約 3,582,734 件
https://w.atwiki.jp/theregulation/pages/89.html
スペル:Mule P Leyben 国籍:アメリカ合衆国 階級:中佐 年齢:43歳 身長:185cm 体重:85kg 誕生日:unknown USSOCOM情報作戦センター出身である情報部所属の士官。 作戦に必要な情報資料の作成を主に務める。
https://w.atwiki.jp/carstereo/pages/110.html
It hasn t been the best of days, Since she drove off and left me standing in a haze. Because I ve been so out of order, yes I have babe, My new found love showed up and Blew her out the water. And its so not easy (I know she ll say), I m sleazy (I love the way), You please me. I can t believe I found, A girl who turned my life around. She suddenly came onto me, Pin me down on the ground. I could have pushed away, But I didn t know what she d say, But I m glad I m not the guy who turned her down. I cut my social life in two, I quit my city job so I can be here with you. My friends say I m a fool in love, But I m not babe, It s worth my while because you re what my dreams are made of. Cos you look like (A beauty queen) Sucked in by (Your tractor beam) You know I I can t believe I found A girl who turned my life around She suddenly came onto me Pin me down on the ground I could have pushed away But I didn t know what she d say But I m glad I m not the guy who turned her down Years go by (As the years go by) I wonder why (I start to wonder why) She had come to me (Bah da bah bah) So glad that she met me (Bah da bah bah) And life without you baby just don t know where I would be. I can t believe I found A girl who turned my life around She suddenly came onto me Pin me down on the ground I could have pushed away But I didn t know what she d say But I m glad I m not the guy who turned her down Yeah I m glad I m not the guy who turned her down Yeah I m glad I m not the guy who turned her down
https://w.atwiki.jp/oper/pages/3528.html
このテンプレはポリウト方式で作成されています。 こちらの役名一覧に和訳を記載して管理人までお知らせください。 PROLOGO Scena Unica (La scena rappresenta ne' lati montagne di scogli su li quali si vedono giacenti 14 fiumi, che bagnano i regni e le provincie che sono o furono sotto la dominazione della corona di Francia. Nella prospettiva si vede il mare, e nell'aria Cinzia che discende in una gran macchina rappresentante il di lei cielo) ▼CORO DI FIUMI▲ Qual concorso indovino oggi al mar più vicino del festoso Parigi noi raunò dal gemino emisfero, noi, che del franco impero vantiamo il nobil giogo, o i bei vestigi? ▼TEVERE▲ Ah che mentre la terra di lunga orrida guerra già dileguati ammira i fati rei ne' beati imenei di Maria di Luigi adorna Cinzia di più bei candori noi testimoni elesse di quei, ch'a spiegar va', gallici onori. ▼CORO DI FIUMI▲ A i di lei veri accenti su dunque attenti, attenti. ▼CINZIA▲ Ed ecco o Gallia invitta i tuoi pregi più grandi, e immortali mira del primo ciel ne' puri argenti come in tempio d'onor lampe lucenti l'idee delle maggior stirpi reali. Di queste il ciel con ammirabil cura, e con stupor del tempo, e di natura, scettri a scettri innestando, e fregi, a fregi la prosapia formò de i franchi regi; che qual fiume di glorie da' monti di Corone, e fasci alteri trasse i fonti primieri e accresciuto ogn'or da copiosi torrenti di vittorie, e da' più generosi rivi di sangue augusto oltre gli Achei per interrotto, e limpido sentiero tra margini di palme, e di trofei inondò trionfante il mondo intero. Alfin tra l'auree sponde della Senna guerriera fissò la reggia in cui benigna infonde grazie a nembi ogni sfera, e or più che mai prodigo di contentezze eteree a ibera beltà franco valore su talamo di pace unisce Amore. ▼CORO DI FIUMI▲ Dopo belliche noie oh che soavi gioie! A dolcezze sì rare oltre ogni segno Gallia dilata il cor, non men, ch'il regno. ▼CINZIA▲ Ma voi che più tardate inclite idee? Uscite ad inchinare Anna la gran reina, che le bell'alme onde sperar si dee che la serie divina de' vostri alti nipoti il ciel confermi ambo sono di lei rampolli, e germi. Uscite a festeggiare ch'in sì degna allegrezza a i vostri balli nelle cerulee valli già cede il campo ossequioso il mare, e poiché qual dopo guerrieri onori della beltà fu sposo Ercole al fine, tal dopo mille allori e nel primo confine di sua florida etade il re de' Galli, su queste scene a i lieti Franchi innante per accrescer diletti riprenda oggi i coturni Ercole amante, e veda ogn'un, che desiar non sa un eroico valore qui giù premio maggiore che di godere in pace alta beltà. Ballet ▼CORO DI FIUMI▲ Oh Gallia fortunata già per tante vittorie, di pace, e d'imenei l'ultime glorie ti fanno oltre ogni speme oggi beata. E a fin ch'a tuoi contenti gioia ogn'or s'augumenti ecco, ch'in te si vede alba di nuove glorie un regio erede; per splender più di doppio sole ornata oh Gallia fortunata. (Le dette Idee discendono sul palco a danzare, quindi rientrate nella medesima macchina, questa si chiude, e le riporta in cielo) ATTO PRIMO Scena Prima (La scena si cangia ne' lati in boscareccia, e nella prospettiva in un gran paese contiguo alla città d'Ecalia) ▼ERCOLE▲ Come si beffa Amor del poter mio! A me cui cede il mondo farà contrasto una donzella? (oh dio!) Come si beffa Amor del poter mio! Dunque chi tanti mostri vide esangui trofei di tua fortezza scempio farà di femminil fierezza, e trafitto cadrà da un van desio? Come si beffa Amor del poter mio! Ah Cupido io non so già perché il ciel soffrir ti deggia? Di Pluton l'orrida reggia un di te più reo non ha. O di quele empietà sacrilego tiranno ogn'or riempi il credulo mio regno? Mentre ne' di lui tempi l'adorate Cottine di grazia, e di beltà non celano altro alfine ch'idoli abominevoli qua sono interesse, perfidia, orgoglio, e sdegno. Così avvien per Iole che l'altar del cor mio sparga d'alti sospir malgrati i fiumi, e che vittima infausta io mi consumi. Ah Cupido io non so già… Scena Seconda (Cala dal cielo Venere con le Grazie in una macchina. Venere, Ercole, Coro di grazie) ▼VENERE▲ Se ninfa a i pianti di veri amanti non mai pieghevole niega mercé; di ciò colpevole amor non è. ▼CORO▲ Se ninfa a i pianti di veri amanti non mai pieghevole niega mercé; di ciò colpevole amor non è. ▼VENERE▲ Scoglio sì rigido mostro sì frigido non regge il mar ch'amato al pari non deva amar. ▼CORO▲ Scoglio sì rigido mostro sì frigido non regge il mar ch'amato al pari non deva amar. ▼VENERE▲ Ogn'impero ha ribelli trasgressori ogni legge or come e questi, e quelli giusta forza corregge, sì con soave incanto (ch'al dominio d'Amore forza è la più conforme) superare a tuo pro spero il rigore che maligna fortuna, sempre al mio figlio avversa d'Iole in sen per tuo tormento aduna; e godrai de' miei detti oggi al giardin de' fiori i dolci effetti. ▼ERCOLE▲ O déa se tanto alle mie brame ottieni giusto sia ch'io t'accenda tutte d'Arabia l'odorate selve, e che tutte a te sveni dell'Erimanto le zannute belve; ch'il ciel non può versare de i contenti d'Amor grazie più care. ▼VENERE▲ Vanne al loco, e m'attendi, e fa ch'Iole pur vi renda pria che manchi il sole, ch'io dell'armi provvista onde sua ferità vincer presumo, preverrò diligente i di lei passi per dispor quivi pria, ch'ella vi giunga. Rovente acuto strale, che per te l'arda, e punga. Strale invisibile, ch'inevitabile tal forza avrà, ch'all'insensibile piaga insanabile imprimerà Su dunque ogni tristezza sia dal tuo cor sbandita, ch'in amor l'allegrezza come al ciel più gradita con più felicità le gioie invita. ▼VENERE, ERCOLE▲ Fuggano a vol dal bell'impero del nume arciero le pene, e 'l duol. ▼CORO▲ E in lui così gioie sol piovino, e si rinnovino quegli aurei dì. ▼VENERE, ERCOLE▲ Struggasi il gel d'ogni fierezza ogni amarezza il cangi in miel. ▼CORO▲ E in lui così gioie sol piovino, e si rinnovino quegli aurei dì. (La macchina di Venere rimonta al cielo) ▼ERCOLE▲ Infelice, e disperato mentre mestissimo vò notte, e dì, qual di bene inaspettato raggio purissimom'apparì? ▼ERCOLE, CORO▲ Ah che s'acceso un cor avvien mai che disperi, non sa come in amor con sovrano poter fortuna imperi, di tal nume alla possanza nulla invincibile già mai si dà egli ogn'or con gran baldanza fin l'impossibileceder fa. Scena Terza (Nel resto de' nuvoli di detta macchina essendo ascosa Giunone, questa si discende assisa in un gran panone) ▼GIUNONE▲ E vuol dunque ciprigna, per far contro di me gl'ultimi sforzi de' più pungenti oltraggi, favorir chi le voglie ebbe si intese ad offendermi ogn'ora, che ne gli impuri suoi principi ancora prima d'esser m'offese? Chi pria di spirar l'aure spirò desio di danneggiarmi, e dopo aver dal petto mio tratti i primi alimenti al viver suo, con ingrata insolenza d'uccidermi tentando osò ferirmi? Ah ch'intesi i disegni ma non fia ch'a distrarli altri m'insegni. Di reciproco affetto ardon Hyllo, e Iole, e sol per mio dispetto l'iniqua déa non vuole, ch'Imeneo li congiunga? anzi procura per il mio scorno maggiore, ch'il nodo maritale ond'è ristretto Ercole a Deidamia alfin si rompa; a ciò ch'Iolea questi del di lei genitore empio omicida con mostruosi amplessi oggi s'innesti. E con qual'arte oh dio? con arti indegne d'ogni anima più vil non che divina. Ma in amor ciò ch'altri fura più d'Amor gioia non è e un insipida ventura ciò ch'egli in dono, o ver pietà non diè. In amor ciò ch'altri fura più d'Amor gioia non è. Se non vien da grata arsura volontaria all'altrui fé cangia affatto di natura come d'odio condita ogni mercé. Ma che più con inutili lamenti il tempo scarso alla difesa io perdo? Su portatemi o venti alla grotta del sonno, e d'aure infeste corteggiato il mio tron versi per tutto pompe del mio furor fiamme, e tempeste. (Giunone parte e fa cader dalle nuvole della sua macchina, tempeste e fulmini che formano una danza per fine del primo atto) Ballet PROLOGO Scena Unica La scena rappresenta ne' lati montagne di scogli su li quali si vedono giacenti 14 fiumi, che bagnano i regni e le provincie che sono o furono sotto la dominazione della corona di Francia. Nella prospettiva si vede il mare, e nell'aria Cinzia che discende in una gran macchina rappresentante il di lei cielo CORO DI FIUMI Qual concorso indovino oggi al mar più vicino del festoso Parigi noi raunò dal gemino emisfero, noi, che del franco impero vantiamo il nobil giogo, o i bei vestigi? TEVERE Ah che mentre la terra di lunga orrida guerra già dileguati ammira i fati rei ne' beati imenei di Maria di Luigi adorna Cinzia di più bei candori noi testimoni elesse di quei, ch'a spiegar va', gallici onori. CORO DI FIUMI A i di lei veri accenti su dunque attenti, attenti. CINZIA Ed ecco o Gallia invitta i tuoi pregi più grandi, e immortali mira del primo ciel ne' puri argenti come in tempio d'onor lampe lucenti l'idee delle maggior stirpi reali. Di queste il ciel con ammirabil cura, e con stupor del tempo, e di natura, scettri a scettri innestando, e fregi, a fregi la prosapia formò de i franchi regi; che qual fiume di glorie da' monti di Corone, e fasci alteri trasse i fonti primieri e accresciuto ogn'or da copiosi torrenti di vittorie, e da' più generosi rivi di sangue augusto oltre gli Achei per interrotto, e limpido sentiero tra margini di palme, e di trofei inondò trionfante il mondo intero. Alfin tra l'auree sponde della Senna guerriera fissò la reggia in cui benigna infonde grazie a nembi ogni sfera, e or più che mai prodigo di contentezze eteree a ibera beltà franco valore su talamo di pace unisce Amore. CORO DI FIUMI Dopo belliche noie oh che soavi gioie! A dolcezze sì rare oltre ogni segno Gallia dilata il cor, non men, ch'il regno. CINZIA Ma voi che più tardate inclite idee? Uscite ad inchinare Anna la gran reina, che le bell'alme onde sperar si dee che la serie divina de' vostri alti nipoti il ciel confermi ambo sono di lei rampolli, e germi. Uscite a festeggiare ch'in sì degna allegrezza a i vostri balli nelle cerulee valli già cede il campo ossequioso il mare, e poiché qual dopo guerrieri onori della beltà fu sposo Ercole al fine, tal dopo mille allori e nel primo confine di sua florida etade il re de' Galli, su queste scene a i lieti Franchi innante per accrescer diletti riprenda oggi i coturni Ercole amante, e veda ogn'un, che desiar non sa un eroico valore qui giù premio maggiore che di godere in pace alta beltà. Ballet CORO DI FIUMI Oh Gallia fortunata già per tante vittorie, di pace, e d'imenei l'ultime glorie ti fanno oltre ogni speme oggi beata. E a fin ch'a tuoi contenti gioia ogn'or s'augumenti ecco, ch'in te si vede alba di nuove glorie un regio erede; per splender più di doppio sole ornata oh Gallia fortunata. Le dette Idee discendono sul palco a danzare, quindi rientrate nella medesima macchina, questa si chiude, e le riporta in cielo ATTO PRIMO Scena Prima La scena si cangia ne' lati in boscareccia, e nella prospettiva in un gran paese contiguo alla città d'Ecalia ERCOLE Come si beffa Amor del poter mio! A me cui cede il mondo farà contrasto una donzella? (oh dio!) Come si beffa Amor del poter mio! Dunque chi tanti mostri vide esangui trofei di tua fortezza scempio farà di femminil fierezza, e trafitto cadrà da un van desio? Come si beffa Amor del poter mio! Ah Cupido io non so già perché il ciel soffrir ti deggia? Di Pluton l'orrida reggia un di te più reo non ha. O di quele empietà sacrilego tiranno ogn'or riempi il credulo mio regno? Mentre ne' di lui tempi l'adorate Cottine di grazia, e di beltà non celano altro alfine ch'idoli abominevoli qua sono interesse, perfidia, orgoglio, e sdegno. Così avvien per Iole che l'altar del cor mio sparga d'alti sospir malgrati i fiumi, e che vittima infausta io mi consumi. Ah Cupido io non so già… Scena Seconda Cala dal cielo Venere con le Grazie in una macchina. Venere, Ercole, Coro di grazie VENERE Se ninfa a i pianti di veri amanti non mai pieghevole niega mercé; di ciò colpevole amor non è. CORO Se ninfa a i pianti di veri amanti non mai pieghevole niega mercé; di ciò colpevole amor non è. VENERE Scoglio sì rigido mostro sì frigido non regge il mar ch'amato al pari non deva amar. CORO Scoglio sì rigido mostro sì frigido non regge il mar ch'amato al pari non deva amar. VENERE Ogn'impero ha ribelli trasgressori ogni legge or come e questi, e quelli giusta forza corregge, sì con soave incanto (ch'al dominio d'Amore forza è la più conforme) superare a tuo pro spero il rigore che maligna fortuna, sempre al mio figlio avversa d'Iole in sen per tuo tormento aduna; e godrai de' miei detti oggi al giardin de' fiori i dolci effetti. ERCOLE O déa se tanto alle mie brame ottieni giusto sia ch'io t'accenda tutte d'Arabia l'odorate selve, e che tutte a te sveni dell'Erimanto le zannute belve; ch'il ciel non può versare de i contenti d'Amor grazie più care. VENERE Vanne al loco, e m'attendi, e fa ch'Iole pur vi renda pria che manchi il sole, ch'io dell'armi provvista onde sua ferità vincer presumo, preverrò diligente i di lei passi per dispor quivi pria, ch'ella vi giunga. Rovente acuto strale, che per te l'arda, e punga. Strale invisibile, ch'inevitabile tal forza avrà, ch'all'insensibile piaga insanabile imprimerà Su dunque ogni tristezza sia dal tuo cor sbandita, ch'in amor l'allegrezza come al ciel più gradita con più felicità le gioie invita. VENERE, ERCOLE Fuggano a vol dal bell'impero del nume arciero le pene, e 'l duol. CORO E in lui così gioie sol piovino, e si rinnovino quegli aurei dì. VENERE, ERCOLE Struggasi il gel d'ogni fierezza ogni amarezza il cangi in miel. CORO E in lui così gioie sol piovino, e si rinnovino quegli aurei dì. La macchina di Venere rimonta al cielo ERCOLE Infelice, e disperato mentre mestissimo vò notte, e dì, qual di bene inaspettato raggio purissimom'apparì? ERCOLE, CORO Ah che s'acceso un cor avvien mai che disperi, non sa come in amor con sovrano poter fortuna imperi, di tal nume alla possanza nulla invincibile già mai si dà egli ogn'or con gran baldanza fin l'impossibileceder fa. Scena Terza Nel resto de' nuvoli di detta macchina essendo ascosa Giunone, questa si discende assisa in un gran panone GIUNONE E vuol dunque ciprigna, per far contro di me gl'ultimi sforzi de' più pungenti oltraggi, favorir chi le voglie ebbe si intese ad offendermi ogn'ora, che ne gli impuri suoi principi ancora prima d'esser m'offese? Chi pria di spirar l'aure spirò desio di danneggiarmi, e dopo aver dal petto mio tratti i primi alimenti al viver suo, con ingrata insolenza d'uccidermi tentando osò ferirmi? Ah ch'intesi i disegni ma non fia ch'a distrarli altri m'insegni. Di reciproco affetto ardon Hyllo, e Iole, e sol per mio dispetto l'iniqua déa non vuole, ch'Imeneo li congiunga? anzi procura per il mio scorno maggiore, ch'il nodo maritale ond'è ristretto Ercole a Deidamia alfin si rompa; a ciò ch'Iolea questi del di lei genitore empio omicida con mostruosi amplessi oggi s'innesti. E con qual'arte oh dio? con arti indegne d'ogni anima più vil non che divina. Ma in amor ciò ch'altri fura più d'Amor gioia non è e un insipida ventura ciò ch'egli in dono, o ver pietà non diè. In amor ciò ch'altri fura più d'Amor gioia non è. Se non vien da grata arsura volontaria all'altrui fé cangia affatto di natura come d'odio condita ogni mercé. Ma che più con inutili lamenti il tempo scarso alla difesa io perdo? Su portatemi o venti alla grotta del sonno, e d'aure infeste corteggiato il mio tron versi per tutto pompe del mio furor fiamme, e tempeste. Giunone parte e fa cader dalle nuvole della sua macchina, tempeste e fulmini che formano una danza per fine del primo atto Ballet Cavalli,Francesco/Ercole amante/II
https://w.atwiki.jp/reginn666/pages/83.html
ブロック, アイテム, エンティティの名前を管理するクラス. 日本語以外にも言えることだが, 2Byte文字は基本的にUTF-8でないと正しく設定できないので注意. 目次 staticメソッド 非staticメソッド staticメソッド public static void addName(Object objectToName, String name) ModLoader.addNameに相当するメソッド. オブジェクトに対し名前をつけるだけで, 言語も"en_US"固定. public static LanguageRegistry instance() addName以外は非staticメソッドなので, インスタンスを利用してメソッドを呼び出す. public static void reloadLanguageTable() 言語テーブルを再読み込みする. 非staticメソッド public void addStringLocalization(String key, String value) public void addStringLocalization(String key, String lang, String value) 別ファイルのlanguagePackに登録されているkeyに対して名前をつけるメソッド. public void addNameForObject(Object objectToName, String lang, String name) オブジェクトに対し名前をつけるメソッド. String lang 言語名, アメリカ英語なら"en_US", 日本語なら"ja_JP" public void loadLanguageTable(Properties languagePack, String lang) 別ファイルのlanguagePackを読み込むメソッド.
https://w.atwiki.jp/shiny_festa/pages/15.html
楽曲一覧 ハイスコアの理論値について 楽曲によっては、アイテム(キラメキ☆プラス)やSPEED設定によりシューティングスターが流れてくるタイミングが変わるため、ALL PERFECT時のスコアが変化します。 理論値一覧はこちらのページへ。 アイテムによってバーストが早まる楽曲の難易度は赤字で表示しています。 キラメキ☆プラス未使用且つSPEED設定が遅い時のみバーストが遅くなる曲は青字で表示し、このうちSPEED設定1.5でもバーストが遅くなる曲は下線を付けています。 ()内は最短バーストコンボ数です。 共通楽曲 曲名 担当アイドル BPM ノート数 難易度 DEBUT REGULAR PRO MASTER DEBUT REGULAR PRO MASTER MUSIC♪ 765PRO ALLSTARS 138 170 208 283 333 ☆3 ☆5 ☆6(103) ☆8 THE IDOLM@STER 765PRO ALLSTARS 165 149 384 424 490 ☆2 ☆5 ☆8 ☆9 READY!! 765PRO ALLSTARS 174 129 250 342 366 ☆2(35)(*1) ☆4 ☆5 ☆7 CHANGE!!!! 765PRO ALLSTARS 170 168 263 352 381 ☆3 ☆5 ☆7 ☆7 私たちはずっと…でしょう? 765PRO ALLSTARS 142 204 328 375 433 ☆3 ☆5 ☆7 ☆8 自分REST@RT 765PRO ALLSTARS 171 197 307 326 390 ☆3 ☆4 ☆5 ☆7 ハニーサウンド 曲名 担当アイドル BPM ノート数 難易度 DEBUT REGULAR PRO MASTER DEBUT REGULAR PRO MASTER Vault That Borderline! 天海春香如月千早三浦あずさ秋月律子 170 177 264 354 377 ☆3 ☆4(52)(*2) ☆6(102) ☆8(128) 乙女よ大志を抱け!! 天海春香 148 132 227 292 352 ☆2 ☆4 ☆5 ☆8 I Want 天海春香 178 166 346 383 434 ☆3 ☆6 ☆7 ☆8 約束 如月千早 78 97 175 270 355 ☆1 ☆4(57) ☆7 ☆8(129) 目が逢う瞬間 如月千早 145 135 216 309 388 ☆2 ☆5(54) ☆6 ☆7(127) 隣に… 三浦あずさ 88 93 193 210 247 ☆1(36) ☆3 ☆5 ☆7 ラ♥ブ♥リ 三浦あずさ 182 166 343 456 547 ☆3(35)(*3) ☆6(56) ☆7 ☆10(130)(*4) いっぱいいっぱい 秋月律子 161 155 239 299 367 ☆3 ☆5(53) ☆6 ☆7 魔法をかけて! 秋月律子 150 208 233 421 525 ☆3 ☆6(52)(*5) ☆7 ☆9(129) shiny smile 天海春香如月千早 170 137 216 300 364 ☆2 ☆4 ☆6 ☆7 シャララ 三浦あずさ秋月律子 126 130 224 333 383 ☆2 ☆6 ☆8(106) ☆9 GO MY WAY! 天海春香如月千早秋月律子 180 123 241 351 376 ☆2 ☆5 ☆7 ☆8(127) 神SUMMER!! 如月千早秋月律子三浦あずさ 160 113 229 284 344 ☆2(36)(*6) ☆5(54) ☆6 ☆7 私はアイドル♡ 765PRO ALLSTARS 168 171 263 363 541 ☆3(37) ☆5 ☆7(101) ☆10 ファンキーノート 曲名 担当アイドル BPM ノート数 難易度 DEBUT REGULAR PRO MASTER DEBUT REGULAR PRO MASTER ビジョナリー 高槻やよい双海真美我那覇響水瀬伊織双海亜美 159 92 294 424 455 ☆1 ☆5 ☆7(103) ☆9 キラメキラリ 高槻やよい 180 203 316 424 439 ☆3 ☆6(59) ☆8 ☆9 おはよう!!朝ごはん 高槻やよい 152 237 324 389 490 ☆3 ☆6 ☆7 ☆8 スタ→トスタ→ 双海亜美双海真美 165 206 280 335 431 ☆3 ☆4 ☆6 ☆8 ポジティブ! 双海亜美双海真美 138 159 265 433 477 ☆3 ☆6 ☆7 ☆9 Next Life 我那覇響 147 113 228 346 439 ☆2 ☆4 ☆6 ☆8 Brand New Day! 我那覇響 163 83 191 253 368 ☆1 ☆3 ☆5 ☆7 フタリの記憶 水瀬伊織 117 67 118 180 284 ☆1 ☆3 ☆6 ☆7 七彩ボタン 水瀬伊織 128 169 275 331 400 ☆3 ☆5 ☆6 ☆8 Do-Dai 我那覇響双海亜美双海真美 171 223 340 466 579 ☆3 ☆6 ☆8 ☆10(132) きゅんっ!ヴァンパイアガール 水瀬伊織高槻やよい 145 152 263 338 399 ☆2 ☆5(56) ☆6 ☆8 Honey Heartbeat 我那覇響水瀬伊織高槻やよい双海真美双海亜美 142 131 206 262 311 ☆2(38)(*7) ☆4 ☆5 ☆7(129) SMOKY THRILL 水瀬伊織双海亜美双海真美我那覇響高槻やよい 146 166 215 341 515 ☆3 ☆4 ☆6 ☆9 L・O・B・M 765PRO ALLSTARS 170 131 191 239 316 ☆2 ☆5 ☆6 ☆7 グルーヴィーチューン 曲名 担当アイドル BPM ノート数 難易度 DEBUT REGULAR PRO MASTER DEBUT REGULAR PRO MASTER edeN 星井美希萩原雪歩菊地真四条貴音 145 192 329 413 496 ☆3 ☆6 ☆8 ☆9 マリオネットの心 星井美希 152 97 264 348 414 ☆2 ☆6 ☆7 ☆8(127)(*8) ふるふるフューチャー☆ 星井美希 127 114 209 332 468 ☆2 ☆5 ☆8 ☆10 ALRIGHT* 萩原雪歩 184 176 268 281 321 ☆3 ☆4(52) ☆6 ☆7 Kosmos,Comsos 萩原雪歩 132 167 214 272 306 ☆3 ☆4 ☆5 ☆7 自転車 菊地真 166 65 173 244 270 ☆1 ☆3(52) ☆6(101) ☆7 迷走Mind 菊地真 152 149 264 317 313 ☆3 ☆5 ☆7(104) ☆8 風花 四条貴音 130 147 228 306 415 ☆3 ☆6 ☆8(102) ☆10 オーバーマスター 四条貴音 178 120 210 247 425 ☆2 ☆4 ☆5 ☆9 キミはメロディ 四条貴音 148 90 238 238 344 ☆1 ☆4 ☆5 ☆7(133) relations 星井美希萩原雪歩菊地真 142 84 248 302 381 ☆1 ☆4 ☆6(101) ☆8 Little Match Girl 萩原雪歩星井美希四条貴音 135 123 228 292 320 ☆2 ☆5 ☆6 ☆7 エージェント夜を往く 菊地真星井美希萩原雪歩 178 153 346 400 483 ☆3 ☆6 ☆9 ☆9 まっすぐ 765PRO ALLSTARS 122 154 214 287 378 ☆2 ☆5 ☆7 ☆8 DLC 曲名 担当アイドル BPM ノート数 難易度 DEBUT REGULAR PRO MASTER DEBUT REGULAR PRO MASTER The world is all one !! 765PRO ALLSTARS 167 92 244 325 421 ☆1 ☆4 ☆7 ☆9 情報提供用 理論値が変わる曲の報告等 でしょう?MAのシューティングスターがロングアイコン終点と被っているため、PERFECTで拾ってもタイミング次第でスコアが2000点変わる模様。他の曲は未調査。 -- (名無しさん) 2012-11-07 22 05 27 Honey Heartbeat DE 等速だと理論値に届きません。 青字(38)に修正お願いします。 -- (名無しさん) 2012-11-10 14 31 27 キラメキラリ RE も等速では理論値に届きません。青字(59)です。 -- (名無しさん) 2012-11-10 14 44 56 ↑ 確認後修正しました。Honey Heartbeatは一応1.0倍速でも理論値に届きましたが、タゲサポ未使用であっても早PERFECTと遅PERFECTで38コンボ目にバーストできるかが変わるようなので脚注で対応。 -- (名無しさん) 2012-11-10 18 54 15 マリオネットの心MA、ターゲットサポーター使用&2.0倍速で1度だけ127コンボ目に星が出たのでキラメキプラス必須というわけではではないようです。1つでもGOODを出すと(アイテムによりPERFECTの判定になっても)ゲージの伸び量の関係で出現が遅れてしまう??と予想。 -- (名無しさん) 2012-11-13 10 02 21 ↑Honey Heartbeat DE等速と同じで125コンボ目を早PERFECTで拾ったかどうかだと思う。タゲサポの有無問わずゲージMAXになるのは125コンボ目だし、タゲサポ使った時のパフェ判定にそんな変化はないように見える。 -- (名無しさん) 2012-11-14 08 11 25 マリオネットMA、タゲサポ使用で序盤にGOOD出しても127コンボでバーストできました。また、タゲサポなしでも127バーストは可能でした。やはり125コンボ目の同時押しを早押しするのがポイントのようです。 -- (名無しさん) 2012-11-14 18 38 41 READY!! DE、 魔法をかけて! RE も同じく、早PERFECTで等速でも理論値到達しました。 -- (名無しさん) 2013-06-26 15 41 25 他にも早PERFECTにより、等速でもバーストが早まる曲調査中です。 -- (名無しさん) 2013-06-26 15 52 51 ラブリもSPEED2.0倍+125コンボ目を早PERFECTでバーストが早まりました。&調査終了。 -- (名無しさん) 2013-08-01 16 40 08 名前 コメント すべてのコメントを見る
https://w.atwiki.jp/toho/pages/1395.html
Vernacular サークル:M2ind Manufactory Number Track Name Arranger Original Works Original Tune Length 01 along long Nights haLRu 東方永夜抄 永夜抄 [03 10] 02 landscape inside haLRu 東方風神録 少女が見た日本の原風景 [03 17] 03 Natural Born Girls haLRu 東方永夜抄 懐かしき東方の血 [06 06] 04 vernacular haLRu 東方風神録 信仰は儚き人間の為に [04 19] 05 山のあなた haLRu 東方風神録 妖怪の山 [02 45] 06 光彩陸離 haLRu 蓬莱人形 サーカスレヴァリエ [06 47] 詳細 コミックマーケット73(2007/12/31)にて頒布 イベント価格:500円 ショップ価格:735円(税込) レビュー おとなしめ・やや暗めのテクノ風アレンジだろうか。 CD一枚通して心地よい浮遊感を伴う曲が続く作品。特に1曲目の永夜抄アレンジは透明感があり、透き通った夜をイメージさせる良アレンジ。 各楽器がやや散漫としすぎていて、密度の少ないスカスカした印象を受けることが玉に瑕だろうか。 あまり密度を増やそうとしても、現時点で感じられる浮遊感を損ねてしまうのかもしれないが、それでももう少し音を近くに…と思ってしまった。また、せっかくの心地よい気分が、20分少々で終わってしまうのはもったいない。 アレンジ方向と自分の好みが一致しすぎたのかもしれないが、予想を遙かに上回る出来だと思った。 今後は是非より曲数を増やしたフルアルバムの形で作品を出して欲しいと思うばかりである。 -- min (2008-01-07 01 44 53) 名前 コメント
https://w.atwiki.jp/aowredtides/pages/25.html
Terranの概要についてはこちら Terranのスキルについてはこちら [部分編集] Regular Infantry系列 Regular Infantry Sniper Jump Jet Infantry [部分編集] Regular Crossbowman系列 Regular Crossbowman AP Crossbowman Grenade Launcher [部分編集] Medic系列 Medic Medivac [部分編集] Outrider系列 Outrider Ironbird Rider [部分編集] Regular_Flamethrower系列 Regular Flamethrower Heavy Flamethrower HEF Flamethrower [部分編集] Scout系列 Scout Mobile Radar [部分編集] Regular Paviser系列 Regular Pviser Heavy Paviser [部分編集] Anti-Armor Interceptor系列 Anti-Armor Interceptor Stealth Interceptor [部分編集] A-76 Mortus系列 A-76 Mortus Q-50 Dauntless [部分編集] Infiltrator系列 Infiltrator Grenadier [部分編集] Maintenance Engineer系列 Maintenance Engineer Enhancement Engineer [部分編集] Shotgun Motorcycle系列 Shotgun Motorcycle Ghost Motorcycle Multirole Mototcycle [部分編集] Sentinel系列 Sentinel Anti-Air Sentinel [部分編集] Marauder系列 Marauder Butcher [部分編集] Asterion系列 Asterion Ancile [部分編集] Siege Tank系列 Siege Tank Multirole Tank [部分編集] Plasma Cruiser系列 Plasma Cruiser Heavy Cruiser コメント欄 名前 コメント すべてのコメントを見る
https://w.atwiki.jp/oper/pages/3515.html
このテンプレはポリウト方式で作成されています。 こちらの役名一覧に和訳を記載して管理人までお知らせください。 ATTO PRIMO La fattoria di Castelet (È la fine di maggio. In fondo, una ubertosa e ridente campagna della valle del Rodano. Piu innanzi, il cortile di una antica e signorile fattoria, chiuso da un muro molto basso. A destra, quasi in angolo, un cancello di legno mette su di una strada campestre che si perde fra le quinte. Piu innanzi ancora, dallo stesso lato, un pozzo a sponda bassa coperto di viti selvatiche. A poca distanza dal cancello, verso sinistra, un grosso platano stende sul cortile i suol lunghi rami carichi di foglie. A sinistra è la fattoria, facente gomito nel fondo. Dal cortile si accede ad una terrazza del piano superiore per mezzo di una gradinata esterna, che taglia diagonalmente, da destra a sinistra, il muro di fronte del pianterreno, posando su di un arco che passa sotto l'edificio intero. A traverso l'arco si vede la campagna. Sulla terrazza, non molto larga, si aprono quattro porte a vetrate. Sul límite destro della casa, si eleva un fienile a guisa di torre quadrata. Nell'alto del fienile due lunghe finestre, i cui battenti si aprono in fuori a livello dell'impiantito, che divide in due piani il fienile stesso. Una finestra s'apre sulla terrazza; l'altra, a picco, su di un'aia di pietra, verso il cortile. Un piccolo cancello di legno mette in comunicazione l'ala con la campagna. Tutto intorno aiuole fiorite, cespugli di rose, utensili campestri. L'insieme della fattoria è lieto e pittoresco) (Baldassarre è seduto sulla sponda del pozzo con una pipa corta fra i denti. L'Innocente è seduto per terra, la testa appoggiata alle ginocchia del pastore) ▼BALDASSARRE▲ (fra sè, guardando I'Innocente) E a te ne un bacio mai, ne una carezza… niente! Quasi non fossi di lor sangue. Guai s'io non ti amassi, povero Innocente! "Gli scemi in casa portano fortuna"; ma questo, ahime, si sveglia! ▼L'INNOCENTE▲ (fra sè) "Pascea lungo il dirupo la capra"… (al pastore) e allor?… ▼BALDASSARRE▲ (come chi esca da tristi pensieri) E allor… allor?… Di allora ce n'e tanti nelle mie storie… Ah, l'ho trovato… Come due tizzi accesi, dall'alto del dirupo, vide su lei sospesi gli occhi del lupo… Non diede un gemito la disgraziata, e non tentó fuggire; capi che iI lupo l'avrebbe mangiata! E iI lupo sogghigno, quasi volesse dire tempo a mangiarti avro! Il sol tramonta, scende la sera; e con la sera s'annunzia la morte. Ma lei, da quella forte capra ch'ell'era, le sue corna abbassò, già esperte in altre lotte, e il lupo attese, e col lupo lottò tutta la notte! (animandosi e levandosi da sedere) Ma quando il sol spuntò, dimise a terra il corpo sanguinoso; e il sol… il sol negli occhi la baciò; poi glieli chiuse all'ultimo riposo! ▼ROSA▲ (uscendo agitata dalla casa) O Dio, nessuno ancora! (a Baldassarre) Or lascia stare le storie… e di' che pensi di colei che mio figlio vuol sposare. ▼BALDASSARRE▲ Penso che di figliole, buone massaie ed oneste, ce n'e al villaggio… ▼ROSA▲ È chiaro come il sole! ▼BALDASSARRE▲ Che niun bisogno avreste per trovar moglie al vostro Federico di cercarla in citta! ▼ROSA▲ (tristemente) Sì, anch'io lo dico! Ma Federico è tanto innamorato, trova in lei sola il fior d'ogni virtu… La bella Arlesiana l'ha stregato! ▼BALDASSARRE▲ Ma conoscete voi quella fanciulla, per tirarvela in casa? ▼ROSA▲ Io no, per nulla. ▼BALDASSARRE▲ (con aria di rimprovero) Così, senza conoscerla dunque, padrona Rosa, consentirete salutarla sposa del figliuol vostro? ▼ROSA▲ Ah, no!… Ti rassicura. Ad Arles, come sai, sta un mio fratello… ▼BALDASSARRE▲ Padron Marco? ▼ROSA▲ E gli occhi, quello, li ha acuti assai. ▼BALDASSARRE▲ Ma non per le civette. ▼ROSA▲ (con convinzione) Oh, lascia andare; Marco e un uom coi fiocchi. Bel bello… alla sordina… un'occhiata di qua… di là una parolina… facendo il gonzo, il nòvo, son certa, scoprira perfino il pel nell'uovo. Fra poco ei qui verra. (Baldassarre scrolla le spalle. Rosa va verso il fondo a guardare, e s'imbatte in Vivetta) ▼ROSA▲ (sorpresa) Ah, Vivetta, sei tu? ▼VIVETTA▲ (a Rosa, poi a Baldassarre) Buon di… Buon di. (bacia l'lnnocente) Dalle verdi pendici di San Luigi in questo punto io arrivo. Rivedo qui gli amici, il vecchio e amato rivo, la distesa dei prati di fiori costellati… Oh, si vive quaggiu la gioventu!… Estar soletta non vuol Vivetta… Talor ha i suoi risvegli il nostro cor! ▼ROSA▲ (distrattamente) Ma… perche vieni qui? ▼VIVETTA▲ (confusa) Pei bachi. Ogni anno ci vengo. ▼ROSA▲ È vero, si. Questa mattina non ricordo, non penso… non capisco… (poi inquieta, a Baldassarre) Da un'occhiata, pastor, lungo la via che mena ad Arles. ▼BALDASSARRE▲ Pronto, padrona mia. (il pastore va a guardare, l'Innocente lo segue ad entra con lui in casa) ▼VIVETTA▲ (a Rosa, tra il desiderio e il timore di sapere) Credevo in casa Federico… e adesso… vi vedo in viso tutta turbata! Perfino il vostro respiro è oppresso… Giunger potrebbe di là un'ingrata notizia? Forse d'una sventura? Dite, madrina, dite ho paura! ▼ROSA▲ (come chi voglia allontanare un pensiero tormentoso) Son io che immagino, e son pazza d'immaginar, mentre non ho ragioni… (poi, quasi fra sè) E se Marco, però, dovesse dire al mio figliol "Quella è di te non degna, te la togli dal core", il mio figliol ne muore! ▼VIVETTA▲ (agitata) Che? Federico si fa dunque sposo? (L'Innocente, comparendo all'orlo della finestra del fienile, in alto, dà un grido) ▼ROSA▲ (trasalendo) Ah! L'Innocente lassù? Tremo da capo a piè! ▼BALDASSARRE▲ (afferrando l'Innocente) Non tremate, cader non potrà più. ▼ROSA▲ (rabbrividendo) Se mai cadesse alcun da quell'altezza!… ▼VIVETTA▲ (con ansia mal celata) Dite, madrina, dove conobbe quella donna ch'egli adora? Qui al villaggio… od altrove? ▼ROSA▲ Qui al villaggio… Era un giorno di festa, ei la vide, e s'accese d'amore. Da quel giorno donato ha il suo core a lei sola, e non pensa più a me. GIi parliam… non risponde parola… cuore e mente gli stringe un gran nodo! Nei suoi sogni lei sempre!… lei sola! Pur, da quel giorno, io sento nel mío core che gli sarà fatale questo amore! ▼FEDERICO▲ (dal fondo seguito da Baldassarre) Mamma! ▼ROSA▲ (correndoglí incontro) Oh, figlio mio! ▼FEDERICO▲ (allegro e commosso corre nelle braccia di Rosa) Guardami, mamma, guardami in viso gli occhi, la bocca, son tutto un riso. ▼ROSA▲ (turbata) Ma tremi intanto… ▼FEDERICO▲ Tremo d'amor! ▼ROSA▲ Calmati e parla… ▼FEDERICO▲ Parla il mio cor! ▼ROSA▲ (con ansia) Lo zio Marco? ▼FEDERICO▲ È indietro. Io solo son volato innanzi a tutti tanto, tanto era il desìo di parlarti io primo. O mamma, la mia bella Arlesiana non ha uguali sulla terra! L'amo!… m'ama!… Io son beato! ▼ROSA▲ (con tenerezza) L'ami tu dunque tanto l'Arlesiana? ▼FEDERICO▲ Quanto non si può dire, o mamma, io l'amo! ▼ROSA▲ Piu di me stessa? ▼FEDERICO▲ Qual domanda insana! Sei tu di lei gelosa? ▼ROSA▲ No; ma temo… ▼FEDERICO▲ Che meno io t'ami? ▼ROSA▲ Forse… figliol… ▼FEDERICO▲ Oh, qual sospetto! Sei sempre, o mamma, l'amor mio supremo. ▼ROSA▲ (baciandolo) Ebben, figlio, perdona… ▼VIVETTA▲ (a parte) E a me neppure un guardo… un solo accento… Il sogno mio, il dolce sogno è spento. ▼BALDASSARRE▲ (a Vivetta) Cos'hai Vívetta?… Perche mesta sei? ▼VIVETTA▲ (confusa) No… pastor… non ho nulla… Partir solo vorrei… ▼BALDASSARRE▲ Forse ti leggo in core, cara fanciulla. ▼VOCI INTERNE▲ Evviva padron Marco! Evviva! Evviva! ▼ROSA▲ (volgendo gli occhi verso il cancello) Ah! ecco lo zio Marco. ▼FEDERICO▲ (correndo incontro a Marco) Finalmente! (entra Marco seguito da amici) ▼GLI AMICI▲ Esultiamo! Trionfa amor, fiamma viva che accende ogni cor. ▼FEDERICO▲ (a Marco) Perchè sì tardi? ▼ROSA▲ (a Marco, con ansia) Qual nuova? ▼MARCO▲ (con enfasi) Eccellente! Eccellente! Or tu, sorella, l'abito da festa va senza indugio ad indossar, poi corri ad Arles, ove farai della ragazza ai genitori suoi la tua richiesta. ▼GLI AMICI▲ La tua richiesta… ▼MARCO▲ Un cacciatore emerito par mio ha naso ed occhi che fallir non sanno ho fiutato… ho adocchiato… e, in fè di Dio, la preda è portentosa; e non m'inganno! ▼GLI AMICI▲ Un cacciatore emerito par suo ha naso ed occhi che fallir non sanno e… non s'inganna. ▼ROSA▲ (a Marco, con premura) É dunque cosa seria? ▼MARCO▲ (a Rosa, con convinzione) Certamente! ▼FEDERICO▲ Vide giusto… ▼BALDASSARRE▲ (ironico) E lontan?… ▼MARCO▲ (punto) Precisamente! ▼ROSA▲ (interrompendo) Ci attendon su gli amici. ▼FEDERICO, MARCO▲ Si vada, dunque, a bere. (salgono per la scala) ▼VOCI INTERNE▲ Evviva padron Marco! ▼BALDASSARRE▲ (guardando mestamente Vivetta che sale, ultIma, la scala) La tua speranza, povera piccina, svanita é come un sogno alla mattina! (accende la sua pipa) ▼METIFIO▲ (comparisce in fondo, col mantello sulle spalle, una borsa di cuoio alla cintura. Si ferma e guarda intorno. Poi scorgendo Baldassarre, si avanza) Castelletto? ▼BALDASSARRE▲ Mi par. ▼METIFIO▲ Rosa Mamai? ▼BALDASSARRE▲ È su con gli altri, inneggiano alla sposa. ▼METIFIO▲ (vivamente) Chiamala a me, debbo parlar con lei ▼BALDASSARRE▲ (chiamando) Padrona Rosa! (Rosa compare sulla terrazza) Qui c'è un uomo che v'aspetta. ▼ROSA▲ (scendendo) Ebbene… parlate ad ascoltarvi sto. ▼METIFIO▲ (a Rosa) Il figliol vostro, a quel che mi tu detto, decise di sposare una fanciulla d'Arles. È vero? ▼ROSA▲ Sì, vero. Li sentite come cantan lassù? Si sta bevendo il bicchier dell'augurio. ▼VOCI INTERNE▲ Il vino è dell'amor compagno fido; nel vino sta la vita, e nell'amor. Dal nostro petto erompa un solo grido Viva Bacco e la bella Arlesiana che sa rapire i cor! ▼METIFIO▲ Ebbene… ebben voi state per dar sposa al figlio vostro una sgualdrina! ▼BALDASSARRE▲ (con forza) Badate! ▼ROSA▲ Ah! che dite?… ▼METIFIO▲ (sghignazzando) Ah! ah! badate!… (febbrilmente) Mi diè gli ardenti baci, ed i suoi turpi genitori lo sanno. Capitó un dì, pel suo, pel mio malanno, il figliol vostro… e allora con basse, strane ingiurie, tremo al ricordo ancora, mi cacciarono via peggio d'un cane. ▼BALDASSARRE▲ (con sdegno) Ma questo… questo che voi dite è orrendo! ▼ROSA▲ Se pur non è menzogna! ▼METIFIO▲ (porgendo due lettere a Rosa) A voi, leggete! Son due lettere sue. ▼ROSA▲ (dopo le prime parole, lascia cader le lettere, che Baaldassarre raccoglie e legge) Mio Dio! ▼METIFIO▲ Comprendo! Questo ch'io faccio è una vigliaccheria; ma quella donna è mia! ▼ROSA▲ (risoluta) State tranquillo, non verremo certo a rapirvela noi! ▼BALDASSARRE▲ (a Metifio) Potete, è ver, lasciarmi queste lettere? ▼METIFIO▲ Ebbene… sia! Tenetele! Ma torneran domani nelle mie mani… prometterlo dovete. ▼BALDASSARRE▲ Lo prometto. ▼METIFIO▲ E sta bene. Io mi chiamo Metifio, il guardiano di cavalli, laggiù nella palude di Pharaman. (a Rosa Indicando Baldassarre) Non sono ignoto al vostro pastor. Addio! (esce) ▼FEDERICO▲ (dalla terrazza) Perchè state laggiù? Senza di voi non si sta allegri più. (Rosa gli fa cenno di scendere) ▼FEDERICO▲ (scendendo nel cortile con gli amici canta inebriato) Nel colmo del piacer cantiamo, amici, rendiamo alla bellezza i primi onor; dal nostro petto erompa un solo grido viva amor e la bella Arlesiana, regina di bellezza, regina d'ognì cor! Cantiam la gioventù, lieti e felici, cantiamo ognor l'amor e l'Arlesiana, che sa rapire i cor, che m'ha rapito il cor! ▼GLI AMICI▲ Rendiamo alla bellezza i primi onori. Cantiam! ▼ROSA▲ Guai a te se ne pronunci pur solamente il nome! ▼FEDERICO▲ (con doloroso stupore) Che?… Che dicesti?… ▼ROSA▲ (con voce soffocata) Dico ch'e la piü turpe delle donne! ▼BALDASSARRE▲ (porgendogli le lettere) Leggi! ▼FEDERICO▲ (le legge rapidamente poi cade sull'orlo del pozzo con la testa fra le mani) Ah, l'infame! ATTO PRIMO La fattoria di Castelet (È la fine di maggio. In fondo, una ubertosa e ridente campagna della valle del Rodano. Piu innanzi, il cortile di una antica e signorile fattoria, chiuso da un muro molto basso. A destra, quasi in angolo, un cancello di legno mette su di una strada campestre che si perde fra le quinte. Piu innanzi ancora, dallo stesso lato, un pozzo a sponda bassa coperto di viti selvatiche. A poca distanza dal cancello, verso sinistra, un grosso platano stende sul cortile i suol lunghi rami carichi di foglie. A sinistra è la fattoria, facente gomito nel fondo. Dal cortile si accede ad una terrazza del piano superiore per mezzo di una gradinata esterna, che taglia diagonalmente, da destra a sinistra, il muro di fronte del pianterreno, posando su di un arco che passa sotto l'edificio intero. A traverso l'arco si vede la campagna. Sulla terrazza, non molto larga, si aprono quattro porte a vetrate. Sul límite destro della casa, si eleva un fienile a guisa di torre quadrata. Nell'alto del fienile due lunghe finestre, i cui battenti si aprono in fuori a livello dell'impiantito, che divide in due piani il fienile stesso. Una finestra s'apre sulla terrazza; l'altra, a picco, su di un'aia di pietra, verso il cortile. Un piccolo cancello di legno mette in comunicazione l'ala con la campagna. Tutto intorno aiuole fiorite, cespugli di rose, utensili campestri. L'insieme della fattoria è lieto e pittoresco) (Baldassarre è seduto sulla sponda del pozzo con una pipa corta fra i denti. L'Innocente è seduto per terra, la testa appoggiata alle ginocchia del pastore) BALDASSARRE (fra sè, guardando I'Innocente) E a te ne un bacio mai, ne una carezza… niente! Quasi non fossi di lor sangue. Guai s'io non ti amassi, povero Innocente! "Gli scemi in casa portano fortuna"; ma questo, ahime, si sveglia! L'INNOCENTE (fra sè) "Pascea lungo il dirupo la capra"… (al pastore) e allor?… BALDASSARRE (come chi esca da tristi pensieri) E allor… allor?… Di allora ce n'e tanti nelle mie storie… Ah, l'ho trovato… Come due tizzi accesi, dall'alto del dirupo, vide su lei sospesi gli occhi del lupo… Non diede un gemito la disgraziata, e non tentó fuggire; capi che iI lupo l'avrebbe mangiata! E iI lupo sogghigno, quasi volesse dire tempo a mangiarti avro! Il sol tramonta, scende la sera; e con la sera s'annunzia la morte. Ma lei, da quella forte capra ch'ell'era, le sue corna abbassò, già esperte in altre lotte, e il lupo attese, e col lupo lottò tutta la notte! (animandosi e levandosi da sedere) Ma quando il sol spuntò, dimise a terra il corpo sanguinoso; e il sol… il sol negli occhi la baciò; poi glieli chiuse all'ultimo riposo! ROSA (uscendo agitata dalla casa) O Dio, nessuno ancora! (a Baldassarre) Or lascia stare le storie… e di' che pensi di colei che mio figlio vuol sposare. BALDASSARRE Penso che di figliole, buone massaie ed oneste, ce n'e al villaggio… ROSA È chiaro come il sole! BALDASSARRE Che niun bisogno avreste per trovar moglie al vostro Federico di cercarla in citta! ROSA (tristemente) Sì, anch'io lo dico! Ma Federico è tanto innamorato, trova in lei sola il fior d'ogni virtu… La bella Arlesiana l'ha stregato! BALDASSARRE Ma conoscete voi quella fanciulla, per tirarvela in casa? ROSA Io no, per nulla. BALDASSARRE (con aria di rimprovero) Così, senza conoscerla dunque, padrona Rosa, consentirete salutarla sposa del figliuol vostro? ROSA Ah, no!… Ti rassicura. Ad Arles, come sai, sta un mio fratello… BALDASSARRE Padron Marco? ROSA E gli occhi, quello, li ha acuti assai. BALDASSARRE Ma non per le civette. ROSA (con convinzione) Oh, lascia andare; Marco e un uom coi fiocchi. Bel bello… alla sordina… un'occhiata di qua… di là una parolina… facendo il gonzo, il nòvo, son certa, scoprira perfino il pel nell'uovo. Fra poco ei qui verra. (Baldassarre scrolla le spalle. Rosa va verso il fondo a guardare, e s'imbatte in Vivetta) ROSA (sorpresa) Ah, Vivetta, sei tu? VIVETTA (a Rosa, poi a Baldassarre) Buon di… Buon di. (bacia l'lnnocente) Dalle verdi pendici di San Luigi in questo punto io arrivo. Rivedo qui gli amici, il vecchio e amato rivo, la distesa dei prati di fiori costellati… Oh, si vive quaggiu la gioventu!… Estar soletta non vuol Vivetta… Talor ha i suoi risvegli il nostro cor! ROSA (distrattamente) Ma… perche vieni qui? VIVETTA (confusa) Pei bachi. Ogni anno ci vengo. ROSA È vero, si. Questa mattina non ricordo, non penso… non capisco… (poi inquieta, a Baldassarre) Da un'occhiata, pastor, lungo la via che mena ad Arles. BALDASSARRE Pronto, padrona mia. {(il pastore va a guardare, l'Innocente lo segue ad entra con lui in casa)} VIVETTA (a Rosa, tra il desiderio e il timore di sapere) Credevo in casa Federico… e adesso… vi vedo in viso tutta turbata! Perfino il vostro respiro è oppresso… Giunger potrebbe di là un'ingrata notizia? Forse d'una sventura? Dite, madrina, dite ho paura! ROSA (come chi voglia allontanare un pensiero tormentoso) Son io che immagino, e son pazza d'immaginar, mentre non ho ragioni… (poi, quasi fra sè) E se Marco, però, dovesse dire al mio figliol "Quella è di te non degna, te la togli dal core", il mio figliol ne muore! VIVETTA (agitata) Che? Federico si fa dunque sposo? (L'Innocente, comparendo all'orlo della finestra del fienile, in alto, dà un grido) ROSA (trasalendo) Ah! L'Innocente lassù? Tremo da capo a piè! BALDASSARRE (afferrando l'Innocente) Non tremate, cader non potrà più. ROSA (rabbrividendo) Se mai cadesse alcun da quell'altezza!… VIVETTA (con ansia mal celata) Dite, madrina, dove conobbe quella donna ch'egli adora? Qui al villaggio… od altrove? ROSA Qui al villaggio… Era un giorno di festa, ei la vide, e s'accese d'amore. Da quel giorno donato ha il suo core a lei sola, e non pensa più a me. GIi parliam… non risponde parola… cuore e mente gli stringe un gran nodo! Nei suoi sogni lei sempre!… lei sola! Pur, da quel giorno, io sento nel mío core che gli sarà fatale questo amore! FEDERICO (dal fondo seguito da Baldassarre) Mamma! ROSA (correndoglí incontro) Oh, figlio mio! FEDERICO (allegro e commosso corre nelle braccia di Rosa) Guardami, mamma, guardami in viso gli occhi, la bocca, son tutto un riso. ROSA (turbata) Ma tremi intanto… FEDERICO Tremo d'amor! ROSA Calmati e parla… FEDERICO Parla il mio cor! ROSA (con ansia) Lo zio Marco? FEDERICO È indietro. Io solo son volato innanzi a tutti tanto, tanto era il desìo di parlarti io primo. O mamma, la mia bella Arlesiana non ha uguali sulla terra! L'amo!… m'ama!… Io son beato! ROSA (con tenerezza) L'ami tu dunque tanto l'Arlesiana? FEDERICO Quanto non si può dire, o mamma, io l'amo! ROSA Piu di me stessa? FEDERICO Qual domanda insana! Sei tu di lei gelosa? ROSA No; ma temo… FEDERICO Che meno io t'ami? ROSA Forse… figliol… FEDERICO Oh, qual sospetto! Sei sempre, o mamma, l'amor mio supremo. ROSA (baciandolo) Ebben, figlio, perdona… VIVETTA (a parte) E a me neppure un guardo… un solo accento… Il sogno mio, il dolce sogno è spento. BALDASSARRE (a Vivetta) Cos'hai Vívetta?… Perche mesta sei? VIVETTA (confusa) No… pastor… non ho nulla… Partir solo vorrei… BALDASSARRE Forse ti leggo in core, cara fanciulla. VOCI INTERNE Evviva padron Marco! Evviva! Evviva! ROSA (volgendo gli occhi verso il cancello) Ah! ecco lo zio Marco. FEDERICO (correndo incontro a Marco) Finalmente! (entra Marco seguito da amici) GLI AMICI Esultiamo! Trionfa amor, fiamma viva che accende ogni cor. FEDERICO (a Marco) Perchè sì tardi? ROSA (a Marco, con ansia) Qual nuova? MARCO (con enfasi) Eccellente! Eccellente! Or tu, sorella, l'abito da festa va senza indugio ad indossar, poi corri ad Arles, ove farai della ragazza ai genitori suoi la tua richiesta. GLI AMICI La tua richiesta… MARCO Un cacciatore emerito par mio ha naso ed occhi che fallir non sanno ho fiutato… ho adocchiato… e, in fè di Dio, la preda è portentosa; e non m'inganno! GLI AMICI Un cacciatore emerito par suo ha naso ed occhi che fallir non sanno e… non s'inganna. ROSA (a Marco, con premura) É dunque cosa seria? MARCO (a Rosa, con convinzione) Certamente! FEDERICO Vide giusto… BALDASSARRE (ironico) E lontan?… MARCO (punto) Precisamente! ROSA (interrompendo) Ci attendon su gli amici. FEDERICO, MARCO Si vada, dunque, a bere. (salgono per la scala) VOCI INTERNE Evviva padron Marco! BALDASSARRE {(guardando mestamente Vivetta che sale, ultIma, la scala)} La tua speranza, povera piccina, svanita é come un sogno alla mattina! (accende la sua pipa) METIFIO (comparisce in fondo, col mantello sulle spalle, una borsa di cuoio alla cintura. Si ferma e guarda intorno. Poi scorgendo Baldassarre, si avanza) Castelletto? BALDASSARRE Mi par. METIFIO Rosa Mamai? BALDASSARRE È su con gli altri, inneggiano alla sposa. METIFIO (vivamente) Chiamala a me, debbo parlar con lei BALDASSARRE (chiamando) Padrona Rosa! (Rosa compare sulla terrazza) Qui c'è un uomo che v'aspetta. ROSA (scendendo) Ebbene… parlate ad ascoltarvi sto. METIFIO (a Rosa) Il figliol vostro, a quel che mi tu detto, decise di sposare una fanciulla d'Arles. È vero? ROSA Sì, vero. Li sentite come cantan lassù? Si sta bevendo il bicchier dell'augurio. VOCI INTERNE Il vino è dell'amor compagno fido; nel vino sta la vita, e nell'amor. Dal nostro petto erompa un solo grido Viva Bacco e la bella Arlesiana che sa rapire i cor! METIFIO Ebbene… ebben voi state per dar sposa al figlio vostro una sgualdrina! BALDASSARRE (con forza) Badate! ROSA Ah! che dite?… METIFIO (sghignazzando) Ah! ah! badate!… (febbrilmente) Mi diè gli ardenti baci, ed i suoi turpi genitori lo sanno. Capitó un dì, pel suo, pel mio malanno, il figliol vostro… e allora con basse, strane ingiurie, tremo al ricordo ancora, mi cacciarono via peggio d'un cane. BALDASSARRE (con sdegno) Ma questo… questo che voi dite è orrendo! ROSA Se pur non è menzogna! METIFIO (porgendo due lettere a Rosa) A voi, leggete! Son due lettere sue. ROSA (dopo le prime parole, lascia cader le lettere, che Baaldassarre raccoglie e legge) Mio Dio! METIFIO Comprendo! Questo ch'io faccio è una vigliaccheria; ma quella donna è mia! ROSA (risoluta) State tranquillo, non verremo certo a rapirvela noi! BALDASSARRE (a Metifio) Potete, è ver, lasciarmi queste lettere? METIFIO Ebbene… sia! Tenetele! Ma torneran domani nelle mie mani… prometterlo dovete. BALDASSARRE Lo prometto. METIFIO E sta bene. Io mi chiamo Metifio, il guardiano di cavalli, laggiù nella palude di Pharaman. (a Rosa Indicando Baldassarre) Non sono ignoto al vostro pastor. Addio! (esce) FEDERICO (dalla terrazza) Perchè state laggiù? Senza di voi non si sta allegri più. (Rosa gli fa cenno di scendere) FEDERICO (scendendo nel cortile con gli amici canta inebriato) Nel colmo del piacer cantiamo, amici, rendiamo alla bellezza i primi onor; dal nostro petto erompa un solo grido viva amor e la bella Arlesiana, regina di bellezza, regina d'ognì cor! Cantiam la gioventù, lieti e felici, cantiamo ognor l'amor e l'Arlesiana, che sa rapire i cor, che m'ha rapito il cor! GLI AMICI Rendiamo alla bellezza i primi onori. Cantiam! ROSA Guai a te se ne pronunci pur solamente il nome! FEDERICO (con doloroso stupore) Che?… Che dicesti?… ROSA (con voce soffocata) Dico ch'e la piü turpe delle donne! BALDASSARRE (porgendogli le lettere) Leggi! FEDERICO (le legge rapidamente poi cade sull'orlo del pozzo con la testa fra le mani) Ah, l'infame! Cilea,Francesco/L Arlesiana/II
https://w.atwiki.jp/oper/pages/1805.html
<<第一幕>> 第1場 (アルチーナの宮殿の中庭。アンジェリカとアルチーナ) ALCINA 美しき女王、あなたの力は絶大、 インドのみならず、世界中が讃えるわ。 輝く澄んだあなたの両目に、 稀代の美女たちも皆、引き下がり腰を折ります。 でもあなた、美しき女王、 息をつけますこと?酷い拷問はお止めになって、 そしてその睫毛をお和らげになって、 ああ、我が神、メドーロ! ANGELICA アルチーナ、幾分なりとも、 ご自分の諸悪を語りながら、 恋に落ちた方はご自身の悲痛を浴びせるので、 私は知っていましたわ・・・千の矢が、 この震える射手、 このもの憂い瞳からまき散らされるのを。 アグリカーネ、リナルド、フェラウ、 サクリパンテ、オルランド、そして千人の 名の知れた強者、王座に上った者たち、 皆がこの光のために、愛で焼かれる。 私は、ただ希望だけを持って、 皆を駆り立てたわ。でも、いくつかの恋に、 私は痛みを感じなかったの。最後に、私は恥じたわ。 あの方、全能の主、私の心の主、 あの方が私に仇討ちしたの・・・私の目の前に 現れるのよ、あの慈しみ深い、愛すべき、メドーロが! そしてすぐに、私は分かったの、 アルチーナ、私は恋をしたと、そして、息をしたと。 ALCINA かえってため息をついているのね?そのあなたのメドーロは、 教えて、あなたを本当に愛しているの? ANGELICA どれほど私があの方を慕っているか・・・。 ALCINA そしてため息をついているか・・・?両想いなのね。 それは心の歓びよ。 ANGELICA でも、失う時の代償はずっと大きいわ。 そして、良ければ良いほど、もっと大きい・・・。 聞いて。私の国に、彼を連れて来たの。 恋に落ちたオルランドが私を追って来ている時に、 彼の誇り高い心を知っている私は、「逃げましょう!」と、 愛する恋人に言ったわ、すぐに・・・。 ALCINA 逃げる? おべっかもご機嫌取りもないわ、 恋する心のために、彼に恥じるの? ANGELICA あの優しい、私の愛・・・ 他の安全な逃げ口上を勧めないで。 ただただ恐怖の腕の中で 自分を捨てたの、みじめに逃げた、ああ、神よ、 でも、逃げる間に、なくしてしまったわ、 私の宝物、私の両目の太陽を。 ALCINA 大丈夫よ!私が何とかするわ。 ここで私と一緒にいらっしゃい、 彼も歓迎するわ、 あなたの歓びは私の幸せよ。 ANGELICA 希望の光。 心は立ち直る。 魂は慰められる。 でも、黒い不安の 雲が沸き上がる、 清らかな甘美を 私の心から奪いながら。 第2場 (アルチーナ。そこにオルランド、覆面を下ろしてアストルフォと戦い、追ってくる) ALCINA あの人の嘆きが、どれほどの憐れみを私に呼び起こすことでしょう! ORLANDO 何を差し上げたら良いのだい、フェロン? ASTOLFO. お前の力も、もう無駄だ! ALCINA あら戦士さま!気張るのはやめて、お手柔らかになすって。 ORLANDO そうさ、このオルランドも簡単には負けないぞ。 ASTOLFO オルランド? (抱きに出る) ALCINA (独り言) まあ!愛が芽生えたのかしら? ASTOLFO 間違いをお詫びします。紋章が見知らぬもので。 ORLANDO 慈しみ深きあなたの美しい女王のために、 手加減することはできますまい。 あなたはいまや、私の望みを叶える仲介者だ。 ALCINA 彼女は私の王国に、新しい太陽をもたらしました、 あの美しい容貌で。あなたは新しい栄光をもたらします、 どうか私の王国に、私とともにとどまってくださいませ。 ORLANDO あなたはいまや、私の望みを叶える仲介者だ。 ALCINA (独り言) 全能の愛の神が、私に響いてきたわ。 傲慢な心とは反対のあなたの顔、まるで矢のよう。 ASTOLFO これは不愉快、私には一目もくれないな。 ALCINA 帝国は、その両目に 愛を呼び覚ます。 でも、その戦士のまなざし、 それは恐怖をただよわせ、 心は私をおびやかす。 そして希望は 私の疑い深い心に いま慰めをもたらすけれど、 また恐怖が起き上がって 魂を苦しめる。 (オルランドとアストルフォ) ORLANDO 両目に美を宿す人、 あなたを私は見た。あなたは愛を語った。 ASTOLFO 我がオルランド、君はアルチーナを知らないのだね! ORLANDO アルチーナ? ASTOLFO あの方が、アルチーナさ。 ORLANDO 地獄も、彼女の求めに向き合うものだろうか? 私の心から、アストルフォは平静を学ぶ。 それはあなたに、こう教える。小さな希望の光の中で すでに清らかな時間を楽しんだように私には思える、と。 ASTOLFO 君は私に平静を教える。 そして私に希望を持てと求める。 だが、誇り高く厳格なあの両目は、 私の痛みには一目もくれない。 私の望みの思いは草を食みながら、 しかし時折私はため息をつき、自ら慰めるのだ。 第3場 (Orlando, poi Bradamante) ORLANDO Pietoso Dio d amor, poiché a te piacque Trarmi dentro a tuoi lacci In dolce servitù vibra nel core D Angelica la bella Uno stral sì cocente Onde per me s accenda, e m ami alfine. BRADAMANTE Adorato Ruggier... Qui Orlando? ORLANDO Bradamante, come tu qui? BRADAMANTE Del mio Ruggier in traccia. ORLANDO Ei la destra, e la fede Di sposo non ti diè? BRADAMANTE Sorte rubella Per disusata via poi mel ritolse. ORLANDO Sventurata! BRADAMANTE La saggia incantatrice Melissa a me predisse, Ch arder qui dee il mio bene Al magico poter d Alcina al foco. ORLANDO Consolati Cugina, Se Malagigi nostro oggi non mente lieti sarem. Ma tu, come d Alcina Osasti nella reggia entrar ne tuoi Cotanto noti arnesi, e sola? BRADAMANTE E meco la possente Melissa, E in questo anel contro gl incanti e l arti Della Maga infedel ho valid arme. Alla maga crudele nasconderò il mio nome; né mostrerò quest’aria mia guerriera. Tanto men Bradamante rassembrerò a colei, quanto men fiera. ORLANDO Ora t intendo; è questi Il pretioso anel, che d ogni incanto Serba illeso chi l porta. BRADAMANTE Asconderò il mio sdegno Al nero core indegno, Sin tanto che al mio amor torni lo sposo. Ma se mi toglie, oh Dio! L indegna l idol mio Il braccio proverà fiero, e sdegnoso. Scena Quarta ORLANDO (Solo) Insolito coraggio ora in quest alma Porta di Malagigi I fatidici sensi egli del Nume Ebro, e ripieno in me lo sguardo fisse, E nel sagro furor così mi disse Orlando, allora il ciel per te dispose Le fortune d amor, quando ad Alcina Involerai le ceneri famose, Ch involser di Merlin l alma divina. Spera, coglier potrai le gloriose Palme, ch il fato al tuo poter destina Per te sia l immortal custode estinto, E l poter della maga oppresso e vinto. Amorose mie brame Non più duol e timor speriam ben tosto Sarem, io glorioso, e voi contente. Malagigi il promise, egli non mente. Nel profondo cieco Mondo Si precipiti la sorte Già spietata a questo cor. Vincerà l amor più forte Con l aita del valor. Scena Quinta (Angelica e Medoro) (Giardino delizioso di Alcina contiguo all’incantato palazzo della stessa, in cui si vedono le due fonti, una delle quali estingue, l’altra accende l’amore. Mare tempestoso in lontano. Angelica, poi Medoro, ferito, che viene dal mare, e Alcina) ANGELICA Quanto somigli tempestoso mare Al fluttuar di quest anima amante. L onda che il flutto incalza E la doglia amorosa, Che incalza il fiero duol della mia pena. Or si discopre la profonda arena, E l onda inferocita Sale tumida al ciel... MEDORO Soccorso aita. ANGELICA Misero! Ahimé, che veggio! Un picciol legno Quasi da l onde assorto Vicino a naufragar. Stranier, fa core, Respingi pur l onda nemica in salvo Già lo vegg io dal fier Nettun irato. MEDORO Pur ritorno a mirarti idolo amato! ANGELICA Che veggio! Ah mio tesor di braccio a morte T involaro i miei voti. Pur ti riveggo, e pur ti stringo al seno. Qual sangue? Ahi me infelice! MEDORO Io vengo meno. ANGELICA Qui ti siedi cor mio. MEDORO Vedo la morte Stender sovra di me squallidi i vanni Ecco i freddi sudori Dall aperto mio fianco esce già l alma; Ma dolce m è il morir, or che la sorte fra le tue braccia il mio morir destina. ANGELICA Pietosi dei, chi mi soccorre? Scena Sesta (Angelica, Medoro e Alcina) ALCINA Alcina. ANGELICA Alcina. Ah, tal mi rendi il mio tesoro? Vedi il giglio d amor langue, e ruggiade... Ma da qual cielo, oh Dio, ruggiade attendo? Il mio pianto, il mio sangue Alcina basterà per rarvvivarlo. ALCINA Bastò già il mio potere. MEDORO Chi mi richiama in vita? ANGELICA Aperti ha i lumi Riveggo, o sogno, i rai celesti? ALCINA E in loro vedi un opra volgar della mia possa. ANGELICA Che di eterno dovere a te mi stringe. (a Medoro) Pur respiri alma mia! MEDORO Ripieno ho il petto Di gioia e di contento, Poiché ti stringo al sen, cor del mio core. ALCINA Narrane i casi tuoi, che dopo il pianto Egl è soave il rammentarli in gioia MEDORO Te perduta, te cerco, e giunto al mare Legno di Logistilla M accoglie sciolto abbiam le vele appena, Che da navi nemiche intorno cinti Siam combattuti, e vinti. Ferito io resto, e prigionier s adira Nettuno, ed il naufragio a noi minaccia; Sgravansi per sottrarsi a i di lui sdegni Dall inutili somme i carchi legni. Rimango il primo absorto, E sepolto nell onde in pria che morto. L onda qua, e la m incalza, E sovra il mar m innalza. Il ciel riveggo, e innanzi a gl occhi miei L instabil flutto un picciol legno adduce; Tosto l afferro; e mentre chiedo aita, Quando morte io temea trovo la vita. Scena Settima (Angelica, Medoro, Alcina, Orlando) ORLANDO Non godrai sempre in pace, Lieto del tuo gioir, rivale audace ALCINA Orlando? ANGELICA Ahimè! MEDORO (fra sè) Io son perduto. ORLANDO Rendi pur grazie al ciel, ch inerme sei; Col tuo sangue vorrei... ANGELICA Che far vorresti? ALCINA (piano a Medoro) Deh, non temer. ANGELICA (fra sè) Lusinghe or siate meco. MEDORO (fra sè) Oh, fugaci contenti! ORLANDO (ad Angelica) Impallidisci Tigre di crudeltà, sfinge d inganni. ALCINA Tu non conosci, Orlando, Chi sia il garzon, di cui geloso or sei D Angelica la bella egli è il germano. MEDORO (fra sè) Ormai respiro, oh Dei! ANGELICA Così ingrato m insulti? E così temi Del mio sincero amor, della mia fede? ORLANDO (fra sè) Ove trascorsi? ALCINA (fra sè) Oh come scaltra or finge! ORLANDO Senti, senti mio ben. ANGELICA Sono una sfinge, Una tigre v aggiungi, Per caparra d amor, qualch altra offesa. Io tigre mentitor? Tu a me lo sei Con questo vano tuo timor geloso. ORLANDO. (a Medoro) Tu m impetra il perdono... MEDORO Non lo potrei, se il tuo rival già sono. ANGELICA Poveri affetti miei! Questa vi rende Amorosa mercede il core ingrato! (finge di piangere) ORLANDO Per questa bella man, ch umile io stringo. MEDORO (piano ad Angelica) Cara, piangi per lui? ANGELICA (piano a Medoro) Rimira, io fingo. ORLANDO O bellissima destra! ANGELICA Ella ti è pegno di mia candida fede. MEDORO (piano ad Angelica) Angelica ANGELICA (piano a Medoro) T accheta. MEDORO (piano ad Alcina) Finge pur! ALCINA (piano a Medoro) Non lo vedi? MEDORO (fra sè) Ahi che tormento! ORLANDO (ad Angelica) I begli occhi onde amor vibra le faci... ANGELICA Per te, se belli son, son belli. MEDORO (fra sè) Oh Dio! ANGELICA (sottovoce) Sei tu geloso ancor? MEDORO (sottovoce) No. ANGELICA (sottovoce) Dunque taci. (a Orlando) Tu sei degli occhi miei Tu sei di questo sen; (a Medoro) Soffri, tu sei l mio ben L oggetto amato. (a Orlando) Geloso non ti bramo Credimi sì ch io t amo Son tua, si tua son io Idolo del cor mio Nume adorato. (Angelica e Medoro escono) ORLANDO Ahi, crudele gelosia, tiranna degli affetti così presso il mio ben reo mi rendesti. Troppo è fiero il nume arcero, qunado in sen di chi ben ama d’una fredda gelosia il velen spargendo va. Ma consola l’alma mia il pensier che il mio timore già nel core del mio ben destò pietà. (esce) Scena Ottava (Alcina e Medoro) ALCINA Medoro, il ciglio abbassi, e stai dolente? Lascia di sospirar. MEDORO Cieli! Chi mai Creduto avria, ch in un momento solo Angelica potesse, Mostrando ad altri amor, farsi incostante? ALCINA L arti ancora non sai d un core amante. MEDORO Eh, d arti non ha d uopo, Chi nel seno racchiude un cor sincero. S altri adora il mio bene, Io soffrir lo dovrò, dovrò tacere? ALCINA E soffrire, e tacer questo è amor vero. MEDORO Rompo i ceppi e in lacci io torno. Dall inganno di quei guardi Incostanza apprenderò. Sarà infedele ancora Il mio cor con chi l adora, A sperar io tornerò. (Alcina, poi Ruggiero) ALCINA Innocente garzon, tu ancor non sai con quanti strali amor ferisca un core? (vede Reuggiero) Ma qual ventura è questa! Da un destriero volante veggio che scende armato cavaliere a questa parte ei volge il piè. Che fia? RUGGIERO Grazie al ciel, pure alfine calchi Ruggiero il suol, se suolo è questo, che dal felice Eliso il bel soggiorno a me rassembra. ALCINA (fra sè) È vago! (A Ruggiero) Poiché per mia gran sorte sceso dal cielo onori i regni miei, cavaliero gentil, dimmi chi sei? RUGGIERO Ruggiero son, giunto cred’io nel cielo, chè tutto spira qui beltà celeste. ALCINA Qui dove son reina, valoroso Ruggiero, signor tu sei. RUGGIERO Troppo mi onori. ALCINA Alcina tanto deve al tuo nome... (fra sè) ... e al tuo sembiante. RUGGIERO (fra sè) Sol la mia Bradamante può far confronto a sua gentil bellezza. ALCINA (fra sè) Fisso mi guarda, e poi fra sé favella. Nuova preda ei sarà degl’occhi miei. RUGGIERO (fra sè) Ah, la mia Bradamante è assai più bella. ALCINA Meco all’ombra t’assidi, il fianco tuo riposa, e ti ristora in quest’onda tranquilla. RUGGIERO Come chiara zampilla! ALCINA Assaggia meco il limpido cristallo (fra sè) (il prendo all’esca). RUGGIERO Onda giammai più fresca non assaggiai. ALCINA (fra sè) S’egli nel petto avea qualche foco d’amore l’onda ne spense già tutto l’ardore. (a Ruggiero) Ma questa è più soave (fra sè) Ora ei cade nel laccio. RUGGIERO Ambrosia è questa, o nettare di Giove? ALCINA (fra sè) Incendio desta l’onda fatal per me nel di lui core, e d’ogn’altra bellezza adorata da lui l’idea cancella. Scena Nona (Bradamante, Ruggiero, Alcina) BRADAMANTE Vò cercando Ruggiero, e l trovo involto Ne i lacci della maga. Oh me infelice! Or qui gelosa, e inosservata ascolto. RUGGIERO (ad Alcina) Veggio ne tuoi bei lumi Scintillar quella fiamma Che accenderà l innamorato core. BRADAMANTE (fra sè) Misera! ALCINA Oh fosse amore, Quello che dal tuo labbro a me favella. BRADAMANTE Ahi, donna ingannatrice! ALCINA Ei già sospira. RUGGIERO Mira o bella, deh mira Il poter de tuoi lumi, Che costringe il mio core ad adorarti. Reo s io t adoro o cara, Di temerario ardir non mi dirai. ALCINA Dirò che pria t amai E giurerò, caro, d amarti sempre. BRADAMANTE Perfida! RUGGIERO (a Alcina) Sei pur bella. BRADAMANTE (a Ruggiero) Ah traditore! Questa è la fè, che mi giurasti? E questo Il promesso tuo amore? ALCINA (a Ruggiero) E chi è costei? RUGGIERO Non la conosco. BRADAMANTE Ove trascorsi oh Dei? Olimpia io son (mentasi il nome) e quello Il perfido Bireno. Egli il giglio più bel su questo seno Sfrondò con fé di sposo, Poscia m abbandonò s egli sospira, Son mentiti i sospiri. ALCINA (a Ruggiero) Di Bireno che parla? RUGGIERO (ad Alcina) Ella delira. ALCINA Olimpia de tuoi casi Mi pesa il reo tenor; ma tu vedrai, Che Bireno non è. BRADAMANTE Pur troppo è vero. RUGGIERO Bella da tregua al duol io son Ruggiero. BRADAMANTE (fra sè) (Non mi ravvisa, o finge) (A Ruggiero) Empio tu menti; Io conobbi Ruggiero Amoroso, e costante. RUGGIERO Ella nel suo furore E Bireno, e Ruggier confonde insieme. Lasciamla alle sue smanie. Andiam mio core. ALCINA Sarò teco mia vita. BRADAMANTE Ah traditore. RUGGIERO Sol per te mio dolce amore Questo core avrà pace avrà conforto. Le tue vaghe luci belle Son le stelle, Onde amor mi guida in porto. (Ruggiero esce) BRADAMANTE Ah inumano! Ah crudele! ALCINA Guarda ben, che t’inganni. BRADAMANTE È l’infedele che mi promise affetto, che si giurò ben mille volte, e mille a queste miel pupille il più leale amante che portasse d’amor fiamme nel seno. ALCINA Bella tu prendi error. BRADAMANTE Non ti credo, no, no. Seguir lo voglio. Non sempre riderai del mio cordoglio. (esce) ALCINA Se lo crede Bireno, ella s’inganna. E se Ruggiero il crede, Invan spera di lui costanza e fede. Ei già di questi rai cede all’impero lo siegua, il cor non teme, è mio Ruggiero. Amorose ai rai del sole son le rose e le viole ed il sol co’ raggi ardenti pur talor languir le fa. Benché senta il mio diletto nuovo fuoco dentro il petto amerà sempre costante la mia bella fedeltà. (Entrambi uscita) ATTO PRIMO Scena Prima (Cortile nel Palazzo d’Alcina. Angelica e Alcina) ALCINA Bella Regina, il tuo poter Sovrano L India non sol, ma tutto il mondo onora. Al fulgido seren de gl occhi tuoi Ogni rara beltà cede e s inchina; E tu bella, e Reina Puoi sospirar? Dà bando al rio martoro, E rasserena il ciglio. Oh Dio! Medoro! ANGELICA Alcina; poiché alquanto Disacerba il suo duolo un alma amante Narrando i mali suoi, Sappi che mille strali Vibrò da queste or languide pupille Il faretrato arciero Agricane, Rinaldo, Ferraù, Sacripante, Orlando, e mille Famosi in arme, e coronati in soglio Arser tutti d amor per questi lumi. Io con la speme sola Tutti allettai; ma per alcun d amore Io non sentii le pene sdegnossi al fine Il possente Signor, e del mio core Prese vendetta innanzi a gl occhi miei Viene il leggiadro amabile Medoro; E appena il rimirai, Ch arsi Alcina d amore, e sospirai. ALCINA E per questo sospiri? Il tuo Medoro, Dimmi, t ama fedel? ANGELICA Quant io l adoro. ALCINA E tu sospiri? Un corrisposto amore E la gioia del core. ANGELICA Ma del perduto ben maggior la pena Allora è più, quanto più il bene è caro. Senti meco il guidava a regni miei, Quando mi siegue innamorato Orlando Io che conosco il fiero cor, fuggiamo Dico al caro amator, tosto... ALCINA Fuggire? Mancan lusinghe, e vezzi Per amolir d amante cor gli sdegni? ANGELICA Il tenero mio amore Non suggerirmi altra guardia sicura, Sola in braccio al timore M’abbandonai, fuggii misera, oh Dio, Ma nel fuggir perdei Il mio tesoro, il sol de gl occhi miei. ALCINA Fa cor, t el renderò potrai qui meco Di lui lieta godere, E accordar la tua gioia al mio piacere. ANGELICA Un raggio di speme Il cor rasserena E l alma consola; Ma s alza un vapore Di nero timore, Che il dolce sereno Dal seno m invola. Scena Seconda (Alcina. Poi Orlando, con visiera calata, combattendo con Astolfo e incalzandolo.) ALCINA Quanta pietà mi desta il suo cordoglio. ORLANDO Ch io ti ceda fellon? ASTOLFO. Sei forte invano. ALCINA Olà guerrier, l orgoglio abbassa, e l brando. ORLANDO Sì di leggier non ubbidisce Orlando. ASTOLFO Orlando? (va ad abbracciarlo) ALCINA (Fra sè) Ah! Si accendesse almeno aita amore? ASTOLFO Scusa l error, le ignote insegne incolpa. ORLANDO Per la vezzosa tua bella reina Meno oprar, tu non dei, Arbitra omai del mio voler tu sei. ALCINA Ella a’ miei regni aggiunse un nuovo sol col suo bel volto; tu nuova gloria aggiungi te’n priego in restar meco ai regni miei. ORLANDO Arbitra omai del mio voler tu sei. ALCINA (da sé) Vibra per me possente dio d amore Contro l altero cor tua face, e l dardo. ASTOLFO L ingrata non mi dà neppur un guardo. ALCINA Alza in quegl’occhi Amore l’impero; ma il sguardo guerriero, che spande terrore, il cor mi spaventa. E benché la speme a l’alma dubbiosa or rechi conforto risorge il timore, che l’alma tormenta. (Orlando e Astolfo) ORLANDO Della bella ne’ gl’occhi vidi per te, che favellava amore. ASTOLFO Orlando mio, tu non conosci Alcina! ORLANDO Alcina? ASTOLFO Alcina è questa ORLANDO Quella ch’a suo voler volge l’inferno? Costanza dal mio cor Astolfo impara. Ti racconsola ai rai di poca spene già mi par di goder ore serene. ASTOLFO Costanza tu m’insegni, e vuoi ch’io speri, ma quegl’occhi superbi, e severi non danno alle mie pene un guardo solo. Pascendo di speranza i miei pensieri, pur talvolta sospiro, e mi consolo. Scena Terza (Orlando, poi Bradamante) ORLANDO Pietoso Dio d amor, poiché a te piacque Trarmi dentro a tuoi lacci In dolce servitù vibra nel core D Angelica la bella Uno stral sì cocente Onde per me s accenda, e m ami alfine. BRADAMANTE Adorato Ruggier... Qui Orlando? ORLANDO Bradamante, come tu qui? BRADAMANTE Del mio Ruggier in traccia. ORLANDO Ei la destra, e la fede Di sposo non ti diè? BRADAMANTE Sorte rubella Per disusata via poi mel ritolse. ORLANDO Sventurata! BRADAMANTE La saggia incantatrice Melissa a me predisse, Ch arder qui dee il mio bene Al magico poter d Alcina al foco. ORLANDO Consolati Cugina, Se Malagigi nostro oggi non mente lieti sarem. Ma tu, come d Alcina Osasti nella reggia entrar ne tuoi Cotanto noti arnesi, e sola? BRADAMANTE E meco la possente Melissa, E in questo anel contro gl incanti e l arti Della Maga infedel ho valid arme. Alla maga crudele nasconderò il mio nome; né mostrerò quest’aria mia guerriera. Tanto men Bradamante rassembrerò a colei, quanto men fiera. ORLANDO Ora t intendo; è questi Il pretioso anel, che d ogni incanto Serba illeso chi l porta. BRADAMANTE Asconderò il mio sdegno Al nero core indegno, Sin tanto che al mio amor torni lo sposo. Ma se mi toglie, oh Dio! L indegna l idol mio Il braccio proverà fiero, e sdegnoso. Scena Quarta ORLANDO (Solo) Insolito coraggio ora in quest alma Porta di Malagigi I fatidici sensi egli del Nume Ebro, e ripieno in me lo sguardo fisse, E nel sagro furor così mi disse Orlando, allora il ciel per te dispose Le fortune d amor, quando ad Alcina Involerai le ceneri famose, Ch involser di Merlin l alma divina. Spera, coglier potrai le gloriose Palme, ch il fato al tuo poter destina Per te sia l immortal custode estinto, E l poter della maga oppresso e vinto. Amorose mie brame Non più duol e timor speriam ben tosto Sarem, io glorioso, e voi contente. Malagigi il promise, egli non mente. Nel profondo cieco Mondo Si precipiti la sorte Già spietata a questo cor. Vincerà l amor più forte Con l aita del valor. Scena Quinta (Angelica e Medoro) (Giardino delizioso di Alcina contiguo all’incantato palazzo della stessa, in cui si vedono le due fonti, una delle quali estingue, l’altra accende l’amore. Mare tempestoso in lontano. Angelica, poi Medoro, ferito, che viene dal mare, e Alcina) ANGELICA Quanto somigli tempestoso mare Al fluttuar di quest anima amante. L onda che il flutto incalza E la doglia amorosa, Che incalza il fiero duol della mia pena. Or si discopre la profonda arena, E l onda inferocita Sale tumida al ciel... MEDORO Soccorso aita. ANGELICA Misero! Ahimé, che veggio! Un picciol legno Quasi da l onde assorto Vicino a naufragar. Stranier, fa core, Respingi pur l onda nemica in salvo Già lo vegg io dal fier Nettun irato. MEDORO Pur ritorno a mirarti idolo amato! ANGELICA Che veggio! Ah mio tesor di braccio a morte T involaro i miei voti. Pur ti riveggo, e pur ti stringo al seno. Qual sangue? Ahi me infelice! MEDORO Io vengo meno. ANGELICA Qui ti siedi cor mio. MEDORO Vedo la morte Stender sovra di me squallidi i vanni Ecco i freddi sudori Dall aperto mio fianco esce già l alma; Ma dolce m è il morir, or che la sorte fra le tue braccia il mio morir destina. ANGELICA Pietosi dei, chi mi soccorre? Scena Sesta (Angelica, Medoro e Alcina) ALCINA Alcina. ANGELICA Alcina. Ah, tal mi rendi il mio tesoro? Vedi il giglio d amor langue, e ruggiade... Ma da qual cielo, oh Dio, ruggiade attendo? Il mio pianto, il mio sangue Alcina basterà per rarvvivarlo. ALCINA Bastò già il mio potere. MEDORO Chi mi richiama in vita? ANGELICA Aperti ha i lumi Riveggo, o sogno, i rai celesti? ALCINA E in loro vedi un opra volgar della mia possa. ANGELICA Che di eterno dovere a te mi stringe. (a Medoro) Pur respiri alma mia! MEDORO Ripieno ho il petto Di gioia e di contento, Poiché ti stringo al sen, cor del mio core. ALCINA Narrane i casi tuoi, che dopo il pianto Egl è soave il rammentarli in gioia MEDORO Te perduta, te cerco, e giunto al mare Legno di Logistilla M accoglie sciolto abbiam le vele appena, Che da navi nemiche intorno cinti Siam combattuti, e vinti. Ferito io resto, e prigionier s adira Nettuno, ed il naufragio a noi minaccia; Sgravansi per sottrarsi a i di lui sdegni Dall inutili somme i carchi legni. Rimango il primo absorto, E sepolto nell onde in pria che morto. L onda qua, e la m incalza, E sovra il mar m innalza. Il ciel riveggo, e innanzi a gl occhi miei L instabil flutto un picciol legno adduce; Tosto l afferro; e mentre chiedo aita, Quando morte io temea trovo la vita. Scena Settima (Angelica, Medoro, Alcina, Orlando) ORLANDO Non godrai sempre in pace, Lieto del tuo gioir, rivale audace ALCINA Orlando? ANGELICA Ahimè! MEDORO (fra sè) Io son perduto. ORLANDO Rendi pur grazie al ciel, ch inerme sei; Col tuo sangue vorrei... ANGELICA Che far vorresti? ALCINA (piano a Medoro) Deh, non temer. ANGELICA (fra sè) Lusinghe or siate meco. MEDORO (fra sè) Oh, fugaci contenti! ORLANDO (ad Angelica) Impallidisci Tigre di crudeltà, sfinge d inganni. ALCINA Tu non conosci, Orlando, Chi sia il garzon, di cui geloso or sei D Angelica la bella egli è il germano. MEDORO (fra sè) Ormai respiro, oh Dei! ANGELICA Così ingrato m insulti? E così temi Del mio sincero amor, della mia fede? ORLANDO (fra sè) Ove trascorsi? ALCINA (fra sè) Oh come scaltra or finge! ORLANDO Senti, senti mio ben. ANGELICA Sono una sfinge, Una tigre v aggiungi, Per caparra d amor, qualch altra offesa. Io tigre mentitor? Tu a me lo sei Con questo vano tuo timor geloso. ORLANDO. (a Medoro) Tu m impetra il perdono... MEDORO Non lo potrei, se il tuo rival già sono. ANGELICA Poveri affetti miei! Questa vi rende Amorosa mercede il core ingrato! (finge di piangere) ORLANDO Per questa bella man, ch umile io stringo. MEDORO (piano ad Angelica) Cara, piangi per lui? ANGELICA (piano a Medoro) Rimira, io fingo. ORLANDO O bellissima destra! ANGELICA Ella ti è pegno di mia candida fede. MEDORO (piano ad Angelica) Angelica ANGELICA (piano a Medoro) T accheta. MEDORO (piano ad Alcina) Finge pur! ALCINA (piano a Medoro) Non lo vedi? MEDORO (fra sè) Ahi che tormento! ORLANDO (ad Angelica) I begli occhi onde amor vibra le faci... ANGELICA Per te, se belli son, son belli. MEDORO (fra sè) Oh Dio! ANGELICA (sottovoce) Sei tu geloso ancor? MEDORO (sottovoce) No. ANGELICA (sottovoce) Dunque taci. (a Orlando) Tu sei degli occhi miei Tu sei di questo sen; (a Medoro) Soffri, tu sei l mio ben L oggetto amato. (a Orlando) Geloso non ti bramo Credimi sì ch io t amo Son tua, si tua son io Idolo del cor mio Nume adorato. (Angelica e Medoro escono) ORLANDO Ahi, crudele gelosia, tiranna degli affetti così presso il mio ben reo mi rendesti. Troppo è fiero il nume arcero, qunado in sen di chi ben ama d’una fredda gelosia il velen spargendo va. Ma consola l’alma mia il pensier che il mio timore già nel core del mio ben destò pietà. (esce) Scena Ottava (Alcina e Medoro) ALCINA Medoro, il ciglio abbassi, e stai dolente? Lascia di sospirar. MEDORO Cieli! Chi mai Creduto avria, ch in un momento solo Angelica potesse, Mostrando ad altri amor, farsi incostante? ALCINA L arti ancora non sai d un core amante. MEDORO Eh, d arti non ha d uopo, Chi nel seno racchiude un cor sincero. S altri adora il mio bene, Io soffrir lo dovrò, dovrò tacere? ALCINA E soffrire, e tacer questo è amor vero. MEDORO Rompo i ceppi e in lacci io torno. Dall inganno di quei guardi Incostanza apprenderò. Sarà infedele ancora Il mio cor con chi l adora, A sperar io tornerò. (Alcina, poi Ruggiero) ALCINA Innocente garzon, tu ancor non sai con quanti strali amor ferisca un core? (vede Reuggiero) Ma qual ventura è questa! Da un destriero volante veggio che scende armato cavaliere a questa parte ei volge il piè. Che fia? RUGGIERO Grazie al ciel, pure alfine calchi Ruggiero il suol, se suolo è questo, che dal felice Eliso il bel soggiorno a me rassembra. ALCINA (fra sè) È vago! (A Ruggiero) Poiché per mia gran sorte sceso dal cielo onori i regni miei, cavaliero gentil, dimmi chi sei? RUGGIERO Ruggiero son, giunto cred’io nel cielo, chè tutto spira qui beltà celeste. ALCINA Qui dove son reina, valoroso Ruggiero, signor tu sei. RUGGIERO Troppo mi onori. ALCINA Alcina tanto deve al tuo nome... (fra sè) ... e al tuo sembiante. RUGGIERO (fra sè) Sol la mia Bradamante può far confronto a sua gentil bellezza. ALCINA (fra sè) Fisso mi guarda, e poi fra sé favella. Nuova preda ei sarà degl’occhi miei. RUGGIERO (fra sè) Ah, la mia Bradamante è assai più bella. ALCINA Meco all’ombra t’assidi, il fianco tuo riposa, e ti ristora in quest’onda tranquilla. RUGGIERO Come chiara zampilla! ALCINA Assaggia meco il limpido cristallo (fra sè) (il prendo all’esca). RUGGIERO Onda giammai più fresca non assaggiai. ALCINA (fra sè) S’egli nel petto avea qualche foco d’amore l’onda ne spense già tutto l’ardore. (a Ruggiero) Ma questa è più soave (fra sè) Ora ei cade nel laccio. RUGGIERO Ambrosia è questa, o nettare di Giove? ALCINA (fra sè) Incendio desta l’onda fatal per me nel di lui core, e d’ogn’altra bellezza adorata da lui l’idea cancella. Scena Nona (Bradamante, Ruggiero, Alcina) BRADAMANTE Vò cercando Ruggiero, e l trovo involto Ne i lacci della maga. Oh me infelice! Or qui gelosa, e inosservata ascolto. RUGGIERO (ad Alcina) Veggio ne tuoi bei lumi Scintillar quella fiamma Che accenderà l innamorato core. BRADAMANTE (fra sè) Misera! ALCINA Oh fosse amore, Quello che dal tuo labbro a me favella. BRADAMANTE Ahi, donna ingannatrice! ALCINA Ei già sospira. RUGGIERO Mira o bella, deh mira Il poter de tuoi lumi, Che costringe il mio core ad adorarti. Reo s io t adoro o cara, Di temerario ardir non mi dirai. ALCINA Dirò che pria t amai E giurerò, caro, d amarti sempre. BRADAMANTE Perfida! RUGGIERO (a Alcina) Sei pur bella. BRADAMANTE (a Ruggiero) Ah traditore! Questa è la fè, che mi giurasti? E questo Il promesso tuo amore? ALCINA (a Ruggiero) E chi è costei? RUGGIERO Non la conosco. BRADAMANTE Ove trascorsi oh Dei? Olimpia io son (mentasi il nome) e quello Il perfido Bireno. Egli il giglio più bel su questo seno Sfrondò con fé di sposo, Poscia m abbandonò s egli sospira, Son mentiti i sospiri. ALCINA (a Ruggiero) Di Bireno che parla? RUGGIERO (ad Alcina) Ella delira. ALCINA Olimpia de tuoi casi Mi pesa il reo tenor; ma tu vedrai, Che Bireno non è. BRADAMANTE Pur troppo è vero. RUGGIERO Bella da tregua al duol io son Ruggiero. BRADAMANTE (fra sè) (Non mi ravvisa, o finge) (A Ruggiero) Empio tu menti; Io conobbi Ruggiero Amoroso, e costante. RUGGIERO Ella nel suo furore E Bireno, e Ruggier confonde insieme. Lasciamla alle sue smanie. Andiam mio core. ALCINA Sarò teco mia vita. BRADAMANTE Ah traditore. RUGGIERO Sol per te mio dolce amore Questo core avrà pace avrà conforto. Le tue vaghe luci belle Son le stelle, Onde amor mi guida in porto. (Ruggiero esce) BRADAMANTE Ah inumano! Ah crudele! ALCINA Guarda ben, che t’inganni. BRADAMANTE È l’infedele che mi promise affetto, che si giurò ben mille volte, e mille a queste miel pupille il più leale amante che portasse d’amor fiamme nel seno. ALCINA Bella tu prendi error. BRADAMANTE Non ti credo, no, no. Seguir lo voglio. Non sempre riderai del mio cordoglio. (esce) ALCINA Se lo crede Bireno, ella s’inganna. E se Ruggiero il crede, Invan spera di lui costanza e fede. Ei già di questi rai cede all’impero lo siegua, il cor non teme, è mio Ruggiero. Amorose ai rai del sole son le rose e le viole ed il sol co’ raggi ardenti pur talor languir le fa. Benché senta il mio diletto nuovo fuoco dentro il petto amerà sempre costante la mia bella fedeltà. (Entrambi uscita) Vivaldi,Antonio/Orlando furioso/II
https://w.atwiki.jp/livetube/pages/1330.html
あなたは - 人目のイケメン目撃者だ! また現在-人が興味を示してる模様。 2024-08-29 15 28 39 (Thu) ■■■配信者情報 名前 Megumix ジャンル ゲーム・カラオケ・料理・お絵かき・雑談 配信名 ★Megumix★ コラボ配信で ★こすmix★ ★おばmix★ など 性別 一応、女と言ってるが?男前すぎて..m9 年齢 妄想では二十歳、体は三十路、その名は名探偵アルツっ! WEBカメラ 有り マイク 有り 主な配信場所 Twitch、Livetube.cc 配信時間帯 朝~夕方 配信ページ http //livetube.cc/Megumix https //www.twitch.tv/megumixxx Twitter http //twitter.com/megumi6348 Steam http //steamcommunity.com/id/megumix ■■■メグカニズム-Megumixの仕組み- + ■ステータス New! [部分編集] ※★10個満点評価(より見やすく、編集しやすく改良 Ver.0.02) ■■■ 総 合 評 価 配信頻度 ★★★★★☆☆☆☆☆ 男前orイケメン ★★★★★★☆☆☆☆ おにぎり ★★★★★★★★★☆ トーク ★★★★★☆☆☆☆☆ コメ読み ★★★★★★☆☆☆☆ 漢字 ★★★★☆☆☆☆☆☆ 歌唱力 ★★★★★★★☆☆☆ 顔 ★★★★★★☆☆☆☆ 声 ★★★☆☆☆☆☆☆☆ 精神力 ★★★★☆☆☆☆☆☆ ゲームプレイ ★★★★☆☆☆☆☆☆ 絵心 ★★★★★★☆☆☆☆ 下ネタ耐性 ☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆ 体臭 ☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆ 料理 ★★★★★☆☆☆☆☆ 色気orフェロモン ☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆ ときめき ★☆☆☆☆☆☆☆☆☆ + ■特徴 [部分編集] 「イケメン」「男前」と言われると喜ぶ 叫び声が男前「おお」「う゛お゛ぉ」「お゛うっ」など でも普通にしゃべると結構かわいい声をお持ちです。 色気の無さに定評がある 女性配信に珍しく直結リスナーが少ない 2㍑の水をラッパ飲みする 鼻炎持ちで配信中によく鼻をかむ 「おばちゃん」系のコメは「お姉さん」に変換される 【こすけ】と仲が良い。こすけっちと呼んでいる カラオケ音域は狭いが普通にうまい! カラオケのバタフライには、定評がある 矢井田瞳が大好きである 配信のためにポップガードを購入する。 絵を描くのが上手! 中学時代の元彼がNEOGEO狂でそれからゲーム好きになったとか、ならなかったとか ブログにVOONで、【はじめてのともだち】を歌ったものがある、不覚にも涙を流した。 早退しても仕事仲間と仲がいいのか脅しているのか定かではないが定時にタイムカードを押して貰える。 + ■配信を始めたきっかけ AIONの実況配信をしたいと思い、「AION 配信」でググったらLivetubeが出てきたから + ■配信中の名言・迷言・珍言 [部分編集] 「心は永遠の二十歳です(キリッ」 「ゲームは遊びじゃないんだよ!」 「働きたくないでござる」 「地震!? ああ、わたしが揺れてるのか・・・」 「誰かwiki編集して」 「もう休もう今日!私もう4連休にする♪」 + ■神 or m9レジェンド [部分編集] マリオWii配信 #9にて、3枚目のスターコインの取り忘れをクリアしてから気付き発狂 カラオケ配信 #7にて、「学園天国」をノリノリで歌い始めた直後に再生可能回数の上限で中断 ■■■所持ハード・ソフト + ■リスト [部分編集] Wii モンスターハンター3 大乱闘スマッシュブラザーズX マリオカートWii おどるメイドインワリオ バイオハザード アンブレラ・クロニクルズ スーパーマリオギャラクシー スーパーマリオギャラクシー2 PS3 デモンズソウル PSP モンスターハンターポータブル2ndG モンハン日記 ぽかぽかアイルー村 モンスターハンターポータブル3rd XBOX ガンダム オペレーショントロイ Kinect KINECTアドベンチャー! ダンスエボリューション 体で答える新しい脳トレ DANCE CENTRAL DS ■■■配信作品など ゲーム名 配信名 情報 The Tower of AION AIONまったり配信 シエル魔 Lv50 キュア キャラ名:Megumix(9'9/20~10'1/20) ボンバーマン5 ボンバーマン5を極める配信 ボンバーマン検定 「そろそろボンバー級」(09'11/26) NewスーパーマリオWii マリオWii CMっぽく配信 webカメラを使っての配信 (09'12/11~10'2/8) おどるメイドインワリオ ★Megumix★ おどるメイドインワリオ webカメラを使っての配信(10' 2/12) マリオカートWii ★Megumix★ マリオカートWii 凸者とSkypeをしながらワイワイ配信(10'2/16) 高橋名人の冒険島 ★Megumix★ 高橋名人の冒険島 カイさんの仇をとる?ために四苦八苦配信(10'3/1~10'3/29) スーパーマリオギャラクシー ★Megumix★ マリオギャラクシー スターコンプリート(10'5/17~10'6/23) スーパーマリオギャラクシー2 ★Megumix★ マリオギャラクシー2 (10'7/4) FINAL FANTASY XIV ★Megumix★ FF14 Cornelia 幻術士 キャラ名:Megu Mogu(10'9/4~10'10/9) ドラゴンクエスト2 ★Megumix★ ドラクエ2 カイさんに勧められてプレイ(10'11/1~10'11/19) Call of Duty Black Ops ★Megumix★ COD BO Windows版を購入(10'11/20) モンスターハンターポータブル3rd ★Megumix★ MHP3 MHP3格付けリレーに参加(10'12/1~10'2/13) Kinect ★Megumix★ Kinectで遊ぶよ Kinect専用ソフトを色々プレイ(11'1/11) League of Legends ★Megumix★ League of Legends SN:Megumix(11'3/10)現在Twitchで配信中 TERA The Exiled Realm of Arborea ★Megumix★ TERA ログイン戦記でorz (11'7/1~11'7/4) Terraria ★Megumix★ Terraria 配信者のやまおじさんにギフトで頂いて配信(11'7/11) SUPER STREET FIGHTER IV ARCADE EDITION ★Megumix★ スパ4AE SteamでPC版を購入し配信(11'7/23) ■■■仲良しユニット★こすmix★での活動など 活動場所 配信名 情報 Livetube.cc ★こすmix★ まったりお絵かきとか Megumixとこすけのコラボ配信。同時にユニット「★こすmix★」始動(10' 3/13開始) ■■■登場キャラクター こすけ→大親友の配信者!ジュワと言ってあげよう。特徴を参照 シエル天の神様→通称GOD(ゴッド) Megumix配信初期からのプロリスナー rolan→友達、いつもMegumixに振り回されている。例、「とりあえずrolanさん拉致ろう♪w」 ■■■配信環境 OS Windows® 10 Home CPU インテル® Core™ i7-4790 CPU @ 3.60GHz 3.60GHz メモリー 24.0GB ビデオカード NVIDIA®GeForce® GTX750 サウンドカード Realtek High Difinition Audio ハードディスク TOSHIBA DT01ACA050 SCSI Disk Device フラッシュドライブ TS256GSS D370S SCSI Disk Device オーディオインターフェイス Cakewalk UA-4FX マイク audio-technica AT2035 ポップガード STEDMAN / PROSCREEN101 マイクスタンド audio-technica AT8407A + AT8652 マウス Logicool G403 キーボード Logicool G310 ■■■コメント 名前 コメント ■■■ (C)2009 Megumix配信 ■■■ Thanks - Hits ■■Last Update:2017/05/13 01 36 48 ■■Today: - ■■Yesterday: -