tutt’intorno il suo sangue in croce, morendo sol dicea di pianto ho sete. Recitativo MADDALENA Ahi dolce mio Signore, le tue vene già vuote chiedan di poco umore momentaneo ristoro, e il barbaro Israele bevanda sol di fiele ti porse io lo rammento, e pur non moro? CLEOFE Ahi popolo crudel, popolo ingrato! Chi per te già disciolse duri macigni in liquidi torrenti di purissimi argenti, poche stille ti chiede; tu gli dai mercede un si amaro liquore e in rammentarlo non si spezza il core? MADDALENA Oh crude rimembranze! CLEOFE Oh funeste memorie! MADDALENA Tormentatemi pur, CLEOFE Si, si, seguite ad accrescermi il duol, MADDALENA che nel tormento CLEOFE che nell’angoscia ria MADDALENA Io godo ancor, CLEOFE Sollievo ancor io sento. MADDALENA Se col pensiero afflitto va lusingando almeno il mio desire, e parmi aver nel seno qualche martir del mio Gesù trafitto. CLEOFE Se nell’afflitta mente ho il mio Gesù presente, e benché esangue ed impiagato, parmi che basti il volto suo per consolarmi. Duetto MADDALENA Dolci chiodi, amate spine, da quei piedi e da quel crine deh passate nel mio sen. CLEOFE Cara effiggie addolorata, benché pallida e piagata, sei mia vita, sei mio ben. Recitativo S. GIOVANNI Oh Cleofe, oh Maddalena, del mio Divin Maestro amanti amate, oh quant’invidio, quanto, quelle che hora versate stille di puro amor più che di pianto. Spero presto vederle, per coronar il mio Signor risorto, da rugiade di duol cangiarsi in perle. MADDALENA Giovanni, tu che fosti Del mio Giesù discepolo diletto, e degli arcani suoi secretario fedel, solo tu puoi di speme più tranquilla ravivar nel mio sen qualche scintilla. S. GIOVANNI Già la seconda notte, da ch’egli estinto giacque, col carro suo di tenebroso gelo tutta varcò la sommità del cielo, e del gange su l’acque attende già la risvegliata aurora del nuovo sole il lucido ritorno ma il nostro sole ancora a noi tornar promise il terzo giorno. Consoli dunque il vostro cor, che geme, una si bella e si vicina speme. Aria Quando è parto dell’affetto, il dolor in nobil petto non estingue la costanza quando è figlia della fede, mai non cede al timore la speranza. Recitativo CLEOFE Ma dimmi, e sarà vero Che risorga Giesù? S. GIOVANNI S’egli l’ha detto, chi mai di menzognero oserà d0arguire labbro divino! MADDALENA Su! Sunque andiamo, e pria ch’il matutino Raggio dell’orizonte il lembo indori, andiam ad osservare al sacro avello, che almen potremmo in quello con balsami ed odori unger la fredda esaminata salma di chi fu già di noi la vita e l’alma. CLEOFE Pronta a seguirti io sono, ma speranza meglior mi rende ardita, e di Giovanni ai detti spero viva trovar la nostra vita. Aria Naufragando va per l’onde Debol legno, e si confonde Nel periglio anch’il nocchier. Ma se vede poi le sponde, lo conforta nuova speme, e del vento più non teme né del mar l’impeto fier. Recitativo S. GIOVANNI Itene pure, oh fide amiche donne, al destinato loco, ch’ivi forse potrete del vostro bel desio trovar le mete, mentre io torno a colei, che già per madre mi diè nell’ultim hore del suo penoso agone il mio Signore. MADDALENA A lei ben opportuno Il tuo soccorso fia, che in così duro scempio qual sia la pena sua, so per la mia. S. GIOVANNI Ben d’ogn’altro più grande Fu il dolor di tal madre Di tal figlio alla morte, ma d’ogn’altro più forte hebbe in soffrirlo il petto, ed hor costante che ferma più d’ogn’altra ha la speranza di vederlo risorto, e se l’ottiene, la gioja allora compenserà le pene. Aria Così la tortorella talor piange e si lagna, perchè la sua compagna vede ch’augel feroce dal nido gli rubò. Ma poi, libera e bella se ritornarla sente, compensa in lieta voce quel gemito dolente che mesta già formò. Recitativo MADDALENA Se Maria dunque spera, e spera ancor Giovanni, anch’io dar voglio con si giusta speme qualche tregua agli affanni; ma pure chi ben ama sempre teme, e nell’amante mio misero core benchè speranza regni, bandir non può il timore. Or degli opposti affetti A chi debba dar fede, vedrò volgendo il piede all’adorato speco, tomba del mio Giesù. Vada Giovanni a consolar Maria; Cleofe sia meco. Aria Ho un non so che nel cor, che in vece di dolor gioia mi chiede. Ma il core, uso a temer le voci del piacer o non intende ancor, o inganno del pensier forse le crede. Recitativo ANGELO Uscite, pur uscite Dall’oscura prigione, ove si lunga ed horrida stagione questo giorno attendeste, anime belle! Uscite, pur, uscite, a vagheggiare, a posseder le stelle! Di quel Signor, ch’ha vinto Per voi la morte e’l contumace averno, il trionfo seguite e voi primi venite, o primi padri delle humane genti; né s’odano più lamenti del vostro anctico errore, or ch’ebbe insorto un tanto redentore; seguano gli altri poi, e per l’orme di luce, che del divino duce il glorioso piè stampa nell’ombre, da questo centro squallido e profondo sorgan con lui sovra l’aperto mondo. Ma con eco festiva Replichi prima il lor devoto labro. CORO Il Nume vincitor trionfi, regni e viva, per cui Cocito geme atterrito, per cui ritorna la pace al suol! APPENDICE Nel libretto allegato alla partitura, edita nel 1878 è differente l’inizio della Prima Parte. Prima Parte Recitativo LUCIFERO A dispetto dè Cieli ho vinto, ho vinto. Vincitore a voi torno, del grande Abisso abitatori illustri. Voi, che sdegnaste d’abbassarvi in cielo Ad inchinar l’humanità nel verbo, e dell’huomo superbo per mantenere in vostra mano il giogo poco prezzaste dell’empiree sedi abbandonare il luogo, di si bella vittoria meco or godete, e dell’antico oltraggio cancelli il nuovo onor la ria memoria. Chi sa che un giorno ancora, se arride la fortuna a un giusto orgoglio, non torni a porre in Aquilone il soglio. Aria LUCIFERO Caddi, è ver, ma nel cadere non perdei forza né ardire. Per scacciarmi dalle sfere se più forte allor fu Dio, or fatt’huomo al furor mio pur ceduo ha con morire. Recitativo Ma che insolita luce Squarcia le tende alla tartarea notte? Qual eco non più udita Con armonia gradita Fa intorno risonar le Stigie grotte? Che veggio? Ohimè! Dè spirti a me nemici Come un si folto stuolo Per quest’aure annegrite Da miei respiri osa portar il volo? Aria ANGELO Disseratevi, oh porte d’Averno, e al bel lume d’un lume ch’è eterno tutto in lampi si sciolga l’orror! Cedete, horride porte, cedete al re di gloria che della sua vittoria voi siete il primo onor. Recitativo LUCIFERO Chi sei? Chi è questo re, che dov’io regno a penetrar s’avvanza? Handel,George Frideric/La Resurrezione/II
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<<第三幕>> <第1場> (バヤゼットとアステリアが監禁されている宮廷の中庭) Recitativo BAJAZET 娘よ、私たちは罪人だ 私はやつを嘲笑し、軽蔑し おまえは奴の愛を打ち砕いた われらの敵は 片方に報復を片方には和解を求めるだろう. ASTERIA 復讐に失敗してしまったのは すべて私のせいだわ BAJAZET 怒ったタタールが あらたな侮辱を考えていたら? 私には命しか残されていない だがおまえは・・ ASTERIA お父様、逃れるすべを教えて! BAJAZET うむ、聞いてくれ だがそれと向き合うには おまえの持てる勇気のすべてを要する ASTERIA 死ぬのならば、 お父様ではなく私が BAJAZET おまえの死は私の死だ 見よ、ここに毒がある 私に唯一残された貴重な宝だ これを分けてやろう、勇気をもって使うため 私の勇敢な心もおまえに分け与えよう ASTERIA なんと素晴らしい贈り物を お父様の手から、お父様にくちづけを BAJAZET おまえにも私の血が流れているのだな この鎖からなんとか抜け出そう オルカモの隊長が試みている 企てにも最悪の結果の 他はもう期待するな おまえの身はおまえが守れ 私は自分の身を守る ああ、娘よ、タメルラーノに 侮辱を受ける前に これを飲み死ぬのだ 私も、おまえが先立ったという不吉な知らせが もたらされればすぐにおまえの後を追う ASTERIA お父様、謹んでお望みのとおりにします BAJAZET 空しい、空しいことだが、われらに信じられるのは 足枷をかけられた残酷な運命だけなのだ Aria ASTERIA 父の心と恋人の心には 固い信念とゆるがぬ憎悪がある でも最後はその心を鎮めてあげたい ただ私の心は満足していない 私の不安が語りかけるから ふたりとも失うのではないかと (端に下がる) BAJAZET ゆるやかなレテの岸辺で 待っていてくれ、おまえが先に着いたなら 私がやり遂げ復讐が消え去ってから おまえについていくと約束しよう (退場) <第2場> (タメルラーノ、アンドロニコ、端にアステリア) Recitativo TAMERLANO アンドロニコ 余の愛はアステリアの怒りにより 大きくなった 余はいらつき、憎み嫌うべきで 余を侮辱したかどで彼女を罰するべきなのだが 彼女の面差しが余の怒りをなだめ バヤゼットへの憎悪も静まる 彼女は余の激怒を抑えつけてしまうのだ。 ANDRONICO (独白) 不吉な予感が! TAMERLANO 余は自ら、この壁より降りよう 余のもとで、彼女は勝利できるとわからせるため 后の座はまだあいていると伝えよ ANDRONICO 陛下、オスマンの敵に対する憎しみは 和らぐことはありません 私もまたこのような役目を果たすことはできませんし 最初に求めた際も 私を欺くことができたのですから ふたたび私が申し伝えても拒絶するでしょう ASTERIA (独白) 私を信じてくれてるのね! なぜ彼は望まないの?私を(助けるよう)頼まないの TAMERLANO ならば、おぬしは最上の 恩恵を与え、偉くしてやったのに 恩を忘れようというのだな? 答えよ!さもなくばおぬしがアステリアを そそのかした張本人とみなすぞ ANDRONICO アステリア ASTERIA ひどいわ、黙って ANDRONICO 私を非難する前に せめて話を聞いてくれ アンドロニコが 恋人として話すときがきたのだ TAMERLANO (独白) 何を ASTERIA (独白) 何を言う気なの? ANDRONICO 私はあなたにタメルラーノのため 結婚し愛するよう請い、頼んだ。 だが頼んだことで 良心の呵責に悩まされた あなたは死ぬ覚悟で合意し 大いに苦しめられた それでもあなたはあの大いなる一撃の 役割を私に望まなかった だが、あなたたちの憎む敵に はっきりと言おう、タメルラーノは恋敵であり あなたを愛していると TAMERLANO 聞いておれんわ ANDRONICO そうだ、タメルラーノ、よく聞け 私は恋人で恋敵だ ASTERIA 王子、黙って! ANDRONICO いや、まずは私の言いたいことをすべて言っておきたい 暴君にもたらされたものは すべてきれいに彼にくれてやる どれほどたくさんあったとしても アステリアの安らぎのため 私は拒むのだ TAMERLANO おまえに与えた権力が たいした感謝の証拠にならんのなら、大胆な王子よ、 処罰なしですますと言うことはできん だが、アステリアは何と答える? ASTERIA 彼の愛に従います 惨めではあるけれど ご存知のとおりに、あなたを憎み 彼の言ったとおりに、彼を愛します TAMERLANO 不実な女め!おまえの愛などなんにもならん いまや余の怒りは頂点に達したのだ おまえにその大口を後悔させてやろう ASTERIA 愛する人が守ってくれる TAMERLANO 見てやろう バヤゼットの首を斬れ アステリアは最も卑しい奴隷と結婚させろ ANDRONICO こうして、王の娘を・・・ TAMERLANO 話すな!先に罰してやるぞ ASTERIA (アステリアはタメルラーノの足元にひざまずく) ああ陛下、 あなたの怒りは私の首へ落としてください 私の偉大なるお父様の罪は許して・・ <第3場> (バヤゼット、前場の人々) Recitativo BAJAZET これは? アステリア、タルメラーノにひざまずくのか? (アステリアは立ち上がる) 立て、 私の娘なら敵の前で 打ちのめされたところを見せるな TAMERLANO こいつ、ふざけおって 勝者である余に耐え難い 我慢を強いるとは BAJAZET 言ってみろ、どんな手を使って オスマンの血を引く者の 名誉を貶めたのだ? ANDRONICO 怒らせないで BAJAZET 神を恐れぬ奴は卑怯者だ! TAMERLANO バヤゼット、余の怒りはもう抑えられぬ 知るがいい、余の敵は おまえだけではない 他の二人もおまえと同罪だ おまえたちをひとまとめに 罰してやりたい 恋敵と、無礼な娘と、高慢な父親を. バヤゼットとアステリアを 余の卓へ引っ立てよ アンドロニコもいっしょに来させ、 アステリアが侮辱を受けるのをしかと見させよ それでも好きなら元通り愛しあうがよい! Aria 余を激しく軽蔑した恩知らずの顔への 苛立ちは、心を興奮させる 胸の内の魂の動揺は 余の怒りでのみ鎮めることができるだろう (退場) <第4場> (バヤゼット、アステリア、アンドロニコ) Recitativo BAJAZET 娘よ、臆病な行為により 今までの称賛や功績による力を すべて失ったではないか ASTERIA お父様の首を斬ると脅されたのです BAJAZET だがもし斬られるのを見ても 決して動揺してはならんぞ ASTERIA 私は卑しい奴隷と結びつけるよう 命じられましたわ BAJAZET 逃れるすべはないのか? アンドロニコよ 彼女へのひどい卑しめに耐える心を持っていたか? ANDRONICO 彼女を慰めることに気を遣っていませんでした 彼女と同じ罪を受けることで 私は満足でした BAJAZET 臆病者! バヤゼットはおまえたちにも心を持っているのだ 何を願う?何を見捨てる? 固い意志と軽蔑は 暴君に対して使う武器なのだ わたしについてこい、そうすれば分かる もし彼女が危機に陥っても おまえたちにバヤゼットの心があれば十分なのだ (退場) <第5場> (アンドロニコ、アステリア、レオーネ) Recitativo ANDRONICO アステリア、あなたは后の座に登ろうしたときは、 軽蔑の表情を見せていたのに、罪人となった今は 落ち着いているようだが? ASTERIA そんなふうにしたくはないのに、私の愛がさせるのですわ 王子、私の運命は、后になろうと罪人になろうと 私を苦しめ、決して安らぐことはないのです。 LEONE 部下たちはきっと無慈悲です 王女様、いまや急いで出ましょう ANDRONICO 私にもか? かわいそうな恋人よ! 二つの国を明け渡し、身分を奪われるとは ASTERIA アンドロニコ、しっかりして、私の偉大な父は 私の模範でした。そして、私もあなたの(模範に) ANDRONICO ああ、わが心のひとよ、あなたが他の者の手の中で苦しむのを どうして見ていられるだろう 絶望した恋人の強さを 身を守るための武器にできれば ASTERIA 強さと勇気ではまだ私たちには十分でないの 強力な敵はしたいことをしたいようにして 虚しい復讐への望みのほかは 私たちに何も残さないの LEONE あなたがたのお気持ちにとても心が痛みます。 (退場、しかし護衛は残る) ANDRONICO あなたとともに死にたい、私の命よ ASTERIA いえ、いえ、これで十分と思って、王子 最後の瞬間にお父様と愛するかたのことが 私の悲しみになるの Duetto ASTERIA 私はあなたの中に生きている、愛する人よ あなたに死が喜ばしいものならば 私も満足して死にましょう ANDRONICO 私はあなたの中に生きている、私の優しい命よ あなたに死が喜ばしいものならば 私も満足して死にましょう ASTERIA ああ、あなたを失えば、愛する人よ いつまた再び会えるのかしら? 私の苦しみはあまりにもつらすぎる ANDRONICO ああ、あなたと別れれば、愛する人よ いつまた再び会えるだろう? 私の苦しみはあまりにもつらすぎる (退場) <第6場> (タメルラーノの食卓が用意された皇帝の広間、 イレーネとレオーネ) Recitativo LEONE 王女様、王座は空いております だれもそこを占めようとしない今、あなたの番です。 イレーネ様よりイレーネ様だと明かせば、イレーネ様が后に。 IRENE ああ、あの神を恐れぬ人はまだ敵の女に未練があるわ 愛していて、憎んではいない、もし落ち着いてしまい 私たちのライバルとして側にもどってきたら? LEONE そのような心配はまずありえません アステリア様はずっと敵を憎み続けますよ 彼女はアンドロニコ様を慕い 他の愛は受け付けません あなたにとって悪いことはまずありません。 IRENE でも私を求めたあの気持ちが戻ってくればいいのに。 イレーネはこの期におよんで権利を先延ばしにはできない 求めるの、願うのではなく。国を背負って来たのだから 花嫁に望まれなかったら、敵に戻るのよ LEONE 彼を怒らせぬように、うまくお助けいたしましょう アステリア様が嫌われれば、イレーネ様が抱擁されますよ Aria IRENE 私はもうつれなくしない 私をいとおしんでくれるなら、彼を愛するのは私の義務だわ だけどもし侮辱されたら 愛した分だけ憎まなければ (端に下がる) Recitativo LEONE もしイレーネ様が王座に登れば アンドロニコ様とアステリア様も幸せになれるだろう 彼らの変わらぬ愛に幸運な出来事がおこるのを 目の当たりにできますように 彼らが満たされれば、私も満足するだろう Aria 一途なる心に あなたが安らぎを与えないなら、愛の神よ 憎しみが勝ち誇るだろう どうか愛は報いられよ 不実という闇を 胸の内より追いやることで (退場) <第7場> (タメルラーノ、バヤゼット、アンドロニコ、脇にイレーネ) Recitativo TAMERLANO 来たか、バヤゼット 余の怒りがおまえを閉じ込めていた 狭い場所より 余の豪華なる卓の前へ。 タメルラーノはおまえが思うより親切なのだ BAJAZET 敵が親切を装ったところで 疑念を生じさせるだけだ TAMERLANO そのとおりだ いまやおまえを失望させられるようなやり方を 決心したのだ BAJAZET いや!バヤゼットの心を挫くような 一撃などない TAMERLANO これには逆らえんわ BAJAZET なんだ?すぐにやれ!恐れずに待ってやる TAMERLANO 今に分かるだろう アステリアを連れて来い 侮辱された勝者がくだす運命を見せてやれ アンドロニコよおぬしも覚えておけ、 事がすんだ後もまだ恋敵でいられたら おまえを許してやろう ANDRONICO 私が彼女を守るか、アンドロニコでなくなるかだ BAJAZET 待て アステリアを守るものは私が与えた ANDRONICO 敵に勝つことは偉大な行いだが そのあと虐げるのなら 不適切な行いだ TAMERLANO 他人のためでなく自分のために話せ、おぬしにはそれが必要だ ANDRONICO 私以外のために言うのではない アステリアを私から奪うならば おまえは邪道で恩知らずで 非道な心の持ち主だ TAMERLANO 報復を手の内にする者は そのような怒りなど気にもかけぬわ ATTO TERZO Scena Prima (Cortile del serraglio in cui sono custoditi Bajazet, ed Asteria.) Recitativo BAJAZET Figlia, siam rei, io di schernito sdegno, tu d amore sprezzato; vorrà il nostro nemico vendicarsi dell uno e placar l’altro. ASTERIA Tutta la colpa mia e una vendetta che ha fallito il segno. BAJAZET Se il Tartaro irritato pensasse a nuovi oltraggi? A me nulla più resta oltre la vita, ma a te... ASTERIA Lo scampo, oh genitor, m addita! BAJAZET Odi dunque, ma tutta a incontrarlo ci vuol la tua virtude. ASTERIA Se è morte, sia la mia, ma non la vostra. BAJAZET La tua e la mia. Vedi quest è veleno, de miei vasti tesori unico avanzo; te ne fò parte, e perché l’usi ardita, il mio intrepido cor teco divido. ASTERIA Dono caro e gradito, ch esci di mano al genitor, ti bacio. BAJAZET Ah, sangue mio, ti riconosco! Usciamo dalle catene ormai. Non altro attendo più, che l’esito fatale d un impresa che tenta il duce Orcamo. Bada alla tua difesa, ch io baderò alla mia. Deh, figlia, al primo insulto, che tenta il Tamerlan, lo bevi, e mori; e me vedrai al primo infausto avviso preceder o seguir il tuo destino. ASTERIA Padre, al tuo gran voler la fronte inchino. BAJAZET Invan, invan si crede Tenerci un fier destino i lacci al piede. Aria ASTERIA Cor di padre, e cor d amante, salda fede, odio costante, pur al fin vi placherò. Sol non è pago il mio core, perché dice il mio timore, ch ambedue vi perderò. Cor di padre, e cor d amante, ecc. (Si ritira in disparte.) BAJAZET Su la sponda del pigro Lete la m’aspetta se vi giungi pria di me. Che svanita la vendetta ti promette di seguirti la mia fè. Su la sponda del pigro Lete, ecc. (Parte.) Scena Seconda (Tamerlano, Andronico, e Asteria in disparte.) Recitativo TAMERLANO Andronico, il mio amore dallo sdegno d Asteria acquista lena; irritato ed offeso odiarla, il so, dovrei, quanto m oltraggia dovrei punirla. Ma quel volto ch ebbe forza sin di placarmi a prò di Bajazet, frena i miei sdegni. ANDRONICO (fra sé) Principio infausto! TAMERLANO Io stesso scendo fra queste mura, acciò da voi intenda, me presente, i suoi trionfi; ditegli, che il mio trono ancora è vuoto. ANDRONICO Signor, co suoi nemici non si placa l odio degl Ottomani. Io poi non sono ugual al grand impiego, e chi seppe tradirmi sulle prime dimande potrà poi rifiutar anco i miei voti. ASTERIA (fra sé) Bella pro va di fede! Perché nol può sperar? non me lo chiede. TAMERLANO Voi dunque al maggior segno da me beneficato, e fatto grande, vorrete essermi ingrato? Parlate, o che vi credo della colpa d Asteria autore e reo. ANDRONICO Asteria ASTERIA Iniquo, taci. ANDRONICO Non mi dannate almeno prima d udirmi; è tempo ch Andronico con voi parli da amante. TAMERLANO (fra sé) Qual voce! ASTERIA (fra sé) Ahi, che dirà? ANDRONICO Chiesi e pregai a pro del Tamerlan nozze ed affetti; ma questa mia richiesta è il mio rimorso. Voi la puniste con fatal consenso, né del gran colpo mi voleste a parte; ora lo son dell odio vostro, e dico che son rival del Tamerlano, e v amo. TAMERLANO Che ascolto mai? ANDRONICO Si, Tamerlano, udite un amante, un rival. ASTERIA Prence, tacete! ANDRONICO No, che pria vo compir la mia protesta. Tenga il Tartaro pure tutti i vasti suoi doni, e ancor maggiori che per placar Asteria Io gli rifiuto. TAMERLANO Se non dovessi al braccio tuo gran prove, ardito prence, nol diresti impune. Ma che risponde Asteria? ASTERIA S uniforma al suo amor, benché infelice, che t odio, il sai; che l amo, egli lo dice. TAMERLANO Perfida! l amor tuo fa ciò che invano sino ad ora tentò tutto il mio sdegno. Ben ti farrò pentir d esser sì ardita. ASTERIA Ho il mio amante in difesa. TAMERLANO Or lo vedremo. Tronchisi il capo a Bajazet, e Asteria allo schiavo più vil sia fatta sposa. ANDRONICO Dunque real donzella... TAMERLANO Non favellar, o la sentenza affretto. ASTERIA (Asteria si getta in ginocchio innanzi al Tamerlano.) Deh, signor, sul mio capo cada il vostro furor, ma al mio gran padre perdonate una colpa... Scena Terza (Bajazet, e detti.) Recitativo BAJAZET Come? Asteria, tu a piè del Tamerlano? (Asteria si leva in piedi.) Sorgi, non s ha da rimirar prostrata innanzi al suo nemico una mia figlia. TAMERLANO Costui m incanta, e a tollerar mi sforza ciò che mal soffrirei da un vincitore. BAJAZET Dimmi qual arte usasti per avvilir degli Ottomani il sangue? ANDRONICO Non l’irritate. BAJAZET Eh! che quell empio è un vile! TAMERLANO Bajazet, l’ira mia non ha più freno. Sappi, che non più solo sei mio nemico altri due rei son teco. Ora con un sol colpo voglio veder puniti un rival, un ingrata, e un superbo. Bajazet ed Asteria sian trascinati alle mie mense. Seco venga Andronico, e miri in Asteria i suoiscorni; Se poi tal piace all amor suo ritorni! Aria A dispetto d un volto ingrato più sdegnato già s agita il cor. E nel petto ai tumulti dell’alma può dar calma il mio solo furor. A dispetto d un volto ingrato, ecc. (Parte.) Scena Quarta (Bajazet, Asteria, ed Andronico.) Recitativo BAJAZET Figlia, con atto vil tutta perdesti del passato vigor la lode e il merto. ASTERIA Si minacciò la vostra testa. BAJAZET Ancora se vedessi a troncarla, scuoter mai non ti devi. ASTERIA D un servo vil mi fu prescritto il nodo. BAJAZET Non hai come sottrarti? E tu Andronico, avesti cor da soffrir tanta viltade in lei? ANDRONICO Non badai che a placarla, e mi compiacqui del suo stesso delitto esser a parte. BAJAZET Vili! ha cor Bajazet anco per voi. Che preghiere? Che pianti? La costanza e i disprezzi sono l’armi da usar contro il tiranno. Seguitemi e vedrete Se ne cimenti suoi il cor di Bajazet basta anche a voi. (Parte.) Scena Quinta (Andronico, Asteria, e Leone.) Recitativo ANDRONICO Asteria, allor che andaste regina al soglio, viprovai sdegnata, ora che andate rea, siete placata? ASTERIA Cosi nol fossi ma dell amor mio quest, Prence, è il destin, che mi tormenta, Regina o rea, non andar mai contenta. LEONE L’empietà de’ ministri, principessa, a partir ormai vi affretta. ANDRONICO Anche ciò contro me? Povera amante! Cedi due Regni, e ti vien tolto il prezzo! ASTERIA Andoronico, costanza, il mio gran Padre fu a me d esempio, ed io lo sono a voi. ANDRONICO Ah! cor mio, come posso cosi vedervi in man d altui soffrire? Armerò per difesa quanto ha di forte un disperato amante ASTERIA Forza e valor non è per noi bastante; Un possente nemico vuol ciò che vuol; ed altro a noi non lascia che l inutil speranza di vendetta Leone Grave duole per voi m opprime i sensi. (Parte; ma restano le guardie.) ANDRONICO Voglio dunque morir con te, mia vita! ASTERIA No, no, questo vi basti, Prece, saper che nell’estremo istante saranno il mio dolor padre e amante. Duetto ASTERIA Vivo in te, mio caro bene. E se morte è a te gradita, Son contenta di morir. ANDRONICO Vivo in te, mia dolce vita. E se morte è a te gradita, Son contento di morir ASTERIA Ah! ti perdo, e quando mai, O mio ben, mi rivedrai? Troppo è crudo il mio martir. ANDRONICO Ah! ti lascio, e quando mai, o mio ben, O mio ben, mi rivedrai? Troppo è crudo il mio martir. ASTERIA Vivo in te, mio caro bene, ecc. ANDRONICO Vivo in te, mia dolce vita, ecc. (Partono.) Scena Sesta (Salone imperiale apparecchiato per le mense di Tamerlano. Irene, e Leone.) Recitativo LEONE Reina, è vuoto il trono non tocca ad occuparlo ora che a voi; Parli Irene da Irene, e Irene Regni. IRENE Ah! che quell empio ancora segue la sua nemica; O che l ama, o non l odia, e se placato Tornasse a noi con la rivale a lato? LEONE Non si deve temer; troppo costante in Asteria sarà l odio al nemico; Ella Andronico adora E ogn altro amor detesta L ultima speme a vostri mali è questa. IRENE Ma torni poi qual brama; Irene al fine non può dilungar piu la sua ragione. Si chieda, e non si preghi, e chi ha un impero in dote se sposa non si vuol, torni nemica. LEONE Non l irritate, e vi sovvenga bene Che segli spiace Asteria, abbraccia Irene. Aria IRENE Crudel più non son io, amarlo è dover mio se m accarezza. Ma tanto l’odierò quanto amarlo dovrò se mi disprezza. Crudel più non son io, ecc. (Si ritira in disparte.) Recitativo LEONE Se Irene al trono ascende, saran felici Andronico ed Asteria; di si costante affetto bramo vedere un fortunato evento, e del contento lor sarò contento. Aria Se ad un costante core, tu non dai pace, Amore, l odio trionferà. Sia premio a un pure affetto bandire ancor dal petto l ombra d infedeltà. Se ad un costante core, ecc. (Parte.) Scena Settima (Tamerlano, Bajazet, Andronico ed Irene in disparte.) Recitativo TAMERLANO Eccoti, Bajazet, dall’angusto ritiro in cui t’avea già l’ira mia ristretto, innanzi allo splendor delle mie mense, cortese è il Tamerlan più che non pensi. BAJAZET Mi si rende sospetto, benché sembri cortese, il mio nemico. TAMERLANO L’indovinasti, ho già risolto il modo che avvilirti potrà. BAJAZET No, non v’è colpo, onde avvilir di Bajazet il core. TAMERLANO A questo non resisti. BAJAZET Che fia? l’affretta! intrepido l’attendo. TAMERLANO Or lo saprai; ne venga Asteria, e intenda dal vincitor offeso il suo destino. E tu, Andronico, impara, e siegui ancora ad essermi rival, che ti perdono. ANDRONICO O la difendo, o Andronico non sono. BAJAZET Fermatevi, che Asteria è munita da me di sua difesa. ANDRONICO Atto da grande è vincere il nemico ma se l’opprimi poi, è un atto indegno. TAMERLANO Parla per te, non per altrui, t’è d’uopo. ANDRONICO Altro per me non dico, che se mi togli Asteria, sei un ingiusto, un ingrato, un empio core. TAMERLANO Chi ha la vendetta in man, sprezza il furore. To the extent possible under law, TRASIMEDE has waived all copyright and related or neighboring rights to the Japanese text above. This work is published from Japan. Handel,George Frideric/Tamerlano/III-2
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Salamander / ELLEGARDEN 作詞:TAKESHI HOSOMI 作曲:TAKESHI HOSOMI There ain t no fear There ain t no hope There ain t no right There ain t no wrong Just make it loud Just make it loud Just make it loud I feel no touch There ain t no past There ain t no fate There ain t no thoughts There ain t no rules Spoken words Broken hearts Instant dreams Just let it slide Wasting time Just keep it goin and goin Just let it slide Wasting life Just keep it rollin and rollin Just make it loud In your room Just make it loud No one cares And just let it slide There ain t no pain There ain t no help There ain t no doubt There ain t no name Just make it fun Just make it fun Just make it fun Carry on There ain t no hate There ain t no grace There ain t no harm There ain t no truth Empty bowls Springer falls Lost and found Now I hear it snows This year is getting colder How I feel inside Losing my concentration Now I need more time Somehow I ll make it through I just need more time Just let it slide Wasting time Just keep it goin and goin Just let it slide Wasting life Just keep it rollin and rollin Just make it loud In your room Just make it loud No one cares And just let it slide
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Komandeerlシリーズ(コマンデール-)とは、ヤパエオにて作成された、原作のKranteerlシリーズとコマンドーを含む筋肉WP(ドンパチ)映画のコラボレーション作品群のことをさす。 用語集 ケートニアー(筋トニアー) 「造発モーニ体と呼ばれる臓器を保持し、強靭なチート肉体と圧倒的S☆A☆T☆U☆G☆A☆I☆意識を駆使し、巨大な悪の組織(個人的に気に入らない奴)に一人(一人とは言っていない)立ち向かう! それはまさに人 間 N Z W P !」 ネートニアー 惜しくもケートニアーに劣った筋力で生を受けてしまった出来損ないだよ。ただ、宣伝(WP可能化剤の乱用)がうまいだけだ。 バルベルデオネ 一部の人間はユエスレオネなどと呼ぶ、サンタバーバレオネ上空に浮かぶ巨大要塞。バルベルデオネ社会主義連邦の本土が存在する。ガルタ=ベネットディスナル曰く、「糞溜めみたいな所」らしい。 アフの子孫 サンタバーバレオネ(ファイクレオネ)から地球に飛ばされたアフツァーフリーガ(コマンドーの意訳)と呼ばれるケートニアーたちの子孫のこと。八ヶ崎・メイトリクス・翔太や、九重・ジェニー・葵などが挙げられる。 ハタ王国 「羽のついたカヌルムレイ」と呼ばれる万世一系の独裁者一族が支配する宗教国家。トイター=コカインスケが始めた一神教のコカイン教が国境の立場を持っている。 登場人物紹介 作品ごとにキャラクターを紹介していく。 Kranteerl y io xal あらすじ ヤパエオに住む普通の高校生八ヶ崎翔太はある日、留学生であると自称するアレス・シャルロと出会う。その時初めて、自分がアフの子孫と呼ばれる強力な筋トニアーであることを知った。バルベルデオネ連邦のテロ組織「港湾Xelken組合」が地球を狙っていることを知り、シャルロの後押しもあって組合に立ち向かうことを決意する。 キャラクター 八ヶ崎翔太 本名は八ヶ崎・メイトリクス・翔太。アフの子孫であり、正義感あふれる青年。シャルに出会いウェールフープという力を知ったときは、戦闘の腕においてただのカカシだったが、数々の戦闘の訓練を他ケートニアー(出オチなど)から受けることによって立派なコマンドーとなる。友人の夕張とは、同じ麻薬の密売の同志らしい。すまねえ、リパライン語はさっぱりなんだ。 アレス・シャル 港湾Xelken組合の総統、アレス・ファルカスの実の娘。父親の暴走を止めることを目的としており、翔太に媚びて父親の打倒を考えるペテン師の一人。実際は夕張の差し金であり、本物の「アレス・シャル」は審判の日に無残に殺されている。本名はアレス・シャルロである。戦闘についてはかなりの辛口であり、ファルカスに押された翔太に対して「ちゃんとやれぇ!リハーサルと違うじゃないか!」と野次を飛ばした。 レシェール・クラディア 特別警察に身を置くラテン農民。ラテン農民のラップを歌いながら持ち前の冷静な性格で任務をこなす。デュイン出身。作中では「ブンツプツップ ブンツプツップ」とか言いながら翔太に近づいたり、「ジャンルは・・・チッ、ラテン農民のラップだぁ分かるかい?ちょっと聞いてみるか」と言いながらモニターを破壊したりする。kladi aでは見事主人公となり、ハタ王国でもラップを披露したり、研究所に入ってリパコールの前で「ヘイカモン!」とかほざいたりした。特別警察部署内では独自の麻薬ルートを持っており、故郷のデュインでは麻薬の密売のスペシャリストとして裏社会で名が知れ渡っている。 レシェール・ラヴュール よくいなくなるわ、すぐ自殺するわ、ろくな事のない特別警察の職員。拳銃以外の方法で自殺するのはスタイルに合わないとして嫌っている。出オチの異名を持つ。クラディアと同期であり、よく任務中にクラディアのラップに合いの手を入れて仲間を盛り上げている。Kranteerl y io xal以外の活躍では、kladi aにて陰謀夕張の悪事(殺人・恐喝・羽のついたカヌルムレイへのレイプ)などを暴いてはいるが、所詮ただの案山子に過ぎない。 レシェール・シュカージュ クラディアを追い回すシスコン。テロ組織の港湾Xelken組合のメンバーの一人。光についての能力を持っているが、総統に頼まれる簡単な仕事もできないクソと同じだ!(ペッ) アレス・ファルカス 本名は、ファルカス・カービー将軍。港湾Xelken組合の総統で、カービー将軍と呼称される。特別警察のことを「連邦にだらしのないヴァカ女ども」とののしっている。男の特別警察職員であってもそう呼ぶ。シャルの父親で、上司だったが、古リパライン語主義を掲げる自分に反対しようとしたため、グリーンベレーの名のもとに殺そうとした。Xelken兵士をアフガニスタンへ兵士として送ったことがあるらしい。 藤見桜 筋肉モリモリ、マッチョマンの変態で、人工言語を作るほど言語が好きな翔太の同い年。もともとはソ連人だがキエフの外語学校で日本語を学び、留学した経緯を持つ。xalでは出オチだったが、lircaにて最強のグリーンベレー司書として再登場している。八ヶ崎翔太にリパライン語を教えるときに一日当たりの授業料として200ドルもらおうとした資本主義者であり、司書として登場しても本を貸し出す際に「世の中は金がすべてなんだ」と言いながら本を渡すほどである。普段はわりと落ち着いているが戦闘時になると言動がおかしくなり、「殺してくれ」と頼んでくるまで敵をいたぶることをモットーとしている。 Kranteerl y io kladi a あらすじ アフの子孫事件以降、糞溜めみたいなところとその取り巻きの国々は治安が悪化していた。出オチを失って最近鬱な特別警察職員ラテン農民レシェール・クラディアはヴァカーナらと協力してハフルテュという謎のコマンドーを突き止めたり、記憶喪失の青年の記憶を取り戻す手伝いをしたりする。 登場人物 アレス・アセロアフィス ユーゴック語での名前は「チャルズ=じゃッはルタ」という。捕えたクラディアに銃を突き付けていた部下に対して「銃を下ろせ、ペテン師に嫌われる」と、クラディアのことをペテン師と勘違いしている。特技は空中浮遊であるとされるが、部下曰く「ジェットパックをつけて飛んでいる」らしい。 ファフス・ファリーア・カーナ 「服には興味がないのか?」とよく同僚に言われる、特別警察の職員。ヴァレスと同じ班である。彼とは仲が良いらしく、「クソして寝な」と言われれば「あ、どーもニコッ」と返すほど。リファーリンからは女にだらしのないヴァカーナと酷評されている。リラックスするときのビールは欠かさない。 ヴァレス・ゲーン デュイン出身の特別警察職員。口調に独特の癖があり、本来はデュイン方言なんだが、カーナからはロシア語と間違えられている。クラディアを始めて見たときはすぐに彼女が麻薬の密売にかかわっていることを見抜き、「ヘロインのにおいがするな」と話したが、クラディアにより筋肉☆論破された。戦闘時は本当にロシア語で話している。 ターフ・リファン・リファーリン 夕張の部下としてカーナやクラディアを狙うコマンドー。ウェールフープの能力としてプラズマを操り、まばたきする間に敵を丸焦げにできる。義理の姉妹として心を開いたカーナに対して「あんたと知り合った日が、人生最悪の日だな」と話し、夕張に任務が遂行できなかったことを責められているときも必死に自分のせいではないことを訴えて別の人間を差し出そうとするほどゲスい。林檎の値下げに関してはこの道三十年のプロらしいが、その方法は非道極まりない。 夕張(ユーバリ=ハフルテュ) 翔太からは「のろま」と言われている。殺人、恐喝、麻薬の密売に手を染める悠里世界一の犯罪者で、部下にしたものは役に立たなければ「今度やってみろ・・・殺すぞ」と脅すか、「あの役立たずを即クビにしろ」と言って即クビにするか、翔太に売り払うかのどちらかである。ホルモン剤で耳をやられており、羽根のついたカヌルムレイの言葉がすべて「死にてえのかテメエ!」と言う風にしか聞こえない。最後の戦闘の際に、シャルの写真を見せながら「敵を打ち負かし息の根を止め、女子供の悲鳴を聞くことに無上の喜びを感じる」と話している。元ADLPのコマンドーであったが、ファフス・ザシミらアロアイェールを売人ポン引き淫売共の巣窟と酷評したため追放されており、追放後も「優秀な組合(港湾Xelken組合)と癒着している」として縁を完全に切っている。時間停止の能力を持ち、痕跡を残さずに銃弾をこっそり撃ちこむことができる。
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Today is gonna be the day That they re gonna throw it back to you By now you should ve somehow Realized what you gotta do I don t believe that anybody Feels the way I do about you now Backbeat, the word is on the street That the fire in your heart is out I m sure you ve heard it all before But you never really had a doubt I don t believe that anybody Feels the way I do about you now And all the roads we have to walk are winding And all the lights that lead us there are blinding There are many things that I would Like to say to you But I don t know how Because maybe You re gonna be the one that saves me And after all You re my wonderwall Today was gonna be the day But they ll never throw it back to you By now you should ve somehow Realized what you re not to do I don t believe that anybody Feels the way I do about you now And all the roads that lead you there were winding And all the lights that light the way are blinding There are many things that I would like to say to you But I don t know how I said maybe You re gonna be the one that saves me And after all You re my wonderwall I said maybe You re gonna be the one that saves me And after all You re my wonderwall I said maybe You re gonna be the one that saves me You re gonna be the one that saves me You re gonna be the one that saves me
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☆ アルバムを全曲レビューするスレ ☆ 71 :山田恒雄くん :sage :2005/09/13(火) 23 30 12 ID YWBHBU+k Pharoah Sanders / Izipho Zam (1969年) 1 Prince of peace ★★★★★ ミニマル的な曲調にレオントーマスのプリミティブな歌声が重なる。 夜の波の満ち引きの様子を音楽であらわすとこんな感じだろうか。 とても神秘的で綺麗な曲。 2 Ballance ★★★★★ ファラオのようにこれだけ感情をむき出しにSaxを吹く人は数少ないでしょう。 途中で何回かガーってノイズ音が入る(これこわい)いったいなんの楽器だろう? ラストではsonny sharrockもぶち切れててキュインキュインしてます。 3 Izpho Zam ★★★★★ まず30分近い曲なのに、最後まで普通に聴きとおさせる曲構成に脱帽。 出だしは散らかった感じからレオントーマスに合わせて曲が始まる。 次第にsharrockのミニマルちっくなギターが加わる。 さまざまな楽器も重なり、さまざまな紆余曲折をへて、音はやがて塊となる。 塊はやがて炎に包まれ燃え尽きる。 72 :山田恒雄くん :sage :2005/09/13(火) 23 31 06 ID YWBHBU+k 総評★★★★★ 晩年のjohn coltrane一派の一人で Coltraneの後継者とも呼ばれているPharoah Sandersの69年作。 内容を大雑把に言うと、プログレのように抑揚があり、 ノイズのような雑音があり、さざ波のようにミニマル的な、 民族音楽のようにプリミティブな、時には美しく、 時にはおっかない、時にはフリー、でも基本はジャズ。 PharoahがColtraneというとてつもなく巨大な壁を 乗り越えた(越えた、とは書かない)作品だと思う。 ジャズリスナーだけが聴くにはもったいのではないでしょうか。 今のところ個人的名盤10指には間違いなく入るだろう作品。
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Blender YouTube Balisong Tutorial: #30 Blender [I] (BalisongAddict氏)実演 / スロー Balisong Tutorial:#A-6 Blender (Big Flips氏)実演 / スロー ミツヤ氏:No.11 Blender実演 / スロー # ミツヤ版はBasic Twirlから起動せず。振り出し時の難易度やや高め。 We Are ArtSea:Blender [A]実演 / スロー # 洗練されているとは言えない実演だが。ビギナーを鼓舞し勇気づけてくれる。 Balisong Trick:The Blender Tutorial (knifezoid氏)Break down # 6STEPに解体分析。トリック全容把握の助けになる。 Tutorial Balisong:Blender (Navaja Mariposa Tutoriales) # Index Rolloverからの繋ぎに注目。ブラッシュアップ時に啓発を受ける動画。 グリップ 始動:クローズ状態 / スタンダードグリップ (セーフハンドル) 完成:オープン状態 / スタンダードグリップ (バイトハンドル) 概要 STEP1:Basic Twirl(途中まで - 親指SH背面側) STEP2:Thumb Rollover (- 人差指BH背面側) STEP3:Index Rollover (- 親指SH収刀側) STEP4:Thumb Chaplin (- 親指SH収刀側から背面側へ) STEP5:ZEN Rollover (完成) 手順 STEP1:Basic Twirlの中途ストップ (1)ハンドルを外側に振る (2)セーフハンドルの外側に人差指を置く (3)セーフハンドルを人差指と中指で挟む (4)ハンドルを内側に振る (5)親指、人差指、中指でセーフハンドルをグリップ STEP2:Thumb Rollover (1)Thumb Rollover (2)ハイドハンドル内側を人差指でキャッチ STEP3:Index Rollover STEP4:Thumb Chaplin (1)Index Rolloverを実行、セーフハンドル内側を親指でキャッチ (2)Thumb Rolloverを実行、バイトハンドル外側(ブレード全体)を親指でキャッチ STEP5:ZEN Rollover(完成) 練習 各STEPができても繋ぎが難しい STEP3-4の繋ぎ:Index Rollover to Thumb Chaplin 握り込まず親指を添えるだけの感覚か? STEP4-5の繋ぎ:Thumb Chaplin to ZEN Rollover Behind the 8ballと同じ動作。そちらを参照。
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* |Indo-European languages|Italic languages| 言語類型 現用言語 使用文字 type living language writing system ISO 639-3 【drc】 言語名別称 alternate names Piação Piação dos Charales do Ninhou 方言名 dialect names 参考文献 references WEB ISO 639-3 Registration Authority - SIL International Wikipedia
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The Hand of Glory The Hand of Glory レベル 65 開始ゾーン Loping Plains 開始NPC Havras "Hack" Scutter 第一歩は(-66.13 7.40、511.02)でHand of Gloryの手掛かりを見つける。 第2ステップは胸を開く方法を見つけることです。 (-92.72 3.59、464.52) 第3ステップはHand of Gloryが入っている宝箱の鍵をのみこんだ海獣を呼び出すことです。。 数匹の死んでいる魚をビーチで捜し、(3.73、21.25 451.80)で見つけられた大きいバケツの横に置きます。するとFhoori-Kurratは、死んでいる魚を食べるために海から出てくるでしょう。 Fhooriは65^^^Heroicで少人数のグループか、またはレベル70で「ソロ可能」です。 Dom of the Elani レベル 67 開始ゾーン Loping Plains 開始NPC Havras "Hack" Scutter 今度は、Hackはあなたに「The Dom of the Elani」と呼ばれているもう一つの人工品を回収して欲しいと依頼する。 彼はあなたにEtheric Spiriphoneと呼ばれているアイテムを提供して、Somborn CemeteryでSplit of Elven Knightに向かって話すためにそれを使うように命じます。 the Somborn graveyard(-436.14,15.54,69.74)に行きTazsu Nelivazaの墓石でSpiriphoneを使い幽霊と話す。 Spiritsは、the ravine behind the Cemeteryにいる「Vengeful Spirits」を倒してください それから、卵を産む「Freed Spirits」にHailしてにTazsuを許すよう頼んでください。 10回繰り返してください。 彼は、どこでDom of the Elaniを見つけるべきか話します、 the Breathless Hollow(-277.59、-7.36、-74.98)Examine the soilからDomを拾いSombornでHack Scutterに渡す The Blackwater Mask レベル 70 開始ゾーン Loping Plains 開始NPC Havras "Hack" Scutter ハックは、彼のグループ(自由思想家)が彼らの隠れ家から出て人工品を残した方法について話します。 人工品はBlackwater Maskと呼ばれています、そして、Hackはあなたにそれを回復して欲しいと頼む。 この探索を回復することは、Epic x4 Freethinker Hideoutに入ります。 ここ、Full Raidのために設計されたZoneです。 Maskは、壁のそばで残りの例から閉鎖される部屋の中にあります。 壁は、Hideoutで見つかる爆発樽で破壊されなければなりません。 ここから先はまだ情報がありません。(-人-;)(;-人-)
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2. nativeコードへの移行 前回のコードによる描画処理には、Xperia VLで50ms~70ms程度かかっていた(15~20fps)。 これからさらに重い画像処理を追加しながらも、30fps程度は実現したいため、 C/C++による実装に切り替えて高速化を図っていく。 前回、Javaで書いたpreviewBufferRgbaを書き込む処理を、C++で置き換えることを目標とする。 2-1. nativeサポートの追加 プロジェクト上で右クリックし、[Android Tools] [Add Native Support...] を選択する。 適当なライブラリ名を入力して決定すると、プロジェクトルートにjniフォルダが作成される。 以降、ツールバーのとんかちのアイコンや、プロジェクトのビルドのタイミングでnativeコードがビルドされる。 早速ビルドしてみようととんかちを押すと、次の警告が出る。 APP_PLATFORM android-** is larger than android minSdkVersion ** in ./AndroidManifest.xml 自動で設定されたnativeコードのターゲットが、アプリ側で設定したminSdkVersionより大きいことを示す警告で、 アプリ側ではエラーとして扱われる。 jniフォルダにApplication.mkファイルを追加し、minSdkVersionを超えない値をターゲットとすることで解決できる。 Application.mk APP_PLATFORM = android-8 2-2. native関数を呼ぶ準備 関数を呼びたいクラスに、関数定義と、staticイニシャライザでsoを読み込む処理を追加する。 MainActivity.java private native boolean processImage(byte[] src, int[] dst, int width, int height); static { System.loadLibrary("ComicFinder"); } 次にヘッダファイルを作成する。 自分で書こうとすると、何らかのミスで実行時にUnsatisfiedLinkErrorが出るのがオチなので、javahで自動生成しておきたい。 コマンドは次のようになるか。(カレントがプロジェクトルートであることを想定) javah -classpath ".\bin\classes; android-sdkのパス \platforms\android-14\data\layoutlib.jar" -o .\jni\ComicFinder.hpp com.example.comicfinder.MainActivity ヘッダファイルができたら、実体もコーディングする。 ひとまずは呼び出しが上手くいくかを確認したいため、空の関数を書いておく。 ComicFinder.cpp #include "ComicFinder.hpp" JNIEXPORT bool JNICALL Java_com_example_comicfinder_MainActivity_processImage (JNIEnv *env, jobject me, jbyteArray src, jintArray dst, jint width, jint height) { return false; } アプリ側で呼び出し。 MainActivity.java private void updateFrame(byte[] data) { processImage(data, previewBufferRgba, previewSize.width, previewSize.height); これを実行してエラーが起きなければ成功。 2-3. 関数の実装 GetPrimitiveArrayCritical()で、Javaの配列にnative側から触れるポインタが取得できる。 ComicFinder.cpp #include stdlib.h #include "ComicFinder.hpp" JNIEXPORT bool JNICALL Java_com_example_comicfinder_MainActivity_processImage (JNIEnv *env, jobject me, jbyteArray src, jintArray dst, jint width, jint height) { unsigned char *p_src = reinterpret_cast unsigned char * (env- GetPrimitiveArrayCritical(src, NULL)); if (NULL == p_src) { return false; } unsigned char *p_dst = reinterpret_cast unsigned char * (env- GetPrimitiveArrayCritical(dst, NULL)); if (NULL == p_dst) { env- ReleasePrimitiveArrayCritical(src, p_src, 0); return false; } for (int k = 0; k width*height; k++) { p_dst[k*4+0] = p_dst[k*4+1] = p_dst[k*4+2] = p_src[k]; p_dst[k*4+3] = 0xff; } env- ReleasePrimitiveArrayCritical(dst, p_dst, 0); env- ReleasePrimitiveArrayCritical(src, p_src, 0); return true; } 2-4. 目標達成 描画処理の時間は30ms程度となった。 が、複雑な画像処理をしていないにも関わらず、すでに30fpsぎりぎりである。 画像処理自体は5msで終わっているため、Surfaceへの描画が完全にボトルネックとなっている。 まずこちらの処理の高速化や並列化を検討する必要があるかもしれない。 ここまでのソース ComicFinder.zip