約 3,582,698 件
https://w.atwiki.jp/luckyirregular/pages/6.html
コメントを書き込む前に コメント欄での【煽り、叩き、晒し、荒らし】を禁止します。 当wikiおよびwiki管理人は運営様とは一切関係がありません。ゲームに関する苦情等はwiki管理人に送られても対応できません。 フレンド交換は、フレンド交換ページをご利用ください。 質問する前によくある質問をよく読んで同じ質問がないか確認してください。 wikiに掲載されている内容が【最新とは限りません】。気づいた点があれば、編集するか、コメント欄に情報をお願いします。 名前
https://w.atwiki.jp/luckyirregular/pages/5.html
雑談などでよくある質問をまとめています。 合成・編成について質問1 質問2 ストーリー・クエスト攻略質問1 質問2 その他質問1 質問2 [部分編集] 合成・編成について 質問1 回答1 質問2 回答2 ストーリー・クエスト攻略 質問1 回答1 質問2 回答2 その他 質問1 回答1 質問2 回答2
https://w.atwiki.jp/luckyirregular/pages/12.html
名称:テンプレート2 レアリティ:☆2 アイコン編集 タイプ・属性 火 レベル 1(10) 入手先 入手先1入手先2入手先3 成長タイプ 早熟 攻撃 100(1000) コスト 1 防御 100(1000) 売却価格 100 スキル スキル2
https://w.atwiki.jp/luckyirregular/pages/3.html
更新履歴 取得中です。 ここを編集
https://w.atwiki.jp/luckyirregular/pages/11.html
アイコンと書かれている部分を image(画像URL,title=画像名,linkpage=図鑑/カード名)とすると 画像リンクを張ることができます。 image()の詳しい使い方はこちらのガイドを参考にしてください。 名称:テンプレート1 レアリティ:☆1 アイコン編集 タイプ・属性 火 レベル 1(10) 入手先 入手先1入手先2入手先3 成長タイプ 普通 攻撃 100(1000) コスト 1 防御 100(1000) 売却価格 100 スキル スキル1
https://w.atwiki.jp/luckyirregular/pages/22.html
ウラノス鯖だよー。 濃縮エルニウム/濃縮オリデオコンは使用しない 精錬は全て平均的に+1ずつ上げていく方法 Excelじゃないから確率が出せない! 成功した個数 失敗した回数 精錬値ダウン 使用した装備 検証者 武器精錬スキル +6 +7 +8 +9 +10 +7 +8 +9 +10 -1 10 7 7 2 1 16 17 9 6 0回 【頭】サザンクロス のびす 10 10 8 8 3 0 6 9 15 5 0回 【頭】サザンクロス Tom 10
https://w.atwiki.jp/oper/pages/576.html
このテンプレはポリウト方式で作成されています。 こちらの役名一覧に和訳を記載して管理人までお知らせください。 こちらの対訳テンプレートはスウェーデン版です 完成したボストン版日本語対訳はこちら Atto Primo Quadro I (In fondo, l'ingresso nelle stanze del re. È il mattino. Deputati,gentiluomini, popolani, ufficialli; sul dinanzi, Horn, Ribbing e loro ardenti. Tutti aspettano che sidesti il re.) ▼UFFICIALI, GENTILUOMINI▲ Posa in pace, a' bei sogni ristora, O Gustavo, il tuo nobile cor. A te scudo su questa dimora Sta d'un vergine mondo l'amor. ▼HORN, RIBBING, E LORO ARDERENTI▲ E sta l'odio che prepara il fio, Ripensando ai caduti per te. Come speri, disceso l'oblio Sulle tombe infelici non é. (Entra Oscar dalla stanze del re.) ▼OSCAR▲ S'avanza il re. ▼GUSTAVO▲ (salutando gli astanti) Amici miei… Soldati… (ai deputati nel ricevere delle suppliche) E voi del par diletti a me! Porgete A me s'aspetta; io deggio Su' miei figli vegliar, perché sia pago Ogni voto, se giusto. Bello il poter non é, che de' soggetti Le lagrime non terge, e ad incorrotta Gloria non mira. ▼OSCAR▲ (a Gustavo) Leggere vi piaccia Delle danze l'invito. ▼GUSTAVO▲ Avresti alcuna Beltà dimenticato? ▼OSCAR▲ (porgendogli un foglio) Eccovi i nomi. ▼GUSTAVO▲ (leggendo, tra sé) (Amelia… ah, dessa ancor! L'anima mia In lei rapita ogni grandezza oblia! La rivedrà nell'estasi Raggiante di pallore… E qui sonar d'amore La sua parola udrà. O dolce notte, scendere Tu puoi gemmata a festa Ma la mia stella é questa Che il ciel non ha!) ▼HORN, RIBBING E LORO ADERENTI▲ (sommessamente) L'ora non é, ché tutto Qui d'operar ne toglie Dalle nemiche soglie Meglio l'uscir sarà. ▼OSCAR, UFFICIALI, GENTILUOMINI▲ Con generoso affetto Entro se stesso assorto, Il nostro bene oggetto De' suoi pensier farà. ▼GUSTAVO▲ (Ah! E qui sonar d'amore La sua parola udrà.) (ad Oscar) Il cenno mio di là con essi attendi. (Tutti s'allontanano. Oscar esce per ultimo e incontra Anckarström al limitare.) ▼OSCAR▲ (a Anckarström) Libero é il varco a voi. ▼ANCKARSTRÖM▲ (Deh, come triste appar!) ▼GUSTAVO▲ (Amelia!) ▼ANCKARSTRÖM▲ (chinandosi) Sire… ▼GUSTAVO▲ (O ciel! lo sposo suo!) ▼ANCKARSTRÖM▲ (accostandosi) Turbato il mio Signor, mentre dovunque il nome suo Inclito suona? ▼GUSTAVO▲ Per la gloria é molto, Nulla per col. Segreta, acerba cura M'opprime. ▼ANCKARSTRÖM▲ E d'onde? ▼GUSTAVO▲ Ah no… non più… ▼ANCKARSTRÖM▲ Dirolla Io la cagion. ▼GUSTAVO▲ (Gran Dio!) ▼ANCKARSTRÖM▲ So tutto… ▼GUSTAVO▲ E che? ▼ANCKARSTRÖM▲ So tutto. Già questa soglia istessa Non t'é securo asilo. ▼GUSTAVO▲ Prosegui. ▼ANCKARSTRÖM▲ Un reo disegno Nell'ombre si matura, I giorni tuoi minaccia. ▼GUSTAVO▲ (con gioia) Ah!… gli é di ciò che parli? Altro non sai? ▼ANCKARSTRÖM▲ Se udir ti piace i nomi… ▼GUSTAVO▲ Che importa? Io li disprezzo. ▼ANCKARSTRÖM▲ Svelarli é mio dover. ▼GUSTAVO▲ Taci nel sangue Contaminarmi allor dovrei. Non fia, Nol vo'. Del popol mio L'amor mi guardi e mi protegga Iddio. ▼ANCKARSTRÖM▲ Alla vita che t'arride Di speranze e gaudio piena, D'altre mille e mille vite Il destino s'incatena! Te perduto, ov'é la patria Col suo splendido avvenir? E sarà dovunque, sempre Chiuso il varco alle ferite, Perché scudo del tuo petto È del popolo l'affetto? Dell'amor più desto é l'odio Le sue vittime a colpir. ▼OSCAR▲ (all'entrata) Il primo giudice. ▼GUSTAVO▲ S'avanzi. ▼GIUDICE▲ (offrendogli dispacci a firmare) Sire! ▼GUSTAVO▲ Che leggo!… il bando ad una donna! Or d'onde? Qual é il suo nome?… di che rea? ▼GIUDICE▲ S'appella Ulrica, dell'immondo Sangue gitano. ▼OSCAR▲ Intorno a cui s'affollano Tutte le stirpi. Del futuro l'alta Divinatrice… ▼GIUDICE▲ Che nell'antro abbietto Chiama i peggiori, d'ogni reo consiglio Sospetta già. Dovuto é a lei l'esiglio, Né muta il voto mio. ▼GUSTAVO▲ (ad Oscar) Che ne di' tu? ▼OSCAR▲ Difenderla vogl'io. Volta la terrea Fronte alle stelle, Come sfavilla La sua pupilla, Quando alle belle Il fin predice Mesto o felice Dei loro amor! È con Lucifero D'accordo ognor. ▼GUSTAVO▲ Che vaga coppia… Che protettor! ▼OSCAR▲ Chi la profetica Sua gonna afferra, O passi 'l mare, Voli alla guerra, Le sue vicende Soavi, amare Da questa apprende Nel dubbio cor. È con Lucifero D'accordo ognor. ▼GIUDICE▲ Sia condannata! ▼OSCAR▲ (verso il re) Assolverla degnate. ▼GUSTAVO▲ Ebben, tutti chiamate Or v'apro un mio pensier. (Anckarström ed Oscar invitano a rientrar gli usciti.) ▼GUSTAVO▲ Signori oggi d'Ulrica Alla magioni v'invito, Ma sotto altro vestito; Io là sarò. ▼ANCKARSTRÖM▲ Davver? ▼GUSTAVO▲ Sì, vo' gustar la scena. ▼ANCKARSTRÖM▲ L'idea non é prudente. ▼OSCAR▲ La trovo anzi eccellente, Feconda di piacer. ▼ANCKARSTRÖM▲ Te ravvisar taluno Ivi potria. ▼GUSTAVO▲ Qual tema! ▼HORN E RIBBING ▲ (sogghignando) Ve', ve', di tutto trema Codesto consiglier. ▼GUSTAVO▲ (ad Oscar) E tu m'appronta un abito Da pescator. ▼HORN, RIBBING E LORO ADERENTI▲ (sottovoce) Chi sia Che alla vendetta l'adito Non s'apra alfin colà? ▼GUSTAVO▲ Ogni cura si doni al diletto, E s'accorra nel magico tetto Tra la folla de' creduli ognuno S'abbandoni e folleggi con me. ▼ANCKARSTRÖM▲ E s'accorra, ma vegli 'l sospetto Sui perigli che fremono intorno, Ma protegga il magnanimo petto Di chi nulla paventa per sé. ▼OSCAR▲ L'indovina ne dice di belle, E sta ben che l'interroghi anch'io; Sentirò se m'arridon le stelle, Di che sorti benefica m'é. ▼GUSTAVO▲ Ogni cura si doni al piacer. ▼ANCKARSTRÖM▲ E s'accorra e si vegli. ▼GUSTAVO▲ Dunque, signori, aspettovi, Incognito, alle tre Nell'antro dell'oracolo, Della gran maga al pié. ▼OSCAR, UFFICIALI, GENTILUOMINI▲ Teco sarem di subito, Incogniti, alle tre Nell'antro dell'oracolo, Della gran maga al pié. ▼ANCKARSTRÖM▲ E s'accorra, ma vegli 'l sospetto (ecc.) ▼HORN, RIBBING E LORO ADERENTI▲ Senza posa vegliamo all'intento, Né si perda ove scocchi il momento. Forse l'astro che regge il suo fato Nell'abisso là spegnersi de'. ▼GUSTAVO▲ Alle tre nell'antro dell'oracolo. Ogni cura si doni al diletto, E s'accorra al fatidco tetto Per un di si folleggi, si scherzi, Mai la vita più cara non é. ▼UFFICIALI, GENTILUOMINI▲ Sì! Alfin brilli d'un po' di follia Questa vita che il cielo ne dié. ▼ANCKARSTRÖM▲ Ma protegga il magnanimo petto Di chi nulla paventa per sé. ▼OSCAR▲ Sentirò se m'arridon le stelle, Qual presagio le dettan per me. ▼HORN, RIBBING E LORO ADERENTI▲ Forse l'astro che regge il suo fato Nell'abisso là spegnersi de'. ▼TUTTI▲ Alle tre, alle tre. ▼GUSTAVO▲ Dunque, signori, aspettovi, (ecc.) ▼TUTTI GLI ALTRI▲ Teco sarem di subito, (ecc.) Quadro II (A sinistra un camino, il fuoco é acceso, e la caldaiamagica fuma sovra un treppié; dallo stesso lato l'uscio d'un oscuro recesso. Sul davanti,una piccola porta segreta. Nel fondo, l'entrata della porta maggiore con ampia finestra da lato. Inmezzo, una rozza tavola, e pendenti dal tetto e dalle pareti stromenti ed arredi analoghi che alluogo.) (Nel fondo uomini e donne del popolo. Ulrica presso la tavola; poco distanti, un fanciullo ed unagiovinetta che le domandano la buona ventura.) ▼POPOLANE▲ Zitti… l'incanto non déssi turbare. Il demonio tra breve halle a parlare. ▼ULRICA▲ Re dell'abisso, affrettati, Precipita per l'etra, Senza librar la folgore Il tetto mio penétra. Omai tre volte l'upupa Dall'alto sospirò; La salamandra ignivora Tre volte sibilò… E delle tombe il gemito Tre volte a me parlò. (Gustavo entra vestito da pescatore, avanzandosi tra la folla, né scorgendo alcuno deisuoi.) ▼GUSTAVO▲ Arrivo il primo! ▼POPOLANE▲ (respingendolo) Villano, dà indietro. (Gustavo s'allontana ridendo.) Oh, come tutto riluce di tetro! ▼ULRICA▲ (con esaltazione, delcamando) È lui, é lui! ne' palpiti Come risento adesso La voluttà riardere Del suo tremendo amplesso! La face del futuro Nella sinistra egli ha. M'arrise al mio scongiuro, Rifolgorar la fa Nulla, più nulla ascondersi Al guardo mio potrà! (Batte al suolo esparisce.) ▼POPOLANE▲ Evviva la maga! ▼ULRICA▲ (di sotterra) Silenzio, silenzio! ▼CRISTIANO▲ (rompendo la calca) Su, fatemi largo, saper vo' il mio fato. Del re sono servo, son suo marinaro La morte per esso più volte ho sfidato; Tre lustri son corsi del vivere amaro, Tre lustri che nulla s'é fatto per me. ▼ULRICA▲ (ricomparnedo) E chiedi? ▼CRISTIANO▲ Qual sorte pel sangue versato mi attende. ▼GUSTAVO▲ (Favella da franco soldato.) ▼ULRICA▲ (a Cristano) La mano. ▼CRISTIANO▲ Prendete. ▼ULRICA▲ (osservando la mano) Rallegrati omai In breve dell'oro e un grado t'avrai. (Gustavo trae un rotolo e vi scrive su.) ▼CRISTIANO▲ Scherzate? ▼ULRICA▲ Va pago. ▼GUSTAVO▲ (ponendolo in tasca a Cristiano che non s'avvede) (Mentire non de'.) ▼CRISTIANO▲ A fausto presagio ben vuolsi mercé. (Frugando trova il rotolo su cui legge estatico ) "Gustavo al suo caro Cristiano uffiziale." Per bacco!… non sogno! dell'oro ed un grado! Evviva! Evviva! ▼POPOLANE▲ Evviva la nostra Sibilla immortale, Che spande su tutti ricchezze e piacer. (S'ode picchiare alla piccola porta.) ▼POPOLANE▲ Si batte! (Ulrica va ad aprire ed entra un servo.) ▼GUSTAVO▲ (Che veggo! sull'uscio segreto Un servo d'Amelia!) ▼SERVO▲ (sommessamente ad Ulrica, ma inteso da Gustavo) Sentite la mia Signora, che aspetta là fuori, vorria Pregarvi in segreto d'arcano parer. ▼GUSTAVO▲ (Amelia!) ▼ULRICA▲ S'inoltri, ch'io tutti allontano. ▼GUSTAVO▲ (Non me.) (Il servo parte.) ▼ULRICA▲ Perché possa rispondere a voi È d'uopo che innanzi m'abbocchi a Satano; Uscite, lasciate ch'io scruti nel ver. ▼CRISTIANO, POPOLANE▲ Usciamo, si lasci che scruti nel ver. (Mentre tutti s'allontanano, Gustavo s'asconde. Amelia entra agitatissima.) ▼ULRICA▲ Che v'agita cosi? ▼AMELIA▲ Segreta, acerba Cura che amor destò… ▼GUSTAVO▲ (nascosto) (Che ascolto!) ▼ULRICA▲ E voi cercate? ▼AMELIA▲ Pace… svellermi dal petto Chi sì fatale e desïato impera! Lui, che su tutti il ciel arbitro pose. ▼GUSTAVO▲ (Che ascolto? Anima mia!) ▼ULRICA▲ L'oblio v'é dato. Arcane Stille conosco d'una magic'erba, Che rinnovella il cor… Ma chi n'ha d'uopo Spiccarla debbe di sua man nel fitto Delle notti. Funereo È il loco. ▼AMELIA▲ Ov'é? ▼ULRICA▲ L'osate voi? ▼AMELIA▲ (risoluta) Sì, qual esso sia. ▼ULRICA▲ Dunque ascoltate Della città all'occaso, Là dove al tetro lato Batte la luna pallida Sul campo abbominato… Abbarbica gli stami, A quelle pietre infami, Ove la colpa scontasi Coll'ultimo sospir! ▼AMELIA▲ Mio Dio! qual loco! ▼ULRICA▲ Attonita e già tremante siete? ▼GUSTAVO▲ (Pover cor!) ▼ULRICA▲ V'esanima? ▼AMELIA▲ Agghiaccio… ▼ULRICA▲ E l'oserete? ▼AMELIA▲ Se tale é il dover mio Troverò possa anch'io. ▼ULRICA▲ Stanotte? ▼AMELIA▲ Sì. ▼GUSTAVO▲ (Non sola Ché te degg'io seguir.) ▼AMELIA▲ Consentimi, o Signore, Virtù ch'io lavi 'l core. E l'infiammato palpito Nel petto mio sopir. ▼ULRICA▲ Va, non tremar, l'incanto Inaridisce il pianto. Osa e berrai nel farmaco L'oblio de'tuoi martir. ▼GUSTAVO▲ (Ah! Ardo, e seguirla ho fisso Se fosse nell'abisso, Pur ch'io respiri, Amelia, L'aura de' tuoi sospir.) ▼VOCI▲ (dal fondo) Figlia d'averno, schiudi la chiostra, (spinte alla porta) E tarda meno a noi ti mostra. ▼ULRICA▲ (ad Amelia) Presto, partite… Addio. ▼AMELIA▲ Stanotte… Addio. ▼GUSTAVO▲ (Non sola ché te degg'io seguir!) (Amelia fugge per la porta segreta. Ulrica apre l'entrata maggiore entrano Horn, Ribbing eaderenti, Oscar, gentiluomini e ufficiali travestiti bizzarramente, ai quali s'unisce Gustavo.) ▼HORN, RIBBING, CORO▲ Su, profetessa, monta il treppié, Canta il futuro, ▼OSCAR▲ Ma il re dov'é? ▼GUSTAVO▲ (fattosi presso a lui) Taci, nascondile che qui son io. (poi volto rapidamente ad Ulrica) Or tu, Sibilla, che tutto sai, Della mia stella mi parlerai. ▼HORN, RIBBING, CORO▲ Canta il futuro, canta il futuro! ▼GUSTAVO▲ Di' tu se fedele Il flutto m'aspetta, Se molle di pianto La donna diletta Dicendomi addio Tradì l'amor mio. Con lacere vele E l'alma in tempesta, I solchi so franger Dell'onda funesta, L'averno ed il cielo Irati sfidar. Sollecita esplora, Divina gli eventi Non possono i fulmin, La rabbia de' venti, La morte, l'amore Sviarmi dal mar. ▼OSCAR, HORN, RIBBING, CORO▲ Non possono i fulmin, La rabbia de' venti, La morte, l'amore Sviarlo dal mar. ▼GUSTAVO▲ Sull'agile prora Che m'agita in grembo, Se scosso mi sveglio Ai fischi del nembo, Ripeto fra' tuoni Le dolci canzoni, Le dolci canzoni Del tetto natio, Che i baci ricordan Dell'ultimo addio, E tutte raccendon Le forze tua profezia, Di ciò che può sorger Dal fato qual sia; Nell'anime nostre Non entra terror. ▼OSCAR, HORN, RIBBING, CORO,▲ Nell'anime nostre Non entra terror. ▼ULRICA▲ Chi voi siate, l'audace parola Può nel pianto prorompere un giorno, Se chi sforza l'arcano soggiorno Va la colpa nel duolo a lavar. Se chi sfida il suo fato insolente Deve l'onta nel fato scontar. ▼GUSTAVO▲ Orsù, amici. ▼HORN▲ Ma il primo chi fia? ▼OSCAR▲ Io. ▼GUSTAVO▲ (offrendo la plama ad Ulrica) L'onore a me cedi. ▼OSCAR▲ E lo sia. ▼ULRICA▲ (solennemente, esaminando la mano) È la destra d'un grande, vissuto Sotto gli astri di Marte. ▼OSCAR▲ Nel vero ella colse. ▼GUSTAVO▲ Tacete. ▼ULRICA▲ (staccandosi da lui) Infelice… Va… mi lasica… Non chieder di più. ▼GUSTAVO▲ Su, prosegui. ▼ULRICA▲ No… lasciami. ▼GUSTAVO▲ Parla. ▼ULRICA▲ (evitando) Va… Te ne prego. ▼OSCAR, HORN, RIBBING, CORO▲ (a Ulrica) Eh, finiscilla omai. ▼GUSTAVO▲ Te lo impongo. ▼ULRICA▲ Ebben, presto morrai. ▼GUSTAVO▲ Se sul campo d'onor, ti so grado. ▼ULRICA▲ (con più forza) No… per man d'un amico. ▼OSCAR▲ Gran Dio! Quale orror! ▼HORN, RIBBING, CORO▲ Quale orror! ▼ULRICA▲ Così scritto è lassù. ▼GUSTAVO▲ (guardandosi intorno) È scherzo od é follia Siffatta profezia Ma come fa da ridere La lor credulità! ▼ULRICA▲ (passando innanzi a Horn e Ribbing) Ah voi, signori, a queste Parole mie funeste Voi non osate ridere; Che dunque in cor vi sta? ▼HORN E RIBBING▲ La sua parola é dardo, È fulmine lo sguardo, Dal confidente démone Tutto coestei risà. ▼OSCAR, CORO▲ Ah! Tal fia dunque il fato? Ch'ei cada assassinato? Al sol pensarci l'anima Abbrividendo va. ▼GUSTAVO▲ Finisici il vaticnio. Di', chi fia dunque l'uccisor? ▼ULRICA▲ Chi primo Tua man quest'oggi stringerà. ▼GUSTAVO▲ (con vivacità) Bennissimo. (offrendo la destra ai circostanti che non osano toccare) Qual é di voi, che provi L'oracolo bugiardo? Nessuno! (Anckarström appare all'entrata.) ▼GUSTAVO▲ (accorrendo a lui e stringendogli la mano) Eccolo. ▼HORN, RIBBING, CORO▲ È desso! ▼HORN E RIBBING▲ (ai loro aderenti) Respiro; il caso ne salvò. ▼CORO▲ (contro Ulrica) L'oracolo mentiva. ▼GUSTAVO▲ Sì; perché la man che stringo È del più fido amico mio! ▼ANCKARSTRÖM▲ Gustavo! ▼ULRICA▲ (riconoscendo il re) Il re!… ▼GUSTAVO▲ (a lei) Né chi fossi il genio tuo Ti rivelò, né che voleano al bando Oggi dannarti. ▼ULRICA▲ Me? ▼GUSTAVO▲ (gettandole una borsa) T'acqueta e prendi. ▼ULRICA▲ Magnanimo tu sei, ma v'ha fra loro Il traditor; più d'uno Forse… ▼HORN E RIBBING▲ (Gran Dio!) ▼GUSTAVO▲ Non più. ▼CRISTIANO, CORO▲ (da lontano) Viva Gustavo! ▼OSCAR, ULRICA, GUSTAVO, ANCKARSTRÖM, HORN, RIBBING▲ Quai voci? ▼CORO▲ (da lontano) Viva! ▼CRISTIANO▲ (dal fondo, volto ai suoi) È lui, ratti movete, é lui Il nostro amico e padre. (Marinai, uomini e donne del popolo s'affollano all'entrata.) Tutti con me chinatevi al suo piede E l'inno suoni della nostra fé. ▼CRISTIANO, CORO▲ O figlio della patria, Amor di questa terra! Reggi felice, arridano Gloria e salute a te. ▼OSCAR▲ Il più superbo alloro Che vince ogni tesoro Alla tua chioma intrecciano RIconoscenza a fé. ▼GUSTAVO▲ E posso alcun sospetto Alimentar nel petto, Se mille cuori battono Per immolarsi a me? ▼ANCKARSTRÖM▲ Ma la sventura é cosa Pur ne' trionfi ascosa, Là dove il fato ipocrita Veli una rea mercé. ▼HORN, RIBBING E LORO ADERENTI▲ (fra loro) Chiude al ferir la via Questa servil genìa, Che sta lambendo l'idolo, E che non sa il perché. ▼ULRICA▲ Non crede al proprio fato Ma pur morrà piagato. Sorrise al mio presagio Ma nella fossa ha il pié. Atto Primo Quadro I In fondo, l'ingresso nelle stanze del re. È il mattino. Deputati,gentiluomini, popolani, ufficialli; sul dinanzi, Horn, Ribbing e loro ardenti. Tutti aspettano che sidesti il re. UFFICIALI, GENTILUOMINI Posa in pace, a' bei sogni ristora, O Gustavo, il tuo nobile cor. A te scudo su questa dimora Sta d'un vergine mondo l'amor. HORN, RIBBING, E LORO ARDERENTI E sta l'odio che prepara il fio, Ripensando ai caduti per te. Come speri, disceso l'oblio Sulle tombe infelici non é. Entra Oscar dalla stanze del re. OSCAR S'avanza il re. GUSTAVO salutando gli astanti Amici miei… Soldati… ai deputati nel ricevere delle suppliche E voi del par diletti a me! Porgete A me s'aspetta; io deggio Su' miei figli vegliar, perché sia pago Ogni voto, se giusto. Bello il poter non é, che de' soggetti Le lagrime non terge, e ad incorrotta Gloria non mira. OSCAR a Gustavo Leggere vi piaccia Delle danze l'invito. GUSTAVO Avresti alcuna Beltà dimenticato? OSCAR porgendogli un foglio Eccovi i nomi. GUSTAVO leggendo, tra sé (Amelia… ah, dessa ancor! L'anima mia In lei rapita ogni grandezza oblia! La rivedrà nell'estasi Raggiante di pallore… E qui sonar d'amore La sua parola udrà. O dolce notte, scendere Tu puoi gemmata a festa Ma la mia stella é questa Che il ciel non ha!) HORN, RIBBING E LORO ADERENTI sommessamente L'ora non é, ché tutto Qui d'operar ne toglie Dalle nemiche soglie Meglio l'uscir sarà. OSCAR, UFFICIALI, GENTILUOMINI Con generoso affetto Entro se stesso assorto, Il nostro bene oggetto De' suoi pensier farà. GUSTAVO (Ah! E qui sonar d'amore La sua parola udrà.) ad Oscar Il cenno mio di là con essi attendi. Tutti s'allontanano. Oscar esce per ultimo e incontra Anckarström al limitare. OSCAR a Anckarström Libero é il varco a voi. ANCKARSTRÖM (Deh, come triste appar!) GUSTAVO (Amelia!) ANCKARSTRÖM chinandosi Sire… GUSTAVO (O ciel! lo sposo suo!) ANCKARSTRÖM accostandosi Turbato il mio Signor, mentre dovunque il nome suo Inclito suona? GUSTAVO Per la gloria é molto, Nulla per col. Segreta, acerba cura M'opprime. ANCKARSTRÖM E d'onde? GUSTAVO Ah no… non più… ANCKARSTRÖM Dirolla Io la cagion. GUSTAVO (Gran Dio!) ANCKARSTRÖM So tutto… GUSTAVO E che? ANCKARSTRÖM So tutto. Già questa soglia istessa Non t'é securo asilo. GUSTAVO Prosegui. ANCKARSTRÖM Un reo disegno Nell'ombre si matura, I giorni tuoi minaccia. GUSTAVO con gioia Ah!… gli é di ciò che parli? Altro non sai? ANCKARSTRÖM Se udir ti piace i nomi… GUSTAVO Che importa? Io li disprezzo. ANCKARSTRÖM Svelarli é mio dover. GUSTAVO Taci nel sangue Contaminarmi allor dovrei. Non fia, Nol vo'. Del popol mio L'amor mi guardi e mi protegga Iddio. ANCKARSTRÖM Alla vita che t'arride Di speranze e gaudio piena, D'altre mille e mille vite Il destino s'incatena! Te perduto, ov'é la patria Col suo splendido avvenir? E sarà dovunque, sempre Chiuso il varco alle ferite, Perché scudo del tuo petto È del popolo l'affetto? Dell'amor più desto é l'odio Le sue vittime a colpir. OSCAR all'entrata Il primo giudice. GUSTAVO S'avanzi. GIUDICE offrendogli dispacci a firmare Sire! GUSTAVO Che leggo!… il bando ad una donna! Or d'onde? Qual é il suo nome?… di che rea? GIUDICE S'appella Ulrica, dell'immondo Sangue gitano. OSCAR Intorno a cui s'affollano Tutte le stirpi. Del futuro l'alta Divinatrice… GIUDICE Che nell'antro abbietto Chiama i peggiori, d'ogni reo consiglio Sospetta già. Dovuto é a lei l'esiglio, Né muta il voto mio. GUSTAVO ad Oscar Che ne di' tu? OSCAR Difenderla vogl'io. Volta la terrea Fronte alle stelle, Come sfavilla La sua pupilla, Quando alle belle Il fin predice Mesto o felice Dei loro amor! È con Lucifero D'accordo ognor. GUSTAVO Che vaga coppia… Che protettor! OSCAR Chi la profetica Sua gonna afferra, O passi 'l mare, Voli alla guerra, Le sue vicende Soavi, amare Da questa apprende Nel dubbio cor. È con Lucifero D'accordo ognor. GIUDICE Sia condannata! OSCAR verso il re Assolverla degnate. GUSTAVO Ebben, tutti chiamate Or v'apro un mio pensier. Anckarström ed Oscar invitano a rientrar gli usciti. GUSTAVO Signori oggi d'Ulrica Alla magioni v'invito, Ma sotto altro vestito; Io là sarò. ANCKARSTRÖM Davver? GUSTAVO Sì, vo' gustar la scena. ANCKARSTRÖM L'idea non é prudente. OSCAR La trovo anzi eccellente, Feconda di piacer. ANCKARSTRÖM Te ravvisar taluno Ivi potria. GUSTAVO Qual tema! HORN E RIBBING sogghignando Ve', ve', di tutto trema Codesto consiglier. GUSTAVO ad Oscar E tu m'appronta un abito Da pescator. HORN, RIBBING E LORO ADERENTI sottovoce Chi sia Che alla vendetta l'adito Non s'apra alfin colà? GUSTAVO Ogni cura si doni al diletto, E s'accorra nel magico tetto Tra la folla de' creduli ognuno S'abbandoni e folleggi con me. ANCKARSTRÖM E s'accorra, ma vegli 'l sospetto Sui perigli che fremono intorno, Ma protegga il magnanimo petto Di chi nulla paventa per sé. OSCAR L'indovina ne dice di belle, E sta ben che l'interroghi anch'io; Sentirò se m'arridon le stelle, Di che sorti benefica m'é. GUSTAVO Ogni cura si doni al piacer. ANCKARSTRÖM E s'accorra e si vegli. GUSTAVO Dunque, signori, aspettovi, Incognito, alle tre Nell'antro dell'oracolo, Della gran maga al pié. OSCAR, UFFICIALI, GENTILUOMINI Teco sarem di subito, Incogniti, alle tre Nell'antro dell'oracolo, Della gran maga al pié. ANCKARSTRÖM E s'accorra, ma vegli 'l sospetto ecc. HORN, RIBBING E LORO ADERENTI Senza posa vegliamo all'intento, Né si perda ove scocchi il momento. Forse l'astro che regge il suo fato Nell'abisso là spegnersi de'. GUSTAVO Alle tre nell'antro dell'oracolo. Ogni cura si doni al diletto, E s'accorra al fatidco tetto Per un di si folleggi, si scherzi, Mai la vita più cara non é. UFFICIALI, GENTILUOMINI Sì! Alfin brilli d'un po' di follia Questa vita che il cielo ne dié. ANCKARSTRÖM Ma protegga il magnanimo petto Di chi nulla paventa per sé. OSCAR Sentirò se m'arridon le stelle, Qual presagio le dettan per me. HORN, RIBBING E LORO ADERENTI Forse l'astro che regge il suo fato Nell'abisso là spegnersi de'. TUTTI Alle tre, alle tre. GUSTAVO Dunque, signori, aspettovi, ecc. TUTTI GLI ALTRI Teco sarem di subito, ecc. Quadro II A sinistra un camino, il fuoco é acceso, e la caldaiamagica fuma sovra un treppié; dallo stesso lato l'uscio d'un oscuro recesso. Sul davanti,una piccola porta segreta. Nel fondo, l'entrata della porta maggiore con ampia finestra da lato. Inmezzo, una rozza tavola, e pendenti dal tetto e dalle pareti stromenti ed arredi analoghi che alluogo. Nel fondo uomini e donne del popolo. Ulrica presso la tavola; poco distanti, un fanciullo ed unagiovinetta che le domandano la buona ventura. POPOLANE Zitti… l'incanto non déssi turbare. Il demonio tra breve halle a parlare. ULRICA Re dell'abisso, affrettati, Precipita per l'etra, Senza librar la folgore Il tetto mio penétra. Omai tre volte l'upupa Dall'alto sospirò; La salamandra ignivora Tre volte sibilò… E delle tombe il gemito Tre volte a me parlò. Gustavo entra vestito da pescatore, avanzandosi tra la folla, né scorgendo alcuno deisuoi. GUSTAVO Arrivo il primo! POPOLANE respingendolo Villano, dà indietro. Gustavo s'allontana ridendo. Oh, come tutto riluce di tetro! ULRICA con esaltazione, delcamando È lui, é lui! ne' palpiti Come risento adesso La voluttà riardere Del suo tremendo amplesso! La face del futuro Nella sinistra egli ha. M'arrise al mio scongiuro, Rifolgorar la fa Nulla, più nulla ascondersi Al guardo mio potrà! Batte al suolo esparisce. POPOLANE Evviva la maga! ULRICA di sotterra Silenzio, silenzio! CRISTIANO rompendo la calca Su, fatemi largo, saper vo' il mio fato. Del re sono servo, son suo marinaro La morte per esso più volte ho sfidato; Tre lustri son corsi del vivere amaro, Tre lustri che nulla s'é fatto per me. ULRICA ricomparnedo E chiedi? CRISTIANO Qual sorte pel sangue versato mi attende. GUSTAVO (Favella da franco soldato.) ULRICA a Cristano La mano. CRISTIANO Prendete. ULRICA osservando la mano Rallegrati omai In breve dell'oro e un grado t'avrai. Gustavo trae un rotolo e vi scrive su. CRISTIANO Scherzate? ULRICA Va pago. GUSTAVO ponendolo in tasca a Cristiano che non s'avvede (Mentire non de'.) CRISTIANO A fausto presagio ben vuolsi mercé. Frugando trova il rotolo su cui legge estatico "Gustavo al suo caro Cristiano uffiziale." Per bacco!… non sogno! dell'oro ed un grado! Evviva! Evviva! POPOLANE Evviva la nostra Sibilla immortale, Che spande su tutti ricchezze e piacer. S'ode picchiare alla piccola porta. POPOLANE Si batte! Ulrica va ad aprire ed entra un servo. GUSTAVO (Che veggo! sull'uscio segreto Un servo d'Amelia!) SERVO sommessamente ad Ulrica, ma inteso da Gustavo Sentite la mia Signora, che aspetta là fuori, vorria Pregarvi in segreto d'arcano parer. GUSTAVO (Amelia!) ULRICA S'inoltri, ch'io tutti allontano. GUSTAVO (Non me.) Il servo parte. ULRICA Perché possa rispondere a voi È d'uopo che innanzi m'abbocchi a Satano; Uscite, lasciate ch'io scruti nel ver. CRISTIANO, POPOLANE Usciamo, si lasci che scruti nel ver. Mentre tutti s'allontanano, Gustavo s'asconde. Amelia entra agitatissima. ULRICA Che v'agita cosi? AMELIA Segreta, acerba Cura che amor destò… GUSTAVO nascosto (Che ascolto!) ULRICA E voi cercate? AMELIA Pace… svellermi dal petto Chi sì fatale e desïato impera! Lui, che su tutti il ciel arbitro pose. GUSTAVO (Che ascolto? Anima mia!) ULRICA L'oblio v'é dato. Arcane Stille conosco d'una magic'erba, Che rinnovella il cor… Ma chi n'ha d'uopo Spiccarla debbe di sua man nel fitto Delle notti. Funereo È il loco. AMELIA Ov'é? ULRICA L'osate voi? AMELIA risoluta Sì, qual esso sia. ULRICA Dunque ascoltate Della città all'occaso, Là dove al tetro lato Batte la luna pallida Sul campo abbominato… Abbarbica gli stami, A quelle pietre infami, Ove la colpa scontasi Coll'ultimo sospir! AMELIA Mio Dio! qual loco! ULRICA Attonita e già tremante siete? GUSTAVO (Pover cor!) ULRICA V'esanima? AMELIA Agghiaccio… ULRICA E l'oserete? AMELIA Se tale é il dover mio Troverò possa anch'io. ULRICA Stanotte? AMELIA Sì. GUSTAVO (Non sola Ché te degg'io seguir.) AMELIA Consentimi, o Signore, Virtù ch'io lavi 'l core. E l'infiammato palpito Nel petto mio sopir. ULRICA Va, non tremar, l'incanto Inaridisce il pianto. Osa e berrai nel farmaco L'oblio de'tuoi martir. GUSTAVO (Ah! Ardo, e seguirla ho fisso Se fosse nell'abisso, Pur ch'io respiri, Amelia, L'aura de' tuoi sospir.) VOCI dal fondo Figlia d'averno, schiudi la chiostra, spinte alla porta E tarda meno a noi ti mostra. ULRICA ad Amelia Presto, partite… Addio. AMELIA Stanotte… Addio. GUSTAVO (Non sola ché te degg'io seguir!) Amelia fugge per la porta segreta. Ulrica apre l'entrata maggiore entrano Horn, Ribbing eaderenti, Oscar, gentiluomini e ufficiali travestiti bizzarramente, ai quali s'unisce Gustavo. HORN, RIBBING, CORO Su, profetessa, monta il treppié, Canta il futuro, OSCAR Ma il re dov'é? GUSTAVO fattosi presso a lui Taci, nascondile che qui son io. poi volto rapidamente ad Ulrica Or tu, Sibilla, che tutto sai, Della mia stella mi parlerai. HORN, RIBBING, CORO Canta il futuro, canta il futuro! GUSTAVO Di' tu se fedele Il flutto m'aspetta, Se molle di pianto La donna diletta Dicendomi addio Tradì l'amor mio. Con lacere vele E l'alma in tempesta, I solchi so franger Dell'onda funesta, L'averno ed il cielo Irati sfidar. Sollecita esplora, Divina gli eventi Non possono i fulmin, La rabbia de' venti, La morte, l'amore Sviarmi dal mar. OSCAR, HORN, RIBBING, CORO Non possono i fulmin, La rabbia de' venti, La morte, l'amore Sviarlo dal mar. GUSTAVO Sull'agile prora Che m'agita in grembo, Se scosso mi sveglio Ai fischi del nembo, Ripeto fra' tuoni Le dolci canzoni, Le dolci canzoni Del tetto natio, Che i baci ricordan Dell'ultimo addio, E tutte raccendon Le forze tua profezia, Di ciò che può sorger Dal fato qual sia; Nell'anime nostre Non entra terror. OSCAR, HORN, RIBBING, CORO, Nell'anime nostre Non entra terror. ULRICA Chi voi siate, l'audace parola Può nel pianto prorompere un giorno, Se chi sforza l'arcano soggiorno Va la colpa nel duolo a lavar. Se chi sfida il suo fato insolente Deve l'onta nel fato scontar. GUSTAVO Orsù, amici. HORN Ma il primo chi fia? OSCAR Io. GUSTAVO offrendo la plama ad Ulrica L'onore a me cedi. OSCAR E lo sia. ULRICA solennemente, esaminando la mano È la destra d'un grande, vissuto Sotto gli astri di Marte. OSCAR Nel vero ella colse. GUSTAVO Tacete. ULRICA staccandosi da lui Infelice… Va… mi lasica… Non chieder di più. GUSTAVO Su, prosegui. ULRICA No… lasciami. GUSTAVO Parla. ULRICA evitando Va… Te ne prego. OSCAR, HORN, RIBBING, CORO a Ulrica Eh, finiscilla omai. GUSTAVO Te lo impongo. ULRICA Ebben, presto morrai. GUSTAVO Se sul campo d'onor, ti so grado. ULRICA con più forza No… per man d'un amico. OSCAR Gran Dio! Quale orror! HORN, RIBBING, CORO Quale orror! ULRICA Così scritto è lassù. GUSTAVO guardandosi intorno È scherzo od é follia Siffatta profezia Ma come fa da ridere La lor credulità! ULRICA passando innanzi a Horn e Ribbing Ah voi, signori, a queste Parole mie funeste Voi non osate ridere; Che dunque in cor vi sta? HORN E RIBBING La sua parola é dardo, È fulmine lo sguardo, Dal confidente démone Tutto coestei risà. OSCAR, CORO Ah! Tal fia dunque il fato? Ch'ei cada assassinato? Al sol pensarci l'anima Abbrividendo va. GUSTAVO Finisici il vaticnio. Di', chi fia dunque l'uccisor? ULRICA Chi primo Tua man quest'oggi stringerà. GUSTAVO con vivacità Bennissimo. offrendo la destra ai circostanti che non osano toccare Qual é di voi, che provi L'oracolo bugiardo? Nessuno! Anckarström appare all'entrata. GUSTAVO accorrendo a lui e stringendogli la mano Eccolo. HORN, RIBBING, CORO È desso! HORN E RIBBING ai loro aderenti Respiro; il caso ne salvò. CORO contro Ulrica L'oracolo mentiva. GUSTAVO Sì; perché la man che stringo È del più fido amico mio! ANCKARSTRÖM Gustavo! ULRICA riconoscendo il re Il re!… GUSTAVO a lei Né chi fossi il genio tuo Ti rivelò, né che voleano al bando Oggi dannarti. ULRICA Me? GUSTAVO gettandole una borsa T'acqueta e prendi. ULRICA Magnanimo tu sei, ma v'ha fra loro Il traditor; più d'uno Forse… HORN E RIBBING (Gran Dio!) GUSTAVO Non più. CRISTIANO, CORO da lontano Viva Gustavo! OSCAR, ULRICA, GUSTAVO, ANCKARSTRÖM, HORN, RIBBING Quai voci? CORO da lontano Viva! CRISTIANO dal fondo, volto ai suoi È lui, ratti movete, é lui Il nostro amico e padre. Marinai, uomini e donne del popolo s'affollano all'entrata. Tutti con me chinatevi al suo piede E l'inno suoni della nostra fé. CRISTIANO, CORO O figlio della patria, Amor di questa terra! Reggi felice, arridano Gloria e salute a te. OSCAR Il più superbo alloro Che vince ogni tesoro Alla tua chioma intrecciano RIconoscenza a fé. GUSTAVO E posso alcun sospetto Alimentar nel petto, Se mille cuori battono Per immolarsi a me? ANCKARSTRÖM Ma la sventura é cosa Pur ne' trionfi ascosa, Là dove il fato ipocrita Veli una rea mercé. HORN, RIBBING E LORO ADERENTI fra loro Chiude al ferir la via Questa servil genìa, Che sta lambendo l'idolo, E che non sa il perché. ULRICA Non crede al proprio fato Ma pur morrà piagato. Sorrise al mio presagio Ma nella fossa ha il pié. Verdi,Giuseppe/Un Ballo in Maschera+/II
https://w.atwiki.jp/asigami/pages/2208.html
曲名 アーティスト フォルダ 難易度 BPM NOTES/FREEZE(SHOCK) Adularia DJ TOTTO DDR2014 踊10 180 290/14 STREAM VOLTAGE AIR FREEZE CHAOS 50 60 32 41 11 踊譜面(10) / 激譜面(14) 譜面 http //livedoor.blogimg.jp/yanmar195/imgs/f/d/fd170a4a.png 難易度投票 動画 https //www.youtube.com/watch?v=ewxEwx-WwdI (×2.0, NOTE) 解説 「発見!よみがえったBEMANI遺跡(2014/7/24~)」における3曲目の解禁楽曲。beatmaniaIIDX21 SPADAからの移植。 「アデュラリア」と読む。正長石のなかでも透明で菱形のもの、氷長石のことを指す。移植元のIIDXおよびDDRのムービーでは氷長石をモチーフにしたものが使われている。 曲の長さの割に290ノーツしかなくスカスカな方であるが後半になるにつれ密度が上がる。一度だけ8分13連が出てくるが配置は単純なので問題ないだろう。 足10にしては大きくゲージを削られるような危険個所がない上に体力面で見ても同レベルの隅田川夏恋歌(踊)はおろか下位レベルのLOVE & JOY -Risk Junk MIX-(踊)やドリームキャッチャー(踊)、めうめうぺったんたん!!(踊)等よりも劣ることから逆詐称気味か。 コメント コメント(感想など) 最新の10件を表示しています。コメント過去ログ
https://w.atwiki.jp/gfxg/pages/160.html
ver 曲名 アーティスト BPM XG Before Daybreak TAG 144 難度・パート GUITAR BASS NOVICE 2.20 3.15 REGULAR 4.20 4.65 EXPERT 6.70 7.90 MASTER -.-- -.-- 攻略・コメント 譜面指定については【EXP-G】など文頭に指定をお願いします。推奨オプションに関しては理由付けもお願いします。 名前 コメント
https://w.atwiki.jp/gtasa-vehicles/pages/376.html
Caligula s Casino 概要 種類:カジノホテル 和音:カリギュラスカジノ 解説 ストリップにあるカジノホテル。「カリギュラスパレス」とも。 ローマ風のホテルで、公式ホームページによると創業30年の歴史がある(1962年創業?)。 マフィアに所有されていたり、強盗に遭うなど、ストーリー上でも度々登場。 The Four Dragons Casino、Casino floorと同じく、1Fのカジノで遊ぶことができるほか、地下室の一部、最上階の廊下、屋上などに入ることが可能。 モデルは「シーザーズパレス」というラスベガスに実在するカジノ。シーザーもカリギュラもローマ皇帝の名前。 画像