約 3,582,732 件
https://w.atwiki.jp/gfxg/pages/192.html
XG3新曲 XG3新曲6.00-6.99 7.00-7.99 8.00-8.99 9.00-9.99 6.00-6.99 Difficulty ver 曲名 CLASS PART BPM 譜面属性(16分換算BPM) 6.05 XG3 Snowy India REGULAR GUITAR 175 6.10 XG3 SCREW DRIVER EXPERT GUITAR 188 6.20 XG3 POWER EXPERT GUITAR 200 6.20 XG3 NEW LEGEND REGULAR GUITAR 162 6.20 XG3 SCREW DRIVER EXPERT BASS 188 6.25 XG3 ハートジャック EXPERT GUITAR 125 6.30 XG3 Dragontail Butterfly EXPERT BASS 170 6.30 XG3 POWER EXPERT BASS 200 6.35 XG3 Raidillon EXPERT BASS 200 6.40 XG3 アーリマン EXPERT GUITAR 136 6.50 XG3 Genesis Creation Narrative REGULAR BASS 270 6.50 XG3 NEW LEGEND REGULAR BASS 162 6.50 XG3 Restart EXPERT GUITAR 144 6.55 XG3 Snowy India REGULAR BASS 175 6.60 XG3 maximum the hormone REGULAR GUITAR 143-197 6.75 XG3 Raidillon EXPERT GUITAR 200 6.80 XG3 Dragontail Butterfly EXPERT GUITAR 170 6.90 XG3 Freeky Technique EXPERT BASS 145 7.00-7.99 Difficulty ver 曲名 CLASS PART BPM 譜面属性(16分換算BPM) 7.00 XG3 maximum the hormone EXPERT BASS 143-197 7.20 XG3 MAX!乙女心 EXPERT GUITAR 140 7.20 XG3 暗黒舞踏会 EXPERT BASS 175 7.25 XG3 SCREW DRIVER MASTER GUITAR 188 7.25 XG3 Snowy India EXPERT GUITAR 175 7.50 XG3 Genesis Creation Narrative EXPERT GUITAR 270 7.50 XG3 NEW LEGEND EXPERT GUITAR 162 7.55 XG3 暗黒舞踏会 EXPERT GUITAR 175 7.70 XG3 maximum the hormone EXPERT GUITAR 143-197 7.70 XG3 SCREW DRIVER MASTER BASS 188 7.75 XG3 Snowy India EXPERT BASS 175 8.00-8.99 Difficulty ver 曲名 CLASS PART BPM 譜面属性(16分換算BPM) 8.00 XG3 NEW LEGEND EXPERT BASS 162 8.05 XG3 Snowy India MASTER GUITAR 175 8.10 XG3 Snowy India MASTER BASS 175 8.20 XG3 maximum the hormone MASTER BASS 143-197 8.70 XG3 Genesis Creation Narrative MASTER BASS 270 9.00-9.99 Difficulty ver 曲名 CLASS PART BPM 譜面属性(16分換算BPM) 9.50 XG3 Genesis Creation Narrative MASTER GUITAR 270 9.50 XG3 maximum the hormone MASTER GUITAR 143-197
https://w.atwiki.jp/gfxg/pages/51.html
ver 曲名 アーティスト BPM XG2 X-Plan Tom-H@ck feat.Nadia 250 難度・パート GUITAR BASS NOVICE 1.95 2.40 REGULAR 4.60 3.75 EXPERT 6.50 6.60 MASTER -.-- -.-- 攻略・コメント 譜面指定については【EXP-G】など文頭に指定をお願いします。推奨オプションに関しては理由付けもお願いします。 名前 コメント
https://w.atwiki.jp/oper/pages/3241.html
このテンプレはポリウト方式で作成されています。 こちらの役名一覧に和訳を記載して管理人までお知らせください。 ATTO PRIMO Sinfonia (con coro) ▲CORO▼ O nume pietoso, O padre amoroso Che reggi ad un tempo La terra ed il ciel, Nume pietoso, ecc. Scena Prima (tenebrose caverne) ▲A▼ Scendiam… ▲B▼ Silenzio… ▲A▼ Silenzio… ▲B▼ Immerso, tutto nel sonno è l'universo… ▲A▼ Da questo ignoto, profondo speco a Palesarci non sorga un'eco. ▲TUTTI▼ Ancor ci asconda un velo arcano all'empio ferro che ne minaccia. Il giorno forse non è lontano che fra i martiri al mondo in faccia, per, noi la prece, con labbro esangue, al Re de' cieli s'innalzerà E più del labbro, il nostro sangue del Dio vivente favellerà. ▲NEARCO▼ (a Poliuto) Tu sei commosso! ▲POLIUTO▼ È ver… Sul capo mio l'onda che terge dall'antica macchia fia sparse in breve… Un sacro terror m'investe! ▲NEARCO▼ Di terror che parli? Quei che t'apre le braccia, ostia di pace s'offerse, e pace ei dona nell'alma in cui discende. ▲POLIUTO▼ Io n'ho ben d'uopo! Da procellosi affetti è sconvolta la mia. ▲NEARCO▼ Poliuto! ▲POLIUTO▼ Velen di gelosia mi freme il cor!… ▲NEARCO▼ Fia vero… ▲POLIUTO▼ Dir la parola, intendere il pensiero mal può di quanto amor la mia consorte amava… ed amo… Di tristezza ingombra talor la vidi, e tacito le guance solcarle amaro pianto a lei ne chiesi; con labbro incerto mendicò ragioni, che fur pretesti. A Callistene spersi il mio pensier geloso, e d'un rivale anch'ei sospetta. ▲NEARCO▼ Ah! Chi nomasti? Taci. Ministro d'un culto iniquo, ben costui le parti tutte ne adempie! Di virtù severa specchio è la tua consorte. Calmati… cessa. Il momento s'appressa il momento solenne! A Dio ti volgi, e quel soccorso implora, che invan giammai non fu richiesto. ▲POLlUTO▼ Io piego la fronte nella polve… … e gemo… e prego. D'un'alma troppo fervida tempra, buon Dio, gli affetti… Tu che lo puoi, tu dissipa gli orrendi miei sospetti… Nel combattuto cuore t'inebrii il mio favore, né più lo scuota un palpito che indegno sia di te… Ah, amor! (Partono. Entra Paolina, sola.) ▲PAOLINA▼ Ove m'inoltro? Qual tremendo speco! Ah! Vano il mio sospetto non fu! Qui certo han loco i sanguinosi altari, e le vietate orribili adunanze di lor, che Dio si fer un uom. Lo sposo,… Anch'egli dunque? O morte, rapito m'hai l'amante, ora il consorte bieca sogguardi!… Gente s'appressa!… (Entra Nearco, seguito da un drappello di Cristiani) ▲NEARCO▼ Fin, che si compia il rito cauti vegliate della rupe il varco. In voi m'affido. ▲UN CRISTIANO▼ Non temer. (esce) ▲PAOLINA▼ Nearco? ▲NEARCO▼ Qual voce! Che! traveggo! Donna, tu qui? ▲PAOLINA▼ Sull'orme di Poliuto trassi. Un dubbio, un fero dubbio è sorto nel mio pensier… La santa religion degli avi osato avria disdir? ▲NEARCO▼ Tu dici il vero. ▲PAOLINA▼ Numi! ▲NEARCO▼ Fatal mistero tu penetrasti! Una recente legge non più d'esilio, ma di pronta morte i neofiti coglie! La tua virtù fia pegno del tuo silenzio, ed il periglio estremo di Poliuto!… Andar m'è d'uopo. ▲▼ (Rientra) ▲PAOLINA▼ Io tremo! ▲POLIUTO ▼ (dalla speco) Infiamma quest'alma, spirto di Dio, che piena di speme a te ricovrò… E il premio le serba che avanza il desio, pei nostri nemici preghiamo, Signor. ▲PAOLINA▼ Un turbamento arcano lo provo!.. Al cor mi scende quella preghiera! È forza, È forza ch'io m'atterri! Oh! che mai sento!… Fin pei nemici loro! Divino accento! Di quai soavi lagrime aspersa è la mia gota!… Qual mi ricerca l'anima dolce potenza ignota!… Somiglia alla speranza… L'umana gioia avanza… Par che dal ciglio infranto mi cada un fosco vel!… Par che il devoto canto ritrovi un'eco in ciel! (Entrano Poliuto e Nearco quindi gli altri cristiani) ▲NEARCO▼ Mira… ▲POLIUTO▼ Donna!… ▲PAOLINA▼ Ah, sposo mio… Di'… rispondi… Abbandonasti il tuo rito? ▲POLIUTO▼ Un vero Dio me raccolse. ▲PAOLINA▼ Ed obliasti qual rigor? ▲POLIUTO▼ Nol temo, nol temo. Donde viene il periglio, onde viene il terror? (odesi lieta musica guerriera, i cristiani ricompariscono) ▲NEARCO▼ Un favorito del sommo imperator, un più tremendo proconsol empio in questo dì qui giunge, e il suo braccio feroce ora dal cor n'è sprone a carnefici nostri, onde novelli s'inventino supplici. ▲POLIUTO▼ Io l'affronto il furore; al lor pugnali già presento il sen. ▲PAOLINA▼ Ah! deh, taci! Al proconsole e a mio padre più ancora cela il segreto. Io pure il taccio. ▲POLIUTO▼ Che io rinneghi quel Dio che tanto adoro! ▲PAOLINA▼ Taci, se m'ami! Taci… taci, se m'ami, o di spavento, o di spavento morrò! ▲POLIUTO▼ Oggetto de miei numi, gentil pensier di me, clemente fra gli eletti Iddio ti chiama a sé. ▲PAOLINA▼ Ah! se tu m'ami, taci Piangendo chieggo a te. Lo sdegno lor paventa, Lo sposo salva a me, Paventa il loro sdegno! ▲NEARCO, CRISTIANI▼ Nell'ombra e nel silenzio volgiamo amici il piè,… Poter un Dio clemente farà trionfar la fè ecc. ▲POLIUTO▼ Oggetto de miei numi, gentil pensier di me, clemente fra gli eletti Iddio ti chiama sé. ▲PAOLINA▼ Se tu m'ami, Ah, taci, piangendo chieggo a te, lo sposo salva a me, ah, si, ecc. ▲UN CRISTIANO▼ Omai da lunge nell'immense pianure brillan le insegne di romane legion. ▲NEARCO▼ Il proconsol s'avanza del alto Imperator Qui Severo giunge armato. ▲PAOLINA▼ Ah! Severo!… E combattendo ei sul campo non mori? ▲NEARCO▼ Egli vive. ▲PAOLINA▼ O ciel!… che sento? Ah! Egli vive! Severo? Ah! Perchè di stolto giubilo mi balzi, o cor, nel petto?… Vive l'amato oggetto, ma spento egli è per me! Condanna questi palpiti il mio dover… la sorte… Il palpito di morte meglio s'addice a te… Perchè mi balzi, o cor, perchè? L'amato oggetto è spento, Spento egli è per me; Il palpito di morte Ah, s'addice a te. (Partono) Scena Seconda (piazza di Mitilene. Severo preceduto dalle sue legioni) ▲CORO▼ Plausi all'inclito Severo, lauri eterni alla sua chioma; egli è vita dell'impero, brando e scudo agli è di Roma, sì, vita… Plausi all'inclito Severo, ecc. Saggio in pace; forte in guerra, fra i mortali un Dio sembrò Plausi all'inclito Severo lauri eterni alla sua chioma. In guerra fra mortali un Dio sembrò, ecc. Plausi! Plausi! Viva! ▲SEVERO▼ Decio, signor del mondo, popolo armeno, a te m'invia felice egli ti brama, ed a tal uopo ingiunto m'ha d'estirpar l'iniqua sacrilega genia ribelle ai numi, che s'annida fra voi, come tra i fiori malvagia serpe. (da sé) In breve ti rivedrò, mia speme! Il sen mi scuote un palpitar frequente!… La tua dolce presenza il cor già sente! Di tua beltade immagine è questo sol ch'io miro; Piena è di te quest'aura, piena del tuo respiro… Ah! tutto in queste arene parla contento e amor! Celeste Iddio propizio chiuse la mia ferita, pur da te lunge, ah! Misero! Io non sentia la vita… Dappresso a te, mio bene, saprò che vivo ancor! ecc. (Entrano Callistene, Poliuto, ecc.) ▲CALLISTENE▼ Come fausta è a noi l'aurora che in Armenia ti conduce; a'tuoi voti Giove ognora Fausto arrida, invitto Duce ▲SEVERO▼ Grato appien!… (vede Felice) Sei tu?…M'abbraccia. E la figlia? ▲FELICE▼ (sa sè) Ciel!… che mai, che dir posso? … il cor s'agghiaccia! ▲SEVERO▼ Non rispondi? ▲FELICE▼ La vedrai… ▲SEVERO▼ Ella forse? ▲FELICE▼ Al tuo cospetto mira intanto il suo consorte. ▲SEVERO▼ (come tocco da fulmine) Il consorte! ▲POLIUTO▼ (da sé) Qual sospetto! ▲FELICE▼ (da sé) Oh momento! ▲SEVERO▼ (da sé) Oh colpo! ▲CALLISTENE▼ (da sé) Oh sorte! ▲FELICE▼ (da sé) Fremo! ▲SEVERO▼ (da sé) Non deliro?… Ella?) ▲CALLISTENE▼ (da sé) Oh sorte! ▲POLIUTO▼ (da sé) Si converse di pallor ▲SEVERO▼ Altrui porgesti, donna rea, la mano e il cor?… Ahimè! No, l'acciar non fu spietato che versava il sangue mio, ma spietato fu quel Dio che la vita a me serbò! Godi pure, o core ingrato, gel di morte in sen mi piomba… Quest'avanzo della tomba alla tomba io renderò. No l'acciar non fu spietato… ▲CORO▼ Gloria! Gloria! Fra i mortali un Dio sembro! Plausi all'inclito Severo, lauri eterni alla sua chioma; egli è vita dell'impero. Saggio in pace, forte in guerra, fra i mortali un Dio sembrò! (Severo entra nel palagio; tutti lo seguono.) Fine dell'Atto Primo ATTO PRIMO Sinfonia (con coro) CORO O nume pietoso, O padre amoroso Che reggi ad un tempo La terra ed il ciel, Nume pietoso, ecc. Scena Prima (tenebrose caverne) A Scendiam… B Silenzio… A Silenzio… B Immerso, tutto nel sonno è l'universo… A Da questo ignoto, profondo speco a Palesarci non sorga un'eco. TUTTI Ancor ci asconda un velo arcano all'empio ferro che ne minaccia. Il giorno forse non è lontano che fra i martiri al mondo in faccia, per, noi la prece, con labbro esangue, al Re de' cieli s'innalzerà E più del labbro, il nostro sangue del Dio vivente favellerà. NEARCO (a Poliuto) Tu sei commosso! POLIUTO È ver… Sul capo mio l'onda che terge dall'antica macchia fia sparse in breve… Un sacro terror m'investe! NEARCO Di terror che parli? Quei che t'apre le braccia, ostia di pace s'offerse, e pace ei dona nell'alma in cui discende. POLIUTO Io n'ho ben d'uopo! Da procellosi affetti è sconvolta la mia. NEARCO Poliuto! POLIUTO Velen di gelosia mi freme il cor!… NEARCO Fia vero… POLIUTO Dir la parola, intendere il pensiero mal può di quanto amor la mia consorte amava… ed amo… Di tristezza ingombra talor la vidi, e tacito le guance solcarle amaro pianto a lei ne chiesi; con labbro incerto mendicò ragioni, che fur pretesti. A Callistene spersi il mio pensier geloso, e d'un rivale anch'ei sospetta. NEARCO Ah! Chi nomasti? Taci. Ministro d'un culto iniquo, ben costui le parti tutte ne adempie! Di virtù severa specchio è la tua consorte. Calmati… cessa. Il momento s'appressa il momento solenne! A Dio ti volgi, e quel soccorso implora, che invan giammai non fu richiesto. POLlUTO Io piego la fronte nella polve… … e gemo… e prego. D'un'alma troppo fervida tempra, buon Dio, gli affetti… Tu che lo puoi, tu dissipa gli orrendi miei sospetti… Nel combattuto cuore t'inebrii il mio favore, né più lo scuota un palpito che indegno sia di te… Ah, amor! (Partono. Entra Paolina, sola.) PAOLINA Ove m'inoltro? Qual tremendo speco! Ah! Vano il mio sospetto non fu! Qui certo han loco i sanguinosi altari, e le vietate orribili adunanze di lor, che Dio si fer un uom. Lo sposo,… Anch'egli dunque? O morte, rapito m'hai l'amante, ora il consorte bieca sogguardi!… Gente s'appressa!… (Entra Nearco, seguito da un drappello di Cristiani) NEARCO Fin, che si compia il rito cauti vegliate della rupe il varco. In voi m'affido. UN CRISTIANO Non temer. (esce) PAOLINA Nearco? NEARCO Qual voce! Che! traveggo! Donna, tu qui? PAOLINA Sull'orme di Poliuto trassi. Un dubbio, un fero dubbio è sorto nel mio pensier… La santa religion degli avi osato avria disdir? NEARCO Tu dici il vero. PAOLINA Numi! NEARCO Fatal mistero tu penetrasti! Una recente legge non più d'esilio, ma di pronta morte i neofiti coglie! La tua virtù fia pegno del tuo silenzio, ed il periglio estremo di Poliuto!… Andar m'è d'uopo. (Rientra) PAOLINA Io tremo! POLIUTO (dalla speco) Infiamma quest'alma, spirto di Dio, che piena di speme a te ricovrò… E il premio le serba che avanza il desio, pei nostri nemici preghiamo, Signor. PAOLINA Un turbamento arcano lo provo!.. Al cor mi scende quella preghiera! È forza, È forza ch'io m'atterri! Oh! che mai sento!… Fin pei nemici loro! Divino accento! Di quai soavi lagrime aspersa è la mia gota!… Qual mi ricerca l'anima dolce potenza ignota!… Somiglia alla speranza… L'umana gioia avanza… Par che dal ciglio infranto mi cada un fosco vel!… Par che il devoto canto ritrovi un'eco in ciel! (Entrano Poliuto e Nearco quindi gli altri cristiani) NEARCO Mira… POLIUTO Donna!… PAOLINA Ah, sposo mio… Di'… rispondi… Abbandonasti il tuo rito? POLIUTO Un vero Dio me raccolse. PAOLINA Ed obliasti qual rigor? POLIUTO Nol temo, nol temo. Donde viene il periglio, onde viene il terror? (odesi lieta musica guerriera, i cristiani ricompariscono) NEARCO Un favorito del sommo imperator, un più tremendo proconsol empio in questo dì qui giunge, e il suo braccio feroce ora dal cor n'è sprone a carnefici nostri, onde novelli s'inventino supplici. POLIUTO Io l'affronto il furore; al lor pugnali già presento il sen. PAOLINA Ah! deh, taci! Al proconsole e a mio padre più ancora cela il segreto. Io pure il taccio. POLIUTO Che io rinneghi quel Dio che tanto adoro! PAOLINA Taci, se m'ami! Taci… taci, se m'ami, o di spavento, o di spavento morrò! POLIUTO Oggetto de miei numi, gentil pensier di me, clemente fra gli eletti Iddio ti chiama a sé. PAOLINA Ah! se tu m'ami, taci Piangendo chieggo a te. Lo sdegno lor paventa, Lo sposo salva a me, Paventa il loro sdegno! NEARCO, CRISTIANI Nell'ombra e nel silenzio volgiamo amici il piè,… Poter un Dio clemente farà trionfar la fè ecc. POLIUTO Oggetto de miei numi, gentil pensier di me, clemente fra gli eletti Iddio ti chiama sé. PAOLINA Se tu m'ami, Ah, taci, piangendo chieggo a te, lo sposo salva a me, ah, si, ecc. UN CRISTIANO Omai da lunge nell'immense pianure brillan le insegne di romane legion. NEARCO Il proconsol s'avanza del alto Imperator Qui Severo giunge armato. PAOLINA Ah! Severo!… E combattendo ei sul campo non mori? NEARCO Egli vive. PAOLINA O ciel!… che sento? Ah! Egli vive! Severo? Ah! Perchè di stolto giubilo mi balzi, o cor, nel petto?… Vive l'amato oggetto, ma spento egli è per me! Condanna questi palpiti il mio dover… la sorte… Il palpito di morte meglio s'addice a te… Perchè mi balzi, o cor, perchè? L'amato oggetto è spento, Spento egli è per me; Il palpito di morte Ah, s'addice a te. (Partono) Scena Seconda (piazza di Mitilene. Severo preceduto dalle sue legioni) CORO Plausi all'inclito Severo, lauri eterni alla sua chioma; egli è vita dell'impero, brando e scudo agli è di Roma, sì, vita… Plausi all'inclito Severo, ecc. Saggio in pace; forte in guerra, fra i mortali un Dio sembrò Plausi all'inclito Severo lauri eterni alla sua chioma. In guerra fra mortali un Dio sembrò, ecc. Plausi! Plausi! Viva! SEVERO Decio, signor del mondo, popolo armeno, a te m'invia felice egli ti brama, ed a tal uopo ingiunto m'ha d'estirpar l'iniqua sacrilega genia ribelle ai numi, che s'annida fra voi, come tra i fiori malvagia serpe. (da sé) In breve ti rivedrò, mia speme! Il sen mi scuote un palpitar frequente!… La tua dolce presenza il cor già sente! Di tua beltade immagine è questo sol ch'io miro; Piena è di te quest'aura, piena del tuo respiro… Ah! tutto in queste arene parla contento e amor! Celeste Iddio propizio chiuse la mia ferita, pur da te lunge, ah! Misero! Io non sentia la vita… Dappresso a te, mio bene, saprò che vivo ancor! ecc. (Entrano Callistene, Poliuto, ecc.) CALLISTENE Come fausta è a noi l'aurora che in Armenia ti conduce; a'tuoi voti Giove ognora Fausto arrida, invitto Duce SEVERO Grato appien!… (vede Felice) Sei tu?…M'abbraccia. E la figlia? FELICE (sa sè) Ciel!… che mai, che dir posso? … il cor s'agghiaccia! SEVERO Non rispondi? FELICE La vedrai… SEVERO Ella forse? FELICE Al tuo cospetto mira intanto il suo consorte. SEVERO (come tocco da fulmine) Il consorte! POLIUTO (da sé) Qual sospetto! FELICE (da sé) Oh momento! SEVERO (da sé) Oh colpo! CALLISTENE (da sé) Oh sorte! FELICE (da sé) Fremo! SEVERO (da sé) Non deliro?… Ella?) CALLISTENE (da sé) Oh sorte! POLIUTO (da sé) Si converse di pallor SEVERO Altrui porgesti, donna rea, la mano e il cor?… Ahimè! No, l'acciar non fu spietato che versava il sangue mio, ma spietato fu quel Dio che la vita a me serbò! Godi pure, o core ingrato, gel di morte in sen mi piomba… Quest'avanzo della tomba alla tomba io renderò. No l'acciar non fu spietato… CORO Gloria! Gloria! Fra i mortali un Dio sembro! Plausi all'inclito Severo, lauri eterni alla sua chioma; egli è vita dell'impero. Saggio in pace, forte in guerra, fra i mortali un Dio sembrò! (Severo entra nel palagio; tutti lo seguono.) Fine dell'Atto Primo Donizetti,Gaetano/Poliuto/II
https://w.atwiki.jp/thunderstone/pages/340.html
Taproot Blade カードタイプ:Village/村 エキスパンション:Caverns of Bane(Advance) 英語版 Card Name Number Class Cost Gold Weight Light VP Text Taproot Blade 8 Weapon・Edged・Light 6 2 4 * Magic Attack +1Dungeon Destroy 1 card to add Magic Attack +2 and Light +1. 日本語版(仮訳) カード名 枚数 分類 コスト 金貨値 重量 明かり 勝利点 テキスト タップルート・ブレード 8 武器・鋭利・明かり 6 2 4 * 魔法攻撃+1ダンジョン:カード1枚を廃棄することで魔法攻撃+2と明かり+1を得る。 カード解説/CARD GLOSSARY カード分析 所感 Taproot(直根)とはゴボウのようにまっすぐ伸びる根のこと。引き抜くと武器として使えるものが生えているのがCaverns of Baneの世界のようだ。他の植物武器も含めて生態が気になるところである。 定番の特定条件でFlaming Sword/フレイム・ソード相当になるカード。これはカード1枚を養分として能力を発揮する、とんだ魔剣もあったものである。どのように養分吸収しているかは不明、ひょっとしたら肥料にしてから引き抜くのかもしれない。 当然ながら威力は高いのだが、カード1枚を減らしている分総攻撃力では少々劣る面がある。また、素の攻撃力が+1どまりなのも難点。廃棄対象が無い手札ではむしろ足を引っ張ってしまう。 対象に制限を持たない廃棄能力持ちなので圧縮カードとしての機能を期待したいところだが、ダンジョン能力であり、何より武器であるところがなかなか難しい。 重さ4のためRegularが素で装備できない。安定した運用には体力4以上の英雄がそれなりの枚数必要。手札がカツカツになるので食料等の体力増強カードはお勧めできない。 とはいえRegular+Thunderstone Shardでの利用を完全に捨てていいかというと微妙なところ。本線の英雄の数が揃うまではRegular、Shardともに廃棄に踏み切るのが躊躇われる。 Torch/たいまつ処分も不安が残るので、まずはLongSpearがもっとも妥当か。 圧縮狙いでの投入枚数だが、3人プレイでダンジョンに向かう回数が10回程度であることを考えると、1枚では基本カードの処分には足りない。かといって同時に3枚以上引いても無意味であることを考えると2枚が理想か。呪いやKobold・Humanoidのような処分対象が多い場では3枚もあり。 LongspearをRegularに装備させてドロー能力を使用した場合、Regularの廃棄は出来なくなるがLongspearの廃棄は可能。ワリと重要な技である。 Taproot Bladeを装備している英雄自身を廃棄することも出来る。無論Taproot Blade自身も。攻撃力が損失してしまうが、処分のタネがなくなって来た頃合には選択肢として考えてもいい。 圧縮カードとして採用するとどうにもままならなくてストレスがたまることが多い。むしろお手軽高威力武器として1枚差しにとどめるほうがいいのかもしれない。 シナジー Fighter Avatar:重量3になることで運用面が劇的に変化する。ダンジョン廃棄カードとしては相当安定した性能に。 アンチシナジー 得意なモンスター 苦手なモンスター クラシック版カード使用時
https://w.atwiki.jp/oper/pages/2127.html
このテンプレはポリウト方式で作成されています。 こちらの役名一覧に和訳を記載して管理人までお知らせください。 ATTO PRIMO Scena Prima (Campo di battaglia sulle rive dell'Idaspe. Tende e carri rovesciati; soldati, disperse armi, insegne, ed altri avanzi dell'esercito di Poro di Ptio disfatto da Alessandro) 1. Recitativo Accompagnato ▼PORO▲ Fermatevi, compagni! Ah! con la fuga mai si compra una vita. A chi ragiono? Sorte, m'abbandonasti! È dunque in cielo sì temuto Alessandro, che a suo favor può far ingiusti i numi? Ah! si mora, e si scemi il trionfo a costui! Già visse assai, chi libero morì. (in atto d'uccidersi) Recitativo (Gandarte entra) ▼GANDARTE▲ Mio re, che fai? ▼PORO▲ All'ira degli dèi involo un infelice. ▼GANDARTE▲ Serbati alla vendetta. E a Cleofide vivi! ▼PORO▲ Oh dèi, quel nome d'amor di gelosia mi strugge il core! Alessandro l'adora. ▼GANDARTE▲ E puoi lasciarla? ▼PORO▲ No! Si contenda ancora quel tesoro al rivale. ▼GANDARTE▲ Ma stuol nemico s'avanza. Oh dèi! fuggi, mio re nascondi! ▼PORO▲ Io fuggir? ▼GANDARTE▲ Ah! Signore, dammi il regal tuo serto, almen s'inganni il nemico così. (si cava il cimiero) ▼PORO▲ Ma il tuo periglio? ▼GANDARTE▲ Pensa al tuo scampo! (si scambiano i cimieri) ▼PORO▲ Oh dèi! Per tanta fedeltade esaurite pietosi i voti miei! 2. Aria ▼GANDARTE▲ È prezzo leggero d'un suddito il sangue, se all'indico impero conserva il suo re. Oh inganni infelici, se al par dei nemici restasse ingannato il fato da me. (parte) Scena Seconda (Timagene con spada nuda, séguito di Macedoni) Recitativo ▼TIMAGENE▲ Guerrier, t'arresta, e cedi quell'inutile acciaro. ▼PORO▲ Pria di vincermi, oh! quanto e di periglio e di sudor ti resta. ▼TIMAGENE▲ Su, macedoni, forza… ▼PORO▲ (volendosi difendere gli cade la spada) Ah! ferro ingrato! ▼ALESSANDRO▲ (giungendo) Olà, fermate! Io chiedo virtute in voi alla fortuna eguale. ▼TIMAGENE▲ Il cenno eseguirò. (parte) ▼PORO▲ (Fra se) Questi è il rivale. ▼ALESSANDRO▲ Guerrier, chi sei? ▼PORO▲ Mi chiamo Asbite, il Gange mi diè il natale; e per un genio antico son di Poro seguace e tuo nemico. ▼ALESSANDRO▲ (Frasè) Come ardito ragiona! (A Poro) E quali offese tu soffristi da me? ▼PORO▲ Queste che soffre tutto il mondo sconvolto dal tuo vasto desio di dominarlo. ▼ALESSANDRO▲ T'inganni, Asbite; io cerco, per dar lustro a miei fasti, un'emula virtù che mi contrasti. ▼PORO▲ Forse in Poro l'avrai. ▼ALESSANDRO▲ Qual è di Poro l'indole, il genio? ▼PORO▲ È degno d'un guerriero e d'un re. ▼ALESSANDRO▲ (Fra sè) Oh coraggio sublime! (A Poro) Asbite, vanne libero al tuo signore, digli che vinto solo da me si chiami; poi torni ai regni suoi. ▼PORO▲ Male scegliesti tuo ambasciator Asbite. ▼ALESSANDRO▲ Generoso però tu parmi; il passo abbia libero, Asbite, e al fianco illustre prendi questa ch'io cingo, ricca di Dario e preziosa spoglia. (si leva la spada dal fianco e la dà a Poro) ▼PORO▲ Il dono accetto; e ti diran tra poco mille e mille ferite, qual uso a danni tuoi ne faccia Asbite. N. 3 Aria Vedrai con tuo periglio di questa spada il lampo come baleni in campo sul ciglio al donator. Conoscerai chi sono, ti pentirai del dono, ma sarà tardi allor. (parte) Scena Terza (Alessandro) Recitativo ▼ALESSANDRO▲ Oh sublime ardimento! (Timagene entra con Erissena incatenata) ▼TIMAGENE▲ La germana di Poro t'offre la sorte. ▼ERISSENA▲ Oh dèi! D'Erissena che fia? ▼ALESSANDRO▲ Chi di quei lacci l'innocenza aggravò? ▼TIMAGENE▲ Questi di Poro sudditi per piacerti. ▼ALESSANDRO▲ Indegni, i ceppi sian raddoppiati a questi vili, e a Poro si scorti. Tu real donzella intanto libera sei; sta' lieta e asciuga il pianto! N. 4 Aria ▼ALESSANDRO▲ Vil trofeo d'un alma imbelle è quel ciglio allorché piange; io non venni infino al Gange le donzelle a debellar. Ho rossor di quegli allori che non han fra' miei sudori cominciato a germogliar. (parte) Scena Quarta (Erissena e Timagene) ▼ERISSENA▲ Questo è Alessandro? ▼TIMAGENE▲ È questo. ▼ERISSENA▲ Io mi credea che avessero li Greci più rigido l'aspetto, Più fiero il care. ▼TIMAGENE▲ Se le greche sembianze ti sono grate così, son greco anch'io; t'offro gli affetti miei. ▼ERISSENA▲ Non è greco Alessandro, O tu no 'l sei. ▼TIMAGENE▲ (Fra sè) Alessandro m'offende sino nell'amor mio. Mio padre uccise, farò vendetta, è Poro, Poro istesso… (Ad Erissena) Ma dimmi, già per lui tra gl'amorosi affanni dunque vive Erissena. ▼ERISSENA▲ Io? ▼TIMAGENE▲ Si. ▼ERISSENA▲ T'inganni. N. 5 Aria ▼ERISSENA▲ Chi vive amante sai che delira, spesso si lagna, sempre sospira né d'altro parla che di morir. Io non m'affanno, non mi querelo, giammai tiranno non chiamo il cielo, dunque il mio core d'amor non pena o pur l'amore non è martir. (parte) Scena Quarta (bis) (Timagene solo) Recitativo ▼TIMAGENE▲ So don que, a che si tarda insige, inganni, a mi cavalli tenti compro Alessandro. A priamo, priamo la forte, sento ce mi seconda amica sorte. N. 5 (bis) Aria ▼TIMAGENE▲ Se il va promette calma, ed il nocchier sprezza, poi l’onda il vento spezza, ed il periglio è allor d’esservi assorto; così se afflitta è l’alma perché fu avverso il fato, se il vede poi placato, non deve più irritar chi è suo conforto. Scena Quinta (Nella reggia di Cleofide. Cleofide con séguito) Recitativo ▼CLEOFIDE▲ Perfidi! Ite di Poro a ricercar nel campo. (Poro entra) ▼PORO▲ (Fra sè) Ecco l'infida! (A Cleofide) Io vengo apportator di fortunati eventi. ▼CLEOFIDE▲ Respira, oh cor! Che arrechi? ▼PORO▲ Per Alessandro al fine si dichiarò la sorte; a me non resta che un inutile ardir. ▼CLEOFIDE▲ Son queste, oh dèi, le felici novelle? ▼PORO▲ Io non saprei per te più liete immaginarne; il caro verrà tra poco a offrirti i suoi trofei ▼CLEOFIDE▲ Ah! Non dirmi così; che ingiusto sei! ▼PORO▲ Ingiusto? A ognuno è noto, che di lui serpe la tua beltà farsi tiranna. ▼CLEOFIDE▲ Ogn'uno pur s'inganna; torna a te stesso. ▼PORO▲ Ah! so che l'ami. ▼CLEOFIDE▲ Sol per salvarti io fingo; tu geloso così m'offendi? ▼PORO▲ Oh! dèi! ▼CLEOFIDE▲ Tollerar più non posso così barbari oltraggi. Vo' fuggir questo cielo. ▼PORO▲ Fermati; ascolta! Io ti prometto, oh cara, di mai più dubitar della tua fede. ▼CLEOFIDE▲ Ancor non m'assicuro. Giuralo! ▼PORO▲ A tutti i nostri dèi lo giuro. N. 6 Arioso ▼PORO▲ Se mai più sarò geloso, mi punisca il sacro nume che dell'India è domator. Scena Sesta (Entra Erissena accompagnata da' Macedoni) Recitativo ▼CLEOFIDE▲ Erissena! Che veggo! ▼PORO▲ Io ti credevo prigioniera nel campo. ▼ERISSENA▲ Il vincitor pietoso a voi mi rende. ▼CLEOFIDE▲ Che di me ti richiese? ▼PORO▲ (Fra sè) Oh che desto! ▼ERISSENA▲ Ridirti non saprei. Sì che mi piacque quel dolce favellar, quel bel sembiante, quell'alma grande, il brio… ▼PORO▲ (Fra sè) Ah! ch'importuna. (Ad Erissena) Cleofide da te questo non chiede. ▼CLEOFIDE▲ Macedoni guerrieri, tornate al vostro re, ditegli, quanto anche tra noi la sua virtù s'ammira, ditegli, che al suo piede tra le falange armate Cleofide verrà. (partono i macedoni) ▼PORO▲ Come? ▼CLEOFIDE▲ (a Poro) N'andate! Che insolito timore or t'avvelena? ▼PORO▲ Lo tolga il cielo. (Fra sè) Oh giuramento! Oh pena! N. 7 Aria ▼CLEOFIDE▲ Se mai turbo il tuo riposo, se m'accendo ad altro lume, pace mai non abbia il cor. Fosti sempre il mio bel nume, sei tu solo il mio diletto e sarai l'ultimo affetto come fosti il primo amor. (parte) Scena Settima (Erissena e Poro) Recitativo ▼PORO▲ Cleofide va al campo ed io qui resto? ▼ERISSENA▲ Scaccia un vano timore! ▼PORO▲ Soffrir non posso più; pronto si segna quel infedel… (Gandarte soppraggiunge) ▼GANDARTE▲ Dove, mio re? ▼PORO▲ Nel campo. ▼GANDARTE▲ Sire deh frena un disperato ardire. Seppi che di reggio serto Timagene ingannò. Poro mi crede; mi parlò; lo scopersi nemico d'Alessandro assai da lui noi possiamo sperare. ▼PORO▲ Ah non è questa la mia cura maggiore. Al greco duce Cleofide s'invia; non deggio rimaner. ▼GANDARTE▲ Fermati; e vuoi per vana gelosia scomporre i grandi segni? ▼PORO▲ Ah lo conosco, amico, e mille volte il giorno scaccio i sospetti, e a ricadervi io torno. N. 8 Aria ▼PORO▲ Se possono tanto due luci vezzose, son degne di pianto le furie gelose d'un alma infelice, d'un misero cor. S'accenda un momento chi sgrida, chi dice che vano è il tormento, che ingiusto è il timor. (parte) Scena Ottava (Erissena e Gandarte) Recitativo ▼ERISSENA▲ Dimmi vedesti in sugli opposti lidi dell'Idaspe Alessandro? ▼GANDARTE▲ Ancor no 'l vidi. ▼ERISSENA▲ Se Alessandro una volta giungi a veder, gli troverai nel volto insolita beltà. ▼GANDARTE▲ Per fama è nota. ▼ERISSENA▲ Lega il cor quando parla; porta le grazie in fronte, e… ▼GANDARTE▲ Temo, oh cara, sia detto con tua pace che Alessandro ti piaccia. ▼ERISSENA▲ È ver, mi piace. ▼GANDARTE▲ Ti piace? Oh dèi! Crudele, gli affetti a me dovuti altrui comparti? ▼ERISSENA▲ Dunque per ben amarti tutto il resto del mondo odiar degg'io? ▼GANDARTE▲ Me infelice! Che intendo? Chi udii caso in amore eguale al mio? N. 9 Aria ▼GANDARTE▲ Compagni nell'amore se tollerar non sai, non puoi trovare un core che avvampi mai per te. Chi tanta fé richiede si rende altrui molesto, questo rigor di fede più di stagion non è. (partono) Scena Nona (Gran padiglione d'Alessandro vicino all'Idaspe con vista della reggia di Cleofide sull'altra sponda del fiume, Alessandro) Recitativo ▼ALESSANDRO▲ (Fra sè) Ecco vien la cagion de' miei tormenti. N. 10 Sinfonia (Si vedono venire molte barche per il fiume dalle quali scendono Indiani che portano molti doni. Cleofide sbarca dalla barca principale e viene incontrata da Alessandro) Recitativo ▼CLEOFIDE▲ Ciò che t'offro, Alessandro, è quanto di più raro ha il nostro suolo. ▼ALESSANDRO▲ Vil desio di tesori qui non mi trasse. Timagene, alle navi tornino quei tesori. (Timagene si ritira) ▼ALESSANDRO▲ Siedi, oh regina! (Fra sè) Che amabile sembianza! ▼CLEOFIDE▲ (Fra sè) Mie lusinghe alla prova. ▼ALESSANDRO▲ (Fra sè) Alma costanza. ▼CLEOFIDE▲ A te, signor, non voglio rimproverar le mie sventure. Basti dirti, ch'io non credea che venisse Alessandro per trionfar, oh dèi! di donna imbelle, che ammira i pregi suoi, che sua clemenza spiegò come se fosse… ▼ALESSANDRO▲ (Fra sè) E qual assalto? ▼CLEOFIDE▲ Nello stato infelice ove mi vedo. Non chiamarmi nemica, altro non chiedo. ▼ALESSANDRO▲ Tu di Poro in soccorso… ▼CLEOFIDE▲ Oh dèi, che ascolto! Sei tu che parli? Si perda pur scettri, vassalli, e vita, negli elisi onorata quest'alma avrà sembianza. ▼ALESSANDRO▲ (Fra sè) Ah sento vacillar la mia costanza. ▼CLEOFIDE▲ Tu non mi guardi, e fuggi l'incontro del mio ciglio? Tanto odiosa ti son? ▼ALESSANDRO▲ Ma non è ver. Sappi… T'inganni… (Fra sè) Oh dio. M'uscì quasi da' labbri «idolo mio» Scena Decima (Timagene entra) ▼TIMAGENE▲ Monarca impaziente il duce Asbite chiede a nome di Poro teco parlar. ▼ALESSANDRO▲ Scusa, oh regina! Ei venga. Scena Undicesima (Poro entra) ▼PORO▲ (Fra sè) Eccola. O gelosia! ▼CLEOFIDE▲ (Fra sè) Poro? ▼PORO▲ Perdona, Cleofide. Alessandro, di tua lunga dimora chi n'è ben degno. ▼CLEOFIDE▲ (Fra sè) Già di nuovo è geloso! Ardo di sdegno. ▼ALESSANDRO▲ Parla, Asbite. Che chiede Poro da me? ▼PORO▲ L'offerte tue ricusa; né vinto ancor si chiama ▼ALESSANDRO▲ Tenti dunque di nuovo… ▼CLEOFIDE▲ Eh no, sospendi, Signor, La tua credenza. Alla mia reggia, amico, Oh vincitor, vieni, e saprai meglio di Poro i sensi. ▼PORO▲ Non fidarti, Alessandro! È quella infida avvezza ad ingannar. ▼ALESSANDRO▲ Dì, troppo audace. ▼PORO▲ Tradì il mio re in amor… ▼CLEOFIDE▲ (Fra sè) S'ingelosisce (Ad Alessandro) E chi potrebbe, oh dèi, non amar Alessandro? ▼PORO▲ (Fra sè) Oh infedeltà! ▼ALESSANDRO▲ Che ascolto? ▼CLEOFIDE▲ Ah! se l'acquisto potessi del tuo cor… ▼ALESSANDRO▲ Basta, oh regina; godi pur la tua pace e i regni tuoi. Amico e difensor, lodo ed ammiro, ma però non adoro il tuo sembiante. Son guerrier su l'Idaspe e non amante. N. 11 Aria ▼ALESSANDRO▲ Se amore a questo petto non fosse ignoto affetto, per te m'accenderei, lo proverei per te. Ma se quest'alma avvezza non è a si dolce ardore, colpa di tua bellezza, colpa non è d'amore e colpa mia non è. (parte) Scena Dodicesima (Poro e Cleofide) Recitativo ▼PORO▲ Lode agli dèi! Son persuaso alfine della tua fedeltà. ▼CLEOFIDE▲ Lode agli dèi! Poro di me si fida, più geloso non è. Ricordo il giuramento. ▼PORO▲ La promessa rammento. ▼CLEOFIDE▲ Si conosce. ▼PORO▲ Si vede. ▼CLEOFIDE▲ Che placido amator! ▼PORO▲ Che bella fede! N. 12 Duetto ▼PORO▲ Se mai turbo il tuo riposo, se m'accendo per altro lume pace mai non abbia il cor. ▼CLEOFIDE▲ Se mai più sarò geloso, mi punisca il sacro nume, che dell'India è domator. ▼PORO▲ Infedel, questo è l'amore? ▼CLEOFIDE▲ Menzogner, questa è la fede? ▼CLEOFIDE, PORO▲ Chi non crede al mio dolore che lo possa un dì provar. ▼PORO▲ Per chi perdo, giusti dèi il riposo de' miei giorni! ▼CLEOFIDE▲ A chi mai gl'affetti miei giusti dèi serbai finora? Insieme ▼CLEOFIDE▲ Ah si mora e non si torni per l'ingrato a sospirar. ▼PORO▲ Ah si mora e non si torni per l'ingrata a sospirar. ATTO PRIMO Scena Prima Campo di battaglia sulle rive dell'Idaspe. Tende e carri rovesciati; soldati, disperse armi, insegne, ed altri avanzi dell'esercito di Poro di Ptio disfatto da Alessandro 1. Recitativo Accompagnato PORO Fermatevi, compagni! Ah! con la fuga mai si compra una vita. A chi ragiono? Sorte, m'abbandonasti! È dunque in cielo sì temuto Alessandro, che a suo favor può far ingiusti i numi? Ah! si mora, e si scemi il trionfo a costui! Già visse assai, chi libero morì. in atto d'uccidersi Recitativo Gandarte entra GANDARTE Mio re, che fai? PORO All'ira degli dèi involo un infelice. GANDARTE Serbati alla vendetta. E a Cleofide vivi! PORO Oh dèi, quel nome d'amor di gelosia mi strugge il core! Alessandro l'adora. GANDARTE E puoi lasciarla? PORO No! Si contenda ancora quel tesoro al rivale. GANDARTE Ma stuol nemico s'avanza. Oh dèi! fuggi, mio re nascondi! PORO Io fuggir? GANDARTE Ah! Signore, dammi il regal tuo serto, almen s'inganni il nemico così. si cava il cimiero PORO Ma il tuo periglio? GANDARTE Pensa al tuo scampo! si scambiano i cimieri PORO Oh dèi! Per tanta fedeltade esaurite pietosi i voti miei! 2. Aria GANDARTE È prezzo leggero d'un suddito il sangue, se all'indico impero conserva il suo re. Oh inganni infelici, se al par dei nemici restasse ingannato il fato da me. parte Scena Seconda Timagene con spada nuda, séguito di Macedoni Recitativo TIMAGENE Guerrier, t'arresta, e cedi quell'inutile acciaro. PORO Pria di vincermi, oh! quanto e di periglio e di sudor ti resta. TIMAGENE Su, macedoni, forza… PORO volendosi difendere gli cade la spada Ah! ferro ingrato! ALESSANDRO giungendo Olà, fermate! Io chiedo virtute in voi alla fortuna eguale. TIMAGENE Il cenno eseguirò. parte PORO Fra se Questi è il rivale. ALESSANDRO Guerrier, chi sei? PORO Mi chiamo Asbite, il Gange mi diè il natale; e per un genio antico son di Poro seguace e tuo nemico. ALESSANDRO Frasè Come ardito ragiona! A Poro E quali offese tu soffristi da me? PORO Queste che soffre tutto il mondo sconvolto dal tuo vasto desio di dominarlo. ALESSANDRO T'inganni, Asbite; io cerco, per dar lustro a miei fasti, un'emula virtù che mi contrasti. PORO Forse in Poro l'avrai. ALESSANDRO Qual è di Poro l'indole, il genio? PORO È degno d'un guerriero e d'un re. ALESSANDRO Fra sè Oh coraggio sublime! A Poro Asbite, vanne libero al tuo signore, digli che vinto solo da me si chiami; poi torni ai regni suoi. PORO Male scegliesti tuo ambasciator Asbite. ALESSANDRO Generoso però tu parmi; il passo abbia libero, Asbite, e al fianco illustre prendi questa ch'io cingo, ricca di Dario e preziosa spoglia. si leva la spada dal fianco e la dà a Poro PORO Il dono accetto; e ti diran tra poco mille e mille ferite, qual uso a danni tuoi ne faccia Asbite. N. 3 Aria Vedrai con tuo periglio di questa spada il lampo come baleni in campo sul ciglio al donator. Conoscerai chi sono, ti pentirai del dono, ma sarà tardi allor. parte Scena Terza Alessandro Recitativo ALESSANDRO Oh sublime ardimento! Timagene entra con Erissena incatenata TIMAGENE La germana di Poro t'offre la sorte. ERISSENA Oh dèi! D'Erissena che fia? ALESSANDRO Chi di quei lacci l'innocenza aggravò? TIMAGENE Questi di Poro sudditi per piacerti. ALESSANDRO Indegni, i ceppi sian raddoppiati a questi vili, e a Poro si scorti. Tu real donzella intanto libera sei; sta' lieta e asciuga il pianto! N. 4 Aria ALESSANDRO Vil trofeo d'un alma imbelle è quel ciglio allorché piange; io non venni infino al Gange le donzelle a debellar. Ho rossor di quegli allori che non han fra' miei sudori cominciato a germogliar. parte Scena Quarta Erissena e Timagene ERISSENA Questo è Alessandro? TIMAGENE È questo. ERISSENA Io mi credea che avessero li Greci più rigido l'aspetto, Più fiero il care. TIMAGENE Se le greche sembianze ti sono grate così, son greco anch'io; t'offro gli affetti miei. ERISSENA Non è greco Alessandro, O tu no 'l sei. TIMAGENE Fra sè Alessandro m'offende sino nell'amor mio. Mio padre uccise, farò vendetta, è Poro, Poro istesso… Ad Erissena Ma dimmi, già per lui tra gl'amorosi affanni dunque vive Erissena. ERISSENA Io? TIMAGENE Si. ERISSENA T'inganni. N. 5 Aria ERISSENA Chi vive amante sai che delira, spesso si lagna, sempre sospira né d'altro parla che di morir. Io non m'affanno, non mi querelo, giammai tiranno non chiamo il cielo, dunque il mio core d'amor non pena o pur l'amore non è martir. parte Scena Quarta bis Timagene solo Recitativo TIMAGENE So don que, a che si tarda insige, inganni, a mi cavalli tenti compro Alessandro. A priamo, priamo la forte, sento ce mi seconda amica sorte. N. 5 bis Aria TIMAGENE Se il va promette calma, ed il nocchier sprezza, poi l’onda il vento spezza, ed il periglio è allor d’esservi assorto; così se afflitta è l’alma perché fu avverso il fato, se il vede poi placato, non deve più irritar chi è suo conforto. Scena Quinta Nella reggia di Cleofide. Cleofide con séguito Recitativo CLEOFIDE Perfidi! Ite di Poro a ricercar nel campo. Poro entra PORO Fra sè Ecco l'infida! A Cleofide Io vengo apportator di fortunati eventi. CLEOFIDE Respira, oh cor! Che arrechi? PORO Per Alessandro al fine si dichiarò la sorte; a me non resta che un inutile ardir. CLEOFIDE Son queste, oh dèi, le felici novelle? PORO Io non saprei per te più liete immaginarne; il caro verrà tra poco a offrirti i suoi trofei CLEOFIDE Ah! Non dirmi così; che ingiusto sei! PORO Ingiusto? A ognuno è noto, che di lui serpe la tua beltà farsi tiranna. CLEOFIDE Ogn'uno pur s'inganna; torna a te stesso. PORO Ah! so che l'ami. CLEOFIDE Sol per salvarti io fingo; tu geloso così m'offendi? PORO Oh! dèi! CLEOFIDE Tollerar più non posso così barbari oltraggi. Vo' fuggir questo cielo. PORO Fermati; ascolta! Io ti prometto, oh cara, di mai più dubitar della tua fede. CLEOFIDE Ancor non m'assicuro. Giuralo! PORO A tutti i nostri dèi lo giuro. N. 6 Arioso PORO Se mai più sarò geloso, mi punisca il sacro nume che dell'India è domator. Scena Sesta Entra Erissena accompagnata da' Macedoni Recitativo CLEOFIDE Erissena! Che veggo! PORO Io ti credevo prigioniera nel campo. ERISSENA Il vincitor pietoso a voi mi rende. CLEOFIDE Che di me ti richiese? PORO Fra sè Oh che desto! ERISSENA Ridirti non saprei. Sì che mi piacque quel dolce favellar, quel bel sembiante, quell'alma grande, il brio… PORO Fra sè Ah! ch'importuna. Ad Erissena Cleofide da te questo non chiede. CLEOFIDE Macedoni guerrieri, tornate al vostro re, ditegli, quanto anche tra noi la sua virtù s'ammira, ditegli, che al suo piede tra le falange armate Cleofide verrà. partono i macedoni PORO Come? CLEOFIDE a Poro N'andate! Che insolito timore or t'avvelena? PORO Lo tolga il cielo. Fra sè Oh giuramento! Oh pena! N. 7 Aria CLEOFIDE Se mai turbo il tuo riposo, se m'accendo ad altro lume, pace mai non abbia il cor. Fosti sempre il mio bel nume, sei tu solo il mio diletto e sarai l'ultimo affetto come fosti il primo amor. parte Scena Settima Erissena e Poro Recitativo PORO Cleofide va al campo ed io qui resto? ERISSENA Scaccia un vano timore! PORO Soffrir non posso più; pronto si segna quel infedel… Gandarte soppraggiunge GANDARTE Dove, mio re? PORO Nel campo. GANDARTE Sire deh frena un disperato ardire. Seppi che di reggio serto Timagene ingannò. Poro mi crede; mi parlò; lo scopersi nemico d'Alessandro assai da lui noi possiamo sperare. PORO Ah non è questa la mia cura maggiore. Al greco duce Cleofide s'invia; non deggio rimaner. GANDARTE Fermati; e vuoi per vana gelosia scomporre i grandi segni? PORO Ah lo conosco, amico, e mille volte il giorno scaccio i sospetti, e a ricadervi io torno. N. 8 Aria PORO Se possono tanto due luci vezzose, son degne di pianto le furie gelose d'un alma infelice, d'un misero cor. S'accenda un momento chi sgrida, chi dice che vano è il tormento, che ingiusto è il timor. parte Scena Ottava Erissena e Gandarte Recitativo ERISSENA Dimmi vedesti in sugli opposti lidi dell'Idaspe Alessandro? GANDARTE Ancor no 'l vidi. ERISSENA Se Alessandro una volta giungi a veder, gli troverai nel volto insolita beltà. GANDARTE Per fama è nota. ERISSENA Lega il cor quando parla; porta le grazie in fronte, e… GANDARTE Temo, oh cara, sia detto con tua pace che Alessandro ti piaccia. ERISSENA È ver, mi piace. GANDARTE Ti piace? Oh dèi! Crudele, gli affetti a me dovuti altrui comparti? ERISSENA Dunque per ben amarti tutto il resto del mondo odiar degg'io? GANDARTE Me infelice! Che intendo? Chi udii caso in amore eguale al mio? N. 9 Aria GANDARTE Compagni nell'amore se tollerar non sai, non puoi trovare un core che avvampi mai per te. Chi tanta fé richiede si rende altrui molesto, questo rigor di fede più di stagion non è. partono Scena Nona Gran padiglione d'Alessandro vicino all'Idaspe con vista della reggia di Cleofide sull'altra sponda del fiume, Alessandro Recitativo ALESSANDRO Fra sè Ecco vien la cagion de' miei tormenti. N. 10 Sinfonia Si vedono venire molte barche per il fiume dalle quali scendono Indiani che portano molti doni. Cleofide sbarca dalla barca principale e viene incontrata da Alessandro Recitativo CLEOFIDE Ciò che t'offro, Alessandro, è quanto di più raro ha il nostro suolo. ALESSANDRO Vil desio di tesori qui non mi trasse. Timagene, alle navi tornino quei tesori. Timagene si ritira ALESSANDRO Siedi, oh regina! Fra sè Che amabile sembianza! CLEOFIDE Fra sè Mie lusinghe alla prova. ALESSANDRO Fra sè Alma costanza. CLEOFIDE A te, signor, non voglio rimproverar le mie sventure. Basti dirti, ch'io non credea che venisse Alessandro per trionfar, oh dèi! di donna imbelle, che ammira i pregi suoi, che sua clemenza spiegò come se fosse… ALESSANDRO Fra sè E qual assalto? CLEOFIDE Nello stato infelice ove mi vedo. Non chiamarmi nemica, altro non chiedo. ALESSANDRO Tu di Poro in soccorso… CLEOFIDE Oh dèi, che ascolto! Sei tu che parli? Si perda pur scettri, vassalli, e vita, negli elisi onorata quest'alma avrà sembianza. ALESSANDRO Fra sè Ah sento vacillar la mia costanza. CLEOFIDE Tu non mi guardi, e fuggi l'incontro del mio ciglio? Tanto odiosa ti son? ALESSANDRO Ma non è ver. Sappi… T'inganni… Fra sè Oh dio. M'uscì quasi da' labbri «idolo mio» Scena Decima Timagene entra TIMAGENE Monarca impaziente il duce Asbite chiede a nome di Poro teco parlar. ALESSANDRO Scusa, oh regina! Ei venga. Scena Undicesima Poro entra PORO Fra sè Eccola. O gelosia! CLEOFIDE Fra sè Poro? PORO Perdona, Cleofide. Alessandro, di tua lunga dimora chi n'è ben degno. CLEOFIDE Fra sè Già di nuovo è geloso! Ardo di sdegno. ALESSANDRO Parla, Asbite. Che chiede Poro da me? PORO L'offerte tue ricusa; né vinto ancor si chiama ALESSANDRO Tenti dunque di nuovo… CLEOFIDE Eh no, sospendi, Signor, La tua credenza. Alla mia reggia, amico, Oh vincitor, vieni, e saprai meglio di Poro i sensi. PORO Non fidarti, Alessandro! È quella infida avvezza ad ingannar. ALESSANDRO Dì, troppo audace. PORO Tradì il mio re in amor… CLEOFIDE Fra sè S'ingelosisce Ad Alessandro E chi potrebbe, oh dèi, non amar Alessandro? PORO Fra sè Oh infedeltà! ALESSANDRO Che ascolto? CLEOFIDE Ah! se l'acquisto potessi del tuo cor… ALESSANDRO Basta, oh regina; godi pur la tua pace e i regni tuoi. Amico e difensor, lodo ed ammiro, ma però non adoro il tuo sembiante. Son guerrier su l'Idaspe e non amante. N. 11 Aria ALESSANDRO Se amore a questo petto non fosse ignoto affetto, per te m'accenderei, lo proverei per te. Ma se quest'alma avvezza non è a si dolce ardore, colpa di tua bellezza, colpa non è d'amore e colpa mia non è. parte Scena Dodicesima Poro e Cleofide Recitativo PORO Lode agli dèi! Son persuaso alfine della tua fedeltà. CLEOFIDE Lode agli dèi! Poro di me si fida, più geloso non è. Ricordo il giuramento. PORO La promessa rammento. CLEOFIDE Si conosce. PORO Si vede. CLEOFIDE Che placido amator! PORO Che bella fede! N. 12 Duetto PORO Se mai turbo il tuo riposo, se m'accendo per altro lume pace mai non abbia il cor. CLEOFIDE Se mai più sarò geloso, mi punisca il sacro nume, che dell'India è domator. PORO Infedel, questo è l'amore? CLEOFIDE Menzogner, questa è la fede? CLEOFIDE, PORO Chi non crede al mio dolore che lo possa un dì provar. PORO Per chi perdo, giusti dèi il riposo de' miei giorni! CLEOFIDE A chi mai gl'affetti miei giusti dèi serbai finora? Insieme CLEOFIDE Ah si mora e non si torni per l'ingrato a sospirar. PORO Ah si mora e non si torni per l'ingrata a sospirar. Handel,George Frideric/Poro/II
https://w.atwiki.jp/oper/pages/3583.html
登場人物 フィリッポⅡ世(バス):スペイン王 ドン・カルロ(テノール):その王子 ロドリーゴ(バリトン):ポーザの侯爵 宗教裁判長(バス):大審問官 エリザベッタ(ソプラノ) エボリ姫(メゾ・ソプラノ) テバルド(ソプラノ):エリザベッタの小姓 アーレンベルク伯爵夫人(ソプラノ) 修道士(バス) レルマ伯爵(テノール) 王の使者(テノール) 天の声(ソプラノ) 第1幕(注:本来は5幕版第2幕) 第1場 サン・ジュスト修道院 (礼拝堂の奥にカルロ五世の墓がある。夜明け。礼拝堂では修道士たちが祈りを捧げている。) 前奏曲 修道士たち カルロ五世陛下も(別訳:あー、偉大なる王者) 今、土にかえる。 奢れる心も 神のみもとに。 修道士 すべての源なる 天なる神を忘れ、 世界を支配せんとて、 おごりたかぶり、 その罪深し。 修道士たち あー、偉大なるカルロ、 今、土にかえる。 おごれる心も 神のみもとに。 修道士 大いなる神、(もし)怒れば 天も地も震う! あー!父なる神(大神)よ、 修道士たち カルロ五世も(別訳:この世の王者も)… 修道士 あわれみ給え… 修道士たち 今、土にかえる。 修道士 我らはただ祈る… 修道士たち 神よ、神よ! 修道士 安らぎはただ、み空 より来たる。 修道士たち おごりたかぶれる(別訳:その罪を許し) 罪を許すは、(別訳:給え、神よ。) 修道士 大いなるは 主(別訳:神)のみ ただひとり。 修道士たち ただ主のみ(別訳:ただひとり)、 ただ主のみ(別訳:ただひとり)、 大いなる神(別訳:大いなるかな)。 (ゆっくり陽が昇る。修道士たち去る。蒼白で茫然として、カルロ登場。) カルロ あの人は、 ほかの男に! それも…父上で… しかも…国王。 奪われた人は、 許嫁(いいなずけ)だった(のに)。 あー、何と清らかな(で)、美しい日、 しあわせに酔い、ただ二人(別訳:二人きり)で 木陰をさすらう、 思い出の地、フランス、(別訳:フランスの地よ) みどり濃いフォンテンブロー、 ゆかしい森(よ)、フォンテンブロー! あの人の微笑みは あふれる陽(別訳:太陽)の光のよう、 あー! 我らの愛は(別訳:引き裂いたのは) 引き裂かれた、父の手で(別訳:私の父の手だ)。 しあわせの日は去り、 悩みの夜に… すべて(は)失われた、 心、望み、夢も愛も。 すべて(は)失われた。 (ロドリーゴ登場) ロドリーゴ あの方(別訳:あの人)だ、ドン・カルロ。 カルロ おー ロドリーゴ。 ロドリーゴ おっ、カルロ(別訳:殿下)。 カルロ 聞いてもらえるか? ロドリーゴ なんなりと、殿下(別訳:どうぞ)。 カルロ 私のために(は)君は ロドリーゴ この名誉。 カルロ 神のつかい。 ロドリーゴ 今こそ、 フランドルの民衆のために、 あなたは今、 立ち上がる時だ! その時に、色青ざめた 苦しそうなその顔つきは! 目はくもり、口を閉ざして、 その涙を わたくしにお分かちください。 カルロ 我が友よ、我が救い主、 その胸で泣かせてくれ。 ロドリーゴ その悩み、お話しください、 心を閉ざさないで。 さあ(別訳:どうぞ)。 カルロ 話そう(別訳:それでは)。 激しい苦痛が、 この胸をしめ つけているのだ。 私は…許されぬ恋を… エリザベッタ! ロドリーゴ 何と、母君(ははぎみ)を(別訳:母君を、おー神よ)。 カルロ 君の 軽蔑の眼差し! 君まで私を 離れてゆくと言うのか。 ロドリーゴ たてた誓いは 変りませぬ。 いつも、いつも 常にあなたの友。 カルロ 我が友よ! ロドリーゴ 王子よ! 国王に 疑われては? カルロ いや。 ロドリーゴ では今すぐ(別訳:すぐフランドルへ) フランドルの国へ(別訳:出掛けることに)。 悲しみは 胸深くおさめて、 あわれな民の(別訳:あわれな民を) 救い主となるため(別訳:救う使命のために)。 カルロ そうしよう、友よ(別訳:君の言うようにしよう)。 (鐘の音が聞える。) ロドリーゴ 鐘だ(別訳:あれは)! 僧院の門が開きます。 お父上と王妃が(別訳:まもなく王と王妃がみえます)。 カルロ エリザベッタ! ロドリーゴ この私がお傍にいます(別訳:わたくしがお傍におりまする)、落ち着いてお心を強く持って。 今はただ神に祈りを。 カルロ、ロドリーゴ 希望と友情を 我に与え給え、 心に自由の望み 今与えよ。 我ら生きるときも 死するも共に。 ロドリーゴ 天にあるも カルロ、ロドリーゴ この世にあっても(別訳:地にありても) 我らはひとり(別訳:ひとつ)。 あー、希望と友情、等々。 <カット> カルロ、ロドリーゴ 生きるも死するも、 我らもろともに、 あーあー望みはひとつ(別訳:我らもろともに)、 自由(別訳:ともに)! 第2場 サン・ジュスト修道院の前庭。 (王宮の女官たちが噴水の周りに集まっている。小姓がマンドリンを手にしている。) <カット> (カルロ登場。ロドリーゴと女官たちは思慮深く退場、エリザベッタひとり残る。) カルロ 王妃(別訳:女王)のお口添えを たまわるよう、 王のお心を 動かせる方は ただおひとり、 あなたひとり(別訳:女王陛下たり)。 胸が苦しい(別訳:あすの夜明けは)、 胸が苦しい(別訳:運命の夜明けか)、 この地を今捨てて(別訳:私はすぐにゆかねば) すぐにも行かねば(別訳:ならぬ。それは)、 あのフランドルに(別訳:私のつとめではない)。 エリザベッタ あー我が子(別訳:王子よ)! カルロ いや違う、 その名ではない(別訳:あの時のように)! 私は苦しい、これ 以上はとても。 この(別訳:我が)ひとときの喜びを 奪い去るのか! エリザベッタ 王子よ、お望みのように お願いが 許される ならば明日にも、 王の代わりとしておいでになれましょう。 カルロ あー、それ(別訳:それだけ)があなたの お言葉、あそれでは 追われてゆく私に 何の憐れみも? むごい(別訳:それは)、あまりむごい、 胸も凍る思い、 ただ祈るばかり、涙 流しもだえ嘆きながら。 エリザベッタ 冷たく振る舞う苦しさを 何故おわかりくださらない(の)。 人のつとめが 光のように 道を照らし、その 輝きに照らされ まいります。 カルロ この世のすべての 望みは消え果て、 せめてもう一度、 お聞かせください(別訳:お声をお聞かせ)、 あなたの声(くださいませ)。 エリザベッタ すべての悩みを 忘れるように、(お)神よ、 我が子よ、この世では 叶わぬ夢(よ)、 いざさらば(別訳:さよならカルロ)。 <カット> カルロ 天の声が 愛を語る。 エリザベッタ! あーあなたこそ… エリザベッタ 恐ろしいこと! カルロ 憧れの人、 私の傍に、 いつまでも おいでください。 エリザベッタ 死ぬかしら(別訳:あの人は)、 この方は(別訳:もう死ぬわ)。 カルロ いとしい人… エリザベッタ 神よ! カルロ うるわし人… エリザベッタ 神よ! カルロ あなたこそ、 あなたこそ、我が夢。 エリザベッタ 恵み深き神よ! カルロ 墓場に(別訳:我が墓に)、死の眠りに、 私を引き込もうとするか! エリザベッタ おー、カルロ!おー、カルロ! カルロ 大地は我を飲み込め、 雷(いかづち)は我を砕け、 あなたを好きだ、あなたなくて、 この世にいる意味はない。 (彼女を腕に抱く。エリザベッタは驚いて振り切る。) エリザベッタ では父上を殺し、 その血で汚れた手で(別訳:その血塗られた手で) この母を、母を抱くのだ(別訳:抱くのだ、そなたの母を)、 その手が乾かぬ間に早く、 さ、さ、さ、ゆけ早く! カルロ 恐ろし呪い! (絶望して走り去る。) エリザベッタ (膝から倒れ) あー神様、お恵みを(別訳:あー神よ、恵みを)。 主よ、主よ! (テバルト、それからフィリッポ、ロドリーゴ、エボリらが入って来る。) <カット> フィリッポ (エリザベッタに) 女王はなぜひとりでいたのか? 誰ひとりそなたの傍にいなかったとは? 我が王室の掟を知らぬのか? 今日の侍従の役は誰だ? (アレンベルク伯爵夫人が王の前に出る。) 夫人よ、あす朝早く フランスへ帰りなされ。 (アレンベルク伯爵夫人は泣き崩れる。) 合唱 あー、おいたわしい、あの方! エリザベッタ (伯爵夫人に) 友よ、泣かないで、 かわいそうに、 そんなに泣いて。 ここを追われても 忘れはしませぬ。 ともに過ごした 若い頃の しあわせな日、 私の心は あなたの傍にいます。 (伯爵夫人に指輪を与える) <カット> フィリッポ (立ち去ろうとするロドリーゴに) ロドリーゴ(別訳:とどまれ)! なにゆえそちは わしの面前を(別訳:私の前を) 避けてゆくのか? わしは誰にも(別訳:私は誰にも) 分け隔てなく、(別訳:隔てなく) その誠に(別訳:その忠節に) 報いたいのだ。 ロドリーゴ 望みなど 何もありませぬ、 陛下、このままで 満足なのです。 フィリッポ 男らしく 飾らぬ態度、ういヤツ。 戦場を離れてから、 お前ほどの 家柄の者、 腕が鳴らぬか? ロドリーゴ 万一スペインが窮地におち、 復讐の手と名誉の守り、 その暁にすぐさま立ちます。 フィリッポ 分っている、 だが今、何が欲しい? ロドリーゴ 何も、いや、ただひとつ、 望みが… フィリッポ 言うがよい、それを。 ロドリーゴ 申します、陛下、包まずに。 フィリッポ 話せ! ロドリーゴ 陛下、うるわしいフランドル(別訳:かのうるわしき)、 平和な国は、 暗い墓場のように 光は消え、死のにおい。 飢えた孤児(みなしご)は 泣きつつさまよい、 人も家も焼かれ 町は荒れ果て、 血潮は川を染め 赤く流れる。 亡き子を求める 悲しい母の声、 あー、このむごい様(別訳:姿)を お伝えして、 恵み深き 陛下の手で 助けられるよう。 フィリッポ 血潮のみが 平和をもたらす、 民をあざむく(別訳:この剣は) ともがらを(別訳:民をあざむく)、 懲らしめるものは(別訳:やからを懲らしめる) この剣(つるぎ)だ(別訳:ためのもの)。 この手にある死は 豊かな未来を。 ロドリーゴ こ れは何たる言葉、死が 未来つくると? フィリッポ この国を見ろ。 町の者も 地方の農民も、 神にも王にも 誠を誓う。 同じ恵みを フランドルにも。 ロドリーゴ 恐ろしいことだ、 まやかしの平和。 陛下、歴史はあなたを 暴君と呼ぼう。 それがあなたの平和か? それはただ暗黒の恐怖。 僧侶は人殺し、兵士は盗人。 人は呻きやがて死ぬのだ、 暗闇(別訳:暗黒)の国に満ちる 民の呪い(別訳:呪いの声)、恐ろしい呪い! 王中の王として、 民を救い新たな 世界をつくるために、 ゆく道を示されよ、 自由、人々に自由を、 与え給え。 フィリッポ 夢みる若者よ、 やがて我のように 人々の心を 知る時が来る(別訳:知るようになれば)。 もうよい(別訳:もうやめろ)、 私は何も知らなかった(別訳:聞かなかった)、心配はいらぬ、だが、大審問官には気をつけるように。 ロドリーゴ え、何と。 フィリッポ ここに止まるがよい、 他には何も望みはないか? ずっとわしの傍にいてもらいたい。 ロドリーゴ 陛下、 わたくしはこのままで。 フィリッポ こやつめが(別訳:誇り高き者よ)。 私の胸のうちが見えるか、 王座にある者の悩みや 悲しみを知ってくれ。 わしの国には 災い、災い(別訳:災いと不安) むごい父親、 みじめな男。 ロドリーゴ 何と言われる? フィリッポ 疑惑が、わしを悩ます、 息子は(別訳:そして)… ロドリーゴ 純潔で気高い。 フィリッポ 今は何も 残されておらぬ。 すべて君に任そう。 彼の心を 調べてくれ。 いつでも王女(女王)に 会ってよろしい。 そなただけが この宮廷で 頼りにできる男。 ロドリーゴ 思いがけない希望の光(別訳:希望の星)。 <カット> フィリッポ いつかはこの胸に安らかな思い。 ロドリーゴ すばらしい夢よ、 すばらしい夢よ、 輝く希望。 フィリッポ 大審問官に気をつけろ。 彼に、気をつけろ。 (国王はロドリーゴに手を差し出す。ロドリーゴは跪き、その手に口づける。) ロドリーゴ 陛下! Personaggi Filippo Ⅱ Don Carlo Rodrigo Il Grande Inquisitore Elisabetta di Valois La Principessa d'Eboli Tebaldo La Contessa D'Aremberg Un Frate Il Conte di Lerma Un Araldo Reale Voce dal Cielo ATTO SECONDO Scena prima Il chiostro di San Giusto. (Si vede al fondo la tomba di Carlo Quinto. L'alba. I frati stanno pregando nella cappella.) Preludio (Orchestra) FRATI Carlo il sommo Imperatore non è più che muta polve. Del celeste suo fattore l'alma altera or trema al piè. UN FRATE Ei voleva regnare sul mondo, obbliando Colui che nel ciel segna agli astri il cammino fedel. L'orgoglio immenso fu, fu l'error suo profondo! FRATI Carlo il sommo Imperatore, non è più che muta polve. Del celeste suo fattore l'alma altera or trema al piè. IL FRATE Grand'è Dio sol, e s'Ei lo vuole fa tremar la terra e il ciel! Ah! Padre che arridi a'toui fedel, FRATI Carlo il sommo Imperator… IL FRATE …pietoso al peccator… FRATI …non è più che muta polve! IL FRATE …conceder tu vorrai… FRATI Signor! Signor! IL FRATE …che la pace e il perdon su lui scendan dal ciel. FRATI …il tuo furor non piombi, non piombi sul suo cor. TUTTI Grand'è Dio sol, è grande Ei sol, è grande Ei sol. (Il giorno spunta lentamente. I frati escono. Entra Don Carlo, pallido ed esterrefatto.) CARLO o l'ho perduta! Oh potenza suprema! I Un altro… ed è mio padre… Un altro… e questi è il Re. Lei che adoro m'ha rapita! La sposa a me promessa! Ah! quanto puro e bello fu il di senza diman, in cui ebbri Di speme, c'era dato vagar, nell'ombra, soli insieme, Nel dolce suol di Francia, Nella foresta di Fontainebleau, Nella foresta di Fontainebleau! Io la vidi e il suo sorriso Nuovo un ciel apriva a me! Ahi! per sempre or m'ha diviso Da quel core un padre, un Re! Non promette un di felice Di mia vita il triste albor… M'hai rubato, incantatrice, Cor e speme, sogni ed amor! M'hai rubato, incantatrice. (Entra Rodrigo.) RODRIGO È lui! desso! l'Infante! CARLO O mio Rodrigo! RODRIGO Altezza! CARLO Sei tu ch'io stringo al seno? RODRIGO O mio prence, signor! CARLO È il ciel che a me t'invia nel mio dolor… RODRIGO O amato prence! CARLO …angiol consolator! RODRIGO L'ora suonò; te chiama il popolo fiammingo! Soccorrer tu lo dêi; ti fa suo salvator! Ma che vid'io! quale pallor, qual pena! Un lampo di dolor sul ciglio tuo balena! Muto sei tu! sospiri! hai triste il cor! Carlo mio, con me, dividi il tuo pianto, il tuo dolor. CARLO Mio salvator, mio fratel, mio fedele, lascia ch'io pianga in seno a te! RODRIGO Versami in cor il tuo strazio crudele, l'anima tua non sia chiusa per me! Parla! CARLO Lo vuoi tu? La mia sventura apprendi, e quale orrendo stral il mio cor trapassò! Amo…d'un colpevol amor… Elisabetta! RODRIGO Tua madre! Giusto ciel! CARLO Qual pallor! Lo sguardo chini al suol! Tristo me! tu stesso, tu stesso, mio Rodrigo, t'allontani da me? RODRIGO No, Rodrigo ancor t'ama! Il tel posso giurar. Tu soffri? tu soffri? già per me l'universo dispar. CARLO O mio Rodrigo! RODRIGO Mio prence! Questo arcano dal Re non fu sorpreso ancora? CARLO No! RODRIGO Ottien dunque da lui di partir per la Fiandra. Taccia il tuo cor; degna di te opra farai, apprendi omai in mezzo a gente oppressa, a divenir un re! CARLO Ti seguirò, fratello. (Suona una campana.) RODRIGO Ascolta! Le porte dell'asil s'apron già; qui verranno Filippo e la Regina. CARLO Elisabetta! RODRIGO Rinfranca accanto a me lo spirto che vacilla, serena ancora la stella tua nei cieli brilla! Domanda al ciel dei forti la virtù! CARLO, RODRIGO Dio, che nell'alma infondere amor volesti e speme, desio nel core accendere tu dêi di libertà. Giuriamo insiem di vivere e di morire insieme. RODRIGO In terra, in ciel… INSIEME …congiungere ci può, ci può la tua bontà. Ah! Dio che nell'alma, ecc. RODRIGO Vengon già. CARLO O terror! Al sol vederla io tremo! RODRIGO Coraggio! (Filippo, conducendo Elisabetta, appare in mezzo ai Frati. Filippo s'inginocchia per un istante davanti alla tomba di Carlo Quinto, quindi prosegue il suo cammino. Si sentono i Frati dentro.) FRATI Carlo il sommo Imperatore… CARLO Ei la fe' sua! FRATI …non è più che muta polve… CARLO Io l'ho perduta! FRATI …del celeste suo fattore, ecc. CARLO Io l'ho perduta! io l'ho perduta! Ei sua la fe'! Gran Dio! IL FRATE Ah, la pace, il perdon, ecc. RODRIGO Vien presso a me, presso a me, il tuo cor più forte, più forte avrai! CARLO, RODRIGO Vivremo insiem e morremo insiem! Sarà l'estremo anelito, sarà, sarà un grido, un grido Libertà! Vivremo insiem, morremo insiem! grido estremo sarà Libertà! Scena seconda Un giardino alle porte del chiostro di San Giusto. (Dame della Regina sono assise sulle zolle intorno ad una fontana. Un paggio tempra una mandolina.) CORO DI DONNE Sotto ai folti, immensi abeti, che fan d'ombre e di quieti mite schermo al sacro ostel ripariamo e a noi ristori, dien i rezzi ai vivi ardori, che su noi dardeggia il ciel, ecc. TEBALDO Di mille fior si copre il suolo, dei pini s'ode il sussurrar, e sotto l'ombra aprir il vol qui l'usignuol più lieto par. TEBALDO, DONNE Bello è udire in fra le piante mormorar la fonte amante, stilla a stilla i suoi dolor! E se il sole è più cocente, le ore far del dì men lente in fra l'ombra e in mezzo ai fior, ecc. EBOLI Tra queste mura pie la Regina di Spagna può sola penetrar. Volete voi, mie compagne, già che le stelle in ciel spuntate ancor non son, cantar qualche canzon? DONNE Seguir vogliam il tuo capriccio; o principessa, attente udrem. EBOLI (a Tebaldo) A me recate la mandolina; e cantiam tutte insiem, cantiam la canzon saracina, quella del Velo, propizia all'amor. Cantiam! DONNE Cantiam! EBOLI Nei giardin del bello saracin ostello, all'olezzo, al rezzo degli allôr, dei fior una bell'almea, tutta chiusa in vel, contemplar parea una stella in ciel. Mohammed, re moro, al giardin sen va; dice a lei “T'adoro, o gentil beltà! Vien, a sé t'invita per regnare il Re la Regina ambita non è più da me.” Ah! ah! ah!… EBOLI, TEBALDO Ah! Tessete i veli, vaghe donzelle, mentre è nei cieli l'astro maggior ché sono i veli al brillar delle stelle più cari all'amor. DONNE Tessete i veli, ecc. EBOLI “Ma discerno appena, chiaro il ciel non è, i capelli belli, la man breve, il piè. Deh! solleva il velo che t'asconde a me; esser come il cielo senza vel tu dè. Se il tuo cor vorrai a me dare in don, il mio trono avrai, ché sovrano io son.” “Tu lo vuoi? t'inchina, appagar ti vo'.” “Allah! La Regina!” Mohammed sclamò. Ah! ah! ah!… EBOLI, DONNE Ah, tessete i veli, ecc. (Elisabetta esce del convento.) DONNE La Regina! EBOLI (da sé) Un'arcana mestizia sul suo core pesa ognora. ELISABETTA Una canzon qui lieta risuonò. (da sé) Ahimè! spariron i dì che lieto era il mio cor! (Entra Rodrigo.) TEBALDO (presentandolo) Il marchese di Posa, Grande di Spagna. RODRIGO (alla Regina) Signora! Per Vostra Maestà, l'augusta madre un foglio mi confidò in Parigi. (Rodrigo porge la lettera alla Regina, e rapidamente le consegna un biglietto.) Leggete, in nome della grazia eterna. (alle Dame) Ecco il regal suggel, i fiordalisi d'ôr. (Rodrigo s'avvicina ad Eboli ed incomincia una conversazione.) EBOLI Che mai si fa nel suol francese così gentil, così cortese? RODRIGO D'un gran torneo si parla già, e del torneo il Re sarà. ELISABETTA (da sé) Ah! non ardisco aprirlo ancor; se il fo tradisco del Re l'onor. Ah! perché tremo? Quest'alma è pura, è pura ancora, Dio mi legge in cor. (leggendo) “Per la memoria che ci lega, in nome d'un passato a me caro, v'affidate a costui ven prego. Carlo.” EBOLI (a Rodrigo) Son le francesi gentil tanto, e di eleganza, di grazia han vanto. È mai ver che alle feste regali le francesi hanno tali beltà, che solo in ciel trovan rivali? Dite, è ver? Nei balli a Corte, pei nostri manti la seta e l'or sono eleganti? RODRIGO (ad Eboli) In voi brillar sol si vedrà la grazia insieme alla beltà. La più bella mancar lor potrà. Tutto sta ben allor che s'ha la vostra grazia e la beltà. ELISABETTA (a Rodrigo) Grata io son. Un favor chiedete alla Regina. RODRIGO Accetto, e non per me. ELISABETTA (da sé) Io mi sostengo appena! EBOLI (a Rodrigo) Chi più degno di voi può sue brame veder appagate? ELISABETTA (da sé) Oh, terror! EBOLI Ditelo chi? ELISABETTA Chi mai? RODRIGO Carlo, ch'è sol il nostro amore vive nel duol su questo suol, e nessun sa quanto dolore del suo bel cor fa vizzo il fior. In voi la speme è di chi geme. S'abbia la pace ed il vigor; dato gli sia che vi riveda; se tornerà, se tornerà, salvo sarà. EBOLI (da sé) Un dì che presso a sua madre mi stava, vidi Carlo tremar… Amor avria, avria per me? ELISABETTA (da sé) La doglia in me s'aggrava… rivederlo è morir… EBOLI Perché lo cela a me? ELISABETTA …è morir! RODRIGO (ad Elisabetta) Ah! Carlo del Re suo genitore rinchiuso il cor ognor trovò; eppur non so chi dell'amore saria più degno, ah! inver nol so. Un sol, un solo detto d'amore sparir il duolo farà dal cor; dato gli sia che vi riveda; se tornerà, salvo sarà. ELISABETTA Ahimè! io mi sostengo appena! EBOLI Amor avria, amor avria, avria per me? RODRIGO Dato gli sia che vi riveda… ELISABETTA Gran Dio! Rivederlo è morir! EBOLI Perché lo cela, perché celarlo a me? RODRIGO …se tornerà, salvo sarà, se tornerà Carlo fia salvo. ELISABETTA (a Tebaldo) Va, pronta io son il figlio a riveder. EBOLI Oserà mai, oserà mai? potesse aprirmi, aprirmi il cor! (Don Carlo entra. Con discretezza, Rodrigo e le Dame lo lasciano solo con Elisabetta.) CARLO Io vengo a domandar grazia alla mia Regina; quella che in cor del Re tiene il posto primiero sola potrà ottener questa grazia per me. Quest'aura m'è fatale, m'opprime, mi tortura, come il pensier d'una sventura. Ch'io parta! n'è mestier! Andar mi faccia il Re nelle Fiandre. ELISABETTA Mio figlio! CARLO Tal nome no; ma quel d'altra volta! Infelice! più non reggo! pietà! soffersi tanto! pietà! Il ciel avaro un giorno sol mi diè, poi rapillo a me! ELISABETTA Prence, se vuol Filippo udire la mia preghiera, per la Fiandra da lui rimessa in vostra man, ben voi potrete, ben voi potrete partir doman. CARLO Ciel! non un sol, un sol detto, pel meschino ch'esul sen va! Ah! perché mai parlar non sento nel vostro cor la pietà? Ahimè! quest'alma è oppressa, ho in core, ho in core un gel… Insan! Piansi, pregai nel mio delirio, mi volsi a un gelido marmo d'avel! ELISABETTA Perché accusar il cor d'indifferenza? Capir dovreste questo nobil silenzio. Il dover, come un raggio al guardo mio brillò; guidata da quel raggio io moverò. La speme pongo in Dio, nell'innocenza! CARLO Perduto ben, mio sol tesor, ah! tu splendor di mia vita! Udir almen ti poss'ancor. Quest'alma ai detti tuoi schiuder si vede il ciel! ELISABETTA Clemente Iddio, così bel cor, acqueti il suo duol nell'obblio, o Carlo addio; su questa terra vivendo accanto a te mi crederei nel ciel! CARLO O prodigio! Il mio cor s'affida, si consola; il sovvenir del dolor s'invola. Il ciel pietà sentì di tanto duol. Isabella, al tuo piè morir io vo' d'amor. (Cade privo di sensi al suolo.) ELISABETTA Giusto ciel, la vita già manca nell'occhio suo che or si spegne. Bontà celeste, deh! tu rinfranca quel nobil core che sì penò. Ahimè! il dolor l'uccide… Tra queste braccia io lo vedrò morir d'affanno, morir d'amore colui che il ciel mi destinò! CARLO Qual voce a me dal ciel scende a parlar d'amor? Elisabetta! tu bell'adorata… ELISABETTA O delirio, o terror! CARLO …assisa accanto a me come ti vidi un dì! Ah! il ciel s'illuminò, la selva rifiorì! ELISABETTA Egli muore! O ciel, ei muore! CARLO O mio tesor! sei tu… ELISABETTA Gran Dio! CARLO …mio dolce amor! Sei tu!… ELISABETTA Giusto ciel! CARLO …bell'adorata, bell'adorata, sei tu, sei tu! ELISABETTA Ah! giusto cielo! giusto cielo! CARLO Alla mia tomba, al sonno dell'avel sottrarmi perché vuoi, spietato ciel! ELISABETTA Oh! Carlo! Oh! Carlo! CARLO Sotto al mio piè si dischiuda la terra, il capo mio sia dal fulmin colpito, io t'amo, io t'amo, io t'amo Elisabetta, il mondo è a me sparito, sparito a me! (La prende in braccio. Elisabetta si scosta inorridita.) ELISABETTA Compi l'opra, a svenar corri il padre, ed allor del suo sangue macchiato, all'altar puoi menare la madre. ed allor all'altar puoi menare la madre. Va, va, va, e svena tuo padre! CARLO Ah! maledetto io son! (Fugge disperato.) ELISABETTA (cade in ginocchio) Ah! Iddio su noi vegliò! Signor! Signor! (Entra Tebaldo, poi Filippo, Rodrigo, Eboli ed altri.) TEBALDO Il Re! FILIPPO (ad Elisabetta) Perché sola è la Regina? Non una dama almeno presso di voi serbaste? Nota non v'è la legge mia regal? Quale dama d'onor esser dovea con voi? (La Contessa d'Aremberg si presenta al Re.) Contessa, al nuovo dì in Francia tornerete. (La Contessa scoppia in lagrime.) CORO Ah! La Regina egli offende! ELISABETTA (alla Contessa) Non pianger, mia compagna, non pianger no, lenisci il tuo dolor. Bandita sei di Spagna, ma non da questo cor. Con te del viver mio fu lieta l'alba ancor; ritorna al suol natio, ti seguirà il mio cor, ah! ti seguirà, ti seguirà il mio cor! ecc. (dà un anello alla Contessa) Ricevi estremo pegno, un pegno di tutto il mio favor; cela l'oltraggio indegno onde arrossisco ancor. Non dir del pianto mio, del crudo mio dolor; ritorna al suol natio, ti seguirà il mio cor. RODRIGO, DAME, SIGNORI Spirto gentil e pio, acqueta il tuo dolor. Spirto gentil, ecc. FILIPPO (da sé) Come al cospetto mio infinge un nobil cor! Come al cospetto mio, ecc. ELISABETTA Ritorna al suol, al suol natio, coi voti del cor, del mio cor. (Elisabetta si separa piangendo dalla Contessa ed esce sorreggendosi ad Eboli. Il coro la segue.) FILIPPO (a Rodrigo che vuol uscire) Restate! Presso alla mia persona perché d'essere ammesso voi non chiedeste ancor? Io so ricompensar tutti i miei difensor; voi serviste, lo so, fido alla mia corona. RODRIGO Sperar che mai potrei dal favore dei Re? Sire, pago son io, la legge è scudo a me. FILIPPO Amo uno spirto altier. L'audacia perdono, non sempre! Voi lasciaste il mestier della guerra; un uomo come voi, soldato d'alta stirpe, inerte può restar? RODRIGO Ove alla Spagna una spada bisogni, una vindice man, un custode all'onor, bentosto brillerà la mia di sangue intrisa! FILIPPO Ben lo so… ma per voi che far poss'io? RODRIGO Nulla! no, nulla per me! Ma per altri… FILIPPO Che vuoi dire? Per altri? RODRIGO …io parlerò, Sire, se grave non v'è! FILIPPO Favella! RODRIGO O Signor, di Fiandra arrivo, quel paese un dì sì bel; d'ogni luce or fatto privo ispira orror, par muto avel! L'orfanel che non ha loco per le vie piangendo va; tutto struggon ferro e foco, bandita è la pietà! La riviera che rosseggia scorrer sangue al guardo par; della madre il grido echeggia pei figliuoli che spirâr. Ah! sia benedetto Iddio, che narrar lascia a me questa cruda agonia perché sia nota al Re, perché sia nota al Re. FILIPPO Col sangue sol potei la pace aver del mondo; il brando mio calcò l'orgoglio ai novator', che illudono le genti coi sogni mentitor'! La morte in questa man ha un avvenir fecondo. RODRIGO Che! Voi pensate, seminando morte piantar per gli anni eterni? FILIPPO Volgi un guardo alle Spagne! L'artigian cittadin, la plebe alle campagne a Dio fedel e al Re un lamento non ha! La pace istessa io dono alle mie Fiandre! RODRIGO Orrenda, orrenda pace! la pace è dei sepolcri! O Re! non abbia mai di voi l'istoria a dir Ei fu Neron! Quest'è la pace che voi date al mondo? Desta tal don terror, orror profondo! È un carnefice il prete, un bandito ogni armier! Il popol geme e si spegne tacendo, è il vostro imper deserto, immenso, orrendo, s'ode ognun a Filippo maledir, sì, maledir! Come un Dio redentor, l'orbe inter, l'orbe inter rinnovate, v'ergete a vol, a vol sublime, sovra d'ogni'altro Re! Per voi si allieti il mondo! Date la libertà! FILIPPO Oh! strano sognator! Tu muterai pensier se il cor dell'uom conoscerai, qual Filippo il conosce. Or non più! Ha nulla inteso il Re, non temer, ma ti guarda dal Grande Inquisitor! RODRIGO Che! Sire! FILIPPO Tu resti in mia regal presenza e nulla ancora hai domandato al Re? Io voglio averti a me d'accanto! RODRIGO Sire! No! Quel ch'io son restar io vo'! FILIPPO Sei troppo altier! Osò lo sguardo tuo penetrar il mio soglio. Del capo mio, che grava la corona, l'angoscia apprendi e il duol! Guarda or tu la mia reggia! l'affanno la circonda, sgraziato genitor! sposo più triste ancor! RODRIGO Sire, che dite mai? FILIPPO La Regina…un sospetto mi turba… mio figlio… RODRIGO Fiera ha l'alma insiem e pura! FILIPPO Nulla val sotto al ciel il ben ch'ei tolse a me! Il lor destin affido a te! Scruta quei cor, che un folle amor trascina. Sempre lecito è a te di scontrar la Regina! Tu, che sol sei un uom fra lo stuol uman, ripongo il cor nella leal tua man! RODRIGO Inaspettata aurora in cielo appar! FILIPPO In tua man! RODRIGO S'aprì quel cor che niun poté scrutar! FILIPPO Possa cotanto dì la pace a me tornar! RODRIGO Inaspettata aurora in cielo appar! FILIPPO Possa tal dì la pace a me, la pace a me tornar! RODRIGO Oh! sogno mio divin! Oh! sogno mio divin! Oh, gloriosa speme! FILIPPO Ti guarda dal Grande Inquisitor! Ti guarda! ti guarda! (Il Re stende la mano a Rodrigo che s'inginocchia e gliela bacia.) RODRIGO Sire! All rights reserved © Asahina Takashi Verdi,Giuseppe/Don Carlo++/II
https://w.atwiki.jp/tljtrans/pages/85.html
It s a priest. It s Father Raul. It s a baby angel...a cherub? He s got a red robe wrapped around his posterior, and he looks to be in a hurry. I can t remember reading about this particular incident in the Bible. Maybe it was in the, uhm, sequel. Nah, that came out only five years ago, and this wall painting looks a lot older than that. It s a wall painting featuring, amongst other things, a cherub and a long red robe. It s the confessionals. It s Cortez. God, that was close... What caused that Shift to open just in time? It has to be Cortez. Finally. I...I can do it, now. I can Shift. It s not easy, but...I can do it. Ironic as it may be, though, I think I ve done all I can do in Arcadia. I have the two Arcadian Dragon s Eye jewels, the disc, and the starmap. Now I need to find the Guardian, the two missing jewels, and somebody who can help me decipher the starmap. And I have to look for those things here, in Stark. It s been more than two years since my last confession, but...no. I m not in a mood to be counting beads right now. And with my list of, uh, shortcomings, I ll be counting beads for a very long time. No, not today. Good morning. I m Father Raul. You re not a Hope Street regular, are you? I haven t seen you here before. I don t visit the neighborhood very often, no. And why should you? It s not a very nice place. This cathedral is all there s left of the hope in Hope Street. I m sorry to hear that, Father. So am I. But we cope. We cope. How may I be of assistance? Hello, Father. It s good to see you back. How may I be of assistance today? Do you know a boy named Warren Hughes? As a matter of fact, I do. The Hughes were regulars before they...traveled to the colonies. Poor Warren was left an orphan by his family. I haven t seen him for years. Where does Warren live? I m not sure he lives anywhere, but he does belong to a Hope Street gang -- the Razorblades, I believe. They seem to congregate just down the street, in building 87. Be careful, though. Although they re far from the worst gang around here, they re not a particularly friendly lot. And they don t care for strangers. I can take care of myself. (chuckles) I don t doubt that. Still -- be careful. Do people still go to church? (chuckles) Yes, some do. Some do. Religion is pretty resilient. Religion, sure, but there are so many new religions, and people tend to abandon the old ones, don t they? They ll be back. The Voltecs and the Manus of the world offer only a fleeting chance at material happiness. What they cannot offer is spiritual enlightenment. So you re not worried about the competition? We have over two thousand years of experience and tradition to build on. I don t see us just rolling over on our backs and giving up, no. Thank you, Father. Please, come by again if you re ever in the neighborhood. Thanks. Goodbye. Where did you say I could find Warren Hughes? Your best bet would be building 87, just down the street. Not only humans. The Vanguard are using the Tyren to force their changes into effect. They say the Tyren have turned to religion, that they have-- Yes, it s beginning to look quite bleak. What about the girl? Aren t you worried that the fate of the Balance and our worlds is in the hands of a...a child? A simple country girl? Spoken as a man of true faith. Speaking of higher powers -- I have to go prepare my sermon for tonight. You know, the usual. Sacrifice, devotion, faith. The cornerstones of any religion. Even the Vanguard seem to follow these tenets. They require devotion through faith just as much as we do. stirring up support for their ideas. And Arcadians, those easily misled sheep, they embrace these ideas because they prophesize change, and change is always attractive to humans. The Tyren! Those beasts are not much for loyalty, but promise them money and power... The Vanguard are probably ready to offer them half of the Northlands, perhaps even Marcuria itself, for their services. And they have certainly wanted to put their filthy claws on the city for as long as I can remember. I think she may have seen the light, finally. She does not know even half of what is going on, and if she did, I do not think she would be able to handle it -- better she does not know. Of course. I do my best to help her, as does the Mother, in her way. Still, April will be on her own soon enough, and then...who knows? After all, she is the one, no one seems to doubt that. The Balance knows, and the Balance provides, and if the Balance believes in this girl, we should as well. But of course, Father. You are not the only one who places his faith in higher powers. And what lessons will be taught today? Good night, Raul. Que Dios te bendiga. Si. I m no Catholic, but I still like coming here to meditate. To pray, if you want. It s beautiful in here, don t you think? So quiet, so...spiritual. It s life, serita, pure and simple. So, what did you dig up today? If you re not a Catholic, who do you pray to? To the Universe. To the Balance. To the rock in this floor and the air around us. To you, and to myself. What is that, Buddhism? Oh, nothing...except for everything you ever wanted to know about the Vanguard and Jacob McAllen. You got the information? You found Warren? He helped you? Eventually. It wasn t easy. But I know where to find McAllen, and I m working on how to get there. I should be all set by tomorrow. Good news, and just in time too. Things are not going well out there. What do you mean? The Balance is collapsing, and magic is seeping through into this world. Stark is still protected by its strong currents of logic and order, but Arcadia is on the brink of war and utter chaos. Unless we act quickly, Arcadia will fall into disorder, and Stark will follow. Can t we get help? Everyone with the power and will to help is doing so, but you are so much more important than anyone else. You can travel to Arcadia to bring order to chaos, at least until we find the Guardian and return him to his realm. What about the Vanguard? We investigate your lead tomorrow, yes? If we find what we are looking for -- if they have the Guardian, or know where he is -- then we are one step closer to victory. But we still need to find the entrance to his realm... ...and the situation in Arcadia is not getting any better, not without your help. I don t know anything. What can I do? By just being there, you are helping. You are strong in the Balance, April, and your power flows into those you meet and helps them against the tides of Chaos. Whatever you do, however you do it, you are helping. I still feel so...so helpless. I don t understand half of what you tell me, and as for the other half, I can t help being skeptical. Good. Do not trust everyone or everything, and make a stand against that which you do not believe. Just be sure to accept the truth, when you find it, and embrace the good in the world. Tomorrow, we will visit with McAllen, find what he knows, and use it. Then, the day after, you will go back to Arcadia. At most, we have a week. But it should be enough. As for today? Relax, be with your friends. I ll do my best. What are we going to do now? I don t think I ll ever be able to relax again. We pay a heavy price for our knowledge, yes. But try to enjoy yourself, because the hard work begins in the morning. I will see you then, yes? Wait, wait. Where are you going to be this time? We will meet here, yes? I m afraid I cannot go back to Venice, not now. There are -- people -- looking for me. The Vanguard? Yes. They know what I am, who I am. They will not rest until they have me. So we must work fast, to destroy them. Tomorrow, then? Tomorrow. Have a good night, okay? Be careful. Thank you, serita. And you. Father Raul, where is Cortez? I thought he d be here. I haven t seen Cortez for a week, and it worries me. He usually stops by once every few days. Is there anything you re not telling me, Father Raul? I don t know what you-- Yes, you do! You re no ordinary priest. You know about Stark and Arcadia, about the Balance, and I m sure you know a lot more about Cortez than you re willing to let on. How did you...? I heard you and Cortez talking last Sunday, and it scares me -- and pisses me off -- to think that you re using me, and that you re keeping things from me. Sorry, I can t trust anybody anymore. There s so much at stake, and I-- I don t know who to trust, Father. Please. Tell me what you know. I m sorry, April. I mean, I m sorry you don t feel like you can trust anyone anymore, and I m sorry that I don t know more than I do. When did you last see Cortez? It must ve been...I think it was last Sunday. Exactly one week today. He s been gone longer than that before, but this time... How are things here? You mean, in the cathedral? No. No, I mean here, in Newport. How have things been going? Nothing out of the ordinary. Why? Have you been away? You could say that, yeah. I have to run, Father. I hope to see you again soon, April. Please take care of yourself. And if you see Cortez, tell him to see me. Tell him that...that I ve been worried. What? This time I have a feeling there s something wrong. I don t like that feeling. I thought for sure that I could trust Cortez, but as it turns out...I can t. I was hoping to confront him with this, but he s not around, and you...you re part of it too, aren t you? April, you have to trust me when I tell you-- But I will try to answer your questions honestly and openly, as much as I can. Can I ask you some more questions? Always, April. It s just been hot, and humid, and it s getting worse by the day. And, apparently, crime is on the rise. But what else is new? Thanks, Father. Goodbye. Who is Cortez? How did you become a Sentinel Minstrum? I don t have any more questions right now. If you do, please ask. I want to help. And that s the truth. What do you mean? The way people react when I mention his name... The fact that he seems to have been alive for a very long time, and that he knows as much as he does... Who is he? (chuckles) It s funny, but I ve been asking that very same question myself many, many times. Who is this man? He s old, yes, and powerful. He has strong magic, but he rarely lets on exactly how strong he is. He prefers to be considered...eccentric. Crazy, even. They are both excellent disguises. You still haven t answered my question about Cortez. (sighs) That s because I cannot answer. I just don t know. He found me, when I first came here. You see, I m not just a Catholic priest. I m also a Sentinel Minstrum. You re a Minstrum? Yes. Do you find that strange? How can you belong to two religions at the same time? Belief in the Balance and belief in God are not mutually exclusive. The Sentinel order was founded on the basis of protecting the Balance, not to worship a higher power. As long as our devotion to whatever god we believe in doesn t conflict with our duty to the Balance, and vice versa, who s to say we can t work in the best interest of both? What did you mean when you said Cortez found you? I guess. I just always thought of the Sentinel as its own faith. It is a faith, but a faith in something less than God, yet more than magic or the laws of nature. The Balance was created by someone, was it not? I don t know. Nor do I. But I believe. I have faith. That s enough. One day, he came to visit me here. He knew who I was, that I was a Minstrum, and that I was devoted to restoring the Balance as well as to my God. We soon became good friends. The Sentinel are not numerous in Stark, not yet. Not with the Vanguard -- the Church of Voltec -- keeping a watchful eye and striking down anyone who dares to proclaim their faith in the Balance. But the Sentinel are here, and when they find someone who they believe will be sympathetic to their cause, they approach them. That s what happened to me. They asked you to join? No. They told me the truth. I was studying theology at the time, and I d found scriptures that...challenged convential wisdoms. Made me question the validity of my faith. But once I d learned the truth about the Balance, and the Guardian, and the ongoing war with the Vanguard, it became easier to believe in God again, because now, things made sense. And so, in the end, I chose to become not only a priest, but a Minstrum. And I don t regret my decision. Have you ever been to Arcadia? No. I m not a Shifter. I m stuck here, unfortunately. (chuckles) I don t mind. I ve been fortunate enough to read most of the Scriptures of the Balance, and that in itself is a rare privilege for a Starker like me. He was very worried about the imminent collapse of the Balance, yet told me that he was waiting for someone special, someone who might be able to help us. Me? Yes. He waited for a long time for you to show up, and when you did... It was hard for him, trying to convince you that he wasn t crazy. I guess his disguise was too good. I don t know much more than that. Cortez tells me very little, only that you re the key to the survival of the Balance. I can only assume that you re the new Guardian? That s what I ve been told. Not by Cortez, of course. No. I understand your frustration, but I cannot help you any more than I have. If there s anything, anything at all... Thanks, Father, but you ve done enough. It feels like I ve done nothing. But...God be with you. And the Balance too. Hello? Anybody there? Who s there? It s just me. April. It s good to see you again.
https://w.atwiki.jp/theregulation/pages/82.html
編集 フレディ ※イメージ画像です スペル Zygmunt Wlazły 国籍 ポーランド共和国 年齢 28歳 誕生日 8月16日 身長 186cm 体重 84kg 血液型 B(RH+) 髪の色 ブラウン 目の色 ブルー 愛称 ヴォイテク(Wojtek) 好きなもの 料理 野球 アルティメット/苦手なもの ヘビ 階級 軍曹 兵種・役割 グレネディア 特技・技能 投擲 ジャングル戦 擲弾射撃 主な使用銃器 (AR)Kbs-wz.2004ベリル (HG)WIST-94 (GL)MGL140 XM25 M320 (AGL)GMW 略歴 出生してすぐに親に捨てられるが、ある大地主に拾われ、7歳からは家事使用人を勤める。 18歳でポーランド陸軍へ志願。 第16機械化歩兵師団に配属される。 25歳で独立対テロ支隊SPAPに訓練課程をクリアし入隊。 26歳の時には部隊長も務め、数々の危険地帯で任務に就く。 2018年、能力的に相応しいとして、国防長官らによるTRへの推薦が決まった。 人物 軽薄そうな外見とは裏腹にとても思慮深い性格で、どんな物事も冷静に判断し処理する。 02の中では口数が少ない方で必要な時以外はあまり喋らないが、冷めているという訳では無い。 親切な心の持ち主ではあるが、戦いでは一切の迷いもなく引き金を引く男である。 普段からよくプラント内の清掃や炊事員に混ざって02の食事を作っている為、スタッフの間で評判が良い。 スポーツ好きで、甲板に出て競技に興じている事も多い。 愛称であるヴォイテクは「戦士」「武人」といった意味とポーランド軍に従軍した有名な兵隊クマに因んで付けられた。 戦闘面 手榴弾や擲弾発射筒の扱いに長けている。 それ以外の分野における能力値は平均かそれを少し上回る程度。 戦闘では後方から支援攻撃する事が多いが、基本的には何でもやれる。 強襲も得意で、連携力の高いエルヴィンとアルセニーとの3人組では驚異的な制圧速度を誇る。 視界不良な森林戦ではグレネディアとしての能力を十二分に発揮する。 使用するアサルトライフルにはアンダーバレル式の擲弾筒を取り付けている。 近接格闘では銃器を鈍器代わりにして戦うことが多い。
https://w.atwiki.jp/oper/pages/1376.html
第2幕 第1場 カペッリオの宮殿の屋内の広間 ジュリエッタひとり レチタティーヴォ ジュリエッタ 誰も戻ってこない!... 残酷でつらいことね 何も知らされずにいるのは! 武器の音は消えたわ... ただ時折 かすかに 不確かなざわめきが 遠くで起こっている まるで風のように 嵐が収まるときの 誰が倒れたの ああ! 誰が勝ったのかしら? 誰のために最初に私は泣くの?... ここから出ることはできないの!... 私の運命を知ることなく 私はここを歩き回るだけ! (ロレンツォが現れる) ロレンツォ!どうだったの? ロレンツォ ロメオ様はご無事です ジュリエッタ よかった ロレンツォ 近くの要塞におられます 彼の急襲用の そこでエッツェリーノ公の救助を 望めるでしょう ... けれどあなたは ああ! すぐにテバルドさまの 城に連れて行かれるでしょう もしも私を信用して頂かなければ もしもこの極めて危険な試みに 極めて強固な気持ちで チャレンジして頂かないことには ジュリエッタ 何をすればいいの?話して ロレンツォ あなたは勇気を持っていますか? ジュリエッタ それを聞く必要があるの? ロレンツォ 飲むのです この秘薬を これは とても強く 死んだかのように見える 眠りをもたらします あなたは亡くなったと思われて 墓が用意されるでしょう ご先祖の墓所の中に... ジュリエッタ おお!何を仰いますの?あそこのうちには 兄が横たわっています ロメオさまに刺し貫かれた... 私の罪を知って 起き上がって責められるかも ... ロレンツォ あなたが目覚める時には わたしたちがそこにおります あなたの最愛の人と私が... 恐れないでください デュオ ロレンツォ 震えておられますね?... 止めますか? ジュリエッタ おお 神さま! 私は死ぬことは恐れません お分かりでしょう いつもあなたにこの薬を求めておりました...そうです でもこれまでに試したことがないので それが私には恐ろしくて 私を怯えさせるのです ああ!恐れが私に湧き起こります ロレンツォ 信じてください どうか!私を信じてください ジュリエッタ ああ!もしもこの強烈な薬が... ロレンツォ ええ あなたを幸せにするでしょう ジュリエッタ ...効き目がうまく働かなかったら... 恐ろしい疑いが! もしも私がそこに横たわったまま 二度と目覚められないとしたら ... ロレンツォ お飲みなさい 時間がありません あなたの父上がやってこられます ジュリエッタ お父さまが!ああ下さい 私を救って 私は死んだ方が良いのです そう あなたのために ロメオ様 死ぬのです 死だけが私を引き離すことができるのだから 酷い父上から! 飲む ロレンツォ もう救われておりますよ しっかりなさいませ! ジュリエッタ 別の場所へお連れください カペッリオが他の人々と入ってくる カペッリオ 待て まだ起きていたのか? 休む時間は与えてやろう だがほんのちょっとの間だぞ 行け 花婿に従えるよう 明日の夜明けまでには支度をしておくのだぞ 分かっておろうな コーラス 可哀想に!苦しみがあふれている... 嘆き...ようやく耐えておられる もっと穏やかにお話し下さい お嬢様を死なせてしまいます あなた様の厳しさは... カペッリオは再びジュリエッタに出て行くよう合図をする ジュリエッタ (涙ながらに) どうか!お父さま ああお父さま! ああ!私は出ては行けません あなたの許しを頂かなくては 私はもう墓が間近なのです ああ!せめて私を抱いてください そのお怒りを鎮めて... 安らぎをこの死にゆく心に... 眠ってくれますように あなたのすべてのお怒りが 私がお墓に入った時には ああ!お父さま お許しをこの死にゆく心に カペッリオ 早く行け... ...お前の部屋に戻れ ロレンツォ (小声でジュリエッタに) ああ!参りましょう 素知らぬふりで コーラス 可哀想に!苦しみがあふれている... ジュリエッタ ああ お父さま! ロレンツォ さあ 行きましょう カペッリオ 行け! ジュリエッタ お許しください カペッリオ お前の部屋に下がれ ジュリエッタ まず お許しください コーラス お嬢さまは今にも死にそうです お分かりでしょう あなたの怒りを抑えてくださいませ お嬢さまは今にも死にそうです... ジュリエッタ どうか! どうか!私のお父さま!... ああ!私は出ては行けません... ...お許しをこの死にゆく心に ロレンツォ ああ!参りましょう どうか!あなたの信頼する者と さあ 行きましょう... カペッリオ 明日の夜明けまでには支度をしておくのだぞ... コーラス どうか!あなたの怒りを抑えてくださいませ... ロレンツォに支えられながらジュリエッタ退場 レチタティーヴォ カペッリオ 何と心乱れることか! 何たる動揺がこの胸のうちに! 黙れ 同情心よ :臆病だぞ テバルドを探しに 誰でも良い 急げ それからロレンツォの挙動をそなたらは見張れ わしには疑念が湧いておるのだ 奴を外に出すな 他の者と話をさせてもならん 全員退場 第2場 宮殿の庭園の中に。 ロメオが入って来る レチタティーヴォ ロメオ ここは誰もいない ロレンツォを探し出すこともできるだろう ひどいロレンツォ! ぼくをこんな不幸のうちに忘れ去って 共謀しているんだ ぼくの運命の暴君と ぼくを放り出しているんだ ひとりぼっちでこんな苦しみの中に 行こう ...誰か来る 残酷な邪魔者め! テバルド 誰だ 貴様 大胆にもしのび歩くとは この屋敷の中を? 聴こえないのか? ロメオ ぼくに近寄るな 恐ろしいことになるぞ ぼくが誰だか分かれば テバルド 貴様が誰か分かったぞ その不敵な口調で この激しい怒りから 貴様が私に掻き立てた ロメオ ならばぼくを見ろ 震えるがいい デュオ テバルド 愚か者め!一声私が叫べば 千人の手の者が貴様を襲うのだぞ 愚か者め!愚か者め! だか 貴様は生贄として この剣のために取って置いてやるのだ 愚か者め!一声私が叫べば... だか 貴様は生贄として... ロメオ 来い:貴様など物の数ではない 者の数ではないぞ ぼくは挑んでやる 貴様にも 貴様の手下どもにも 貴様など物の数ではない 者の数ではないぞ 貴様は願うことになるんだ ぼくたちの間に 高い山が 海が分け入ってくれたらなあって 来い さあ来るんだ 貴様など物の数ではない... テバルド 憎しみの神か 運命か 貴様の正気を奪ったのは... ロメオ 武器を取れ! 貴様を寄こしたのだ この場所に 死が挨拶しようとしてな テバルド 武器を取れ! ロメオ、テバルド 憎しみの神が 運命が 貴様を寄こしたのだ この場所に 死が挨拶しようとして 憎しみの神が... ...武器を取れ!武器だ! 武器を取れ! 戦おうとする テバルド 待て ロメオ 何と悲しげな音のこだまだ? コーラス (舞台裏で) ああ 不幸な娘! ロメオ 何の声だ!おお神よ! テバルド 恐ろしい予感が! 葬送の行列が現れて回廊に沿って進んで行く コーラス あなたの美しい魂に安らぎあれ これほど多くの苦しみのあとには 生きよ 人間の中ではなく 生きよ おおジュリエッタ 天国で ああ!不幸なお方よ! ロメオ ああ! テバルド おお 神よ! ロメオ なんてことだ!ジュリエッタ! テバルド 死んでしまった!... ロメオ ああ 残酷な! テバルド この目をヴェールが覆っているぞ ロメオ (涙を流して) おお ぼくのジュリエッタ! ぼくは君を失ってしまった! テバルドとロメオはしばしじっとしている ロメオが最初に身を震わせて剣を投げ捨て テバルドの前に絶望して駆け寄る デュオ ロメオ 彼女は死んだぞ おお不運な奴め 貴様のせいで悲しみのために死んだのだ ああ!これでついに報われたのだ 貴様の心の 執拗な残酷さが テバルド ああ!貴様などよりずっと絶望しておるわ 貴様などよりずっと深く傷ついている ああ 私のこの愛を罪だと この心が責め立てているのだ ロメオ 貴様のせいで悲しみのために死んだのだ テバルド 貴様などよりずっと絶望しておるわ... ああ 私のこの愛を... ロメオ 貴様もこれで満足だろう 殺せ ああ! 殺してくれ この絶望した男を... 貴様の一撃に この胸を差し出すぞ... 最高の救いなのだ 今この瞬間には ああ!死ぬことがぼくにとっては 最高の救いなのだ... テバルド 生きろ ああ!生きていろ 不運な奴め 貴様には少なくとも 悔いはないだろう ああ!貴様にこの命が絶たれずとも ああ!この悲しみが私を殺すだろう ああ!貴様にこの命が絶たれずとも... ああ 黙れ ロメオ 彼女は死んだ テバルド お慈悲を! ロメオ 彼女は死んだ テバルド ああ!私のこの愛を この心が責め立てているのだ ロメオ 貴様もこれで満足だろう テバルド ああ!やめてくれ ロメオ 殺せ ああ!殺してくれ... テバルド 生きろ ああ!生きていろ... 第3場 カプレーティの墓所 ロメオが彼の従者たちと共に入ってくる モンテッキ家の人々のコーラス 着きました ああ!天がなしたまいますように これがあなた様に致命的とならぬように ここに足を踏み入れたことが この不浄の場へと ああ!天がなしたまいますように... レチタティーヴォ ロメオ ここが墓か... (ロメオは墓石に近づく) ...まだ花が散らされている 涙でまだ濡れている なら...ぼくのも...受け取ってくれ... ずっと辛い 苦い涙を モンテッキ家の人々 若 落ち着いて下さい ロメオ でもすぐに この涙以上の 別の捧げものを受けるんだ モンテッキ家の人々 過ぎますぞ あなた様の悲しみは ロメオ おお この墓の 深い暗闇よ... しばし譲ってくれ 譲ってくれ 日の光に そしてぼくに見せてくれ わずかな間でも お前の獲物を (従者たちに) 墓を開けてくれ お前たち 彼女にまた会いたいんだ モンテッキたちは墓の蓋をこじ開け ジュリエッタがそこに横たわっているのが見える ロメオはすすり泣いて喉を詰まらせ彼女に駆け寄る ああ!ジュリエッタ!おおぼくのジュリエッタ! 君だね...君に会えた ぼくはまた君に会えたんだ... 君は死んではいない... 眠ってるだけなんだ 目覚めるのを待ってるよ 君のロメオは 起きてくれよ 愛しい人 ぼくのため息を聞いて 君を呼んでいるんだ このロメオは 起きてくれよ 愛しい人 モンテッキ家の人々 お気の毒に!正気を失われて さあ 立ち去りましょう 危険です これ以上ここに留まるのは レチタティーヴォ ロメオ しばらくの間 ぼくをここに残してくれ 密かにこの悲しみを この墓にだけ打ち明けたいんだ モンテッキ家の人々 あなただけを残すと これほどの悲しみのうちに! ああ!あなたはわれらの心を打ち砕きます ロメオ 行ってくれ お願いだ モンテッキ家の人々 ああ!あなたはわれらの心を打ち砕きます (去って行く) レチタティーヴォ ロメオ 君だけが おおぼくのジュリエッタ 一人だけ聞いてくれているね ああ!むなしい希望だ! 聴こえない 君の冷たいむくろには ぼくの声の響きは... この世にただ一人 見捨てられたんだね ぼくは! アリア ロメオ お願いだ!君 その美しい魂が 天に昇っていくのなら ぼくの方を振り向いて ぼくも一緒に連れて行ってくれ こうして ぼくを忘れるなんて こうして ぼくを残していくなんて 君にはできない 美しい魂よ ぼくの悲しみのうちに 君にはできない ぼくを忘れるなんて (レチタティーヴォ) おお お前 ぼくの唯一の希望よ 死の毒薬よ ぼくが肌身離さずに持っていた ぼくの唇に来るがいい (毒を飲む) 受けてくれ お前 ぼくの最後の吐息を わが敵の墓よ ジュリエッタ (墓から目覚めて) ああ! ロメオ 何のため息だ! ジュリエッタ (かすかな声で) ロメオ! ロメオ 彼女の声だ!... ジュリエッタ ロメオ! ロメオ ぼくを呼んでる! もうぼくをその胸に呼び寄せてくれるのか! (ジュリエッタは墓から起き上がる) 天よ!どういうことだ? ジュリエッタ ロメオ! ロメオ ジュリエッタ!おお神よ! ジュリエッタ あなたなの? ロメオ 生きていたのか?... ジュリエッタ ああ!もう二度とあなたから離れないために 私は目覚めたのです 恋しいお方... 私の死は偽りでしたの... ロメオ ああ!何を言うんだ? ジュリエッタ 知らないのですか?ロレンツォとお会いには? ロメオ 他のことは見ていない... 他のことは知らなかった... ああっ!... ここであなたが死んでいるということの他は それでぼくはここに来た...ああ!不幸な! ジュリエッタ でも それが何ですの? とうとうあなたと一緒になれるのですもの すべての悲しみを打ち消してくれるでしょう 私たちの抱擁は... さあ 行きましょう... ロメオ ぼくはここに永遠に残っていなければならないんだ ジュリエッタ 何をおっしゃいますの?... 話して...話してください... ああ!ロメオ! ロメオ みんなもう分かってるだろう (両手で頭を抱えて) デュオ ジュリエッタ ああ!ひどい!何をなさったのですか? ロメオ 君のそばで死にたかったんだ ジュリエッタ まあ! でも何か助かる道を探せば... ロメオ もういい 無駄なんだ... ジュリエッタ ああ!酷い運命! ロメオ 残酷な死をぼくは抱いている この胸のうちに... ジュリエッタ 私もあなたと一緒に せめて死を迎えられるように... その剣をくださいませ... ロメオ ああ!だめだ 決して ジュリエッタ 毒を... ロメオ 飲んでしまったんだ 生きて ああ!生きてくれ そして時々は来てくれないか ぼくの墓の上に涙を流しに ジュリエッタ 残酷な神さま! ああ!彼が死んでしまう前に 私の命を奪い去ってください ロメオ 生きて ああ!生きてくれ... ジュリエッタ!その胸にぼくを抱いてくれ もう君がほとんど分からないんだ ジュリエッタ (泣きながら) 私は生き返ってしまったのね あなたが死ぬときに! ロメオ もう十分だ...悲しむ君を見たら ぼくの苦しみは増すばかりなんだ もう君が見えないや... ああ!ぼくに話しかけて... ジュリエッタ ああ!私のロメオ!... ロメオ ...もう一言だけでも... ジュリエッタ ...私を置いて行かないで... ロメオ ...忘れないで ぼくたちの愛を... ジュリエッタ ...私の胸にもたれて... ロメオ ...忘れないで ぼくたちの愛を... ジュリエッタ ...私を置いて行かないで... ロメオ ジュリエッタ!ああ!お別れだ...ああ! ジュリエッタ 私を待って... ロメオ さよなら...ああ!ジュリエ... 死ぬ ジュリエッタ 死んでしまった...おお神さま! ロメオの体のそばに倒れる) モンテッキ家の人々 (入ってきて) ロメオさま!ロメオさま! カペッリオ、ロレンツォとカプレーティの人々も入ってくる ロレンツォはロメオとジュリエッタの亡骸に駆け寄る カペッリオ 追いかけろ ロレンツォ、モンテッキ家の人々 何と! ロレンツォ 二人とも死んでおられます! モンテッキとカプレーティの人々 おお残酷な運命! ロレンツォ モンテッキとカプレーティの人々 見よ カペッリオ 殺されたのだな!誰にだ? ロレンツォ、モンテッキ家の人々 あなたにですよ 残酷なお方 (台本:フェリーチェ·ロマーニ) ATTO SECONDO SCENA PRIMA Atrio interno nel palazzo di Capellio. Giulietta sola Recitativo GIULIETTA Né alcun ritorna!... Crudele, dolorosa incertezza! Il suon dell armi si dileguò... Sol tratto tratto un fioco, incerto mormorio lunge si desta, come vento al cessar della tempesta. Chi cadde, ohimè! chi vinse? chi primo io piangerò?... Né uscir poss io!... e ignara di mia sorte io qui m aggiro! Lorenzo appare Lorenzo! ebben? LORENZO Salvo è Romeo. GIULIETTA Respiro. LORENZO Nella vicina rocca da suoi sorpresa, da Ezzelin soccorso sperar ei puote... ma tu, lassa! in breve di Tebaldo al castel tratta sarai, se in me non fidi, se al periglio estremo con estrema fermezza or non provvedi. GIULIETTA Che far? Favella. LORENZO Hai tu coraggio? GIULIETTA E il chiedi? LORENZO Prendi tal filtro è questo e si possente, che sembiante a morte sonno produce. A te creduta estinta tomba fa data nei paterni avelli... GIULIETTA Oh! che di tu? fra quelli giace il fratel da Romeo trafitto... Esso del mio delitto sorgeria punitor... LORENZO Al tuo svegliarti saremo presenti il tuo diletto ed io... non paventar. Duo LORENZO Tremi?... t arretri? GIULIETTA Oh Dio! Morte io non temo il sai, sempre la chiesi a te... si. Pur non provato mai sorge un terrore in me che mi sgomenta, ah! sorge in me. LORENZO Fida, deh! fida in me. GIULIETTA Ah! se del licor possente... LORENZO Si, sarai contenta. GIULIETTA ...se fallisse la virtù... dubbio crudele! Se in quell orror giacente non mi destassi più... LORENZO Prendi, gl istanti volano, il padre tuo s avanza. GIULIETTA Il padre! Ah porgi, salvami. Morir dovessi ancora, si, per te Romeo si mora, sol morte mi può togliere al crudo genitor! Beve LORENZO Salva già sei, costanza! GIULIETTA Guidami altrove. Capellio entra con altri CAPELLIO Arresta. Ancor sei desta? Concedo al tuo riposo brevi momenti ancor. Esci a seguir lo sposo ti appresta al nuovo albor. Udisti. CORO Lassa! d affanno è piena... geme... si regge appena. Più mite a lei favella; l uccide il tuo rigor... Capellio rinnova a Giulietta il cenno d uscire GIULIETTA con voce piangente Deh! padre mio, deh padre mio! Ah! non poss io partire priva del tuo perdono presso alla tomba io sono, ah! dammi un amplesso almeno. Pace una volta all ire... pace ad un cor che muore... Dorma ogni tuo furore del mio sepolcro in sen, ah! padre mio, perdona un cor che muor. CAPELLIO Lasciami... ...alle tue stanze riedi. LORENZO piano a Giulietta Ah! vieni e simula. CORO Lassa! d affanni è piena, ecc. GIULIETTA Ah padre! LORENZO Oh vieni. CAPELLIO Va! GIULIETTA Perdona CAPELLIO Alle tue stanze riedi. GIULIETTA Pria mi perdona. CORO Ell è morente, il vedi; poni al tuo sdegno un fren, ell è morente, ecc. GIULIETTA Deh! deh! padre mio!... Ah! non poss io partire, ecc. ...perdona un cor che muor. LORENZO Ah! vieni, deh! col tuo fedel, ah! vieni, ecc. CAPELLIO Ti appresta al nuovo albor, ecc. CORO Deh! poni al tuo sdegno un fren... Giulietta parte sostenuta da Lorenzo Recitativo CAPELLIO Qual turbamento io provo! Quale scompiglio in cor! Taci, o pietade viltà saresti. Di Tebaldo in traccia corra qualcun, e di Lorenzo i passi spiate voi sospetto omai m è desso. Né uscir, né altrui parlar gli sia concesso. Partono SCENA SECONDA Nei giardini del palazzo. Entra Romeo Recitativo ROMEO Deserto è il luogo. Di Lorenzo in traccia irne poss io. Crudel Lorenzo! Anch esso m oblia nella sventura, e congiurato coi mio destin tiranno, m abbandona a me solo in tanto affann. Vadasi... Alcun s appressa Crudele inciampo! TEBALDO Chi sei tu, che ardisci aggirarti furtivo in queste mura? Non odi tu? ROMEO Non t appressare. Funesto il conoscermi fora. TEBALDO Io ti conosco all audace parlar, all ira estrema che in me tu desti. ROMEO Ebben, mi guarda, e trema. Duo TEBALDO Stolto! a un sol mio grido mille a punirti avrei. Stolto! Stolto! Ma vittima tu sei serbata a questo acciar. Stolto, a un sol mio grido, ecc. ma vittima tu sei, ecc. ROMEO Vieni io ti sprezzo, ti sprezzo e sfido teco i seguaci tuoi, ti sprezzo, ti sprezzo tu bramerai fra noi l alpi frapposte e il mar. Vieni, ah vieni io ti sprezzo, ecc. TEBALDO Un Nume avverso, un Fato, che la ragion ti toglie... ROMEO All armi! T ha spinto in queste soglie la morte ad incontrar. TEBALDO All armi! ROMEO, TEBALDO Un Nume avverso, un Fato t ha spinto in queste soglie la morte ad incontrar. Un Nume avverso, ecc. ...All armi! all armi! all armi! per battersi TEBALDO Arresta. ROMEO Qual mesto suon echeggia? CORO dentro delle scene Ahi sventurata! ROMEO Qua voci! Oh Dio! TEBALDO Presentimento orribile! Comparisce un corteggio funebre che diffila lungo la galleria CORO Pace alla tua bell anima dopo cotanti affanni! vivi, se non fra gli uomini, vivi, o Giulietta, in ciel, ah! sventurata! ROMEO Ah! TEBALDO Oh Dio! ROMEO Che sento! Giulietta! TEBALDO Spenta!... ROMEO Ah barbaro! TEBALDO Mi scende agli occhi un vel. ROMEO in dirotto pianto Oh mia Giulietta! io t ho perduta! Tebaldo e Romeo rimangono immobili alcuni momenti. Romeo per primo si scuote e gettando la spada si precipita disperato innanzi a Tebaldo Duo ROMEO Ella è morta, o sciagurato; per te morta di dolore. Ah! paga alfine è del tuo core l ostinata crudeltà TEBALDO Ah! di te più disperato, più di te son io trafitto... ah l amor mio come un delitto rinfacciando il cor mi va. ROMEO Per te morta di dolore. TEBALDO Son di te più disperato... ah l amor mio, ecc. ROMEO Sei pago alfin. Svena, ah! svena un disperato... a tuoi colpi il sen presento... sommo bene in tal momento ah! il morir per me sarà, sommo bene, ecc. TEBALDO Vivi, ah! vivi, o sventurato, tu che almen non hai rimorso, ah! se i miei di non tronchi, ah! il dolor m ucciderà, ah! se i miei di non tronchi, ecc. Ah taci. ROMEO È morta. TEBALDO Pietà! ROMEO È morta. TEBALDO Ah! l amor mio rinfacciando il cor mi va. ROMEO Sei pago alfin. TEBALDO Ah! cessa. ROMEO Svena, ah! svena, ecc. TEBALDO Vivi, ah! vivi, ecc. SCENA TERZA Le tombe dei Capuleti. Romeo entra con i suoi seguaci CORO DI MONTECCHI Siam giunti. Ah! il ciel consenta che non ti sia funesto l esser disceso in questo albergo di squallor, ah! il ciel consenta, ecc. Recitativo ROMEO Ecco la tomba... Romeo s avvia al sasso ...ancor di fiori sparsa molli di pianto ancor Il... mio... ricevi... più doloroso, amaro MONTECCHI Signor, ti calma. ROMEO Altro fra poco maggior del pianto, altro olocausto avrai. MONTECCHI Omai eccede il tuo dolor. ROMEO O del sepolcro profonda oscurità... cedi un istante, cedi al lume del giorno, e mi rivela per poco la tua preda. ai seguaci L urna m aprite voi; ch io la riveda. Il Montecchi sforzano il coperchio dell urna e vedesi Giulietta distesa. Romeo corre a lei, soffocato dal singhiozzo Ah! Giulietta! o mia Giulietta! Sei tu... ti veggo, ti ritrovo ancora... morta non sei... dormi soltanto, e aspetti che ti desti il tuo Romeo. Sorgi, mio ben, al suon de miei sospiri ti chiama il tuo Romeo, sorgi, mio bene. MONTECCHI Lasso! delira. Vieni, partiamo periglio è l indugiar di più. Recitativo ROMEO Per pochi istanti me qui lasciate arcani ha il duol che deve solo alla tomba confidar. MONTECCHI Lasciarti solo, e in tanto cordoglio! Ah! tu ci spezzi il cor. ROMEO Uscite, il voglio. MONTECCHI Ah! tu ci spezzi il cor. Si ritirano Recitativo ROMEO Tu sola, o mia Giulietta, m odi tu sola. Ah! vana speme! È sorda la fredda salma di mia voce al suono... Deserto in terra, abbandonato io sono! Aria ROMEO Deh! tu, bell anima, che al ciel ascendi, a me rivolgiti, con te mi prendi così scordarmi, così lasciarmi, non puoi, bell anima, nel mio dolor, non puoi scordarmi, ecc. Recitativo O tu, mia sola speme, tosco fatal, non mai da me diviso, vieni al mio labbro Si avvelena Raccogliete voi l ultimo mio sospiro, tombe de miei nemici. GIULIETTA destandosi dalla tomba Ah! ROMEO Qual sospiro! GIULIETTA con fioca voce Romeo! ROMEO La voce sua!... GIULIETTA Romeo! ROMEO Mi chiama! Già m invita al suo sen! Giulietta sorge dalla tomba Ciel! che vegg io? GIULIETTA Romeo! ROMEO Giulietta! Oh Dio! GIULIETTA Sei tu? ROMEO Tu vivi?... GIULIETTA Ah! per non più lasciarti io mi desto, mio ben... la morte mia fu simulata... ROMEO Ah! che di tu? GIULIETTA L ignori? non vedesti Lorenzo? ROMEO Altro io non vidi... altro io non seppi... ohimè!... ch eri qui morta. E qui venni... ah! infelice! GIULIETTA Ebben, che importa? Son teco alfin ogni dolor cancella un nostro amplesso... Andiam... ROMEO Restarmi io deggio eternamente qui. GIULIETTA Che dici mai?... Parla... parla... Ah! Romeo! ROMEO Tutto gi sai. Si asconde il capo fra le mani Duo GIULIETTA Ah! crudel! che mai facesti? ROMEO Morte io volli a te vicino. GIULIETTA Deh! che scampo alcun t appresti... ROMEO Ferma, è vano... GIULIETTA Oh! rio destino! ROMEO Cruda morte io chiudo in seno... GIULIETTA Ch io con te l incontri almeno... dammi un ferro... ROMEO Ah! no, giammai. GIULIETTA Un veleno... ROMEO Il consumai. Vivi, ah! vivi, e vien talora sul mio sasso a lagrimar. GIULIETTA Ciel crudel! ah! pria ch ei mora i miei dì troncar dei tu. ROMEO Vivi, ah! vivi, ecc. Giulietta! al seno stringimi Io ti discerno appena. GIULIETTA piangendo Ed io ritorno a vivere quando tu dei morir! ROMEO Basti... il vederti in pena accresce il mio martir. Più non ti veggo... ah! parlami... GIULIETTA Ah! mio Romeo!... ROMEO ...un solo accento ancor... GIULIETTA ...non mi lasciare ancor... ROMEO ...rammenta il nostro amor... GIULIETTA ...posati sul mio cor... ROMEO ...rammenta il nostro amor... GIULIETTA ...non mi lasciare ancor... ROMEO Giulietta! ah! io manco... ah! GIULIETTA Attendimi... ROMEO Addio... ah! Giulie... Muore GIULIETTA Ei muore... oh, Dio! Cade sul corpo di Romeo) MONTECCHI entrando Romeo! Romeo! Capellio, Lorenzo e i Capuleti sortono. Lorenzo s avvia ai corpi di Giulietta e Romeo CAPELLIO S inseguano. LORENZO, MONTECCHI Cielo! LORENZO Morti ambedue! MONTECCHI, CAPULETI Barbaro fato! LORENZO, MONTECCHI, CAPULETI Mira. CAPELLIO Uccisi! da chi? LORENZO, MONTECCHI Da te, spietato. (libretto Felice Romani) Bellini,Vincenzo/I Capuleti e i Montecchi
https://w.atwiki.jp/iwannalinks/pages/225.html
作成者 chaosrain37 DL http //rapidshare.com/files/90012462/iwannabetheguy2testroom.exe.html 感想用 名前 コメント