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ATTO TERZO Scena Prima (Le tombe di Corinto. Si discende ad esse per mezzo di una scala situata in prospetto. Neocle solo, dall alto) NEOCLE Avanziam… questo è il luogo! E qui… bando al timore. Salve, asil della morte, Salve, rifugio estremo D un popol vinto, e non di gloria scemo! In tempo io giungo. I Greci Non morran senza me. Scena Seconda (Adrasto e Neocle) ADRASTO Ciel!… chi vegg io? Quai s offron tratti al guardo mio? Neocle Fra noi portossi in questo asil di pianto? NEOCLE Col favor della notte e della pugna Delusi i miei custodi, Infransi i ceppi miei. Sì, sotto queste Funebri volte, ed al baglior di faci Funeste, io vengo a congiungere un altra PAMIRA Vien, germano. NEOCLE Sì, partiamo!… MAOMETTO Ite a morir. Ebbene, il nuovo sole Vegga ogni Greco estinto; E sorga di Corinto Gli avanzi a rischiarar. MAOMETTO, OMAR, CORO DI MUSULMANI Presto, all armi!… Riaperto è il sentiero A vendetta, alla strage, al terror, Sarà vittima un popolo intero, Dell indomito nostro furor. PAMIRA, ISMENE, NEOCLE, GRECI Io sorrido al destin che m attende; Più non teme la morte il mio cor, Tutta l alma al pensier si riaccende Di morir per la patria e l onor. Vittima di voi degna. ADRASTO Al ferro ostile Tutto, signor, soccombe E la patria non ha che queste tombe. NEOCLE (ad Adastro) Del mio tornar Cleomene avverti, e digli Che a lui riede Pamira; Che Neocle la guida, E ch essa attende in dono D impetrare, piangendo, il suo perdono. (Adrasto parte). Scena Terza (Neocle solo, poi di dentro Ismene e coro) NEOCLE I destini tradir ogni speme; Vinto, un popolo oppresso cadrà, Ma fuggendo le ostili catene Fra gli estinti pugnando egli andrà. (Si odono flebili cantici). Ciel! che sarà? PAMIRA, ISMENE, CORO (di dentro) Signor, che tutto puoi, Gli oppressi figli tuoi Si prostrano al tuo piè. NEOCLE Che sento! Ella è Pamira Che unita all altre suore Implora il tuo favore, Eterno Dio, da te. CORO Il nembo di vendetta Punisca l empia setta, Che d oltraggiar ardisce Gli altari della fé. NEOCLE E fia ver, mio Signor, chi t adora, Dovrà, o Ciel, la sua terra lasciar? Nol permetter, lo chiede, lo implora, Chi per te sa la morte incontrar. No, ben credo al tuo detto immortale L empio invan contro te sorgerà. Noi cadrem, ma, oh tremendo fatale, Al nemico il trionfo sarà. Del tiranno sprezzar seppi l ira. Seppi i ferri a Pamira spezzar. Ah! sì, è il Ciel che quell anima ispira, Con noi morte ella viene a incontrar. Sei tu che stendi, o Dio, La mano onnipossente, E salvi l innocente Da ria fatalità. Per te rinascer sento In me la dolce speme; Appien per te contento Il cor alfin sarà. Presso all urna di sua madre, In tal dì sì tenebroso, Meco fugge un nodo odioso E mai sempre il fuggirà. Scena Quarta (Neocle e Cleomene) NEOCLE O mio Cleomene! CLEOMENE Oh tu, ch io credea spento! Al nostro estremo dì dunque sei reso? Un figlio ancor mi resta Onde tergermi il pianto. NEOCLE E ti scordi Pamira, o padre, intanto? CLEOMENE Disciolse l infedele Ogni sacro legame… Ah! viva lunge Da un genitor che offese… NEOCLE Ella salvò i miei giorni. CLEOMENE Ma dell infamia i miei tutti coperse… Ah! L onor mio perdei!… NEOCLE Se pentita a tuoi piè reduce fosse? CLEOMENE Le figgerei questo pugnal nel seno. NEOCLE Il suo dolor… CLEOMENE Ma il mio? NEOCLE Tu, padre CLEOMENE E vuoi? Ciel!.. che vedo? Scena Quinta (Pamira e detti) PAMIRA Ella spira a piedi tuoi! CLEOMENE Perfida! a che vieni? Qual pensier volgi? PAMIRA Oh padre! CLEOMENE Qual è la tua famiglia? Fui padre un giorno… oggi non ho più figlia. PAMIRA Padre! NEOCLE Pietade almeno del suo dolor ti prenda. CLEOMENE Oh vada lunge Da questo asil di morte! PAMIRA Partir non posso, ed a morir qui venni! CLEOMENE A morirvi?… La patria Esilia un infedele; Alme, per tanta morte, Di lei voglionsi degne. D un nemico la schiava Divider può gli onori Dovuti alla virtù? L esecrato amor tuo… PAMIRA Ei con la patria spira Essa, morendo, il cor cangiò a Pamira. NEOCLE Ebben? CLEOMENE Se vero fosse… Se degna ancor di me… l impura fiamma Giuri toglier dal sen? PAMIRA Giuro a Neocle, Sulla tomba materna, Fede costante, eterna. NEOCLE E tu? PAMIRA In inganno Sia tratto il vil tiranno. CLEOMENE Figli! NEOCLE Pamira! PAMIRA Senza pompa e tede, Pria di morir, fa ch abbia almen tua fede. NEOCLE Del vincitore il carro Passi su nostri avelli… CLEOMENE O figli, entrambi Venite al seno mio… Meco vi benedica il sommo Iddio. PAMIRA, NEOCLE, CLEOMENE Celeste Provvidenza Il tuo favore imploro Da termine al martoro D un popolo fedel. Pietade all innocenza Giammai negava il Ciel. PAMIRA Oh padre! CLEOMENE Andar conviene. NEOCLE Pamira!… addio, mio bene. PAMIRA, NEOCLE, CLEOMENE Ci rivedremo in Ciel! (Nel partire s incontrano con Jero che gli arresta). Scena Sesta (Gli anzidetti, Jero seguito da Ismene e da Adrasto; donne, giovanette e guerrieri greci) JERO Tutto percorsi il marzial recinto Già feroce s avanza La nemica coorte, Né speme v ha per noi che nella morte. CLEOMENE E a questa morte sacra I trecento immortali Non si rifiutan già, né cedon loro Cotanta gloria. Io voglio Che il musulman orgoglio, Innanzi a queste tombe, Tremi di sua vittoria. Veglio eletto Dal Ciel, le nostre insegne benedici. JERO I secoli futuri Serberanno memoria Di sì nobil coraggio. Vendetta alle nostr onte!… Prodi… chinate al suol la vostra fronte. (Tutti si prostrano). Chiuso serbate il cor a tema indegna? PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Sì, a te tutti il giuriam! JERO Con l armi, o su di quelle tornar giurate? PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO A te tutti il giuriam! JERO Morir saprete per la patria in pianto? PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Sì, a te noi lo giuriam! JERO Ed a nome di quel Dio che v inspira, Io benedico, appendendo all insegne La palma del martir, La fronte dei fedeli. Sorgete per morire… io v apro i cieli… (Tutti si alzano). Andiam… ma… oh turbamento! Oh profetica ebbrezza!… A sensi miei Lo stesso Iddio comanda. Egli al mio sguardo svela L avvenir della Grecia… Pria di morir, m udite. PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Di Grecia l avvenir Dio palesa a suoi sguardi udiamo, udiamo. JERO Nube di sangue intrisa Copriva il nostro cielo; E della morte il gelo Spandeva in ogni cor. Un popol servo io veggio Dormir sulle sue pene, E il suon di rie catene Non lo risveglia ancor? PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO E il suon di rie catene Non lo risveglia ancor? JERO Ma si ridesta alfin. Genti! tergete il pianto… PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Tergiam, tergiamo il pianto. TUTTI Oh patria!… JERO I figli tuoi Si scuotono al tuo nome. Il vento apporta La polve sui lor brandi Di Maratona… PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Maratona! JERO E, come Possente scudo, Iddio Grecia difende! Il fertil cener nostro Produca nuovi eroi! L eco delle Termopili Di Leonida ancor favella a noi. PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Leonida!… Leonida! JERO Questo nome, che suona vittoria, Scuote ogn alma, e la guida a pugnar. E vedrassi sul campo di gloria Il sepolcro cangiarsi in altar. PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Questo nome, che suona vittoria, Scuote ogn alma, e la guida a pugnar. Noi vedremo sul campo di gloria, Il sepolcro cangiarsi in altar. (Tutti partono, tranne Pamira e le donne). Scena Settima (Pamira, Ismene e donne greche) PAMIRA L ora fatal s appressa. Vincer giova, o perir. Pel nostro Dio, Per la Grecia ne accenda egual desìo. Volte tranquille e tetre, Asilo della morte, Voi che ne proteggete, e di vostr ombre Ne coprite, se mai de Greci il fato Tradisse i sforzi lor… deh!… profondate. Fra le vostre ruine, Di sue vittime in cerca, Il vile autor de nostri mali estremi, Non vi trovi che sangue il vegga, e fremi! Venite a questo sen, dilette suore, Impetriamo dal Cielo il suo favore. Giusto Ciel, in tal periglio Più consiglio, più speranza Non ci avanza, Che piangendo, che gemendo Implorar la tua pietà. ISMENE, CORO Giusto Ciel, la tua clemenza Ponga termine al soffrir. (Si sente strepito d anni). PAMIRA Ma qual mai suona Funebre accento? Ah! ben lo sento, Tutto finì! Se i Dei de Greci Pietà non hanno, Tremi il tiranno Che ne avvilì. Scena Ottava (Musulmani e detti) MUSULMANI Feriam!… Feriam!… L ardir non langui Que corpi esangui, Su calpestiam! PAMIRA, ISMENE, DONNE GRECHE Se i Greci tutti, Miser! fur spenti, Di noi paventi Il vincitor. Scena Ultima (Maometto e detti) MAOMETTO Anche all orgoglio Mercé mi resta Pamira io voglio (ai suoi) Andate… PAMIRA Arresta!… O questo ferro Mi squarcia il sen. MAOMETTO Pamira!… (Si sente scoppiare l incendio). MAOMETTO, MUSULMANI Cielo! Che avviene?… Oh giorno! Qual nembo intorno S ode muggir!… (Profonda la parte in prospetto dell’edificio, e lascia vedere l incendio di Corinto). PAMIRA, ISMENE, CORO DI DONNE Oh patria!… ATTO TERZO Scena Prima (Le tombe di Corinto. Si discende ad esse per mezzo di una scala situata in prospetto. Neocle solo, dall alto) NEOCLE Avanziam… questo è il luogo! E qui… bando al timore. Salve, asil della morte, Salve, rifugio estremo D un popol vinto, e non di gloria scemo! In tempo io giungo. I Greci Non morran senza me. Scena Seconda (Adrasto e Neocle) ADRASTO Ciel!… chi vegg io? Quai s offron tratti al guardo mio? Neocle Fra noi portossi in questo asil di pianto? NEOCLE Col favor della notte e della pugna Delusi i miei custodi, Infransi i ceppi miei. Sì, sotto queste Funebri volte, ed al baglior di faci Funeste, io vengo a congiungere un altra PAMIRA Vien, germano. NEOCLE Sì, partiamo!… MAOMETTO Ite a morir. Ebbene, il nuovo sole Vegga ogni Greco estinto; E sorga di Corinto Gli avanzi a rischiarar. MAOMETTO, OMAR, CORO DI MUSULMANI Presto, all armi!… Riaperto è il sentiero A vendetta, alla strage, al terror, Sarà vittima un popolo intero, Dell indomito nostro furor. PAMIRA, ISMENE, NEOCLE, GRECI Io sorrido al destin che m attende; Più non teme la morte il mio cor, Tutta l alma al pensier si riaccende Di morir per la patria e l onor. Vittima di voi degna. ADRASTO Al ferro ostile Tutto, signor, soccombe E la patria non ha che queste tombe. NEOCLE (ad Adastro) Del mio tornar Cleomene avverti, e digli Che a lui riede Pamira; Che Neocle la guida, E ch essa attende in dono D impetrare, piangendo, il suo perdono. (Adrasto parte). Scena Terza (Neocle solo, poi di dentro Ismene e coro) NEOCLE I destini tradir ogni speme; Vinto, un popolo oppresso cadrà, Ma fuggendo le ostili catene Fra gli estinti pugnando egli andrà. (Si odono flebili cantici). Ciel! che sarà? PAMIRA, ISMENE, CORO (di dentro) Signor, che tutto puoi, Gli oppressi figli tuoi Si prostrano al tuo piè. NEOCLE Che sento! Ella è Pamira Che unita all altre suore Implora il tuo favore, Eterno Dio, da te. CORO Il nembo di vendetta Punisca l empia setta, Che d oltraggiar ardisce Gli altari della fé. NEOCLE E fia ver, mio Signor, chi t adora, Dovrà, o Ciel, la sua terra lasciar? Nol permetter, lo chiede, lo implora, Chi per te sa la morte incontrar. No, ben credo al tuo detto immortale L empio invan contro te sorgerà. Noi cadrem, ma, oh tremendo fatale, Al nemico il trionfo sarà. Del tiranno sprezzar seppi l ira. Seppi i ferri a Pamira spezzar. Ah! sì, è il Ciel che quell anima ispira, Con noi morte ella viene a incontrar. Sei tu che stendi, o Dio, La mano onnipossente, E salvi l innocente Da ria fatalità. Per te rinascer sento In me la dolce speme; Appien per te contento Il cor alfin sarà. Presso all urna di sua madre, In tal dì sì tenebroso, Meco fugge un nodo odioso E mai sempre il fuggirà. Scena Quarta (Neocle e Cleomene) NEOCLE O mio Cleomene! CLEOMENE Oh tu, ch io credea spento! Al nostro estremo dì dunque sei reso? Un figlio ancor mi resta Onde tergermi il pianto. NEOCLE E ti scordi Pamira, o padre, intanto? CLEOMENE Disciolse l infedele Ogni sacro legame… Ah! viva lunge Da un genitor che offese… NEOCLE Ella salvò i miei giorni. CLEOMENE Ma dell infamia i miei tutti coperse… Ah! L onor mio perdei!… NEOCLE Se pentita a tuoi piè reduce fosse? CLEOMENE Le figgerei questo pugnal nel seno. NEOCLE Il suo dolor… CLEOMENE Ma il mio? NEOCLE Tu, padre CLEOMENE E vuoi? Ciel!.. che vedo? Scena Quinta (Pamira e detti) PAMIRA Ella spira a piedi tuoi! CLEOMENE Perfida! a che vieni? Qual pensier volgi? PAMIRA Oh padre! CLEOMENE Qual è la tua famiglia? Fui padre un giorno… oggi non ho più figlia. PAMIRA Padre! NEOCLE Pietade almeno del suo dolor ti prenda. CLEOMENE Oh vada lunge Da questo asil di morte! PAMIRA Partir non posso, ed a morir qui venni! CLEOMENE A morirvi?… La patria Esilia un infedele; Alme, per tanta morte, Di lei voglionsi degne. D un nemico la schiava Divider può gli onori Dovuti alla virtù? L esecrato amor tuo… PAMIRA Ei con la patria spira Essa, morendo, il cor cangiò a Pamira. NEOCLE Ebben? CLEOMENE Se vero fosse… Se degna ancor di me… l impura fiamma Giuri toglier dal sen? PAMIRA Giuro a Neocle, Sulla tomba materna, Fede costante, eterna. NEOCLE E tu? PAMIRA In inganno Sia tratto il vil tiranno. CLEOMENE Figli! NEOCLE Pamira! PAMIRA Senza pompa e tede, Pria di morir, fa ch abbia almen tua fede. NEOCLE Del vincitore il carro Passi su nostri avelli… CLEOMENE O figli, entrambi Venite al seno mio… Meco vi benedica il sommo Iddio. PAMIRA, NEOCLE, CLEOMENE Celeste Provvidenza Il tuo favore imploro Da termine al martoro D un popolo fedel. Pietade all innocenza Giammai negava il Ciel. PAMIRA Oh padre! CLEOMENE Andar conviene. NEOCLE Pamira!… addio, mio bene. PAMIRA, NEOCLE, CLEOMENE Ci rivedremo in Ciel! (Nel partire s incontrano con Jero che gli arresta). Scena Sesta (Gli anzidetti, Jero seguito da Ismene e da Adrasto; donne, giovanette e guerrieri greci) JERO Tutto percorsi il marzial recinto Già feroce s avanza La nemica coorte, Né speme v ha per noi che nella morte. CLEOMENE E a questa morte sacra I trecento immortali Non si rifiutan già, né cedon loro Cotanta gloria. Io voglio Che il musulman orgoglio, Innanzi a queste tombe, Tremi di sua vittoria. Veglio eletto Dal Ciel, le nostre insegne benedici. JERO I secoli futuri Serberanno memoria Di sì nobil coraggio. Vendetta alle nostr onte!… Prodi… chinate al suol la vostra fronte. (Tutti si prostrano). Chiuso serbate il cor a tema indegna? PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Sì, a te tutti il giuriam! JERO Con l armi, o su di quelle tornar giurate? PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO A te tutti il giuriam! JERO Morir saprete per la patria in pianto? PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Sì, a te noi lo giuriam! JERO Ed a nome di quel Dio che v inspira, Io benedico, appendendo all insegne La palma del martir, La fronte dei fedeli. Sorgete per morire… io v apro i cieli… (Tutti si alzano). Andiam… ma… oh turbamento! Oh profetica ebbrezza!… A sensi miei Lo stesso Iddio comanda. Egli al mio sguardo svela L avvenir della Grecia… Pria di morir, m udite. PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Di Grecia l avvenir Dio palesa a suoi sguardi udiamo, udiamo. JERO Nube di sangue intrisa Copriva il nostro cielo; E della morte il gelo Spandeva in ogni cor. Un popol servo io veggio Dormir sulle sue pene, E il suon di rie catene Non lo risveglia ancor? PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO E il suon di rie catene Non lo risveglia ancor? JERO Ma si ridesta alfin. Genti! tergete il pianto… PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Tergiam, tergiamo il pianto. TUTTI Oh patria!… JERO I figli tuoi Si scuotono al tuo nome. Il vento apporta La polve sui lor brandi Di Maratona… PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Maratona! JERO E, come Possente scudo, Iddio Grecia difende! Il fertil cener nostro Produca nuovi eroi! L eco delle Termopili Di Leonida ancor favella a noi. PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Leonida!… Leonida! JERO Questo nome, che suona vittoria, Scuote ogn alma, e la guida a pugnar. E vedrassi sul campo di gloria Il sepolcro cangiarsi in altar. PAMIRA, ISMENE, NEOCLE CLEOMENE, CORO Questo nome, che suona vittoria, Scuote ogn alma, e la guida a pugnar. Noi vedremo sul campo di gloria, Il sepolcro cangiarsi in altar. (Tutti partono, tranne Pamira e le donne). Scena Settima (Pamira, Ismene e donne greche) PAMIRA L ora fatal s appressa. Vincer giova, o perir. Pel nostro Dio, Per la Grecia ne accenda egual desìo. Volte tranquille e tetre, Asilo della morte, Voi che ne proteggete, e di vostr ombre Ne coprite, se mai de Greci il fato Tradisse i sforzi lor… deh!… profondate. Fra le vostre ruine, Di sue vittime in cerca, Il vile autor de nostri mali estremi, Non vi trovi che sangue il vegga, e fremi! Venite a questo sen, dilette suore, Impetriamo dal Cielo il suo favore. Giusto Ciel, in tal periglio Più consiglio, più speranza Non ci avanza, Che piangendo, che gemendo Implorar la tua pietà. ISMENE, CORO Giusto Ciel, la tua clemenza Ponga termine al soffrir. (Si sente strepito d anni). PAMIRA Ma qual mai suona Funebre accento? Ah! ben lo sento, Tutto finì! Se i Dei de Greci Pietà non hanno, Tremi il tiranno Che ne avvilì. Scena Ottava (Musulmani e detti) MUSULMANI Feriam!… Feriam!… L ardir non langui Que corpi esangui, Su calpestiam! PAMIRA, ISMENE, DONNE GRECHE Se i Greci tutti, Miser! fur spenti, Di noi paventi Il vincitor. Scena Ultima (Maometto e detti) MAOMETTO Anche all orgoglio Mercé mi resta Pamira io voglio (ai suoi) Andate… PAMIRA Arresta!… O questo ferro Mi squarcia il sen. MAOMETTO Pamira!… (Si sente scoppiare l incendio). MAOMETTO, MUSULMANI Cielo! Che avviene?… Oh giorno! Qual nembo intorno S ode muggir!… (Profonda la parte in prospetto dell’edificio, e lascia vedere l incendio di Corinto). PAMIRA, ISMENE, CORO DI DONNE Oh patria!… Rossini,Gioachino/L assedio di Corinto
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ATTO PRIMO SCENA PRIMA Sala, che corrisponde a vari appartamenti. Paolino e Carolina PAOLINO Cara, non dubitar; Mostrati pur serena Presto avrà fin la pena Che va a turbarti il cor. CAROLINA Caro, mi fai sperar; Mi mostrerò più lieta Ma sposa tua segreta Nasconderò il dolor. PAOLINO Forse ne sei pentita? CAROLINA No, sposo mio, mia vita. PAOLINO Dunque perchè non mostr Il tuo primier contento? CAROLINA Perchè vieppiù pavento Quello che può arrivar. Se m'ami, deh! t'affretta L'arcano a palesar. PAOLINO Sì, sposa mia diletta. Ti voglio consolar. PAOLINO, CAROLINA Se amor si gode in pace, Non v'è maggior contento; Ma non v'è ugual tormento, Se ognor s'ha da tremar. CAROLINA Lusinga, no, non c'è. La nostra unione Lungo tempo segreta Non può durar e se si scopre avanti Di quel che ha da scoprirsi, Quale schiamazzo in casa, Qual bisbiglio di fuori, o sposo amato! Nè un trasporto d'amor sarà scusato. PAOLINO Dici il ver vedo tutto. CAROLINA Il padre mio E' un uom rigido, è ver, ma finalmente E' d'un ottimo cor. In sulle furie Monterà al primo istante Che saper gliel farai Ma dopo qualche dì, certa poi sono Che pien d'amor ci accorderà il perdono. PAOLINO Sì questa sicurezza La sola fu che a stringere c'indusse Il nodo clandestino. Ma senti oggi la sorte Occasione propizia a me presenta Di svelare il segreto Con meno di timore. CAROLINA Dimmi, su, presto. Ah! mi consoli il core! PAOLINO Mi è riuscito alla fine Di poter soddisfare All'ambizione del signor Geronimo, Che fanatico ognor s'è dimostrato D'imparentarsi con un titolato. CAROLINA E così? PAOLINO Sarà sposa Del Conte Robinson, mio protettore, Tua sorella maggiore Con cento mila scudi. Or io, d'entrambi Avendo gl'interessi maneggiati, Spero così d'avermeli obbligati. CAROLINA Bene, sì,bene assai. Il Conte impegnerai Perchè sveli a mio padre il nostro arcano. Ma quando egli verrà? PAOLINO Non è lontano. Lo spero in questo giorno, anzi a momenti. Ecco qua la sua lettera Che al signore Geronimo Io devo presentar. Ma parmi appunto Di sentir la sua voce. A casa è ritornato. CAROLINA E' vero, è vero. D'esser presto tranquilla io dunque spero. Io ti lascio, perché uniti Ch'ei ci trovi non sta bene ... Per partire, poi ritorna Ah, tu sai ch'io vivo in pene Se non son vicina a te! PAOLINO Vanne, sì, non è prudenza Di lasciarci trovar soli ... Per partire, poi ritorna Ah! tu sai che il cor m'involi Quando vai lontan da me. CAROLINA No, non viene ... PAOLINO Sì, sì; adesso. PAOLINO, CAROLINA Dammi, dammi un altro amplesso. Ah! pietade troveremo Se il ciel barbaro non è Carolina parte SCENA II Paolino, poi Geronimo PAOLINO Ecco che qui sen vien. Bisogna intanto Ch'io mi avvezzi a parlar in tuon sonoro Per farmi intender bene. Di sordità patisce assai sovente, Ma dice di sentir s'anche non sente. GERONIMO ad alcuni servi Non dovete sbagliar, gente ignorante. Che cosa è questo lei, signor Geronimo! In Italia, i mercanti Che han dei contanti han titol d'illustrissimo Illustrissimo io sono e va benissimo; Se poi ... (ad ogni costo Voglio avere un diploma Che della nobiltà mi metta al rango, Chè chi ha dell'oro ha da sortir dal fango.) Oh! Paolino caro. PAOLINO Ecco una lettera Del conte Robinson, che, per espresso Inclusa in una mia, venuta è adesso. GERONIMO Sì, son venuto adesso. E questa lettera Di chi è? Chi la manda? PAOLINO forte Il conte Robinsone. GERONIMO Il conte Robinson, sì, sì, ho capito. La leggo volentieri. Legge sottovoce Ah, ah, ... comincia bene ... Oh oh, ... séguita meglio ... Ih ... di gioia mi balza il cor in petto! PAOLINO Ah ah, oh oh, ih ih, così ha già letto? GERONIMO Venite, Paolino, Venite, ch'io v'abbracci. E' vostro merito La buona rïuscita; Io vi sono obbligato della vita. PAOLINO (Questo mi dà conforto.) GERONIMO Fra poco il conte genero Sarà qui a sottoscrivere il contratto Elisetta è contessa il tutto è fatto. Con Carolina or poi se mi riesce Di fare un matrimonio eguale a questo, Colla primaria nobiltà m'innesto. PAOLINO (Questo poi mi dà affanno.) GERONIMO Che avete voi? Siete di tristo umore? PAOLINO Io? Signor no. GERONIMO Che? PAOLINO Allegro anzi son io Per queste nozze. GERONIMO Bene. Andate dunque A stare in attenzione Per l'arrivo del Conte; ed ordinate Tutto quel che vi par che vada bene Per poterlo trattar come conviene. Paolino parte SCENA III Geronimo, indi Carolina, Elisetta, Fidalma e Servitori. GERONIMO Orsù, più non si tardi A dar sì lieta nuova alla famiglia. Elisetta! Fidalma! Carolina! Figlie, sorella, amici, servitori, Quanti in casa vi son, vengano fuori. CAROLINA Signor padre? ELISETTA Signor? ... FIDALMA Fratello amato? ... CAROLINA Che avvenne? ELISETTA Cosa c'è? CAROLINA Che cosa è stato? GERONIMO Udite, tutti udite, Le orecchie spalancate, Di giubilo saltate Un matrimonio nobile Per lei concluso è già. Signora Contessina Quest'oggi ella sarà. Via, bacia, mia carina, La mano al tuo papà. Che saltino i denari La festa si prepari Godete tutti quanti Di mia felicità. Sorella mia, che dite? Che dici tu, Elisetta? A Carolina Con quella bocca stretta Per cosa stai tu là? Via, via, che per te ancora Tuo padre ha già pensato Un altro titolato Sua sposa ti farà. E stai col ciglio basso? Non muovi ancor la bocca? Che sciocca! ohimè, che sciocca! Fai rabbia in verità. L'invidia fai conoscere, Che dentro il cor ti sta. Parte SCENA IV Elisetta, Carolina e Fidalma. ELISETTA Signora sorellina, Se io le rammenti un poco ella permetta, Ch'io sono la maggior, lei la cadetta Che perciò le disdice Quell'invidia che mostra; E che in questa occasion meglio faria Se mi pregasse della grazia mia. CAROLINA Ah, ah! della sua grazia, Quantunque singolare, In verità non ne saprei che fare. ELISETTA Sentite la insolente? Io son Contessa, e siete voi un niente. FIDALMA Eccoci qua noi siamo sempre a quella. Tra sorella e sorella, Chi per un po' di fumo, Chi per voler far troppo la vivace, Un solo giorno qui non si sta in pace. ELISETTA Qual fumo ho io? parlate. CAROLINA Qual io vivacità che condannate? ELISETTA Non ho fors'io ragione? FIDALMA Sì, deve rispettarvi. CAROLINA Ho dunque torto io? FIDALMA No, non deve incitarvi. ELISETTA Che? forse io la incito? CAROLINA Che? fors'io la strapazzo? FIDALMA No, niente no, non fate un tal schiamazzo. CAROLINA Io di lei non ho invidia; Non ho rincrescimento Del di lei ingrandimento Sol mi dispiace che in questa occasione Ha di sè stessa troppa presunzione. per partire ELISETTA Il voltarmi le spalle in questo modo E' un'altra impertinenza. CAROLINA Perdoni se ho mancato a Sua Eccellenza. Le faccio un inchino, Contessa garbata; Per essere Dama Si vede ch'è nata; Per altro, per altro Lei rider mi fa. ELISETTA Strillate, crepate. Son Dama e Contessa. Beffar se volete, Beffate voi stessa. Per altro, per altro Creanza non ha. FIDALMA ad Elisetta Quel fumo, mia cara, E' troppo eccedente. a Carolina Voi siete, carina, Un poco insolente. Vergogna! vergogna! Finitela già. CAROLINA Sua serva non sono. ELISETTA Son vostra maggiore. CAROLINA Entrambe siam figlie D'un sol genitore. ELISETTA Stizzosa .... CAROLINA FAmosa ... FIDALMA Finiam questa cosa, Tacetevi là. FIDALMO, CAROLINA, ELISETTA Non posso soffrire La sua inciviltà. FIDALMA Codesto garrir Tra voi ben non sta. Carolina parte SCENA V Fidalma ed Elisetta FIDALMA Chetatevi, e scusatela. Tra poco Voi già andate a marito, ella qui resta Così non vi sarà mai più molesta. Io mi consolo intanto Del vostro matrimonio, e voi tra poco ... Ma zitto, a voi il confido. Ah, non lo dite, Per carità .... ELISETTA Fidatevi, Che segreta son io. FIDALMA Ve ne consolerete ancor del mio. ELISETTA Del vostro? FIDALMA Padrona di me stessa, Ricca pel testamento Del mio primo marito, E in età giovanil, non crederei Che mi diceste stolta Se voglio maritarmi un'altra volta. ELISETTA No, cara la mia zia, Anzi fate benissimo e vi lodo. Ma un dispiacer ben grande Ne sentirà mio padre Che vi dobbiate allontanar da lui, Ei che v'apprezza al par degli occhi sui. FIDALMA Eh, quanto a questo poi, potrebbe darsi Che non m'allontanassi. ELISETTA Posso saper chi sia? FIDALMA No, è troppo presto. Ancor con chi vogl'io Non mi sono spiegata. ELISETTA Ditemi questo almeno è giovanotto? FIDALMA Giovane affatto, affatto. ELISETTA E' bello? FIDALMA Di Cupido egli è un ritratto. ELISETTA E' nobile? FIDALMA Non voglio Spiegarmi d'avvantaggio. ELISETTA E' ricco? ... rispondete. FIDALMA Troppo curiosa, o cara mia, voi siete. (Se mi stuzzica ancora un pocolino, Vado or or a scoprir ch'è Paolino.) E' vero che in casa Io son la padrona, Che m'ama il fratello, Che ognuno m'onora, E' vero ch'io godo La mia libertà. Ma con un marito, Via, meglio si sta. Sto fuori di casa? Nessun mi dà pena; All'ora che voglio Vo a pranzo, vo a cena. A letto men vado Se n'ho volontà. Ma con un marito, Via, meglio si sta. Un qualche fastidio E' ver che si prova; Non sempre la donna Contenta si trova. Bisogna soffrire Qualcosa, si sa. Ma con un marito, Via, meglio si sta. Mia cara ragazza Che andate a provarlo, Fra poco saprete Se il vero vi parlo. E poi mi direte, Son certa di già, Che con un marito, Via, meglio si sta. Partono SCENA VI Geronimo e Carolina GERONIMO Prima che arrivi il Conte, Io voglio rallegrarti; Vuol da tutte le parti Oggi felicitarmi la mia sorte. Senti .... Ma ridi prima, e ridi forte. CAROLINA Non farei, s'io ridessi, Che una cosa sforzata, e senza gusto. GERONIMO Sicuro, ci avrai gusto. Sposa d'un cavalier tu pur sarai; Ora mi venne la proposizione, E in oggi s'ha da far la conclusione. Ridi, ridi, ragazza. CAROLINA (Oh me meschina! Qui nasce una rovina Se Paolin non fa presto.) GERONIMO E perchè mò non ridi, e te ne stai Con quella faccia mesta? CAROLINA Ho dolore di testa. GERONIMO S'egli è un signor di testa? E' un cavaliere; E non vuoi che sia un uom ch'abbia talento? CAROLINA (Ah, mi manca il consiglio in tal momento!) SCENA VII Paolino e detti; poi il Conte, Elisetta, indi Fidalma. PAOLINO forte Signore, ecco qua il Conte. GERONIMO Il Conte? Oh! presto, presto ... Rimettiamo il discorso ... Scendiamo ad incontrarlo fin abbasso. PAOLINO Ecco che ha più di noi veloce il passo. CONTE Senza tante cerimonie, Alla buona, vengo avanti. Riverisco tutti quanti. Non s'incomodin, non voglio, Complimenti far non soglio Sol do al suocero un abbraccio; a Fidalma Servitore a lei mi faccio Dal dover non m'allontano; ad Elisetta Bacio a lei la bella mano ... a Carolina Vengo a lei, sì, vengo a lei, Che ha quegli occhi così bei ... Paolino, amico mio, Qui sol regna grazia e brio. Bravo padre! brave figlie! Siete incanti, meraviglie, Siete gioie .... Ma scusate; Ch'io respiri almen lasciate, O il polmon mi creperà. ELISETTA, CAROLINA, FIDALMA Prenda pure, prenda fiato, Seguitare poi potrà. PAOLINO (Che fa troppo il caricato Non s'accorge, non lo sa.) GERONIMO (L'ho sentito l'ho ascoltato, Ma capito non l'ho già.) PAOLINO, GERONIMO, ELISETTA, CAROLINA, FIDALMA (Che un tamburo abbia suonato Mi è sembrato in verità.) CONTE Senza essere affettato, Mi distinguo in civiltà. Orsù, senza far punto cerimonie, Ch'io le abborrisco già, suocero caro, Benchè la prima volta Questa sia che permesso Mi è di veder l'amabile mia sposa, Pur dicendomi il core Quale fra le tre Dive La mia Venere sia, Con vostra permissione allegro e franco Io me le vado a situare a fianco. GERONIMO Certo sarete stanco, io ve lo credo, Conte, genero amato. Ehi, da sedere! CONTE No, no, non dico questo No, vo' seder. Son fresco, e son robusto, E il correr per le poste a me non nuoce. PAOLINO Convien che alziate un poco più la voce. CONTE Con vostra permissione, Vado appresso alla sposa Per farle un conveniente complimento. GERONIMO Oh, servitevi pure, Chè questo, Conte mio, ci va de jure. Ed io, che so che in tali incontri il padre Importuno diventa, Me ne andrò con Paolino A far qualche altra cosa La sorella e la zia stian con la sposa. Parte con Paolino SCENA VIII Il Conte, Carolina, Fidalma ed Elisetta CONTE accostandosi a Carolina Permettetemi dunque, Cara la mia sposina ... CAROLINA Oh, no, signore Sbagliate; io non sono quella. Quella che ha tanto onore è mia sorella. CONTE Sbaglio? ELISETTA Sicuramente. CAROLINA Di là, di là convien che vi voltiate. FIDALMA Di qua, di qua. CONTE Signora mia, scusate. A Fidalma Voi dunque ... FIDALMA No, signor, sbagliate ancora. CONTE Sbaglio ancora? ELISETTA Sicuro. Ma che faccia da scherzo io mi figuro. Quella son io che il Ciel vi diede in sorte; Quella son io, che merita l'onore Di stringervi la man, di darvi il core. CONTE (Diamine!) Voi la sposa? ELISETTA Che vuol dir tal sorpresa? CONTE Eh! niente, niente. Perdonatemi io credo Che vogliate qui far, mie signorine, Un poco di commedia. Or via, vi prego Di non voler tirar più a lungo il gioco. A Carolina Mi inganno, o non m'inganno? Siete voi la mia sposa, o non la siete? CAROLINA No, signor, ve l'ho detto, è mia sorella. FIDALMA E' questa, è questa. ELISETTA Io, sì signor, son quella, E vi par forse ch'io ... CONTE No ... ma ... scusatemi ... Voi dunque certamente? ELISETTA Certo. FIDALMA Sicuro. CAROLINA Indubitatamente. CONTE Il core m'ha ingannato, E rimango dolente e sconsolato. Da sè Sento in petto un freddo gelo Che cercando mi va il cor; Sol quell'altra, giusto cielo! Può ispirarmi un dolce ardor. ELISETTA da sè Tal sorpresa intendo appie Cosa vuol significar; Sento in petto un rio veleno Che mi viene a lacerar. CAROLINA da sè Freddo, freddo egli è restato, Lei confusa se ne sta. Così un poco castigato Il suo orgoglio resterà. FIDALMA da sè In silenzio ognun qui resta, E so ben quel che vuol dir. Una torbida tempesta Già mi sembra di scoprir. CONTE, ELISETTA, CAROLINA, FIDALMA Un orgasmo ho dentro il seno, Palpitando il cor mi va. Più non veggo il ciel sereno, Più non so quel che sarà. Partono SCENA IX Gabinetto; Paolino, poi Carolina. PAOLINO Più a lungo la scoperta Non deggio differir. Il Conte alfine E' un uom di mondo, un uom d'esperïenza, Mi vuol del bene, e mi darà assistenza. CAROLINA Ah, Paolino mio ... PAOLINO Sposa mia cara ... CAROLINA Di poterti aver solo Io non vedevo l'ora. Sappi che ogni dimora E' omai precipitosa; Mio padre a un Cavalier va a farmi sposa. PAOLINO Ci mancava anche questa Per più inasprirlo al caso! Ma non perdo il coraggio. Al conte subito Vado a raccomandarmi. CAROLINA Ma se sdegnasse il Conte D'entrar in questo impegno? PAOLINO Di lui punto non dubito; Ma al caso disperato, o cara mia, A pie' mi metterei della tua zia Sa essa cos'è amore, E del fratello suo possiede il core. CAROLINA E te ne fideresti? PAOLINO Sì con bontà mi tratta, e con dolcezza, Anzi, quasi direi che m'accarezza. CAROLINA In qualunque maniera Non devi differir. Vedi là il Conte, Cogli questo momento. Datti coraggio; io mi ritiro intanto Tutta, tutta agitata. Ti assista amor che la cagion n'è stata. PAOLINO Cara, son tutto vostro. Amor pietoso, Quanto grato ti sono. Anima mia, Della gioia l'eccesso Quasi quasi mi trae fuor di me stesso, Brillar mi sento il core, Mi sento giubilar; Ah! più felice amore Di questo non si dà. Datemi, o cara, un pegno D'amore e fedeltà; Io sono un impaziente Che tollerar non sa. Carolina parte SCENA X Paolino, poi il Conte. PAOLINO Sì, coraggio mi faccio Giacchè solo qui viene. CONTE Amico mio, Io vo di te cercando, Smanioso, ansioso, ch'è di già mezz'ora. Ho di te gran bisogno. PAOLINO Ed io di voi. |CONTE Sì quello che tu vuoi. – Per te son io, Ma prima dir mi lascia il fatto mio. PAOLINO Sì, signore, parlate. CONTE All'amor, Paolino, Che sempre t'ho portato, Sempre tu fosti grato. Però non serve qui di far preamboli; Ma veniamo alla breve, Chè, senza far un giro di parole, Ciascheduno può dir quello che vuole. PAOLINO Benissimo. Veniamo dunque al fatto. CONTE Tu sai che ho già disposto Di richiamarti a casa Fra pochi mesi, e darti del contante Perchè tu pur divenga un buon mercante. Sì, già lo sai, non serve un tal racconto; Ma, alla breve, alla breve, Quello che si vuol dir, dire si deve. PAOLINO Ebbene, signor mio, Lo sbrigarvi sta a voi. CONTE Sentimi dunque. Sia com'esser si voglia, O per l'una o per l'altra Delle ragioni che non si comprendono, O sia come si sia, Perchè fare gran chiacchiere non soglio; La sposa non mi piace, e non la voglio. PAOLINO Che cosa dite adesso? ONTE Dico assolutamente Che non la voglio. PAOLINO E come mai potreste Oggi disimpegnarvene? CONTE Facilissimamente. Invece di sposare la maggiore Sposerò la cadetta Dei cento mila invece per la dote, Sol di cinquanta mila io mi contento. Ecco tutto aggiustato in un momento. Quella, quella mi piace, Quella m'ha innamorato. Ora, da bravo Vanne, fa presto, al padre ciò proponi. Sciogli, conchiudi, e poi di me disponi. PAOLINO (Me infelice!) CONTE Cos'hai? PAOLINO Niente, signore. CONTE Va dunque, va, fa presto. PAOLINO (Misero me, che contrattempo è questo!) Signor, deh concedete ... Sdegnarvi io non vorrei ... Pensate, riflettete ... Il dispiacer di lei .... La civiltà, l'onore ... Di tutti lo stupore ... Ah, che mi vo' a confondere! Ah, più non so che dir! CONTE Tu cosa vai dicendo, Tu cosa vai seccando? Non star più discorrendo, A te mi raccomando. L'amabile cadetta Mi stimola, m'affretta; Non posso più resistere, Mi sento incenerir. PAOLINO Quel fuoco che v'accende, Un altro forse offende .... Ah, sento proprio il core Che in sen mi va a languir! CONTE Il fuoco che m'accende Da me più non dipende Non sposo la maggiore Se credo di morir. Partono SCENA XI Carolina, poi il Conte. CAROLINA Paolino ritarda Con la risposta; ed io l'aspetto ansiosa; E allor che qualche cosa Con ansietà si aspetta, Ogni minuto vi diventa un'ora. Ma cosa fa che non ritorna ancora? Quel pur che vedo è il Conte. Un segno è questo Che il discorso è finito. Ed ei qui viene senza mio marito! CONTE (Non trascuro il momento.) Oh, Carolina! La sorte mi è propizia, Perchè lontani dall'altrui presenza Io vi posso parlar con confidenza. CAROLINA Oh! questo è quell'appunto Che bramavo ancor io. CONTE Lo bramavate, sì? (Ciò mi consola.) Veramente Paolino Ve lo dovea dir lui; Ma pronta l'occasion trovando adesso, Quello ch'ei vi diria vel dico io stesso. CAROLINA Dite, dite, parlate, e voglia il cielo Che le vostre parole Dieno al mio core di speranza un raggio. CONTE (Questa già m'ama anch'essa. Orsù, coraggio.) Ah, mia cara ragazza, Amor ha un gran poter! Voi che ne dite? CAROLINA Quello che dite voi. CONTE E quelle debolezze Che vengono d'amor, se ancor son strane, S'hanno da compatir fra genti umane. CAROLINA Io sono certamente Del vostro sentimento. Or seguitate, Ditemi tutto il resto. Se conoscete amor, mi basta questo. CONTE Quand'è così, stringiamo l'argomento. CAROLINA Veniamo pure al punto. CONTE Io son venuto Per sposar Elisetta, ma che serve Ch'io venuto ci sia, Quando non ho per lei che antipatia? E quando a prima vista M'avete fatto voi vostra conquista? CAROLINA Io! cosa avete detto? CONTE Voi! cosa avete inteso? CAROLINA E' questo solo quel che avete a dirmi? CONTE Questo, sì, questo. E voi Che ben sapete compatir l'amore, Scusando il mio trasporto, Darete all'amor mio qualche conforto. CAROLINA E nel momento istesso Di dover adempire a un sacro impegno Manchereste di fede? Io scuso bene, Chiunque si lascia trasportar d'amore; Ma non uno che manca al proprio onore. CONTE Oh, oh, voi date in serio. Ed io tutt'altro Mi aspettava da voi. CAROLINA Tutt'altro anch'io mi credea di sentire. CONTE Di sentir cosa? CAROLINA Io non ve l'ho da dire. CONTE All'onor si rimedia Sposando voi per lei. CAROLINA Questa cosa accordar io non potrei. Perdonate, signor mio, Se vi lascio e fo partenza. Io per essere Eccellenza Non mi sento volontà. Tanto onore è riservato A chi ha un merto singolare, A chi in circolo sa stare Con sussiego e gravità. Io meschina vo alla buona, Io cammino alla carlona, Son piccina di figura, Io non ho disinvoltura; Non ho lingua, non so niente, Farei torto veramente Alla vostra nobiltà. Se mi parla alla francese, Che volete ch'io risponda? Non so dire che monsieur. Se qualcun mi parla inglese, Ben convien che mi confonda. Non intendo che auduiudu. Se poi vien qualche tedesco, Vuol star fresco, vuol star fresco, Non intendo una parola. Sono infatti una figliuola Di buon fondo e niente più. Parte SCENA XII CONTE solo Io resto ancora attonito. Ha equivocato lei? Ho equivocato io? Che cosa è stato? Un granchio tutt'e due qui abbiam pigliato. Ma io son uom di mondo, e ben capisco Da quel suo dir sagace e simulato Ch'ella già tiene qualche innamorato. Ma voglio seguitarla. Ma il vo' saper da lei Per poter pensar meglio a' casi miei. Parte SCENA XIII Geronimo, Elisetta, Fidalma, poi Paolino. GERONIMO Tu mi dici che del Conte Malcontenta sei del tratto Quello è un uomo molto astratto, Lo conosco e ben lo so. ELISETTA Ma un'occhiata almeno graziosa Ottenuta pur non ho. FIDALMA Veramente colla sposa Trattar peggio non si può. GERONIMO Voi credete che i signori Faccian come i plebei; Voi credete che gli sposi Faccian come i cicisbei. No, signore, tante cose, Non le fanno, signor no. PAOLINO Mio signore, se vi piace Di vedere l'apparato Tutto quanto è preparato Con gran lustro e proprietà. GERONIMO Come? quando? cos'hai detto? PAOLINO parola per parola forte Tutto quanto ... è preparato ... Nella sala ... del banchetto ... Con gran lustro e proprietà. GERONIMO Vanne al diavolo, balordo, Forse credi ch'io sia sordo? Non patisco sordità. ELISETTA, FIDALMA, GERONIMO, PAOLINO Andiam subito a vedere La gran tavola e il dessere Che onor grande mi / vi farà. Partono SCENA IV Carolina ed il Conte. CAROLINA Lasciatemi, signore, Non state a infastidirmi. CONTE Se libero è quel core Vi prego sol di dirmi. CAROLINA Che non ho amante alcuno Vi posso assicurar. CONTE Voi dunque la mia brama Potete contentar. CAROLINA Lasciatemi, vi prego, Lasciatemi, deh! andar. CONTE Non lasciovi, mia bella, Sortir da questa stanza, Comparisce Elisetta che si tiene in disparte Se un raggio di speranza Non date a questo cor. CAROLINA Tornate, deh! in voi stesso. CONTE Io v'amo già all'eccesso. CAROLINA Pensate a mia sorella. CONTE Per lei non sento amor. S'io sposo voi per quella Non manco già al mio onor. SCENA XV Elisetta che si avanza e detti, poi Fidalma. ELISETTA No, indegno, traditore. No, anima malnata No, trista disgraziata, Mai questo non sarà. Per questo tradimento Che mi si viene a fare, Io voglio sussurrare La casa e la città. CONTE Strillate, non mi curo. CAROLINA Sentite ... ELISETTA No, fraschetta. CAROLINA Ma prima ... ELISETTA Vo' vendetta. CAROLINA, CONTE In mei / lei non c'è reità. FIDALMA Che cosa è questo strepito? ELISETTA Di fede il mancatore Con essa fa all'amore, Ed io l'ascoltai qua. FIDALMA Uh! uh! che mancamento! Non credo a quel che sento. SCENA XVI Geronimo che sopraggiunge, e detti, poi Paolino. FIDALMA Silenzio, silenzio, Che vien mio fratello; Non s'ha per prudenza Da fare un bordello; L'affar delicato E' troppo da sè. GERONIMO Sentire mi parve Un strepito, un chiasso! Che fate? gridate? Ovvero è per spasso? Che cosa è accaduto? Ognun qui sta muto? Di dirmi vi piaccia Che diavolo c'è. PAOLINO (La cara mia sposa Dal capo alle piante Mi sembra tremante Oh povero me!) CONTE, CAROLINA, FIDALMA, ELISETTA Che tristo silenzio! Così non va bene, Parlare conviene, Parlare si de'. PAOLINO - GERONIMO Che tristo silenzio! Sospetto mi viene; Vi son delle scene, Saperlo si de'. GERONIMO Orsù, saper conviene Che fu. Che cos'è stato? CAROLINA Il fatto sol proviene D'avere mal inteso. additando Elisetta Equivoco ha lei preso E il Conte il motivò. ELISETTA Ciò non è vero niente, Il fatto è differente Parlate con mia zia, Che anch'io poi parlerò. FIDALMA Sappiate, fratel mio, Che qua ci sta un imbroglio; Ma adesso dir nol voglio, Chè bene ancor nol so. GERONIMO Io non capisco affatto. CONTE tirandolo da una parte Sappiate, con sua pace, La sposa non mi piace; La sua minor sorella Mi sembra la più bella. Ma poi, ma poi con comodo Il tutto vi dirò. GERONIMO Eh, andate tutti al diavolo! Ba, ba, ce, ce, sì presto ... Un balbettare è questo, Che intender chi lo può? PAOLINO Ma che mistero è questo? Chi intendere lo può? CAROLINA – CONTE Le orecchie non stancate. ELISETTA – FIDALMA Affanno non vi date; Da me, da me saprete Qual sia la verità. GERONIMO La testa m'imbrogliate, La testa mi fendete Tacete, deh! tacete, Andate via di qua. PAOLINO Per imbrogliar la testa, Che confusione è questa! Capite, se potete, Qual sia la verità! ATTO PRIMO SCENA PRIMA Sala, che corrisponde a vari appartamenti. Paolino e Carolina PAOLINO Cara, non dubitar; Mostrati pur serena Presto avrà fin la pena Che va a turbarti il cor. CAROLINA Caro, mi fai sperar; Mi mostrerò più lieta Ma sposa tua segreta Nasconderò il dolor. PAOLINO Forse ne sei pentita? CAROLINA No, sposo mio, mia vita. PAOLINO Dunque perchè non mostr Il tuo primier contento? CAROLINA Perchè vieppiù pavento Quello che può arrivar. Se m'ami, deh! t'affretta L'arcano a palesar. PAOLINO Sì, sposa mia diletta. Ti voglio consolar. PAOLINO, CAROLINA Se amor si gode in pace, Non v'è maggior contento; Ma non v'è ugual tormento, Se ognor s'ha da tremar. CAROLINA Lusinga, no, non c'è. La nostra unione Lungo tempo segreta Non può durar e se si scopre avanti Di quel che ha da scoprirsi, Quale schiamazzo in casa, Qual bisbiglio di fuori, o sposo amato! Nè un trasporto d'amor sarà scusato. PAOLINO Dici il ver vedo tutto. CAROLINA Il padre mio E' un uom rigido, è ver, ma finalmente E' d'un ottimo cor. In sulle furie Monterà al primo istante Che saper gliel farai Ma dopo qualche dì, certa poi sono Che pien d'amor ci accorderà il perdono. PAOLINO Sì questa sicurezza La sola fu che a stringere c'indusse Il nodo clandestino. Ma senti oggi la sorte Occasione propizia a me presenta Di svelare il segreto Con meno di timore. CAROLINA Dimmi, su, presto. Ah! mi consoli il core! PAOLINO Mi è riuscito alla fine Di poter soddisfare All'ambizione del signor Geronimo, Che fanatico ognor s'è dimostrato D'imparentarsi con un titolato. CAROLINA E così? PAOLINO Sarà sposa Del Conte Robinson, mio protettore, Tua sorella maggiore Con cento mila scudi. Or io, d'entrambi Avendo gl'interessi maneggiati, Spero così d'avermeli obbligati. CAROLINA Bene, sì,bene assai. Il Conte impegnerai Perchè sveli a mio padre il nostro arcano. Ma quando egli verrà? PAOLINO Non è lontano. Lo spero in questo giorno, anzi a momenti. Ecco qua la sua lettera Che al signore Geronimo Io devo presentar. Ma parmi appunto Di sentir la sua voce. A casa è ritornato. CAROLINA E' vero, è vero. D'esser presto tranquilla io dunque spero. Io ti lascio, perché uniti Ch'ei ci trovi non sta bene ... Per partire, poi ritorna Ah, tu sai ch'io vivo in pene Se non son vicina a te! PAOLINO Vanne, sì, non è prudenza Di lasciarci trovar soli ... Per partire, poi ritorna Ah! tu sai che il cor m'involi Quando vai lontan da me. CAROLINA No, non viene ... PAOLINO Sì, sì; adesso. PAOLINO, CAROLINA Dammi, dammi un altro amplesso. Ah! pietade troveremo Se il ciel barbaro non è Carolina parte SCENA II Paolino, poi Geronimo PAOLINO Ecco che qui sen vien. Bisogna intanto Ch'io mi avvezzi a parlar in tuon sonoro Per farmi intender bene. Di sordità patisce assai sovente, Ma dice di sentir s'anche non sente. GERONIMO ad alcuni servi Non dovete sbagliar, gente ignorante. Che cosa è questo lei, signor Geronimo! In Italia, i mercanti Che han dei contanti han titol d'illustrissimo Illustrissimo io sono e va benissimo; Se poi ... (ad ogni costo Voglio avere un diploma Che della nobiltà mi metta al rango, Chè chi ha dell'oro ha da sortir dal fango.) Oh! Paolino caro. PAOLINO Ecco una lettera Del conte Robinson, che, per espresso Inclusa in una mia, venuta è adesso. GERONIMO Sì, son venuto adesso. E questa lettera Di chi è? Chi la manda? PAOLINO forte Il conte Robinsone. GERONIMO Il conte Robinson, sì, sì, ho capito. La leggo volentieri. Legge sottovoce Ah, ah, ... comincia bene ... Oh oh, ... séguita meglio ... Ih ... di gioia mi balza il cor in petto! PAOLINO Ah ah, oh oh, ih ih, così ha già letto? GERONIMO Venite, Paolino, Venite, ch'io v'abbracci. E' vostro merito La buona rïuscita; Io vi sono obbligato della vita. PAOLINO (Questo mi dà conforto.) GERONIMO Fra poco il conte genero Sarà qui a sottoscrivere il contratto Elisetta è contessa il tutto è fatto. Con Carolina or poi se mi riesce Di fare un matrimonio eguale a questo, Colla primaria nobiltà m'innesto. PAOLINO (Questo poi mi dà affanno.) GERONIMO Che avete voi? Siete di tristo umore? PAOLINO Io? Signor no. GERONIMO Che? PAOLINO Allegro anzi son io Per queste nozze. GERONIMO Bene. Andate dunque A stare in attenzione Per l'arrivo del Conte; ed ordinate Tutto quel che vi par che vada bene Per poterlo trattar come conviene. Paolino parte SCENA III Geronimo, indi Carolina, Elisetta, Fidalma e Servitori. GERONIMO Orsù, più non si tardi A dar sì lieta nuova alla famiglia. Elisetta! Fidalma! Carolina! Figlie, sorella, amici, servitori, Quanti in casa vi son, vengano fuori. CAROLINA Signor padre? ELISETTA Signor? ... FIDALMA Fratello amato? ... CAROLINA Che avvenne? ELISETTA Cosa c'è? CAROLINA Che cosa è stato? GERONIMO Udite, tutti udite, Le orecchie spalancate, Di giubilo saltate Un matrimonio nobile Per lei concluso è già. Signora Contessina Quest'oggi ella sarà. Via, bacia, mia carina, La mano al tuo papà. Che saltino i denari La festa si prepari Godete tutti quanti Di mia felicità. Sorella mia, che dite? Che dici tu, Elisetta? A Carolina Con quella bocca stretta Per cosa stai tu là? Via, via, che per te ancora Tuo padre ha già pensato Un altro titolato Sua sposa ti farà. E stai col ciglio basso? Non muovi ancor la bocca? Che sciocca! ohimè, che sciocca! Fai rabbia in verità. L'invidia fai conoscere, Che dentro il cor ti sta. Parte SCENA IV Elisetta, Carolina e Fidalma. ELISETTA Signora sorellina, Se io le rammenti un poco ella permetta, Ch'io sono la maggior, lei la cadetta Che perciò le disdice Quell'invidia che mostra; E che in questa occasion meglio faria Se mi pregasse della grazia mia. CAROLINA Ah, ah! della sua grazia, Quantunque singolare, In verità non ne saprei che fare. ELISETTA Sentite la insolente? Io son Contessa, e siete voi un niente. FIDALMA Eccoci qua noi siamo sempre a quella. Tra sorella e sorella, Chi per un po' di fumo, Chi per voler far troppo la vivace, Un solo giorno qui non si sta in pace. ELISETTA Qual fumo ho io? parlate. CAROLINA Qual io vivacità che condannate? ELISETTA Non ho fors'io ragione? FIDALMA Sì, deve rispettarvi. CAROLINA Ho dunque torto io? FIDALMA No, non deve incitarvi. ELISETTA Che? forse io la incito? CAROLINA Che? fors'io la strapazzo? FIDALMA No, niente no, non fate un tal schiamazzo. CAROLINA Io di lei non ho invidia; Non ho rincrescimento Del di lei ingrandimento Sol mi dispiace che in questa occasione Ha di sè stessa troppa presunzione. per partire ELISETTA Il voltarmi le spalle in questo modo E' un'altra impertinenza. CAROLINA Perdoni se ho mancato a Sua Eccellenza. Le faccio un inchino, Contessa garbata; Per essere Dama Si vede ch'è nata; Per altro, per altro Lei rider mi fa. ELISETTA Strillate, crepate. Son Dama e Contessa. Beffar se volete, Beffate voi stessa. Per altro, per altro Creanza non ha. FIDALMA ad Elisetta Quel fumo, mia cara, E' troppo eccedente. a Carolina Voi siete, carina, Un poco insolente. Vergogna! vergogna! Finitela già. CAROLINA Sua serva non sono. ELISETTA Son vostra maggiore. CAROLINA Entrambe siam figlie D'un sol genitore. ELISETTA Stizzosa .... CAROLINA FAmosa ... FIDALMA Finiam questa cosa, Tacetevi là. FIDALMO, CAROLINA, ELISETTA Non posso soffrire La sua inciviltà. FIDALMA Codesto garrir Tra voi ben non sta. Carolina parte SCENA V Fidalma ed Elisetta FIDALMA Chetatevi, e scusatela. Tra poco Voi già andate a marito, ella qui resta Così non vi sarà mai più molesta. Io mi consolo intanto Del vostro matrimonio, e voi tra poco ... Ma zitto, a voi il confido. Ah, non lo dite, Per carità .... ELISETTA Fidatevi, Che segreta son io. FIDALMA Ve ne consolerete ancor del mio. ELISETTA Del vostro? FIDALMA Padrona di me stessa, Ricca pel testamento Del mio primo marito, E in età giovanil, non crederei Che mi diceste stolta Se voglio maritarmi un'altra volta. ELISETTA No, cara la mia zia, Anzi fate benissimo e vi lodo. Ma un dispiacer ben grande Ne sentirà mio padre Che vi dobbiate allontanar da lui, Ei che v'apprezza al par degli occhi sui. FIDALMA Eh, quanto a questo poi, potrebbe darsi Che non m'allontanassi. ELISETTA Posso saper chi sia? FIDALMA No, è troppo presto. Ancor con chi vogl'io Non mi sono spiegata. ELISETTA Ditemi questo almeno è giovanotto? FIDALMA Giovane affatto, affatto. ELISETTA E' bello? FIDALMA Di Cupido egli è un ritratto. ELISETTA E' nobile? FIDALMA Non voglio Spiegarmi d'avvantaggio. ELISETTA E' ricco? ... rispondete. FIDALMA Troppo curiosa, o cara mia, voi siete. (Se mi stuzzica ancora un pocolino, Vado or or a scoprir ch'è Paolino.) E' vero che in casa Io son la padrona, Che m'ama il fratello, Che ognuno m'onora, E' vero ch'io godo La mia libertà. Ma con un marito, Via, meglio si sta. Sto fuori di casa? Nessun mi dà pena; All'ora che voglio Vo a pranzo, vo a cena. A letto men vado Se n'ho volontà. Ma con un marito, Via, meglio si sta. Un qualche fastidio E' ver che si prova; Non sempre la donna Contenta si trova. Bisogna soffrire Qualcosa, si sa. Ma con un marito, Via, meglio si sta. Mia cara ragazza Che andate a provarlo, Fra poco saprete Se il vero vi parlo. E poi mi direte, Son certa di già, Che con un marito, Via, meglio si sta. Partono SCENA VI Geronimo e Carolina GERONIMO Prima che arrivi il Conte, Io voglio rallegrarti; Vuol da tutte le parti Oggi felicitarmi la mia sorte. Senti .... Ma ridi prima, e ridi forte. CAROLINA Non farei, s'io ridessi, Che una cosa sforzata, e senza gusto. GERONIMO Sicuro, ci avrai gusto. Sposa d'un cavalier tu pur sarai; Ora mi venne la proposizione, E in oggi s'ha da far la conclusione. Ridi, ridi, ragazza. CAROLINA (Oh me meschina! Qui nasce una rovina Se Paolin non fa presto.) GERONIMO E perchè mò non ridi, e te ne stai Con quella faccia mesta? CAROLINA Ho dolore di testa. GERONIMO S'egli è un signor di testa? E' un cavaliere; E non vuoi che sia un uom ch'abbia talento? CAROLINA (Ah, mi manca il consiglio in tal momento!) SCENA VII Paolino e detti; poi il Conte, Elisetta, indi Fidalma. PAOLINO forte Signore, ecco qua il Conte. GERONIMO Il Conte? Oh! presto, presto ... Rimettiamo il discorso ... Scendiamo ad incontrarlo fin abbasso. PAOLINO Ecco che ha più di noi veloce il passo. CONTE Senza tante cerimonie, Alla buona, vengo avanti. Riverisco tutti quanti. Non s'incomodin, non voglio, Complimenti far non soglio Sol do al suocero un abbraccio; a Fidalma Servitore a lei mi faccio Dal dover non m'allontano; ad Elisetta Bacio a lei la bella mano ... a Carolina Vengo a lei, sì, vengo a lei, Che ha quegli occhi così bei ... Paolino, amico mio, Qui sol regna grazia e brio. Bravo padre! brave figlie! Siete incanti, meraviglie, Siete gioie .... Ma scusate; Ch'io respiri almen lasciate, O il polmon mi creperà. ELISETTA, CAROLINA, FIDALMA Prenda pure, prenda fiato, Seguitare poi potrà. PAOLINO (Che fa troppo il caricato Non s'accorge, non lo sa.) GERONIMO (L'ho sentito l'ho ascoltato, Ma capito non l'ho già.) PAOLINO, GERONIMO, ELISETTA, CAROLINA, FIDALMA (Che un tamburo abbia suonato Mi è sembrato in verità.) CONTE Senza essere affettato, Mi distinguo in civiltà. Orsù, senza far punto cerimonie, Ch'io le abborrisco già, suocero caro, Benchè la prima volta Questa sia che permesso Mi è di veder l'amabile mia sposa, Pur dicendomi il core Quale fra le tre Dive La mia Venere sia, Con vostra permissione allegro e franco Io me le vado a situare a fianco. GERONIMO Certo sarete stanco, io ve lo credo, Conte, genero amato. Ehi, da sedere! CONTE No, no, non dico questo No, vo' seder. Son fresco, e son robusto, E il correr per le poste a me non nuoce. PAOLINO Convien che alziate un poco più la voce. CONTE Con vostra permissione, Vado appresso alla sposa Per farle un conveniente complimento. GERONIMO Oh, servitevi pure, Chè questo, Conte mio, ci va de jure. Ed io, che so che in tali incontri il padre Importuno diventa, Me ne andrò con Paolino A far qualche altra cosa La sorella e la zia stian con la sposa. Parte con Paolino SCENA VIII Il Conte, Carolina, Fidalma ed Elisetta CONTE accostandosi a Carolina Permettetemi dunque, Cara la mia sposina ... CAROLINA Oh, no, signore Sbagliate; io non sono quella. Quella che ha tanto onore è mia sorella. CONTE Sbaglio? ELISETTA Sicuramente. CAROLINA Di là, di là convien che vi voltiate. FIDALMA Di qua, di qua. CONTE Signora mia, scusate. A Fidalma Voi dunque ... FIDALMA No, signor, sbagliate ancora. CONTE Sbaglio ancora? ELISETTA Sicuro. Ma che faccia da scherzo io mi figuro. Quella son io che il Ciel vi diede in sorte; Quella son io, che merita l'onore Di stringervi la man, di darvi il core. CONTE (Diamine!) Voi la sposa? ELISETTA Che vuol dir tal sorpresa? CONTE Eh! niente, niente. Perdonatemi io credo Che vogliate qui far, mie signorine, Un poco di commedia. Or via, vi prego Di non voler tirar più a lungo il gioco. A Carolina Mi inganno, o non m'inganno? Siete voi la mia sposa, o non la siete? CAROLINA No, signor, ve l'ho detto, è mia sorella. FIDALMA E' questa, è questa. ELISETTA Io, sì signor, son quella, E vi par forse ch'io ... CONTE No ... ma ... scusatemi ... Voi dunque certamente? ELISETTA Certo. FIDALMA Sicuro. CAROLINA Indubitatamente. CONTE Il core m'ha ingannato, E rimango dolente e sconsolato. Da sè Sento in petto un freddo gelo Che cercando mi va il cor; Sol quell'altra, giusto cielo! Può ispirarmi un dolce ardor. ELISETTA da sè Tal sorpresa intendo appie Cosa vuol significar; Sento in petto un rio veleno Che mi viene a lacerar. CAROLINA da sè Freddo, freddo egli è restato, Lei confusa se ne sta. Così un poco castigato Il suo orgoglio resterà. FIDALMA da sè In silenzio ognun qui resta, E so ben quel che vuol dir. Una torbida tempesta Già mi sembra di scoprir. CONTE, ELISETTA, CAROLINA, FIDALMA Un orgasmo ho dentro il seno, Palpitando il cor mi va. Più non veggo il ciel sereno, Più non so quel che sarà. Partono SCENA IX Gabinetto; Paolino, poi Carolina. PAOLINO Più a lungo la scoperta Non deggio differir. Il Conte alfine E' un uom di mondo, un uom d'esperïenza, Mi vuol del bene, e mi darà assistenza. CAROLINA Ah, Paolino mio ... PAOLINO Sposa mia cara ... CAROLINA Di poterti aver solo Io non vedevo l'ora. Sappi che ogni dimora E' omai precipitosa; Mio padre a un Cavalier va a farmi sposa. PAOLINO Ci mancava anche questa Per più inasprirlo al caso! Ma non perdo il coraggio. Al conte subito Vado a raccomandarmi. CAROLINA Ma se sdegnasse il Conte D'entrar in questo impegno? PAOLINO Di lui punto non dubito; Ma al caso disperato, o cara mia, A pie' mi metterei della tua zia Sa essa cos'è amore, E del fratello suo possiede il core. CAROLINA E te ne fideresti? PAOLINO Sì con bontà mi tratta, e con dolcezza, Anzi, quasi direi che m'accarezza. CAROLINA In qualunque maniera Non devi differir. Vedi là il Conte, Cogli questo momento. Datti coraggio; io mi ritiro intanto Tutta, tutta agitata. Ti assista amor che la cagion n'è stata. PAOLINO Cara, son tutto vostro. Amor pietoso, Quanto grato ti sono. Anima mia, Della gioia l'eccesso Quasi quasi mi trae fuor di me stesso, Brillar mi sento il core, Mi sento giubilar; Ah! più felice amore Di questo non si dà. Datemi, o cara, un pegno D'amore e fedeltà; Io sono un impaziente Che tollerar non sa. Carolina parte SCENA X Paolino, poi il Conte. PAOLINO Sì, coraggio mi faccio Giacchè solo qui viene. CONTE Amico mio, Io vo di te cercando, Smanioso, ansioso, ch'è di già mezz'ora. Ho di te gran bisogno. PAOLINO Ed io di voi. |CONTE Sì quello che tu vuoi. – Per te son io, Ma prima dir mi lascia il fatto mio. PAOLINO Sì, signore, parlate. CONTE All'amor, Paolino, Che sempre t'ho portato, Sempre tu fosti grato. Però non serve qui di far preamboli; Ma veniamo alla breve, Chè, senza far un giro di parole, Ciascheduno può dir quello che vuole. PAOLINO Benissimo. Veniamo dunque al fatto. CONTE Tu sai che ho già disposto Di richiamarti a casa Fra pochi mesi, e darti del contante Perchè tu pur divenga un buon mercante. Sì, già lo sai, non serve un tal racconto; Ma, alla breve, alla breve, Quello che si vuol dir, dire si deve. PAOLINO Ebbene, signor mio, Lo sbrigarvi sta a voi. CONTE Sentimi dunque. Sia com'esser si voglia, O per l'una o per l'altra Delle ragioni che non si comprendono, O sia come si sia, Perchè fare gran chiacchiere non soglio; La sposa non mi piace, e non la voglio. PAOLINO Che cosa dite adesso? ONTE Dico assolutamente Che non la voglio. PAOLINO E come mai potreste Oggi disimpegnarvene? CONTE Facilissimamente. Invece di sposare la maggiore Sposerò la cadetta Dei cento mila invece per la dote, Sol di cinquanta mila io mi contento. Ecco tutto aggiustato in un momento. Quella, quella mi piace, Quella m'ha innamorato. Ora, da bravo Vanne, fa presto, al padre ciò proponi. Sciogli, conchiudi, e poi di me disponi. PAOLINO (Me infelice!) CONTE Cos'hai? PAOLINO Niente, signore. CONTE Va dunque, va, fa presto. PAOLINO (Misero me, che contrattempo è questo!) Signor, deh concedete ... Sdegnarvi io non vorrei ... Pensate, riflettete ... Il dispiacer di lei .... La civiltà, l'onore ... Di tutti lo stupore ... Ah, che mi vo' a confondere! Ah, più non so che dir! CONTE Tu cosa vai dicendo, Tu cosa vai seccando? Non star più discorrendo, A te mi raccomando. L'amabile cadetta Mi stimola, m'affretta; Non posso più resistere, Mi sento incenerir. PAOLINO Quel fuoco che v'accende, Un altro forse offende .... Ah, sento proprio il core Che in sen mi va a languir! CONTE Il fuoco che m'accende Da me più non dipende Non sposo la maggiore Se credo di morir. Partono SCENA XI Carolina, poi il Conte. CAROLINA Paolino ritarda Con la risposta; ed io l'aspetto ansiosa; E allor che qualche cosa Con ansietà si aspetta, Ogni minuto vi diventa un'ora. Ma cosa fa che non ritorna ancora? Quel pur che vedo è il Conte. Un segno è questo Che il discorso è finito. Ed ei qui viene senza mio marito! CONTE (Non trascuro il momento.) Oh, Carolina! La sorte mi è propizia, Perchè lontani dall'altrui presenza Io vi posso parlar con confidenza. CAROLINA Oh! questo è quell'appunto Che bramavo ancor io. CONTE Lo bramavate, sì? (Ciò mi consola.) Veramente Paolino Ve lo dovea dir lui; Ma pronta l'occasion trovando adesso, Quello ch'ei vi diria vel dico io stesso. CAROLINA Dite, dite, parlate, e voglia il cielo Che le vostre parole Dieno al mio core di speranza un raggio. CONTE (Questa già m'ama anch'essa. Orsù, coraggio.) Ah, mia cara ragazza, Amor ha un gran poter! Voi che ne dite? CAROLINA Quello che dite voi. CONTE E quelle debolezze Che vengono d'amor, se ancor son strane, S'hanno da compatir fra genti umane. CAROLINA Io sono certamente Del vostro sentimento. Or seguitate, Ditemi tutto il resto. Se conoscete amor, mi basta questo. CONTE Quand'è così, stringiamo l'argomento. CAROLINA Veniamo pure al punto. CONTE Io son venuto Per sposar Elisetta, ma che serve Ch'io venuto ci sia, Quando non ho per lei che antipatia? E quando a prima vista M'avete fatto voi vostra conquista? CAROLINA Io! cosa avete detto? CONTE Voi! cosa avete inteso? CAROLINA E' questo solo quel che avete a dirmi? CONTE Questo, sì, questo. E voi Che ben sapete compatir l'amore, Scusando il mio trasporto, Darete all'amor mio qualche conforto. CAROLINA E nel momento istesso Di dover adempire a un sacro impegno Manchereste di fede? Io scuso bene, Chiunque si lascia trasportar d'amore; Ma non uno che manca al proprio onore. CONTE Oh, oh, voi date in serio. Ed io tutt'altro Mi aspettava da voi. CAROLINA Tutt'altro anch'io mi credea di sentire. CONTE Di sentir cosa? CAROLINA Io non ve l'ho da dire. CONTE All'onor si rimedia Sposando voi per lei. CAROLINA Questa cosa accordar io non potrei. Perdonate, signor mio, Se vi lascio e fo partenza. Io per essere Eccellenza Non mi sento volontà. Tanto onore è riservato A chi ha un merto singolare, A chi in circolo sa stare Con sussiego e gravità. Io meschina vo alla buona, Io cammino alla carlona, Son piccina di figura, Io non ho disinvoltura; Non ho lingua, non so niente, Farei torto veramente Alla vostra nobiltà. Se mi parla alla francese, Che volete ch'io risponda? Non so dire che monsieur. Se qualcun mi parla inglese, Ben convien che mi confonda. Non intendo che auduiudu. Se poi vien qualche tedesco, Vuol star fresco, vuol star fresco, Non intendo una parola. Sono infatti una figliuola Di buon fondo e niente più. Parte SCENA XII CONTE solo Io resto ancora attonito. Ha equivocato lei? Ho equivocato io? Che cosa è stato? Un granchio tutt'e due qui abbiam pigliato. Ma io son uom di mondo, e ben capisco Da quel suo dir sagace e simulato Ch'ella già tiene qualche innamorato. Ma voglio seguitarla. Ma il vo' saper da lei Per poter pensar meglio a' casi miei. Parte SCENA XIII Geronimo, Elisetta, Fidalma, poi Paolino. GERONIMO Tu mi dici che del Conte Malcontenta sei del tratto Quello è un uomo molto astratto, Lo conosco e ben lo so. ELISETTA Ma un'occhiata almeno graziosa Ottenuta pur non ho. FIDALMA Veramente colla sposa Trattar peggio non si può. GERONIMO Voi credete che i signori Faccian come i plebei; Voi credete che gli sposi Faccian come i cicisbei. No, signore, tante cose, Non le fanno, signor no. PAOLINO Mio signore, se vi piace Di vedere l'apparato Tutto quanto è preparato Con gran lustro e proprietà. GERONIMO Come? quando? cos'hai detto? PAOLINO parola per parola forte Tutto quanto ... è preparato ... Nella sala ... del banchetto ... Con gran lustro e proprietà. GERONIMO Vanne al diavolo, balordo, Forse credi ch'io sia sordo? Non patisco sordità. ELISETTA, FIDALMA, GERONIMO, PAOLINO Andiam subito a vedere La gran tavola e il dessere Che onor grande mi / vi farà. Partono SCENA IV Carolina ed il Conte. CAROLINA Lasciatemi, signore, Non state a infastidirmi. CONTE Se libero è quel core Vi prego sol di dirmi. CAROLINA Che non ho amante alcuno Vi posso assicurar. CONTE Voi dunque la mia brama Potete contentar. CAROLINA Lasciatemi, vi prego, Lasciatemi, deh! andar. CONTE Non lasciovi, mia bella, Sortir da questa stanza, Comparisce Elisetta che si tiene in disparte Se un raggio di speranza Non date a questo cor. CAROLINA Tornate, deh! in voi stesso. CONTE Io v'amo già all'eccesso. CAROLINA Pensate a mia sorella. CONTE Per lei non sento amor. S'io sposo voi per quella Non manco già al mio onor. SCENA XV Elisetta che si avanza e detti, poi Fidalma. ELISETTA No, indegno, traditore. No, anima malnata No, trista disgraziata, Mai questo non sarà. Per questo tradimento Che mi si viene a fare, Io voglio sussurrare La casa e la città. CONTE Strillate, non mi curo. CAROLINA Sentite ... ELISETTA No, fraschetta. CAROLINA Ma prima ... ELISETTA Vo' vendetta. CAROLINA, CONTE In mei / lei non c'è reità. FIDALMA Che cosa è questo strepito? ELISETTA Di fede il mancatore Con essa fa all'amore, Ed io l'ascoltai qua. FIDALMA Uh! uh! che mancamento! Non credo a quel che sento. SCENA XVI Geronimo che sopraggiunge, e detti, poi Paolino. FIDALMA Silenzio, silenzio, Che vien mio fratello; Non s'ha per prudenza Da fare un bordello; L'affar delicato E' troppo da sè. GERONIMO Sentire mi parve Un strepito, un chiasso! Che fate? gridate? Ovvero è per spasso? Che cosa è accaduto? Ognun qui sta muto? Di dirmi vi piaccia Che diavolo c'è. PAOLINO (La cara mia sposa Dal capo alle piante Mi sembra tremante Oh povero me!) CONTE, CAROLINA, FIDALMA, ELISETTA Che tristo silenzio! Così non va bene, Parlare conviene, Parlare si de'. PAOLINO - GERONIMO Che tristo silenzio! Sospetto mi viene; Vi son delle scene, Saperlo si de'. GERONIMO Orsù, saper conviene Che fu. Che cos'è stato? CAROLINA Il fatto sol proviene D'avere mal inteso. additando Elisetta Equivoco ha lei preso E il Conte il motivò. ELISETTA Ciò non è vero niente, Il fatto è differente Parlate con mia zia, Che anch'io poi parlerò. FIDALMA Sappiate, fratel mio, Che qua ci sta un imbroglio; Ma adesso dir nol voglio, Chè bene ancor nol so. GERONIMO Io non capisco affatto. CONTE tirandolo da una parte Sappiate, con sua pace, La sposa non mi piace; La sua minor sorella Mi sembra la più bella. Ma poi, ma poi con comodo Il tutto vi dirò. GERONIMO Eh, andate tutti al diavolo! Ba, ba, ce, ce, sì presto ... Un balbettare è questo, Che intender chi lo può? PAOLINO Ma che mistero è questo? Chi intendere lo può? CAROLINA – CONTE Le orecchie non stancate. ELISETTA – FIDALMA Affanno non vi date; Da me, da me saprete Qual sia la verità. GERONIMO La testa m'imbrogliate, La testa mi fendete Tacete, deh! tacete, Andate via di qua. PAOLINO Per imbrogliar la testa, Che confusione è questa! Capite, se potete, Qual sia la verità! Cimarosa,Domenico/Il matrimonio segreto/II-1
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Sweet Nothings Over 50 Luscious, Low Fat, Low Calorie Desserts Jill O Connor?Susan Marie Anderson? Baseball Archaeology Artifacts from the Great American Pastime Bret Wills?Gwen Aldridge? The Desert A Nature Panorama/Boards (Deming, Susan. Nature Panorama.) Susan Deming? Going Going Gone Vanishing Americana Susan Jonas?Marilyn Nissenson? Cafe Pasqual's Cookbook Spirited Recipes from Santa Fe Katherine Kagel?Barbara Simpson? Grand Canyon/Postbox Collection/Book 15 Postcards/Boxed Set Cynthia Horwitz?William Neill? No Way to Build a Ballpark And Other Irreverent Essays on Architecture Allan Temko? Judy Zeidler's International Deli Cookbook Great Recipes from the Broadway Deli Judy Zeidler?Eric Donelan? The Golden Mean In Which the Extraordinary Correspondence of Griffin Sabine Concludes Nick Bantock Things I Can Make With Stones Sabine Lohf? The Universe and Eye Making Sense of the New Science Timothy Ferris?Ingram Pinn? Portrait of Nepal Kevin Bubriski? Phono-Graphics The Visual Paraphernalia of the Talking Machine Arnold Schwartzman?Garry Brod? Dutch Moderne Graphic Design from De Stijl to Deco Steven HellerLouise Fili? The Design of Books Adrian Wilson?Sumner Stone? Backroad Wineries of Northern California A Scenic Tour of California's Country Wineries Bill Gleeson? Near-Life Experiences The Best of Jon Carroll Jon Carroll? Basketball! Great Moments Dubious Achievements in Basketball History John S. Snyder? Janet's Juice Book Great New Recipes for the Juicer and Blender Janet Hazen?Joyce Oudkerk Pool? Handsigns A Sign Language Alphabet Kathleen Fain? Halftone Effects Peter Bridgewater?Gerald Woods? Tennis Great Moments and Dubious Achievements in Tennis History John S. Snyder? Irish Riddles Pat Fairon? Socrates Rascal?Gert Bogaerts? Hip Cat Jonathan London?Woodleigh Hubbard? Oaxacan Woodcarving The Magic in the Trees Shepard Barbash?Vicki Ragan? A Little Hungarian Cookbook Gretel Beer?Des Fox? 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Backroad Wineries of Southern California A Scenic Tour of California's Country Wineries Bill Gleeson? The Tea Book Sara Perry? A Little Middle East Cookbook Jacquey Visick?Katherine Greenwood? Yellowstone National Park A Book to Keep and 15 Different Cards to Send William Neill? Irish Blessings Irish Prayers and Blessing for All Occasions Pat Fairon? Cinnamon (Artful Kitchen) Lou Siebert Pappas?Vivienne Flesher? Christmas Stories Tales of the Season John Miller? C Is for Curious An Emotional Address Book Woodleigh Hubbard? Mommy Laid an Egg! Or Where Do Babies Come From? Babette Cole? The Art of Quick Breads Simple Everyday Baking Beth HenspergerJoyce Oudkerk Pool? A Little Northwest Cookbook Kathleen Stang?John Lavin? Imogen Cunningham Ideas Without End A Life and Photographs Richard Lorenz? The Trouble With Mister Debra Keller?Shannon McNeill? Magnificent Obsessions Twenty Remarkable Collectors in Pursuit of Their Dreams Mitch Tuchman?Peter Brenner? 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California in Depth A Stereoscopic History/3d Stereoscopic Viewer Included Jim Crain? James McNair Cooks Italian James McNair? Pesto Lou Seibert Pappas?Steven Salerno? Navajo Walking in Beauty Terry P. Wilson? Bed Breakfast California Linda Kay Bristow? Places to Go With Children in New England Diane Bair?Pamela Wright? Hopi Following the Path of Peace (Native American Wisdom) Terry P. Wilson? Tight Lines and Screaming Reels In Celebration of Fly Fishing/Pre-Pack of 6 (Bookcards) Judith Dunahm? Buying and Selling a Home in California A Complete Guide Dian Hymer? Espresso Culture Cuisine Karl Petzke?Sara Slavin?Carolyn Miller? Alejandro's Gift Richard E. Albert?Sylvia Long The Art of the Cookie Over 75 Irresistible Recipes Jann Johnson?Holly Stewart? Eastern Wisdom (The Little Wisdom Library) Zen?Tao?Sufism? Aunt Sallie's Lament Margaret Kaufman?Claire Van Vliet?Janus Press Collection (Library of Congress)? Navajo Walking in Beauty (Native American Wisdom) Terry P. Wilson? 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Dictionary of Symbols An Illustrated Guide to Traditional Images, Icons, and Emblems Jack Tresidder Cameras Macchine Fotografiche (Bella Cosa) R. De Croy-Roeulx? Nantucket Table Susan Simon? American Bistro Great Recipes in the New Cooking Tradition Diane Rossen Worthington?Jonelle Weaver Cherubs A Book of Ornaments Metropolitan Museum of Art? Star Wars George Lucas?John Whitman?Brandon McKinney? Empire Strikes Back John Whitman?George Lucas?Brandon McKinney? Divine Excess Mexican Ultra-Baroque Ichiro Ono? From the Deep Waters Maidens of Myth and Mystery Toshiyuki Takamiya? N.C. Wyeth's Pilgrims Robert D. San Souci? That's the Way I See It David Hockney?Nikos Stangos? Fire Race A Karuk Coyote Tale of How Fire Came to the People Jonathan London?Lanny Pinola?Sylvia LongJulian Lang? Hip Cat Jonathan London?Woodleigh Hubbard? Voyages Beth Nelson Boomer's Big Day Constance W. McGeorge?Mary Whyte? 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The Lavender Garden Beautiful Varieties to Grow and Gather Robert Kourik? The Best of San Francisco The Top 10 Seafood, Restaurants, Neighborhood Pubs, Views, Bike Trips, Art Galleries, Victorians, Cheap Meals, and Much, Much More.... (Best of San Francisco) Don W. Martin?Betty Woo Martin? Sorbets and Ice Creams Other Frozen Confections Lou Seibert Pappas? Weekends for Two in Southern California 50 Romantic Getaways Bill Gleeson?John Swain? Intimate Gatherings Great Food for Good Friends Ellen Rose?Jessica Strand? Teddy Bear 16 Assorted Notecards Envelopes Deborah Schenck Teenage Confidential An Illustrated History of the American Teen Michael Barson?Steven Heller Schwa World Operations Manual Schwa Corporation? The Journey Is the Destination The Journals of Dan Eldon Dan Eldon?Kathy Eldon? Country Woodworker How to Make Rustic Furniture, Utensils, and Decorations Jack Hill?James Merrell? Chocolate A Sweet Indulgence Karl Petzke?Sara Slavin?Carolyn Miller? 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Sinfonia avanti il Opera PROLOGO L UMANA FRAGILITÀ Mortal cosa son io, fattura umana. Tutto mi turba, un soffio sol m abbatte, il tempo, che mi crea, quel mi combatte. IL TEMPO Salvo è niente dal mio dente. Ei rode, ei gode. Non fuggite, o mortali, ché, se ben zoppo, ho l ali. L UMANA FRAGILITÀ Mortal cosa son io, fattura umana, senza periglio in va ricerco loco, ché frale vita è di Fortuna un gioco. LA FORTUNA Mia vita son voglie, le gioie, le doglie. Son cieca, son sorda non vedo, non odo. Ricchezze, grandezze dispenso a mio modo. L UMANA FRAGILITÀ Mortal cosa son io, fattura umana. Al Tiranno d Amor serva sen giace la mia fiorita età, verde e fugace. AMORE Dio de Dèi feritor, mi dice il mondo Amor. Cieco saettator, alato, ignudo, contro il mio stral non val difesa o scudo. L UMANA FRAGILITÀ Misera, son ben io, fattura umana, creder a ciechi e zoppi è cosa vana. IL TEMPO Per me fragile LA FORTUNA Per me misero AMORE Per me torbido TUTTI Quest uom sarà. IL TEMPO Il Tempo ch affretta LA FORTUNA Fortuna ch alletta AMORE Amor che saetta TUTTI Pietate non ha. Fragile, misero, torbido quest uom sarà. ATTO I Scena Prima (Reggia) PENELOPE Di misera Regina non terminati mai dolenti affanni! L aspettato non giunge, e pur fuggono gli anni. La serie del penare è lunga, ahi troppo. A chi vive in angoscie il tempo è zoppo. Fallacissima speme, speranze non più verdi ma canute, all invecchiato male non promettete più pace o salute. Scorsero quattro lustri dal memorabil giorno, in cui con sue rapine, il superbo Troiano chiamò l alta sua patria alle ruine. A ragion arse Troia, poiché l Amore impuro ch è un delitto di foco, si purga con le fiamme. Ma ben contro ragione per l altrui fallo condannata innocente, dell altrui colpe io sono l afflitta penitente. Ulisse accorto, e saggio, tu, che punir gli adulteri ti vanti, aguzzi l armi e susciti le fiamme per vendicar gli errori d una profuga greca; e intanto lasci la tua casta consorte fra i nemici rivali, in dubbio dell onore, in forse a morte. Ogni partenza attende desiato ritorno, tu sol del tuo tornar perdesti il giorno. ERICLEA Infelice Ericlea, nutrice sconsolata, compiangi il duol de la regina amata. PENELOPE Non è dunque per me varia la sorte? Cangiò forse fortuna La volubile ruota in stabil seggio? E la sua pronta vela, ch ogn uman caso porta fra l incostanza a volo, sol per me non raccoglie un fiato solo? Cangia per altri pur l aspetto il Cielo, le Stelle erranti e fisse. Torna, deh, torna Ulisse! Deh, torna Ulisse! Penelope t aspetta. L innocente sospira, piange l offesa, e contro il tenace offensor né pur s adira. All anima affannata porto le sue discolpe acciò non resti di crudeltà macchiato, ma, fabbro de miei danni incolpo il fato. Così, per tua difesa, Col Destino, col Cielo, Fomento guerra, e stabilisco risse. Torna, deh, torna Ulisse! ERICLEA Partir senza ritorno non può Stella influir, non è partir, ahi, che non è partir. PENELOPE Torna il tranquillo al mare, torna il Zeffiro al prato, l Aurora mentre al sol fa dolce invito è un ritorno del dì ch è pria partito. Tornan le brine in terra, tornano al centro i sassi, e, con lubrici passi torna all oceano il rivo. L uomo qua giù, ch è vivo lunge da suoi princìpi, porta un alma celeste e un corpo frale. Tosto more il mortale, e torna l Alma in Cielo, e torna il corpo in polve dopo breve soggiorno. Tu sol del tuo tornar perdesti il giorno. Torna, ché mentre porti empie dimore al mio fiero dolore veggio del morir mio l ore prefisse. Torna, deh, torna Ulisse! Scena Seconda MELANTO Duri e penosi son gli amorosi fieri desir; ma alfin son cari, se prima amari, gli aspri martir; Ché s arde un cor, è d allegrezza un foco, né mai perde in amor chi compie il gioco. EURIMACO Bella Melanto mia, graziosa Melanto il tuo canto è un incanto, il tuo volto è magia. Bella Melanto mia, è tutto laccio in te ciò ch altri ammaga; ciò che laccio non è, fa tutto piaga. MELANTO Vezzoso garruletto, oh, come ben tu sai ingemmar le bellezze, illustrar a tuo pro d un volto i rai. Lieto vezzeggia pur le glorie mie con tue dolci bugie. EURIMACO Bugia sarebbe, s io lodando non t amassi, ché il negar d adorar confessata deità è bugia d empietà. MELANTO, EURIMACO De nostri amor concordi sia pur la fiamma accesa ché, amato, il non amar arreca offesa, né con ragion s offende colui che per offese amor ti rende. MELANTO Come il desio m invoglia, Eurimaco mia vita, Senza fren, senza morso dar nel tuo sen alle mie gioie il corso! EURIMACO Oh, come volentieri cangerei questa Reggia in un deserto ove occhio curioso a veder non giungesse i nostri errori! MELANTO, EURIMACO Ché ad un focoso petto il rispetto è dispetto. EURIMACO Se Penelope la bella non si piega alle voglie de rivali amatori, mal sicuri saranno i nostri occulti amori. Tu dunque t affatica, suscita in lei la fiamma! MELANTO Ritenterò quell alma pertinace, ostinata, ritoccherò quel core ch indiamanta l onore. EURIMACO Va, va, Melanto, e t adopra che d ammollir parlando femminil contumacia non è piccola l opra. MELANTO Dolce mia vita, mia vita sei! EURIMACO Lieto mio bene, mio ben sarai! MELANTO, EURIMACO Nodo si bel non di disciolga mai! Scena Terza (Una riva in Itaca) NEREIDI Fermino i sibili, sibili e fremiti, il venti e il mar! SIRENE Aura tranquillati, bell onda calmati! L addormentato, deh, non svegliar. NEREIDI Tacete, Sirene, se tace l irato. SIRENE Nereidi, tacete, se tace Nettuno. NEREIDI Tacete, venti, silenzio mar. SIRENE Ulisse dorme, non lo destar. Scena Quarta (Passano i Feaci in Mare, e sbarcano Ulisse dormiente, e lo pongono appresso l antro de Naiadi col suo bagaglio. E questa scena è muta, accompagnata con Sinfonia. Poi entra la Nave) Scena Quinta NETTUNO (sorge dal mare) Superbo è l uom, ed è del suo peccato Cagion, benché lontana, il Ciel cortese, Facile, ahi, troppo in perdonar l offese. Fa guerra col destin, pugna con fato, tutt osa, tutt ardisce, l umana libertade, indomita si rende, e l arbitrio dell uom col Ciel contende. Ma se Giove benigno i trascorsi dell uom troppo perdona, tenga egli a voglia sua nella gran destra il fulmine ozioso, tengalo invendicato. Ma non soffra Nettuno col proprio disonor l uman peccato. GIOVE (in Cielo) Gran Dio de salsi flutti, che mormori e vaneggi contro l alta bontà del Dio sovrano? Mi stabili per Giove la mente mie pietosa più ch armata la mano. Questo fulmine atterra, la pietà persuade, fa adorar la pietade, ma non adora più chi cade a terra. Ma qual giusto desio d aspra vendetta furioso ti move ad accusar l alta bontà di Giove? NETTUNO Hanno i Feaci arditi contro l alto voler del mio decreto, han Ulisse condotto in Itaca sua patria, onde rimane dall uman ardimento, dell offesa deitade ingannato l intento. Vergogna e non pietade comanda il perdonar fatti si rei. Così di nome solo son divini gli dèi? GIOVE Non fien discare al Ciel le tue vendette, ché comune ragion ci tien uniti; puoi da te stesso castigar gl arditi. NETTUNO Or già che non dissente il tuo divin volere, darò castigo al temerario orgoglio. La nave loro andante farò immobile scoglio. GIOVE Facciasi il tuo comando, veggansi l alte prove, abbian l onde il suo Giove. E chi andando Peccò, pera restando. Scena Sesta (Feaci in nave) FEACI In questo basso mondo l uomo può quanto vuol. Tutto fa, ch il Ciel del nostro oprar pensier non ha. NETTUNO (cangia la nave in un scoglio) Ricche d un nuovo scoglio sien quest onde fugaci. Imparino i Feaci in questo giorno che l umano viaggio, quand ha contrario il Ciel, non ha ritorno. Scena Settima ULISSE (si risveglia) Dormo ancora, o son desto? Che contrade rimiro, e che terren calpesto? Dormo ancora, o son desto? Chi fece in me, chi fece il sempre dolce e lusinghevol sonno ministro de tormenti? Chi cangiò il mio riposo in ria sventura? Qual deità de dormienti ha cura? O sonno, o mortal sonno, fratello della morte altri ti chiama! Solingo, e trasportato deluso ed ingannato, ti conosco ben io padre d errori! Pur, degli errori miei son io la colpa, ché se l ombra è del sonno sorella o pur compagna, chi si confida all ombra, perduto alfin, contro ragion si lagna. O dèi sempre sdegnati, numi non mai placati, contro Ulisse, che dorme, anco severi, vostri divini imperi contro l uman voler sien fermi e forti, ma non tolgano, ahimè, la pace ai morti. Feaci ingannatori! Voi pur mi prometteste di ricondurmi salvo in Itaca mia patria con le ricchezze mie, co miei tesori. Feaci mancatori, or non s come, ingrati, mi lasciaste in questa riva aperta, su spiaggia erma e deserta, misero abbandonato. e vi porta fastosi e per l aure e per l onde così enorme peccato! Se puniti non son sì gravi errori, lascia Giove, deh, lascia de fulmini la cura, Ché la legge del caso è più sicura. Sia delle vostre vele, falsissimi Feaci, sempre Borea nemico, e se qual piuma al vento o scogli in mare, le vostre infide navi leggere agli aquiloni, all aure gravi! Scena Ottava (Minerva in abito da pastorello) MINERVA Cara e lieta gioventù, che disprezza empio desir, non dà a lei noia o martir ciò che viene, e ciò che fu. Cara e lieta gioventù. ULISSE (fra sé) Sempre l uman bisogno il Ciel soccorre. Quel giovinetto tenero negl anni, mal pratico d inganni, forse ch il mio pensier farà contento, ché non ha frode in seno chi non ha pelo al mento. MINERVA Giovinezza è un bel tesor che fa ricco in gioia un sen. Per lei zoppo il tempo vien, per lei vola alato Amor. Giovinezza è un bel tesor. ULISSE Vezzoso pastorello, deh, sovvieni un perduto di consiglio e d aiuto, e dimmi pria di questa spiaggia e questo porto il nome. MINERVA Itaca è questa in sen di questo mare, porto famoso e spiaggia felice, avventurata. Faccia gioconda e grata a sì bel nome fai. Ma tu come venisti e dove vai? ULISSE Io greco sono ed or di Creta io vengo per fuggir del castigo d omicidio eseguito. M accolsero i Feaci e m han promesso in Elide condurmi. Ma dal cruccioso mar, dal vento infido fummo a forza cacciati in questo lido. Poi sbarcato al riposo per veder quieto il mar, secondi i venti, colà m addormentai sì dolcemente, ch io non udii né vidi de Feaci crudeli la furtiva partenza, ond io rimasi con le mie spoglie in su l arena ignuda isconosciuto e solo. E il sonno che partì lasciommi il duolo. MINERVA Ben lungamente addormentato fosti, ch ancor ombre racconti e sogni narri. È ben accorto Ulisse, ma più saggia è Minerva. Tu dunque, Ulisse, i miei precetti osserva. ULISSE Chi crederebbe mai la deità vestite in uman velo! Si fanno queste mascherate in Cielo? Grazie ti rendo, o protettrice dea! Ben so che per tuo amore furon senza periglio i miei pensieri. Or consigliato seguo i tuoi saggi consigli. MINERVA Incognito sarai, non conosciuto andrai sinché tu vegga dei Proci tuoi rivali la sfacciata baldanza. Di Penelope casta l immutabil costanza. ULISSE Oh fortunato Ulisse! MINERVA Or t adacqua la fronte nella vicina fonte, che anderai sconosciuto in sembiante canuto. ULISSE Ad obbedirti vado, indi ritorno. MINERVA Io vidi per vendetta, incenerirsi Troia, ora mi resta Ulisse ricondur in patria, in regno. D un oltraggiata dea questo è lo sdegno. Quinci imparate, voi, stolti mortali, al litigio divin non poner bocca! Il giudizio del Ciel a voi non tocca, ché son di terra i vostri tribunali. ULISSE Eccomi, saggia dea. Questi peli che guardi sono di mia vecchiaia testimoni bugiardi. MINERVA Or poniamo in sicuro queste tue spoglie amate entro quel antro oscuro delle Naiadi, ninfe al Ciel sacrate. MINERVA, ULISSE Ninfe serbate le gemme e gli ori, spoglie e tesori tutto serbate, ninfe sacrate! Scena Nona NAIADI (mentre l altre portano nell Antro il bagaglio) Bella diva, eccoci pronte al tuo cenno, al tuo voler, e quest antro, e quella fonte spruzza e s apre a tuo voler. Itaca lieta si mostri, sì, al bel ristoro d Ulisse un dì! MINERVA (ad Ulises) Tu d Aretusa al fonte in tanto vanne, ove il pastor Eumete, tuo fido antico servo, custodisce la gregge; ivi m attendi in sin che pria di Sparta io ti conduca Telemaco tuo figlio; poi d eseguir t appresta il mio consiglio. ULISSE O fortunato Ulisse! Fuggi dal tuo dolor l antico error, lascia il pianto, dolce canto dal tuo cor lieto disserra. Non si disperi più mortale in terra. O fortunato Ulisse! Cara vicenda si può soffrir, or diletto, or martir, or pace, or guerra, non si disperi più mortale in terra. Sinfonia avanti il Opera PROLOGO L UMANA FRAGILITÀ Mortal cosa son io, fattura umana. Tutto mi turba, un soffio sol m abbatte, il tempo, che mi crea, quel mi combatte. IL TEMPO Salvo è niente dal mio dente. Ei rode, ei gode. Non fuggite, o mortali, ché, se ben zoppo, ho l ali. L UMANA FRAGILITÀ Mortal cosa son io, fattura umana, senza periglio in va ricerco loco, ché frale vita è di Fortuna un gioco. LA FORTUNA Mia vita son voglie, le gioie, le doglie. Son cieca, son sorda non vedo, non odo. Ricchezze, grandezze dispenso a mio modo. L UMANA FRAGILITÀ Mortal cosa son io, fattura umana. Al Tiranno d Amor serva sen giace la mia fiorita età, verde e fugace. AMORE Dio de Dèi feritor, mi dice il mondo Amor. Cieco saettator, alato, ignudo, contro il mio stral non val difesa o scudo. L UMANA FRAGILITÀ Misera, son ben io, fattura umana, creder a ciechi e zoppi è cosa vana. IL TEMPO Per me fragile LA FORTUNA Per me misero AMORE Per me torbido TUTTI Quest uom sarà. IL TEMPO Il Tempo ch affretta LA FORTUNA Fortuna ch alletta AMORE Amor che saetta TUTTI Pietate non ha. Fragile, misero, torbido quest uom sarà. ATTO I Scena Prima (Reggia) PENELOPE Di misera Regina non terminati mai dolenti affanni! L aspettato non giunge, e pur fuggono gli anni. La serie del penare è lunga, ahi troppo. A chi vive in angoscie il tempo è zoppo. Fallacissima speme, speranze non più verdi ma canute, all invecchiato male non promettete più pace o salute. Scorsero quattro lustri dal memorabil giorno, in cui con sue rapine, il superbo Troiano chiamò l alta sua patria alle ruine. A ragion arse Troia, poiché l Amore impuro ch è un delitto di foco, si purga con le fiamme. Ma ben contro ragione per l altrui fallo condannata innocente, dell altrui colpe io sono l afflitta penitente. Ulisse accorto, e saggio, tu, che punir gli adulteri ti vanti, aguzzi l armi e susciti le fiamme per vendicar gli errori d una profuga greca; e intanto lasci la tua casta consorte fra i nemici rivali, in dubbio dell onore, in forse a morte. Ogni partenza attende desiato ritorno, tu sol del tuo tornar perdesti il giorno. ERICLEA Infelice Ericlea, nutrice sconsolata, compiangi il duol de la regina amata. PENELOPE Non è dunque per me varia la sorte? Cangiò forse fortuna La volubile ruota in stabil seggio? E la sua pronta vela, ch ogn uman caso porta fra l incostanza a volo, sol per me non raccoglie un fiato solo? Cangia per altri pur l aspetto il Cielo, le Stelle erranti e fisse. Torna, deh, torna Ulisse! Deh, torna Ulisse! Penelope t aspetta. L innocente sospira, piange l offesa, e contro il tenace offensor né pur s adira. All anima affannata porto le sue discolpe acciò non resti di crudeltà macchiato, ma, fabbro de miei danni incolpo il fato. Così, per tua difesa, Col Destino, col Cielo, Fomento guerra, e stabilisco risse. Torna, deh, torna Ulisse! ERICLEA Partir senza ritorno non può Stella influir, non è partir, ahi, che non è partir. PENELOPE Torna il tranquillo al mare, torna il Zeffiro al prato, l Aurora mentre al sol fa dolce invito è un ritorno del dì ch è pria partito. Tornan le brine in terra, tornano al centro i sassi, e, con lubrici passi torna all oceano il rivo. L uomo qua giù, ch è vivo lunge da suoi princìpi, porta un alma celeste e un corpo frale. Tosto more il mortale, e torna l Alma in Cielo, e torna il corpo in polve dopo breve soggiorno. Tu sol del tuo tornar perdesti il giorno. Torna, ché mentre porti empie dimore al mio fiero dolore veggio del morir mio l ore prefisse. Torna, deh, torna Ulisse! Scena Seconda MELANTO Duri e penosi son gli amorosi fieri desir; ma alfin son cari, se prima amari, gli aspri martir; Ché s arde un cor, è d allegrezza un foco, né mai perde in amor chi compie il gioco. EURIMACO Bella Melanto mia, graziosa Melanto il tuo canto è un incanto, il tuo volto è magia. Bella Melanto mia, è tutto laccio in te ciò ch altri ammaga; ciò che laccio non è, fa tutto piaga. MELANTO Vezzoso garruletto, oh, come ben tu sai ingemmar le bellezze, illustrar a tuo pro d un volto i rai. Lieto vezzeggia pur le glorie mie con tue dolci bugie. EURIMACO Bugia sarebbe, s io lodando non t amassi, ché il negar d adorar confessata deità è bugia d empietà. MELANTO, EURIMACO De nostri amor concordi sia pur la fiamma accesa ché, amato, il non amar arreca offesa, né con ragion s offende colui che per offese amor ti rende. MELANTO Come il desio m invoglia, Eurimaco mia vita, Senza fren, senza morso dar nel tuo sen alle mie gioie il corso! EURIMACO Oh, come volentieri cangerei questa Reggia in un deserto ove occhio curioso a veder non giungesse i nostri errori! MELANTO, EURIMACO Ché ad un focoso petto il rispetto è dispetto. EURIMACO Se Penelope la bella non si piega alle voglie de rivali amatori, mal sicuri saranno i nostri occulti amori. Tu dunque t affatica, suscita in lei la fiamma! MELANTO Ritenterò quell alma pertinace, ostinata, ritoccherò quel core ch indiamanta l onore. EURIMACO Va, va, Melanto, e t adopra che d ammollir parlando femminil contumacia non è piccola l opra. MELANTO Dolce mia vita, mia vita sei! EURIMACO Lieto mio bene, mio ben sarai! MELANTO, EURIMACO Nodo si bel non di disciolga mai! Scena Terza (Una riva in Itaca) NEREIDI Fermino i sibili, sibili e fremiti, il venti e il mar! SIRENE Aura tranquillati, bell onda calmati! L addormentato, deh, non svegliar. NEREIDI Tacete, Sirene, se tace l irato. SIRENE Nereidi, tacete, se tace Nettuno. NEREIDI Tacete, venti, silenzio mar. SIRENE Ulisse dorme, non lo destar. Scena Quarta (Passano i Feaci in Mare, e sbarcano Ulisse dormiente, e lo pongono appresso l antro de Naiadi col suo bagaglio. E questa scena è muta, accompagnata con Sinfonia. Poi entra la Nave) Scena Quinta NETTUNO (sorge dal mare) Superbo è l uom, ed è del suo peccato Cagion, benché lontana, il Ciel cortese, Facile, ahi, troppo in perdonar l offese. Fa guerra col destin, pugna con fato, tutt osa, tutt ardisce, l umana libertade, indomita si rende, e l arbitrio dell uom col Ciel contende. Ma se Giove benigno i trascorsi dell uom troppo perdona, tenga egli a voglia sua nella gran destra il fulmine ozioso, tengalo invendicato. Ma non soffra Nettuno col proprio disonor l uman peccato. GIOVE (in Cielo) Gran Dio de salsi flutti, che mormori e vaneggi contro l alta bontà del Dio sovrano? Mi stabili per Giove la mente mie pietosa più ch armata la mano. Questo fulmine atterra, la pietà persuade, fa adorar la pietade, ma non adora più chi cade a terra. Ma qual giusto desio d aspra vendetta furioso ti move ad accusar l alta bontà di Giove? NETTUNO Hanno i Feaci arditi contro l alto voler del mio decreto, han Ulisse condotto in Itaca sua patria, onde rimane dall uman ardimento, dell offesa deitade ingannato l intento. Vergogna e non pietade comanda il perdonar fatti si rei. Così di nome solo son divini gli dèi? GIOVE Non fien discare al Ciel le tue vendette, ché comune ragion ci tien uniti; puoi da te stesso castigar gl arditi. NETTUNO Or già che non dissente il tuo divin volere, darò castigo al temerario orgoglio. La nave loro andante farò immobile scoglio. GIOVE Facciasi il tuo comando, veggansi l alte prove, abbian l onde il suo Giove. E chi andando Peccò, pera restando. Scena Sesta (Feaci in nave) FEACI In questo basso mondo l uomo può quanto vuol. Tutto fa, ch il Ciel del nostro oprar pensier non ha. NETTUNO (cangia la nave in un scoglio) Ricche d un nuovo scoglio sien quest onde fugaci. Imparino i Feaci in questo giorno che l umano viaggio, quand ha contrario il Ciel, non ha ritorno. Scena Settima ULISSE (si risveglia) Dormo ancora, o son desto? Che contrade rimiro, e che terren calpesto? Dormo ancora, o son desto? Chi fece in me, chi fece il sempre dolce e lusinghevol sonno ministro de tormenti? Chi cangiò il mio riposo in ria sventura? Qual deità de dormienti ha cura? O sonno, o mortal sonno, fratello della morte altri ti chiama! Solingo, e trasportato deluso ed ingannato, ti conosco ben io padre d errori! Pur, degli errori miei son io la colpa, ché se l ombra è del sonno sorella o pur compagna, chi si confida all ombra, perduto alfin, contro ragion si lagna. O dèi sempre sdegnati, numi non mai placati, contro Ulisse, che dorme, anco severi, vostri divini imperi contro l uman voler sien fermi e forti, ma non tolgano, ahimè, la pace ai morti. Feaci ingannatori! Voi pur mi prometteste di ricondurmi salvo in Itaca mia patria con le ricchezze mie, co miei tesori. Feaci mancatori, or non s come, ingrati, mi lasciaste in questa riva aperta, su spiaggia erma e deserta, misero abbandonato. e vi porta fastosi e per l aure e per l onde così enorme peccato! Se puniti non son sì gravi errori, lascia Giove, deh, lascia de fulmini la cura, Ché la legge del caso è più sicura. Sia delle vostre vele, falsissimi Feaci, sempre Borea nemico, e se qual piuma al vento o scogli in mare, le vostre infide navi leggere agli aquiloni, all aure gravi! Scena Ottava (Minerva in abito da pastorello) MINERVA Cara e lieta gioventù, che disprezza empio desir, non dà a lei noia o martir ciò che viene, e ciò che fu. Cara e lieta gioventù. ULISSE (fra sé) Sempre l uman bisogno il Ciel soccorre. Quel giovinetto tenero negl anni, mal pratico d inganni, forse ch il mio pensier farà contento, ché non ha frode in seno chi non ha pelo al mento. MINERVA Giovinezza è un bel tesor che fa ricco in gioia un sen. Per lei zoppo il tempo vien, per lei vola alato Amor. Giovinezza è un bel tesor. ULISSE Vezzoso pastorello, deh, sovvieni un perduto di consiglio e d aiuto, e dimmi pria di questa spiaggia e questo porto il nome. MINERVA Itaca è questa in sen di questo mare, porto famoso e spiaggia felice, avventurata. Faccia gioconda e grata a sì bel nome fai. Ma tu come venisti e dove vai? ULISSE Io greco sono ed or di Creta io vengo per fuggir del castigo d omicidio eseguito. M accolsero i Feaci e m han promesso in Elide condurmi. Ma dal cruccioso mar, dal vento infido fummo a forza cacciati in questo lido. Poi sbarcato al riposo per veder quieto il mar, secondi i venti, colà m addormentai sì dolcemente, ch io non udii né vidi de Feaci crudeli la furtiva partenza, ond io rimasi con le mie spoglie in su l arena ignuda isconosciuto e solo. E il sonno che partì lasciommi il duolo. MINERVA Ben lungamente addormentato fosti, ch ancor ombre racconti e sogni narri. È ben accorto Ulisse, ma più saggia è Minerva. Tu dunque, Ulisse, i miei precetti osserva. ULISSE Chi crederebbe mai la deità vestite in uman velo! Si fanno queste mascherate in Cielo? Grazie ti rendo, o protettrice dea! Ben so che per tuo amore furon senza periglio i miei pensieri. Or consigliato seguo i tuoi saggi consigli. MINERVA Incognito sarai, non conosciuto andrai sinché tu vegga dei Proci tuoi rivali la sfacciata baldanza. Di Penelope casta l immutabil costanza. ULISSE Oh fortunato Ulisse! MINERVA Or t adacqua la fronte nella vicina fonte, che anderai sconosciuto in sembiante canuto. ULISSE Ad obbedirti vado, indi ritorno. MINERVA Io vidi per vendetta, incenerirsi Troia, ora mi resta Ulisse ricondur in patria, in regno. D un oltraggiata dea questo è lo sdegno. Quinci imparate, voi, stolti mortali, al litigio divin non poner bocca! Il giudizio del Ciel a voi non tocca, ché son di terra i vostri tribunali. ULISSE Eccomi, saggia dea. Questi peli che guardi sono di mia vecchiaia testimoni bugiardi. MINERVA Or poniamo in sicuro queste tue spoglie amate entro quel antro oscuro delle Naiadi, ninfe al Ciel sacrate. MINERVA, ULISSE Ninfe serbate le gemme e gli ori, spoglie e tesori tutto serbate, ninfe sacrate! Scena Nona NAIADI (mentre l altre portano nell Antro il bagaglio) Bella diva, eccoci pronte al tuo cenno, al tuo voler, e quest antro, e quella fonte spruzza e s apre a tuo voler. Itaca lieta si mostri, sì, al bel ristoro d Ulisse un dì! MINERVA (ad Ulises) Tu d Aretusa al fonte in tanto vanne, ove il pastor Eumete, tuo fido antico servo, custodisce la gregge; ivi m attendi in sin che pria di Sparta io ti conduca Telemaco tuo figlio; poi d eseguir t appresta il mio consiglio. ULISSE O fortunato Ulisse! Fuggi dal tuo dolor l antico error, lascia il pianto, dolce canto dal tuo cor lieto disserra. Non si disperi più mortale in terra. O fortunato Ulisse! Cara vicenda si può soffrir, or diletto, or martir, or pace, or guerra, non si disperi più mortale in terra. Monteverdi,Claudio/Il ritorno d Ulisse in patria/II
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Postmortem Patricia Daniels Cornwell At Risk Patricia Daniels Cornwell From Potter's Field Patricia Daniels Cornwell Book of the Dead Patricia Daniels Cornwell Portrait of a Killer Jack the Ripper-- Case Closed (Berkley True Crime) Patricia Daniels Cornwell Food to Die for Secrets from Kay Scarpetta's Kitchen Patricia Daniels CornwellMarlene Brown Cruel And Unusual (Kay Scarpetta Mysteries (Paperback)) Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure Patricia Daniels Cornwell All That Remains (Kay Scarpetta Mysteries (Paperback)) Patricia Daniels Cornwell At Risk Patricia Daniels Cornwell The Patricia Cornwell Audio Treasury Body of Evidence And Post Mortem Patricia Daniels CornwellLindsay Crouse? Trace (Kay Scarpetta Mysteries (Paperback)) Patricia Daniels Cornwell Blow Fly Patricia Daniels Cornwell At Risk Patricia Daniels CornwellKate Reading? The Last Precinct Patricia Daniels Cornwell Black Notice Patricia Daniels Cornwell Point of Origin Patricia Daniels Cornwell Predator Patricia Daniels Cornwell The Body Farm Patricia Daniels Cornwell Predator (Kay Scarpetta Mysteries (Audio)) Patricia Daniels CornwellKate Reading? Cause of Death Patricia Daniels Cornwell El Cuerpo Del Delito/body of Evidence (Punto de Lectura) Patricia Daniels CornwellMercedes Nunez? Predator Patricia Daniels CornwellCristina Martin? La Isla De Los Perros/island of Dogs (Punto de Lectura) Patricia Daniels Cornwell La Isla De Los Perros Patricia Daniels Cornwell La Mosca De La Muerte Patricia Daniels Cornwell La Huella / Trace (La Trama Series) Patricia Daniels Cornwell Post Mortem/postmortem (Punto de Lectura) Patricia Daniels Cornwell Mosca De La Muerte / Blow Fly (La Trama Series / the Plot Series) Patricia Daniels CornwellLaura Paredes? La Huella / Trace (Kay Scarpetta Mysteries (Paperback)) Patricia Daniels Cornwell Retrato De Un Asesino Jack el Destripador - Caso Cerrado / Portrait of a Killer Jack the Ripper - Case Closed Jack El Destripador Caso Cerrado Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure Patricia Daniels CornwellC. J. Critt? El Cuerpo Del Delito Patricia Daniels Cornwell Ultimo Intento/ The last precinct Patricia Daniels CornwellNora Watson? Southern Cross (Wheeler Large Print Book Series) Patricia Daniels Cornwell Southern Cross (Wheeler Large Print Book Series (Cloth)) Patricia Daniels Cornwell Codigo Negro Patricia Daniels CornwellNora Watson? Cause of Death Patricia Daniels CornwellC. J. Critt? Sangre En Central Park Patricia Daniels Cornwell Acecho Virtual Patricia Daniels CornwellNora Watson? Punto De Origen Patricia Daniels CornwellNora Watson? Cruel Unusual Patricia Daniels Cornwell Cause of Death Patricia Daniels CornwellBlair Brown? Postmortem (Kay Scarpetta Mysteries (Library)) Patricia Daniels Cornwell Point of Origin Patricia Daniels Cornwell Postmortem (Kay Scarpetta Mysteries (Paperback)) Patricia Daniels Cornwell Body of Evidence Patricia Daniels Cornwell The Body Farm Patricia Daniels Cornwell The Body Farm Patricia Daniels Cornwell From Potter's Field Patricia Daniels Cornwell Cause of Death Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure Patricia Daniels Cornwell All That Remains Patricia Daniels Cornwell Cause of Death Patricia Daniels CornwellKate Reading? Unnatural Exposure Patricia Daniels CornwellBlair Brown? Unnatural Exposure Patricia Daniels CornwellKate Reading? Postmortem Patricia Daniels Cornwell All That Remains (Kay Scarpetta Mysteries (Hardcover)) Patricia Daniels Cornwell All That Remains Patricia Daniels Cornwell Cruel Unusual Patricia Daniels Cornwell The Body Farm Patricia Daniels Cornwell From Potter's Field Patricia Daniels Cornwell Postmortem Patricia Daniels Cornwell Body of Evidence Patricia Daniels CornwellLindsay Crouse? Blow Fly (A Kay Scarpetta Novel) Patricia Daniels Cornwell Trace (A Scarpetta Novel) Patricia Daniels Cornwell Predator Patricia Daniels Cornwell At Risk (Large Print Press) Patricia Daniels Cornwell Dossier Benton Patricia Daniels CornwellHelene Narbonne? Die Tote Ohne Namen Patricia Daniels Cornwell Die Hornisse Patricia Daniels Cornwell Brandherd Patricia Daniels CornwellKarin Kersten? Scarpetta's Winter Table Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs (Wheeler Large Print Press (large print paper)) Patricia Daniels Cornwell Cause of Death Patricia Daniels CornwellC. J. Critt? 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Cause of Death (Paragon Softcover Large Print Books) Patricia Daniels Cornwell Cruel and Unusual Patricia Daniels CornwellLorelei King? From Potter's Field (Thorndike Core) Patricia Cornwell? All That Remains Patricia Daniels CornwellLorelei King? Hornet's Nest (Paragon Softcover Large Print Books) Patricia Daniels Cornwell Post-Mortem Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs (Windsor Selection) Patricia Daniels Cornwell Blow Fly (Windsor Selection) Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs (Paragon Softcover Large Print Books) Patricia Daniels Cornwell Patricia Cornwell - Three Complete Novels Postmortem, Body of Evidence, All That Remains Patricia Daniels Cornwell The Body Farm (G K Hall Large Print Book (Cloth)) Patricia Daniels Cornwell The Body Farm (G K Hall Large Print Book Series (Paper)) Patricia Daniels Cornwell A Time for Remembering The Story of Ruth Bell Graham Patricia Daniels Cornwell From Potter's Field (Thorndike Press Large Print Paperback Series) Patricia Daniels Cornwell Cause of Death (G K Hall Large Print Book Series (Cloth)) Patricia Daniels Cornwell Hornet's Nest (Thorndike Press Large Print Paperback Series) Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure (G K Hall Large Print Book Series (Cloth)) Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure (G K Hall Large Print Book Series (Paper)) Patricia Daniels Cornwell Ruth, a Portrait The Story of Ruth Bell Graham (G K Hall Large Print Inspirational Series) Patricia Daniels Cornwell Black Notice Patricia Daniels Cornwell Point of Origin (Thorndike Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell LA Jota De Corazones Patricia Daniels CornwellJordi Mustieles Isle of Dogs (Thorndike Press Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell Blow Fly (Thorndike Press Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell Trace (Thorndike Press Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell Predator (Thorndike Press Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell At Risk (Thorndike Press Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell Book of the Dead (Thorndike Press Large Print Basic Series) Patricia Daniels Cornwell Cruel and Unusual (G K Hall Large Print Book Series (Cloth)) Patricia Daniels Cornwell Postmortem Patricia Daniels Cornwell Body of Evidence Patricia Daniels Cornwell Point of Origin Patricia Daniels Cornwell Postmortem Patricia Daniels CornwellLindsay Crouse? 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Black Notice (Random House Large Print) Patricia Daniels Cornwell The Last Precinct (Random House Large Print) Patricia Daniels Cornwell Black Notice Patricia Daniels Cornwell Postmortem Patricia Daniels Cornwell Black Notice Patricia Daniels CornwellKate Reading? All That Remains (Kay Scarpetta Mysteries (Paperback)) Patricia Daniels Cornwell Cruel Unusual (Kay Scarpetta Mysteries (Paperback)) Patricia Daniels Cornwell Ruth, a Portrait The Ruth Bell Graham Story Patricia Daniels Cornwell Ruth, a Portrait The Story of Ruth Bell Graham Patricia Daniels Cornwell Cause of Death Patricia Daniels Cornwell Cause of Death Patricia Daniels Cornwell Hornet's Nest Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure Patricia Daniels Cornwell Point of Origin Patricia Daniels Cornwell Point of Origin Patricia Daniels Cornwell Southern Cross Patricia Daniels Cornwell Southern Cross Patricia Daniels CornwellRoberta Maxwell? Black Notice Patricia Daniels Cornwell Black Notice Patricia Daniels CornwellRoberta Maxwell? Point of Origin Patricia Daniels CornwellJoan Allen? The Last Precinct Patricia Daniels CornwellRoberta Maxwell? Black Notice Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure Patricia Daniels Cornwell The Last Precinct Patricia Daniels Cornwell The Last Precinct Patricia Daniels CornwellKate Reading? Portrait of a Killer Jack the Ripper--Case Closed Patricia Daniels CornwellKate Burton? Last Precinct Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs Patricia Daniels CornwellBecky Ann Baker? Food to Die for Secrets from Kay Scarpetta's Kitchen Patricia Daniels CornwellMarlene Brown Portrait of a Killer Jack the Ripper--Case Closed Patricia Daniels Cornwell Body Farm Patricia Daniels Cornwell Portrait of a Killer Jack the Ripper--Case Closed Patricia Daniels CornwellKate Burton? Portrait of a Killer Jack the Ripper--Case Closed Patricia Daniels CornwellKate Reading? Last Precinct Patricia Daniels Cornwell Blow Fly (Cornwell, Patricia Daniels) Patricia Daniels Cornwell Blow Fly Patricia Daniels CornwellCarolyn McCormick? Blow Fly Patricia Daniels Cornwell Trace (Kay Scarpetta Mysteries (Hardcover)) Patricia Daniels Cornwell Coroner's Journal Stalking Death in Louisiana Patricia Daniels CornwellLouis, M.D. Cataldie? Predator (Kay Scarpetta Mysteries (Hardcover)) Patricia Daniels Cornwell Untitled Patricia Daniels Cornwell Life's Little Fable (Picture Books) Patricia Daniels CornwellBarbara Leonard Gibson? Isle of Dogs Patricia Daniels CornwellBecky Ann Baker? From Potter's Field Patricia Daniels Cornwell The Body Farm Patricia Daniels Cornwell Hornet's Nest Patricia Daniels Cornwell Portrait of a Killer Jack the Ripper Case Closed Patricia Daniels CornwellKate Reading? Black Notice International Edition Patricia Daniels Cornwell Postmortem Patricia Daniels CornwellLindsay Crouse? Postmortem Patricia Daniels CornwellC. J. Critt? Point of Origin International Edition Patricia Daniels Cornwell Southern Cross Patricia Daniels Cornwell Southern Cross Patricia Daniels Cornwell The Patricia Cornwell Patricia Daniels CornwellKate Burton?Lindsay Crouse? Body of Evidence Patricia Daniels CornwellC. J. Critt? Isle of Dogs Patricia Daniels Cornwell Coroner's Journal Forensics And the Art of Stalking Death Patricia Daniels CornwellLouis, M.D. Cataldie? Isle of Dogs Patricia Daniels Cornwell Cruel and Unusual Patricia Daniels CornwellC. J. Critt? All That Remains Patricia Daniels CornwellC. J. Critt? The Body Farm Patricia Daniels CornwellKate Reading? All That Remains Patricia Daniels CornwellDonada Peters? Portrait of a Killer Jack the Ripper - Case Closed Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs Patricia Daniels CornwellMichele Hall? Cause of Death Patricia Daniels Cornwell Black Notice Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs Patricia Daniels CornwellMichele Hall? Trace (Kay Scarpetta Mysteries (Audio)) Patricia Daniels Cornwell Cause of Death (Windsor Selections S) Patricia Daniels Cornwell From Potter's Field Patricia Daniels CornwellBlair Brown? Body of Evidence Patricia Daniels CornwellLorelei King? Portrait of a Killer Jack the Ripper--Case Closed (Windsor Selection) Patricia Daniels Cornwell Portrait of a Killer Jack the Ripper, Case Closed (Wheeler Large Print Book Series) Patricia Daniels Cornwell Portrait of a Killer Jack the Ripper--Case Closed Patricia Daniels Cornwell Point of Origin (Paragon Softcover Large Print Books) Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure (Windsor Selections) Patricia Daniels Cornwell Anatomia De UN Crimen Patricia Daniels Cornwell A Time for Remembering Patricia Daniels Cornwell Body of Evidence (G.K. Hall Large Print Mystery Collection) Patricia Daniels Cornwell Postmortem (G.K. 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Portrait of a Killer Jack the Ripper - Case Closed Patricia Daniels Cornwell Una Muerte Sin Nombre Patricia Daniels Cornwell Blow Fly Patricia Daniels Cornwell The Last Precinct Patricia Daniels Cornwell Black Notice Patricia Daniels Cornwell Predator Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs Patricia Daniels Cornwell Blow Fly Patricia Daniels Cornwell Blow Fly Patricia Daniels CornwellCarolyn McCormick? The Last Precinct Patricia Daniels Cornwell Patricia Cornwell Kay Scarpetta Patricia Daniels Cornwell Ugly Ways Patricia Daniels CornwellTina McElroy Ansa? Black Notice Patricia Daniels Cornwell Portrait of a Killer Patricia Daniels Cornwell Isle of Dogs Patricia Daniels Cornwell Trace Patricia Daniels Cornwell Predator 24-Copy Floor Display Patricia Daniels Cornwell Causa De Muerte Patricia Daniels Cornwell Unnatural Exposure Patricia Daniels Cornwell Trace Patricia Daniels Cornwell
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ここを編集 MISSION OBJECTIVE Exploit resources on Redstone CREDIT REWARD 110,000 RESEARCH OPPORTUNITIES +3 Zerg Research +実績 01_The%20Devil%27s%20Playground.jpgThe Devil s Playground [15] Complete all mission objectives in "The Devil s Playground" mission. ミッション 【The Devil s Playground】 中のクリア目標を全て達成せよ。 02_Red%20Lobster.jpgRed Lobster [10] Kill the Brutalisk with lava in "The Devil s Playground" mission on Normal difficulty. ミッション 【The Devil s Playground】 難易度 "Normal" において、ブルタリスクを溶岩を使って殺せ。 ・上昇する溶岩に誘い込んで殺せ。 03_Reaper%20Man.jpgReaper Man [10] Locate all of Tosh s Crew in "The Devil s Playground" mission on Hard difficulty. ミッション 【The Devil s Playground】 難易度 "Hard" において、トッシュの仲間を全て発見せよ。 ☆ 隠し実績 ☆ 02_The%20Scenic%20Route.jpgThe Scenic Route [0] Destroy all Zerg structures in "The Devil s Playground" mission on Normal difficulty. ミッション 【The Devil s Playground】 難易度 "Normal" において、全てのザーグの建物を破壊せよ。 ミッション・ブリーフィング ▽惑星(Redstone III) Securing the rights to exploit Redstone s mineral fields was the flashpoint for conflicts between different mining guilds prior to the start of the Terran Guild Wars. レッドストーンのミネラル層を開拓する権利の確保が、テランギルド戦争に先立つ鉱山ギルド間の闘争の引きがねでした。 ▽打ち合わせ Tosh I hear the mighty Jim Raynor s on the move, but short on funds. 偉大なジム・レイナーが動き始めたのは聞いてる、そして資金不足もな。 Tosh The planet Redstone s got the most valuable minerals around - an with the zerg invasion, the Kel-Morians packed up and left it all behind. 惑星レッドストーンからはとても高価な資源が取れる - ザーグの襲撃もあるけどな。そんでケル-モリアンの奴らは荷物畳んで全部トンズラした。 Tosh Some enterprisin men could turn a big profit there. Meet me at Redstone if you want a piece of the action. 野心のある奴ならでっかい利益があげられる所だ、あそこは。アンタがレッドストーンの一角で活動してぇなら俺に面通ししな。 ミッション開始シーン REDSTONE SYSTEM 13 23 - Shipboard Time レッドストーン システム 13 23 - 船内時間 Raynor Redstone. Heck of a place. レッドストーンか。ふざけたとこだ。 Raynor I ever mention how much I hate volcanic planets? 俺がどんなに火山星が嫌いか何時も言ってるだろ? Tosh (distorted) Good to see you made it. They call me Tosh. You help me mine the minerals I need 会えてうれしいぜ。トッシュと呼んでくれや。俺の欲しい資源を採掘するのを手伝ってもらうぜ。 Tosh and I ll make it worth your while. もちろん損はさせねぇ。 Raynor What s the catch? 何か裏があるんじゃないだろうな? Tosh Well, this place is a little...unstable. The low ground gets flooded with lava every few minutes. ああ、この土地は少しばかり...不安定だ。低地は2,3分毎に溶岩に沈んじまう。 Tosh Of course that s where the richest mineral nodes are found. But that ll be no problem for a big tough guy like you. もちろん、そこには価値ある資源の塊が見つかんだ。だがアンタのようなすげぇタフガイにゃ問題ねぇだろ。 Horner Sir, I m also picking up zerg bio-signatures on the surface. サー、地表にザーグの生体反応を確認してます。 Horner We ll need to spend some of what we mine just to defend the operation. The more we spend, the longer this is gonna take. こちらは採掘の作業の為の護衛に幾らか資源を必要とするでしょう。多く浪費すれば、それだけ長引いてしまいます。 Raynor Huh, lava and zerg - two of my favorite things. チェッ、溶岩とザーグか - 二つとも俺のお気に入りだよ。 Raynor (resigned) Let s do this. やるぞ。 ミッション中 [Tutorial] Rich Minerals - Rich Mineral Fields give 7 Minerals returned per SCV insted of the usual 5 Minerals. Rich Mineral Field are yellow. 高純度ミネラル源では、SCVが1度採掘するごとに通常の5ミネラルではなく、7ミネラル得ることができます。高純度ミネラル源の色は黄色です。 <溶岩:上昇> Adjutant Alert. Lava surge imminent. Evacuate low ground immediately. 警告。溶岩が上昇してきます。早急に低地から退避してください。 Raynor Lava s rising, get those SCVs to high ground right now! 溶岩が上昇中、SCVをすぐに高所へ移動させてください! <溶岩:下降> Adjutant All clear. It is now safe to proceed with mining operations. オールクリアー、安全に採掘作業を続行できます。 Horner This counter shows the estimated time until the next lava surge. Move all units and structures to high ground when a surge is imminent. こちらの計測器に次の溶岩の氾濫までの推定時間を表示します。全てのユニット及び建造物は上昇間際には高所へ移動してください。 <リーパー登場> Tosh I got some friends comin to help you out - Reapers. 俺のダチにアンタを助けるように来て貰った - リーパーだ。 Swann Reapers you say? Hell, cowboy, we gotta train more of these guys, they re seriously bad ass! リーパーと言うのか!おい、カウボーイ、俺らもこいつらをもっと訓練できるようにするぞ、こいつらはマジで性質悪いぞ! [Tutorial] New Unit Reaper - Light harassment infranty -- Reapers are fast-moving raiders that can jump up and down cliffs. Reapers are armed with pistols and equipped with D-8 Charges, explosive devices that do extra damage against structures. Can attack ground units only. リーパー-嫌がらせ軽歩兵 -- リーパーは高速で移動し、段差もジャンプして超えることができます。リーパーはピストルと建物破壊用爆弾を装備しています。Reaperは地上ユニットにのみ攻撃可能です。 <ボーナス目標発生> Tosh Some of my boys disappeared in this area. Wanna see if they re still alive. このエリアで何人か居なくなっちまった。生きてたら見つけてやってくれや。 <ブルタリスク確認> Stetmann Ah, sir! Sir! Ah scanners show a large bio-signature close to your position - a Brutalisk I think! If you could kill it that d get my...err our research off to a flying start! おわ、サー!サー!あー、スキャナーが巨大な生体反応をそっちの近くで見つけたんだよね - ブルタリスクだと思うんだよ!もし殺せたら僕の...うう、僕らの研究が一気に進むんだよ! [Tutorial] Brutalisk - A Zerg Brutalisk is a rare and dangerous creature. Use extreme caution when approaching one. ZergのBrutaliskは珍しく、かつ危険な怪物です。近づく際は細心の注意を払ってください。 <溶岩:上昇1分前> Adjutant Seismic activity is increasing. Caution is advised.(同じ繰り返し、以降省略) 地震活動が増えています。警戒を提案します。 <溶岩:上昇> Adjutant Alert. Lava surge imminent. Evacuate low ground immediately.(同じ繰り返し、以降省略) 警告。溶岩が上昇してきます。早急に低地から退避してください。 <溶岩:下降> Adjutant All clear. It is now safe to proceed with mining operations.(同じ繰り返し、以降省略) オールクリアー、採掘作業を続行するのに安全になりました。 Horner Just a reminder sir; the more minerals we expend on forces, the longer it s going to take to reach our goal. Try to be economical. 念のためですが、サー;軍隊に多くの資源を浪費すれば、こちらのゴールが遠くなることをお忘れなく。節約を心がけてください。 <トッシュボーナス目的地到達> SCV Tosh sent ya to help? About time! Let s finish up this contract and get the hell off this planet. トッシュが助けを寄越してくれたのか?ようやくきたぜ!契約を終わらせてこの星からおさらばしようぜ! [Tutorial] New Ability Lift Off - A Command Center can load nearby SCVs that are in danger and then unload them when the danger has passed. The Command Center can also Lift Off, allowing itself to relocate to richer Mineral Fields. Use both of these functions to avoid the Lava Surges. Command Centerは近くの危険な状態にあるSCVを格納でき、危険が過ぎ去った後に排出することができます。また、Lift Offを使用することで、自らをより豊富なミネラル源がある場所へ移動することができます。 Tosh Since you re doin right by me - I ll do right by you. Here s the coordinates of the nearest mineral nodes. お前には借りができたな - 俺があんたを助ける番だ。ここの近くの座標に資源の鉱床があるぜ。 <ミネラル4000/8000達成> Tosh Your men work fast. We ve already got half the minerals we need. お前んとこの奴は仕事が速いな。俺らの欲しい資源の半分はすでにあるぜ。 Tosh I scanned for mineral outcrops before we landed. Sending more data to you now. 俺らが降りる前に資源の露出部分をスキャンした。今から追加データを送るぜ。 <溶岩上昇によりSCVを失うと、輸送機でSCV追加> Raynor Damn, losing all those SCVs is gonna set us back. I m gonna call in some reinforcements. クソ、あれら全部のSCV分、遅れが出るぞ。増援を呼ばにゃならん。 Tosh Doin well there, Mr. Raynor. We got traces of more minerals over on the other side of the canyon. 調子よくて何よりだな、レイナーさんよ。渓谷の反対側の向こうにもっと多くの資源の痕跡を見つけたぜ <ミネラル6500/8000達成> Tosh Almost done, Mr. Raynor. Just a few more minerals to go. 大体終わったな、レイナーさんよ。あとちょっとの資源で終わりだ。 Tosh Doin well there, Mr. Raynor. We got traces of more minerals over on the other side of the canyon. 調子よくて何よりだな、レイナーさんよ。渓谷の反対側の向こうにもっと多くの資源の痕跡を見つけたぜ <ミネラル8000/8000達成> Raynor Alright boys, nice work. We got what we came for. Now lets get outta this hellhole! よし、お前ら、よくやった。目当てのものは手に入れた。さっさとおさらばするぞ! Tosh Finished already? You really are as good as they say Mr. Raynor. I m thinking you and I got a lot more business we can be talking about. 全部終わったのか?アンタは噂通り、できる奴だなレイナーさんよ。もっとビジネスの事で話をしてえところだ。 ミッション達成後 HYPERION BRIDGE 19 32 - Shipboard Time Horner Nice work, sir. The payoff from Redstone really got us back on our feet. 見事でした、サー。レッドストーンでの利益のおかげで、態勢を立て直せますよ。 Raynor Why is that Tosh guy aboard? どうしてトッシュがいるんだ? Horner He wanted to talk to you in person, sir. Something about conducting more business ventures together. 個人的に話をしたいそうで、サー。"ベンチャー事業"の計画でもっと話があるとのことです。 Raynor You do any diggin on him? 奴のことは何か調べたか? Horner Of course, and he s no pirate. Rumor has it he s a renegade Ghost - and until he vanished he was one of the Dominion s top assassins. もちろんです。お尋ね者ではないですね。噂では寝返ったゴーストではないかと - 消える前はドミニオン有数の暗殺者だったという話です。 Horner Now Mengsk hates him almost as much as he hates you. メンスクは彼をあなたと同様に嫌ってるでしょうね。 Raynor Well, I like this guy already. Just the same, we d best keep an eye on him. ふむ、それだけでもう気に入っちまったぜ。それでも、注意を怠らない方がいいな。 Horner Yes sir. はい、サー。 HYPERION CANTINA 25 Minites Later 25分後 ▼Armory ∵Swann Swann Now we got pirates on the ship. Kachinsky -- better take an inventory. 今度は海賊が乗船か。カチンスキー、物品リストをさらい直した方がいいな ▼Bridge ▽Tosh Tosh Ah here s the man! We make a good team, me and you. いたな!俺たちゃぁいいチームになるぜ、あんたと俺でな Raynor Why are you here, Tosh? Our business is done unless ya got something else for me? どうしてまだここにいる、トッシュ?新しい話があるんじゃなけりゃ、もう仕事は済ませたぜ。 Tosh Yeah I got another job for us on a world called Bel Shir. Interested? おうよ。ベルシールって星で仕事の話がある。興味あっか? Raynor Maybe. But what s in it for me? Piracy ain t exactly my chosen path. もしかしたらな。で俺の取り分は何だ?海賊仕事は好きとは限らねぇんでね Tosh Everyone knows Jim Raynor wants to put the hurt on Mengsk. I can help you with that...I can help you big time. ジムレイナーがメンスクを痛い目に合わせてやりたがってんのはみんな知ってることで。俺ならあんたを助けてやれるぜ...時間も節約できる Raynor I ll think about it. For the time being - welcome aboard the Hyperion. We ll talk later. 考えとくよ。まあともかく、ハイペリオン号にようこそ。また後で話そう。 ∵Horner Horner You might want to talk to our new guest. Maybe ask him to leave my bridge? 新しい客人とお話になっては。私のブリッジから離れるよう尋ねるなどいかがですか? ▼Cantina ▽Tychus Raynor You ever heard of a guy named Gabriel Tosh? ガブリエル・トッシュって名前は聞いたことあるか? Tychus Only rumors. Way I hear it, he was mixed up in some covert branch of the Ghost program that produced some real scary bad-asses. Word was Tosh snapped and went rogue. I d play it real cool with that kind. He d cut your throat soon as look atcha. 噂だけはな。俺が聞いた話じゃ、ゴースト計画の中でも極秘の部隊にいたらしい。本気でおっかねぇ奴らを育成したっていう。で、トッシュの奴はぶっ飛んでごろつきになったらしいぜ。あの手の奴には弱味を見せねえことだ。見た途端首を切り裂かれちまうからな。 Raynor I ve dealt with rogue Ghosts before. It s the ones still working for Mengsk I got a problem with. 野良ゴーストなら前にも仕事をしたことがある。まだメンスクのために仕事してる奴らの方だな、気に食わねぇのは。 ▽News【UNN STUDIOS】 Vermillion Donny Vermillion, UNN. Your first, last and only stop for the truth. Tonight our own Kate Lockwell uncovers a secret shadow war, waged by our brave Dominion ghosts, against a ruthless, hidden enemy. UNNのドニー・ヴァーミリオンです。最初で最後、そして唯一の真実のニュース番組へようこそ。今夜は我らがケイト・ロックウェルが今まで公になっていなかった影の戦いを暴きます。私達ドミニオンの勇気あるゴースト達が、容赦ない隠れた敵と戦っているとのことです。 Lockwell Thanks Donny. I m talking live with Censored , a specialist in the Dominion Censored . Censored , I understand that you and your comrades have been Censored against a Censored Censored of Censored . What can you tell us about that? ありがとうドニー。今私が生中継でお話をうかがっているのは、 ピー 、ドミニオンの ピー スペシャリストです。 ピー 、あなたとあなたの仲間は、 ピー の ピー に対して ピー てきたとお聞きしています。そのことについてお話を伺えますか? Silhouetted Figure Well Kate, I m not allowed to say much, but I can tell you Censored and his allies will not Censored . We expect to Censored them very soon. そうですね、ケイト、話せることは少ないんですが、少なくとも ピー と彼の味方は ピー ないことだけは言えます。もうすぐ彼らを ピー る予定です。 Vermillion I think we ll all sleep a little better tonight, knowing our Dominion forces are watching over us. For UNN, I m Donny Vermillion. ドミニオン軍がしっかり守ってくれていると分かれば、今夜はよく眠れそうですね。UNNより、ドニー・ヴァーミリオンでした。 ∵ ▼Laboratory ▽Hanson Hanson Just out of curiosity, I did some tests on the minerals from Redstone. I thought you should know - I found trace quantities of jorium, a rare crystal with very unique properties. ちょっと興味があったから、レッドストーンのミネラルを検査してみたの。知っておいた方がいいと思って - 微量だけどジョリウムの痕跡を見つけたわ。希少な鉱物で、とても珍しい性質を持ってる Raynor I m all ears, Doc. What kind of properties? 続けてくれ、ドク。どういう性質があるんだ? Hanson Jorium resonates at the same frequency as certain brain waves. It s been theorized that it could be used to stimulate brain activity or even produce psionic abilities in human subjects. 人間のある種の脳波と同じ周波数で振動するのよ。理論上は、脳の活動を促進したり、人間にサイオニック能力をもたらしたりできるとされてるわ。 Raynor What the hell does Tosh want that for? 何だってトッシュはこれを欲しがってるんだ? ここを編集
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MSNメッセンジャーの会話招待機能を使い、セッションに参加するPLとGMが一つの会話ウィンドウをセッション中に共有する事を示す。 セッションでの作戦や行動の相談、GMが見落としているレスの催促、GMのレス待ち時間の雑談など用途は様々。 使用は義務づけられてはいないが、参加者の中に使用するPLと使用しないPLが混じると、多少ならず情報量の差が否めない。 セッションでレスする必要がある状況下で、PL窓で雑談を続けるのはよろしくないので注意。 →セッション →保守
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Floral Printed Resort Dress onepiece_resort_*_0908.swf bk, wh Shibuya 106 Woman s Fashion Tops 150 Ameba Gold http //info.pico.ameba.net/2010/06/24/new-area-shibuya-japan/
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カード図鑑 属性:PL ユニットの行動を決定するカードです。さらに、条件を満たすと発動するPLスキルを持っています。 また、PLカードの3種類のタイプと戦艦・拠点には相性があり、それぞれ与えるダメージが増減します。 PLカードに存在するタイプは以下の通りです。 殲滅タイプ 防衛タイプに有利 防衛タイプ 殲滅に不利、制圧タイプに有利 制圧タイプ 防衛タイプに不利、敵戦艦/拠点に有利 カード分類 SEASON1 PLカード AB01-051 アムロ・レイ(Mレア/制圧) AB01-052 アムロ・レイ(Rレア/殲滅) AB01-053 カイ・シデン(Rレア/殲滅) AB01-054 ハヤト・コバヤシ(Cレア/防衛) AB01-055 シャア・アズナブル(Mレア/殲滅) AB01-056 シャア・アズナブル(Rレア/制圧) AB01-057 ランバ・ラル(Rレア/殲滅) AB01-058 ガイア(Rレア/殲滅) AB01-059 オルテガ(Cレア/殲滅) AB01-060 マッシュ(Cレア/殲滅) AB01-061 クロエ・クローチェ(Mレア/制圧) AB01-062 バナージ・リンクス(Uレア/殲滅) AB01-063 バナージ・リンクス(Rレア/防衛) AB01-064 リディ・マーセナス(Rレア/制圧) AB01-065 フル・フロンタル(Pレア/殲滅) AB01-066 フル・フロンタル(Cレア/制圧) AB01-067 マリーダ・クルス(Mレア/殲滅) AB01-068 ギルボア・サント(Cレア/殲滅) AB01-069 アンジェロ・ザウパー(Cレア/殲滅) AB01-070 キラ・ヤマト(Uレア/殲滅) AB01-071 キラ・ヤマト(Cレア/制圧) AB01-072 アスラン・ザラ(Pレア/防衛) AB01-073 イザーク・ジュール(Rレア/制圧) AB01-074 ディアッカ・エルスマン(Rレア/殲滅) AB01-075 ニコル・アマルフィ(Cレア/制圧) AB01-076 アンドリュー・バルトフェルド(Cレア/制圧) AB01-077 三日月・オーガス(Uレア/制圧) AB01-078 三日月・オーガス(Cレア/殲滅) AB01-079 昭弘・アルトランド(Rレア/防衛) AB01-080 ノルバ・シノ(Cレア/防衛) AB01-081 マクギリス・ファリド(Cレア/殲滅) AB01-082 ガエリオ・ボードウィン(Pレア/殲滅) AB01-083 アイン・ダルトン(Cレア/制圧) AB01-084 クランク・ゼント(Rレア/制圧) AB01-085 グダル・カデル(Cレア/殲滅 AB01-086 ヒロト(Pレア/制圧) AB01-087 カザミ(Rレア/殲滅) AB01-088 メイ(Mレア/殲滅) AB01-089 パルヴィーズ(Mレア/殲滅)
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* |Dravidian languages| 言語類型 現用言語 使用文字 type living language writing system ISO 639-3 【kfd】 言語名別称 alternate names Koragara Koragar Korangi Korra 方言名 dialect names Ande Mudu Onti Tappu 参考文献 references WEB ISO 639-3 Registration Authority - SIL International the LINGUIST List Ethnologue