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ATTO QUINTO Scena Prima (Palazzo che gli incanti di Medea fanno apparire, dove si vede preparate sontuose mense. Medea sola) 56. Recitativo ▼MEDEA▲ Dunque per vendicarmi ora degg’io Dar morte all’idol mio? Dove, dove mi spinge il mio furore? Punir l’ingrato core, E’ un punire me stessa L’alma in pensarvi è già di duolo oppressa. Ma trionfa Agilea al mio martoro Non contesa avrà dunque il ben ch’adoro! Potrò senza tormento Mirare il suo contento? No, no, che vendicarmi degg’io; Teseo morrà, già che il suo amore oblio. 57. Aria Medea Vuo’ morir, ma vendicata, Vendicata morirò. E vedrò pria di morire Lacerata Trucidata La rivale e l’infedele Che crudele m’oltraggiò. Vuo’ morir… etc. 58. Recitativo ▼MEDEA▲ Scoprii, ma non veduta L’ascosa fiamma e l’estrattion di Teseo Che è finora da Egeo non conosciuta Armar vuò il proprio padre Contro l’ignota prole E se fui cruda madre Ancor sarò più dura Contr’un amante, che di me non cura. Scena Seconda (Egeo e Medea) ▼MEDEA▲ Questo vaso che miri D’avvelenato succo, io già mischiai Porgelo tu lo dei ma ti sgomenti? ▼EGEO▲ Quest’eroe mi difese E deggio ancor, che contro voglia Amare; E morir lo farò? ▼MEDEA▲ La speranza al tuo affetto; La Pace del tuo Regno Voglion’ la Morte sua, e il tuo sdegno. ▼EGEO▲ Non fui già mai Tiranno Sprezzo l’Amor, La Gelosia condanno. 59. Aria Egeo Non è da Re quel Cor, Che dominar non sa Non deve un Regio petto Farsi d’Amor soggetto Che se l’affetto cede Il Cor di Re non ha. Non è da Re… etc. 60. Recitativo ▼MEDEA▲ Ma del popolo l’odio, avrà quel figlio, Che tu Ascondi a Trizene? Già Teseo Adora, e per suo Re lo vuole Lascerai la tua prole Prima di nome, e Regno? Mentre uno straniero indegno Gioirà di tua sorte E forte per regnar gli darà morte? ▼EGEO▲ Ah, cedo a sangue, ciò ch’ad amor negai; Vinto mi rendo, e già m’accingo all’opra. ▼TESEO▲ Tengo in pugno l’idol mio, ho per mano il mio tesor. Farò pago il mio desio, havrà fine il mio dolor (ad Egeo) Sire, a piedi tuoi Teseo s’inchina ▼EGEO▲ Ergiti!; quanto già scorse oblio E già vuole Atene che tu succeda al trono, anch’io lo bramo. Prendi in segno di ciò Questo che porgo a te grato licore; è segno sia di fedeltà, d’amore. Scena Terza (Teseo che conduce per mano Agilea; Arcane e Clizia, che li seguono, e’ detti; Entra con loro una gran comitiva di popolo, che viene per adornar le nozze Teseo prende da una mano il vaso, e tira dall’altra il brando) ▼TESEO▲ Giuro per questo acciaro, che colmato ha di gloria il braccio mio, che saran miei nemici, i tuoi nemici; E che fra i’ tuoi vassalli Il più fido m’avrai. (Il Re guardando attentamente la spada di Teseo, scopre esser quella che aveva lasciata nel servire di contrassegno a riconoscere l figlio. Gli toglie con furia la coppa di mano, e la getta) ▼EGEO▲ Che miro o Ciel! Sì questi è il brando Questo il figlio perdei Questo ferro per segno io ti lasciai Quando a Trizane andasti, ancor fanciullo Or ti conosco o figlio Ah che tu m’esponesti a un gran periglio ▼TESEO▲ Hvrebbe in pugno mio queste acciaro Tradito il tuo desio, se unito io non havessi in natali il valore; e per ciò scono sciuto mostrar pria mi compiacqui che d’Egeo degno germe al mondo nacqui. (Medea sen fugge, avendo udito che Teseo è dal padre stato riconosciuto) Scena Quarta (Egeo, Teseo, Agilea, Clizia e Seguito) ▼ARCANE▲ Ah perfida Medea! Fugge l’infida! ▼EGEO▲ D’ella si vada in traccia Ma no, vano è il cimento Che strade ella conosce ad altri ignote. ▼AGILEA▲ Basti per ora o Sire D’evitar il suo sdegno. ▼TESEO ED AGILEA▲ E dia la nostra gioia Tanto piacere a noi, quanto a lei Noia. ▼EGEO▲ T’amo bella Agilea, t’amo il confesso Ma voglio esser Beato, in un altro me stesso. M’è caro un tal rivale, io tel consegno Del mio fervido Amor, ei ti sia pegno. ▼TESEO▲ Molto ti deggio, o genitor amato; Due volte il viver mio da te conosco, Ed hor mi fai con Agilea Beato. (Prende la destra d’Agilea e la bacia) 61. Aria Teseo Ho per mano il mio tesor Tengo in pugno l’idol mio. Avrà fine il mio dolor Farò pago il mio desio. Ho per mano, etc. Sire a piedi tuoi Teseo s’inchina. 62. Recitativo ▼ARCANE▲ Signore in questo giorno Sia propizio ai sponsali Umil Clizia ti chieggio ▼EGEO▲ Se Agilea Tel’ concede, io vi concorro. ▼AGILEA▲ Non invidio in altrui ciò che bramai So che Clizia t’apprezza e tu l’adori Uniti sian con queste destre i cori ▼ARCANE▲ Giorno per me felice ▼CLIZIA▲ Che beati saremo, il cor mi dice 63. Duetto ▼CLIZIA ED ARCANE A DUE▲ Unito ad un puro affetto Non sa che sia sospetto, Un core Amante Non vuo’ che gelosia Entri nell’Alma mia Ma vuo’ che sia l’amore sempre costante, Unito… etc. Scena Quinta (Medea sopra un carro tirato da dragoni che volano e detti) 64. Recitativo Accompagnato ▼MEDEA▲ Essenti dal mio sdegno ancor non siete Preparate, queste pompe non furo A favorire un aborrito amore. S’armi dunque l’Inferno S’armi dunque l’Inferno Pien di rabbia, e furore, Strugga ciò che fu mio Così partendo coll’ultimo Addio. (Nel Tempo che Medea fugge, apparisce tutto il palazzo in fiamme, e si Oscura la scena, con tuoni e Lampi) Scena Sesta (Partita Medea restano i medesimi personaggi in Scena; e dopo soppraggiunge Minerva sopra una machina) ▼AGILEA E CLIZIA▲ Soccorreteci o Numi! ▼EGEO▲ Che mai sarà! ▼TESEO ED ARCANE▲ Orrida Scena (Entra Minerva) 65. Recitativo Accompagnato ▼SACERDOTE DI MINERVA▲ Il Ciel già si compiace Sgombrar ciò che v’offende; Dal poter di Minerva Che ogn’or vi difende; Fermata è in un istante Fabrica più tenace, Per man di fabro Eterno Che atterrarla non sa poter d’Inferno. (Cangia il Teatro che torna come prima nessuna traccia della devastazione causata dalla Medea) 66. Coro finale CORO (Tutti) Goda ogn’or Alma in sì bel giorno Che mai più farà ritorno Dell’Inferno il rio furor Ed il Ciel in bella face, splende Fa la cara pace Dolce premio dell’Amor. Goda ogn’or… (bis). ATTO QUINTO Scena Prima (Palazzo che gli incanti di Medea fanno apparire, dove si vede preparate sontuose mense. Medea sola) 56. Recitativo MEDEA Dunque per vendicarmi ora degg’io Dar morte all’idol mio? Dove, dove mi spinge il mio furore? Punir l’ingrato core, E’ un punire me stessa L’alma in pensarvi è già di duolo oppressa. Ma trionfa Agilea al mio martoro Non contesa avrà dunque il ben ch’adoro! Potrò senza tormento Mirare il suo contento? No, no, che vendicarmi degg’io; Teseo morrà, già che il suo amore oblio. 57. Aria Medea Vuo’ morir, ma vendicata, Vendicata morirò. E vedrò pria di morire Lacerata Trucidata La rivale e l’infedele Che crudele m’oltraggiò. Vuo’ morir… etc. 58. Recitativo MEDEA Scoprii, ma non veduta L’ascosa fiamma e l’estrattion di Teseo Che è finora da Egeo non conosciuta Armar vuò il proprio padre Contro l’ignota prole E se fui cruda madre Ancor sarò più dura Contr’un amante, che di me non cura. Scena Seconda (Egeo e Medea) MEDEA Questo vaso che miri D’avvelenato succo, io già mischiai Porgelo tu lo dei ma ti sgomenti? EGEO Quest’eroe mi difese E deggio ancor, che contro voglia Amare; E morir lo farò? MEDEA La speranza al tuo affetto; La Pace del tuo Regno Voglion’ la Morte sua, e il tuo sdegno. EGEO Non fui già mai Tiranno Sprezzo l’Amor, La Gelosia condanno. 59. Aria Egeo Non è da Re quel Cor, Che dominar non sa Non deve un Regio petto Farsi d’Amor soggetto Che se l’affetto cede Il Cor di Re non ha. Non è da Re… etc. 60. Recitativo MEDEA Ma del popolo l’odio, avrà quel figlio, Che tu Ascondi a Trizene? Già Teseo Adora, e per suo Re lo vuole Lascerai la tua prole Prima di nome, e Regno? Mentre uno straniero indegno Gioirà di tua sorte E forte per regnar gli darà morte? EGEO Ah, cedo a sangue, ciò ch’ad amor negai; Vinto mi rendo, e già m’accingo all’opra. TESEO Tengo in pugno l’idol mio, ho per mano il mio tesor. Farò pago il mio desio, havrà fine il mio dolor (ad Egeo) Sire, a piedi tuoi Teseo s’inchina EGEO Ergiti!; quanto già scorse oblio E già vuole Atene che tu succeda al trono, anch’io lo bramo. Prendi in segno di ciò Questo che porgo a te grato licore; è segno sia di fedeltà, d’amore. Scena Terza (Teseo che conduce per mano Agilea; Arcane e Clizia, che li seguono, e’ detti; Entra con loro una gran comitiva di popolo, che viene per adornar le nozze Teseo prende da una mano il vaso, e tira dall’altra il brando) TESEO Giuro per questo acciaro, che colmato ha di gloria il braccio mio, che saran miei nemici, i tuoi nemici; E che fra i’ tuoi vassalli Il più fido m’avrai. (Il Re guardando attentamente la spada di Teseo, scopre esser quella che aveva lasciata nel servire di contrassegno a riconoscere l figlio. Gli toglie con furia la coppa di mano, e la getta) EGEO Che miro o Ciel! Sì questi è il brando Questo il figlio perdei Questo ferro per segno io ti lasciai Quando a Trizane andasti, ancor fanciullo Or ti conosco o figlio Ah che tu m’esponesti a un gran periglio TESEO Hvrebbe in pugno mio queste acciaro Tradito il tuo desio, se unito io non havessi in natali il valore; e per ciò scono sciuto mostrar pria mi compiacqui che d’Egeo degno germe al mondo nacqui. (Medea sen fugge, avendo udito che Teseo è dal padre stato riconosciuto) Scena Quarta (Egeo, Teseo, Agilea, Clizia e Seguito) ARCANE Ah perfida Medea! Fugge l’infida! EGEO D’ella si vada in traccia Ma no, vano è il cimento Che strade ella conosce ad altri ignote. AGILEA Basti per ora o Sire D’evitar il suo sdegno. TESEO ED AGILEA E dia la nostra gioia Tanto piacere a noi, quanto a lei Noia. EGEO T’amo bella Agilea, t’amo il confesso Ma voglio esser Beato, in un altro me stesso. M’è caro un tal rivale, io tel consegno Del mio fervido Amor, ei ti sia pegno. TESEO Molto ti deggio, o genitor amato; Due volte il viver mio da te conosco, Ed hor mi fai con Agilea Beato. (Prende la destra d’Agilea e la bacia) 61. Aria Teseo Ho per mano il mio tesor Tengo in pugno l’idol mio. Avrà fine il mio dolor Farò pago il mio desio. Ho per mano, etc. Sire a piedi tuoi Teseo s’inchina. 62. Recitativo ARCANE Signore in questo giorno Sia propizio ai sponsali Umil Clizia ti chieggio EGEO Se Agilea Tel’ concede, io vi concorro. AGILEA Non invidio in altrui ciò che bramai So che Clizia t’apprezza e tu l’adori Uniti sian con queste destre i cori ARCANE Giorno per me felice CLIZIA Che beati saremo, il cor mi dice 63. Duetto CLIZIA ED ARCANE A DUE Unito ad un puro affetto Non sa che sia sospetto, Un core Amante Non vuo’ che gelosia Entri nell’Alma mia Ma vuo’ che sia l’amore sempre costante, Unito… etc. Scena Quinta (Medea sopra un carro tirato da dragoni che volano e detti) 64. Recitativo Accompagnato MEDEA Essenti dal mio sdegno ancor non siete Preparate, queste pompe non furo A favorire un aborrito amore. S’armi dunque l’Inferno S’armi dunque l’Inferno Pien di rabbia, e furore, Strugga ciò che fu mio Così partendo coll’ultimo Addio. (Nel Tempo che Medea fugge, apparisce tutto il palazzo in fiamme, e si Oscura la scena, con tuoni e Lampi) Scena Sesta (Partita Medea restano i medesimi personaggi in Scena; e dopo soppraggiunge Minerva sopra una machina) AGILEA E CLIZIA Soccorreteci o Numi! EGEO Che mai sarà! TESEO ED ARCANE Orrida Scena (Entra Minerva) 65. Recitativo Accompagnato SACERDOTE DI MINERVA Il Ciel già si compiace Sgombrar ciò che v’offende; Dal poter di Minerva Che ogn’or vi difende; Fermata è in un istante Fabrica più tenace, Per man di fabro Eterno Che atterrarla non sa poter d’Inferno. (Cangia il Teatro che torna come prima nessuna traccia della devastazione causata dalla Medea) 66. Coro finale CORO (Tutti) Goda ogn’or Alma in sì bel giorno Che mai più farà ritorno Dell’Inferno il rio furor Ed il Ciel in bella face, splende Fa la cara pace Dolce premio dell’Amor. Goda ogn’or… (bis). Handel,George Frideric/Teseo
https://w.atwiki.jp/bambooflow/pages/250.html
ヒストリ 勉強のため整理。 知識不足なので、まずはバージョンごとにどんな機能が使えるのかをしるために。 ヒストリOpenGL 1.0 OpenGL 1.1対応カード 拡張 OpenGL 1.2対応カード 拡張 OpenGL 1.2.1対応カード 拡張 OpenGL 1.3対応カード 拡張 OpenGL 1.4対応カード 拡張 OpenGL 1.5対応カード 拡張 OpenGL 2.0対応カード 拡張 OpenGL 2.1対応カード 拡張 OpenGL 3.0対応カード 拡張 OpenGL 3.1対応カード OpenGL 3.2対応カード OpenGL 3.3 OpenGL 4.0 OpenGL 4.1 参考 OpenGL 1.0 1992年1月リリース OpenGL 1.1 1997年1月リリース GPUハードウェア上でテクスチャについてサポート。 対応カード すべて。 拡張 Extension Extension ID Functions 頂点配列 EXT_vertex_array glVertexPointer, glColorPointer, glNormalPointer ポリゴン・オフセット (depth biasing) EXT_polygon_offset glPolygonOffset RGBA混合 EXT_blend_logic_op glBlendFunc テクスチャ・コピー/Subコピー EXT_subtexture, EXT_copy_texture glTexSubImage1D/2D/3D テクスチャ・フォーマット EXT_texture RGB, LUMINANCE, ALPHA, INTENSITY (in glTexImage2D) テクスチャ・オブジェクト EXT_texture_object glGenTextures, glBindTextures OpenGL 1.2 1998年3月リリース ボリュームテクスチャ パックドピクセル normal rescaling clamped/edgeテクスチャ・サンプリング イメージ・プロセッシング 対応カード Rage 128 Rage 128 GL Rage XL/XC, Rage 128 Pro Rage Fury MAXX それ以降のカード 拡張 Extension Extension ID Functions 3D Volume Textures GL_EXT_texture3D glTexImage3DEXT BGRA Texture Format GL_EXT_bgra BGR_EXT, BGRA_EXT (in glTexImage2D) Packed Pixels GL_EXT_packed_pixels Normal Rescaling GL_EXT_rescale_normal Separate Specular Color GL_EXT_separate_specular_color Texture Coord Edge Clamping SGIS_texture_edge_clamp Texture LOD Control SGIS_texture_lod Draw Range Elements EXT_draw_range_elements glDrawRangeElements Image Processing Subset EXT_color_table, EXT_convolution, SGI_color_matrix, EXT_histogram, EXT_blend_color, EXT_blend_minmax OpenGL 1.2.1 1998年10月リリース multi-texture texture unit rendering pipeline 対応カード Radeon Radeon Mobility Radeon 7500 Mobility Radeon 8500 Radeon 9000 Radeon 9200 Radeon 9600 Radeon 9800 GeForce 3 GeForce 4Ti GeForce FX それ以降のカード 拡張 Extension Extension ID Functions マルチ・テクスチャリング SGIS_multitexture glActiveTextureARB, glClientActiveTextureARB OpenGL 1.3 2001年8月リリース cubemap texture multi-texturing multi-sampling texture unit combine opeerations(add, combine, dot3, border clamp) 対応カード Radeon 32/36 Radeon 64/7200 Radeon 7000 Radeon 7500 Radeon IGP 320M Radeon IGP 345M ES1000 Radeon 8500 Radeon 9000/Pro Radeon 9100/9200/9250 (Pro IGP) GeForce 3 GeForce 4Ti GeForce FX それ以降のカード 拡張 Extension Extension ID Functions Compressed Textures GL_ARB_texture_compression Cubemaps GL_EXT_texture_cube_map TEXTURE_CUBE_MAP_EXT Multi-Sampling GL_ARB_multisample Texture Add GL_ARB_texture_env_add Texture Combine GL_ARB_texture_env_combine Texture Dot3 GL_ARB_texture_env_dot3 Texture Border Clamping GL_ARB_texture_border_clamp Matrix Transpose GL_ARB_transpose_matrix OpenGL 1.4 2002年6月リリース hardware shadowing fog coordinates automatic mipmap generation additional texture mode 対応カード Quadro DCC Quadro4 380 XGL Quadro4 500XGL, 5500XGL Quadro4 700XGL, 750XGL Quadro4 900XGL, 980XGL それ以降のカード GMA 900 (910GL, 915GL, 915GV, 915G) GMA 950 (945GZ, 945GC, 945G, Mobile 945 Family) GMA 3000 (946GZ, Q963, Q965) 拡張 Extension Extension ID Functions Automatic Mipmaps SGIS_generate_mipmap Blend Squaring Functions GL_NV_blend_square Depth Textures GL_ARB_depth_texture DEPTH_COMPONENT16/24/32_ARB Hardware Shadowing Z-depth GL_ARB_shadow COMPARE_R_TO_TEXTURE Fog Coordinates GL_EXT_fog_coord Multiple Draw Arrays GL_EXT_multi_draw_arrays Point Parameters GL_ARB_point_parameter Secondary Color GL_EXT_secondary_color Separate Blend Functions GL_EXT_blend_func_separate Stencil Wrapping GL_EXT_stencil_wrap Texture Crossbar Environment Mode GL_ARB_texture_env_crossbar Texture LOD Bias GL_EXT_texture_lod_bias Texture Mirrored Repeat GL_ARB_texture_mirrored_repeat Window Raster Position GL_ARB_window_pos OpenGL 1.5 2003年6月リリース vertex buffer objects(VBO) occlusion queries extended shadowing function 対応カード Radeon X800 Radeon 9600 Radeon 9700 Radeon 9800 GeForce FX それ以降のカード GMA 3100 (Q33, Q35, G31, G33) GMA 3150 (Atom Dx10, N4x0) GMA X3100 (GL960, GLE960, GM965, GME965) 拡張 Extension Extension ID Functions VBOs Vertex Buffer Objects GL_ARB_vertex_buffer_object glBindBufferARB, glBufferDataARB, glGenBuffersARB Occlusion Queries GL_ARB_occlusion_query Extended Shadow Functions GL_EXT_shadow_funcs OpenGL 2.0 2004年9月リリース ARB呼び出しGPUベースassembly language ユーザ・プログラマブル・シェーダ バーテックス・シェーダ フラグメント・シェーダ 対応カード Radeon 9650 Radeon 9500 Radeon 9500/9550/9600/9700/9800 (Pro, SE, XT) Radeon X1050 Radeon Xpress 200/1100 Radeon X300 Radeon X550 Radeon X600/Pro Radeon X700 Radeon X800(VE, SE, GT, Pro) Radeon X850 Radeon Xpress 1250 Radeon X1200 Radeon X1250 Radeon 2100 Radeon X1300 Radeon X1550 Radeon X1600 Radeon X1650 Radeon X1800 Radeon X1900 Radeon X1950 (Pro, XT, GT) GeForce 6800 Quadro 600 Quadro FX 500 Quadro FX 700 Quadro FX 1000 Quadro FX 2000 Quadro FX 3000 Quadro FX 1400 Quadro FX 1500 Quadro FX 3450 Quadro FX 3500 Quadro FX 4500X2 Quadro FX 4500 SDI それ以降のカード GMA 500 (UL11L, US15L, US15W) GMA X3000 (G965) GMA X3500 (G35) 拡張 Extension Extension ID Functions Shader Objects GL_ARB_shader_objects Vertex Programs GL_ARB_vertex_program glBindProgramARB, glGenProgramsARB Vertex Shaders (VS) GL_ARB_vertex_shader Fragment Shaders (FS) GL_ARB_fragment_shader Multiple Render Targets GL_ARB_draw_buffers glDrawBuffers Rectangular Texture GL_ARB_texture_rectangle GL_TEXTURE_RECTANGLE_ARB Point Sprites GL_ARB_point_sprite Separate Blend Equation GL_EXT_blend_equation_separate Separate Stencil GL_EXT_stencil_two_side OpenGL 2.1 2006年6月リリース pixel buffer objects(PBO) sRGBテクスチャ(gamma-corrected textures) non-square matrices Shading Language GLSL 1.20 対応カード Radeon GD 2350 GeForce FX (with driver 175.19) GeForce 6000シリーズ Geforce 7000シリーズ GeForce Go 7000シリーズ Quadro FX 4000 Quadro FX 350 Quadro FX 550 Quadro FX 560 Quadro FX 1400 Quadro FX 1500 Quadro FX 5500 それ以降のカード GMA 4500 (B43, Q43, Q45) GMA X4500 (G41, G43) GMA X4500HD (G45) GMA 4500MHD (GL40, GS40, GM45, GS45) GMA Graphics GMA HD (Clarkdale GMCH Die Ironlake, Arrandale GMCH Die Ironlake) 拡張 Extension Extension ID Functions Non-Square Matricies glUniformMatrix{}fv PBOs Pixel Buffer Objects GL_ARB_pixel_buffer_object sRGB Texture (gamma 2.2) GL_EXT_texture_sRGB OpenGL 3.0 2008年6月リリース OpenGL Shading Language 1.30 (GLSL) Vertex Array Objects More flexible Framebuffer Objects 32-bit(single precision) floating-point textures and render buffers 16-bit(half precision) floating-point vertex and pixel data Ability to render vertex transformations into a buffer Texture arrays 32-bit(single precision) float point depth buffer support 対応カード Radeon HDシリーズ GeForce 8000, 9000 GTX 100 GTX 200 GTX 300シリーズ 拡張 Extension Extension ID Functions Geometry Shader (GS) GL_EXT_geometry_shader4 GEOMETRY_SHADER_EXT FBOs Frame Buffer Objects GL_EXT_framebuffer_object glFrameBufferTexture2DEXT FBO Multisampling GL_EXT_framebuffer_multisample Hardware Instancing GL_EXT_draw_instanced glDrawArraysInstancedEXT, glDrawElementsInstancedEXT VAOs Vertex Array Objects GL_ARB_vertex_array_object glBindVertexArray, glGenVertexArray sRGB Framebuffers (gamma 2.2 GL_EXT_framebuffer_sRGB FRAMEBUFFER_SRGB_EXT OpenGL 3.1 2009年5月 OpenGL Shading Language 1.40(GLSL) Texture Buffer Objects Uniform Buffer Object Signed normalized textures (+-1.0 range) A minimum of 16 texture units accessible by the vertex shader Primitive restart Instancing CopyGBuffer API 対応カード OpenGL 3.2 2009年8月 OpenGL Shading Language 1.50(GLSL) ジオメトリ・シェーダ BGRA vertex component ordering Shader Fragment coordinate convention control Seamless cube map filtering Fragment depth clamping Multisampled textures and texture samples for specific sample locations Sync and Fence objects 対応カード Radeon HD シリーズ GeForce 8000, 9000 GTX 100 GTX 200 GTX 300シリーズ OpenGL 3.3 OpenGL Shading Language 3.3(GLSL)このバージョンからOpenGLとGLSLのバージョンを合わせてきた OpenGL 4.0 OpenGL Shading Language 4.0(GLSL) DirextX11相当 OpenGL 4.1 OpenGL Shading Language 4.1(GLSL) 参考 http //en.wikipedia.org/wiki/OpenGL http //en.wikipedia.org/wiki/Intel_GMA
https://w.atwiki.jp/cotlostidols/pages/38.html
Bernard the Bartender アビリティ ギア 短評 ゴールドドロップ量倍率 アビリティ アビリティ Lv 種類 説明 Gym Day 25 ◯ Bernard the BartenderのDPSが250%増加 Tips! 50 ◇ モンスターを倒した時、20%の確率でゴールドを20%分余分に落とす Pick Me Up 100 △ アクティブスキルMagnifyを使えるようになる Another? 150 ◇ Tips!の確率にBernardに隣接したキャラの数×10%加算(最大30%)隣接したキャラが3人を超えた場合、1人につき10%減少 Cover Charge 200 ◯ 200Lv以降、Bernard the BartenderのDPSが25Lv毎に4倍ずつ増加 Free Round 300 ◯ 総DPSが20%増加 Girls Night 400 ◇ Tips!にフォーメーション内の女性キャラ×20%分のゴールドボーナスを加算 ◯…自己バフ ◇…フォーメーションアビリティ △…アクティブスキル ギア 装備 レア度 説明 ボトル コモン Tips!の確率が10%増加 アンコモン Tips!の確率が25%増加 レア Tips!の確率が50%増加 エピック Tips!の確率が100%増加 レジェンダリー(Lv1) Tips!の確率が200%増加ゴールドボーナスが100%増加※ ショットグラス コモン 総DPSが5%増加 アンコモン 総DPSが10%増加 レア 総DPSが15%増加 エピック 総DPSが40%増加 レジェンダリー(Lv1) 総DPSが80%増加総DPSが、Femaleタグを持つキャラの数×25%増加※ ふきん コモン Tips!の効果が10%増加 アンコモン Tips!の効果が25%増加 レア Tips!の効果が50%増加 エピック Tips!の効果が100%増加 レジェンダリー(Lv1) Tips!の効果が200%増加Tips!の効果が100%増加※ ※印はレジェンダリーギアの追加効果 Lv増加と共に効果が倍々になる 短評 モンスターが落とすゴールドの量を増やすキャラ。ゴールドボーナス自体が増えるわけではないので、宝箱やワープ使用時、ログアウト中に貰えるゴールドの量は変化しない。 Tips!はこのキャラのメインアビリティであり、以下のアビリティで性能を強化していくことになる。 Another?はTips!の確率を増加させる能力を持つ。Bernard the Bartenderに隣接するキャラが3人の時に確率が最大となるが、それ以上隣接させると逆に確率が減少していく。ボトルのギアがエピックで、隣接するキャラが3人ならば確率は100%となる。 Girls NightはTips!で落とすゴールドの量を増加させる能力を持つ。フォーメーション内のFemaleタグを持ったキャラの数に応じて入手量も多くなるが、そればかりに気を取られて肝心のDPSが疎かにならないようにしたい。 ゴールドドロップ量倍率 ギア フォーメーション内のFemaleタグ持ちキャラ数 0人 1人 2人 3人 4人 5人 6人 7人 8人 9人 10人 無し 1.2 1.4 1.6 1.8 2 2.2 2.4 2.6 2.8 3 3.2 コモン 1.22 1.44 1.66 1.88 2.1 2.32 2.54 2.76 2.98 3.2 3.42 アンコモン 1.25 1.5 1.75 2 2.25 2.5 2.75 3 3.25 3.5 3.75 レア 1.3 1.6 1.9 2.2 2.5 2.8 3.1 3.4 3.7 4 4.3 エピック 1.4 1.8 2.2 2.6 3 3.4 3.8 4.2 4.6 5 5.4 ギアはふきんのレア度依存
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PDAの内容とか 当然の事ながらネタばれ注意! History of the Zone2008 April 12, 14 33 Year 2010 Year 2011 Army raid into the Zone, 2011 History of the Zone 2008 April 12, 14 33 #ref error :ご指定のページがありません。ページ名を確認して再度指定してください。 The contaminated zone was aglow with the brightest of lights, almost unbearable to the human eye. You could virtually see the clouds in the sky turning into vapor. After a moment of dead silence off there came rattling thunder, and then the earth shook. People fell to the ground, screwing up their eyes and covering their ears. Those who could still stand ran for their lives. It looked as though all the nuclear fuel buried under the Sarcophagus had suddenly exploded. The next day the army cordoned off the new Zone. The satellites helped to establish that the epicenter of the explosion was not actually in the vicinity of the NPP reactors, but about half a kilometer away. It is believed that the personnel of the station died at once, though many people still remained within the cordoned area. The rescue operation soon proved a pointless endeavor, as all the people and machinery sent deep into the area would die or malfunction immediately. A little while after the disaster, the Zone diameter hopped out by a few more kilometers. Most of the government troops guarding the border line and the research teams stationed there perished instantly. Panic stricken, people took to flight. The residents of nearby towns and villages were hastily evacuated. An enormous danger is looming over the world and we can only guess what its fullimpact may be. 注*機械翻訳どなたかあとで編集してください。←一部残ってるけどやったぜ!←やっときました 汚染地域は人間の目にはほとんど耐えられない明るさで赤く輝いた。 雲が上空で水蒸気に変化するのが観測できた。 そこでの一瞬の死んだような静寂ののちに雷鳴が響き始め、大地は揺れ動いた。 人々は目を細め、耳をふさいで大地に倒れ伏した。 まだ立っていられた人々は助かるために逃げ出した。 まるで石棺に埋蔵された核燃料が突如爆発したかのようだった。 その翌日、軍は新しくできたZoneを封鎖した。 衛星によって、爆心地は実際には原子炉近辺ではなく、 約500メートル離れた場所であることがわかった。 施設職員は一度に死亡したと信じられていたが、 多くの人々がなおも封鎖地域に取り残されていた。 そのエリア深くに派遣された全ての人員や機械は即座に死亡するか、 もしくは機能不全に陥り、救出作戦は無意味な試みであることを明らかにした。 災害の少し後、Zoneの直径は2,3km拡大した。境界線を守備していた政府の軍隊と、 そこに配置されていた調査隊は即座に死亡した。 パニックが広がり、人々は逃げ出した。隣接町村の住民達は急いで避難した。 巨大な危機が世界中を包んでいき、 我々にはその全ての影響力がどのようなものであるかを推測することしかできない。 Year 2010 Two years have passed since the disaster in the contaminated zone around Chernobyl NPP. Skyrocketing deathtoll, countless people missing, dead cattle, decaying buildings, maimed forests... Until this day scientists have no explanation as to what exactly happened in Chernobyl. Meanwhile, some inconceivable anomalies were discovered in the area, and the Zone keeps expanding. Rare expeditions encounter mutated species of animals exhibiting unbelievable abilities. 注*機械翻訳どなたかあとで編集してください。 チェルノブイリNPP周辺の汚染地域に於ける災害から2年が経過した。 急上昇し続ける死亡者数、数え切れない程の行方不明者、死んだ家畜、朽ちてゆく建物、 傷ついた森林・・・。チェルノブイリで起こったことに対して、今日まで科学者 達は正確な説明を付けられていない。一方で、いくつかの想像もつかないようなanomalyが その地域で発見され、また、Zoneは拡大し続けている。調査隊は、稀に、驚くべき 能力を見せる動物達の変異種と遭遇した。 Year 2011 Following in the tracks of those foolhardy loners who call themselves the stalkers, research expeditions are once again embarking on an in-depth study of the Zone. However, the perimeter guarded by the army has other, dangerous inhabitants now - from common poachers to the worst bandit scum. Most of the stalkers roam the Zone in search of anomalies and the so-called artifacts for which they gain quite a profit. 注*機械翻訳どなたかあとで編集してください。←やったぜ! 自らをstalkerと称する向こう見ずな一匹狼達のあとを追い、調査遠征隊は今一度Zoneの 綿密な研究に乗り出している。しかし、軍により守られた地域には、今や他の危険な住人 達-ありふれた侵入者から最低最悪の山賊まで-がいる。 Stalker達の大部分は、anomalyや、多くの富を生み出すいわゆるartifactを求めてZoneを 徘徊している。 Army raid into the Zone, 2011 #ref error :ご指定のページがありません。ページ名を確認して再度指定してください。 The army, including special forces headed by paramilitary stalker detachments, launched a massive raid deep into the Zone. Their objective was to break through to the Chernobyl NPP and wipe out the cause of anomalous fields or at least obtain first-hand information on the current state of affairs. This endeavor, involving over a complete failure. Isolated groups of survivors were forced to settle within the Zone with slender hopes of rescue. 準軍事的なストーカー部隊によって率いられた特殊部隊を含む軍隊は、ゾーン深部に大規模な侵入を開始した。 彼らの目的は、チェルノブイリ原子力発電所を突破し、異常現象地帯の原因を取り除くこと、 または少なくとも現在の事態の状況に関する情報を直接得ることだった。 この試みは、完全な失敗に終わった。 孤立した生存者たちは、救出される僅かな希望を持ってゾーン内に留まらざるをえなかった。
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パウンダー・カスタム (Pounder Custom) パウンダー・カスタム (Pounder Custom)詳細データ 解説 搭載可能な武装装着型ミニガン 装着型ミサイル 遠隔ミサイル砲台 遠隔グレネードランチャー 各種カスタム時の注意点 入手場所、出現場所オフライン オンライン 改造費用 画像モデル 詳細 データ 種類 メーカー 和名 日本語訳 ドア 乗車定員 駆動 ギア 商業 MTL パウンダー・カスタム ドア 8人 FR 4速 モデル ラジオ 主な選局 洗車 有り 可 プラットフォーム カスタム カラー デフォルトホイールタイプ オンライン専用 PS4 / Xbox One / PC限定 可 メイン/サブ プラットフォーム 価格 割引時(*1) オンライン専用 PS4 / Xbox One / PC $320,500 $241,000 プラットフォーム ガレージ保管 オンライン専用 自宅物件ガレージ PS4 / Xbox One / PC限定 ナイトクラブ地下1階のみ可 解説 2018年7月24日の『ナイトライフアップデート』で実装された、パウンダーをベースにした大型トラック。 主にナイトクラブビジネスの在庫売却のための車両で、最大容量の360個まで積載できる。 このクラスのトラックとしては初めて個人所有が可能となり、ナイトクラブ地下で各種カスタマイズを実装できる。 走行性能は元のパウンダーと同様で、ミュール・カスタムよりも速力はある。特筆すべきは全車両で最も水中での走行性能が高い点だろう。APCなど水陸両用車を除けばテラーバイトよりも走行性能がある。ザンクード川は難なく走行可能。フロントガラスが完全に水没するまでエンジンは止まらない。それなりの重量があるので簡単に浮かない点も評価したい。 カスタム状態を問わず爆破耐性がない(アーマープレートを装着すれば銃弾をそれなりに耐える防弾ガラスは付いてくる)ため、対プレイヤー戦闘に用いるには不向き。 ただしナイトクラブの売却ミッション中は爆破耐性が付与され、装着しているアーマープレートによって耐爆性が変わる。 改造により各種武装やアーマープレート、そして有刺鉄線やRCVのような楔も装着できる。 一部特殊車両と同様のペイントジョブも存在し、実用目的以外にも自分好みの外装に仕上げることができる。 しかし、元のパウンダーのように荷台部分にクラブの広告を纏うことはできない。 見た目に反して車重は5,500kgとかなり軽いため、一般車を蹴散らすどころか逆に足止めされてしまう。後述のカスタムを施しても衝突補正はかからないので注意したい。 搭載可能な武装 装着型ミニガン フロントグリル内部に装着される二連装式の大型機銃。 同タイプの機銃の例に漏れず自由に射角が取れないが、瞬間火力は戦闘用タンパのリモート機銃に匹敵する。 この車に積める武装の中で唯一弾数制限が無い。 装着型ミサイル フロントグリル内部に装着される二連装式のミサイル。弾数制限付き。 戦闘用タンパの前方ミサイルランチャー同様、直進するロケット弾を発射する。 高手配度時の警察や敵対組織のロードブロックを吹き飛ばして進路を開ける等に使える。 遠隔ミサイル砲台 荷台の前方に装着されるリモート操作式のミサイル砲台。弾数制限付き。 扱いとしてはAPCの多連装ロケット砲台とほぼ同感覚。 遠隔グレネードランチャー 助手席に座ったプレイヤーが使用可能な対後方用のグレネードランチャー。荷台の後方に装備される。弾数制限付き。 見た目はハンジャールのサブウェポンとして装備可能なグレネードランチャーと同じ。使用感覚もほぼ同等でレティクルも複雑で固定。 各種カスタム時の注意点 ルーフのバーブドワイヤー及びメインウェポンの遠隔ミサイル砲台を装着すると、一部の陸橋の下を潜れなくなってしまう(サブウェポンの遠隔グレネードランチャーは、陸橋を潜る際に干渉するものの、強引に潜れる程度なので問題ない)。 楔は飾りでしかないため一般車を押しのけるどころかセダン相手でも軽々と足止めされる。そして路肩の小さな段差にも引っかかりやすくなるなど単純な走行にも影響が出る。 ナイトクラブの売却ミッションではヘリの追っ手が出現することはないため、対空攻撃用の遠隔ミサイル砲台は通常売却のみをこなす場合は不要。また、「サブウェポン」カテゴリの武器は助手席同乗者がいないと使用できないため、一人で売却をこなす場合は勿論必要ない。 近接地雷はミッション中にパターンによって出現する妨害NPCに対して無敵の対策となるが、狭い空間や勾配のある場所で設置すると車体の大きさが仇となって簡単に自爆してしまうため、使用には注意が必要である。また、他の近接地雷搭載車両と同様、近接地雷を装備するとホーンボタンの操作と競合するため、ホーンの使用ができなくなる。 ある時点から、きっとこんな疑問が沸いてくるでしょう。 「これは戦闘用車両なんだろうか?むしろタイヤとエンジンがついた兵器庫なのでは?」と。 その疑問にお答えします。重装甲、フロントに搭載されたマシンガン、装着型ミサイル、 一斉砲撃、助手席から操作可能なグレネード・ランチャー、近接地雷、鉄条網で覆われた屋根、 これらの効果を味わったなら、間違いなく一線を越えたと言えるでしょう。 注意:この乗り物の保管と改造はナイトクラブ倉庫のみで行えます。 (Warstock Cache & Carry サイト内の解説より) 入手場所、出現場所 オフライン 入手不可。 オンライン オンラインショップ「Warstock Cache & Carry」で購入。 改造費用 ※爆発物、クラクション、ナンバープレート、ペイント、ホイール、ウィンドウの改造費用は全車種共通。 詳細は乗り物 カスタマイズのページを参照。 画像 モデル
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登録日:2011/01/01(土) 17 59 05 更新日:2021/03/27 Sat 14 52 59 所要時間:約 4 分で読めます ▽タグ一覧 KAGEROU KAGEROU ではない KAGETORA マガジンSPECIAL ラブコメ 忍者 漫画 瀬上あきら 講談社 2002年から2006年までマガジンSPECIALにて連載していた忍者ラブコメディ漫画。全11巻。 作者は女性漫画家の瀬上あきら。 作者の時代モノ好きが高じて作られた忍者ラブコメであり、主に1話完結式から成り立つ王道ラブコメディ漫画。 ラブコメ故に作中の人物の忍者への順応性はもちろん高い。 先生「風間くんは忍者だそうだ。忍者だからっていじめたり、仲間ハズレにしないよーに!」 生徒「はーい」 【あらすじ】 戦国時代より続く女武将一族の藤堂家。 藤堂家に代々仕える『風雷の里』の忍者一族である風間家の末弟・風間影虎はある日、藤堂家の次期当主・藤堂由姫の武術指南の『お役目』を命じられ東京へ渡る。 由姫の運動オンチを当初は難儀に思った影虎だったが、彼女の健気さに触れて恋心を抱くようになる… 【登場人物】 ◆風間影虎(かざま かげとら) 『風雷の里』出身の忍者。16歳。 先祖代々藤堂家を主君とする『お役目』により由姫の武術指南役兼護衛に就き、由姫の高校に転入する。 一人称は「拙者」で、忍者言葉で喋る。 忍者としての腕前は里の若手で1、2を争うほどだが、都会の常識や異性への対応に疎いなどラブコメのお約束要素を兼ね備える。 ◆藤堂由姫(とうどう ゆき) 16歳。藤堂家の次期当主だが、天然かつ運動オンチのため影虎には本来の『お役目』である護衛任務ではなく武術指南の『お役目』が命じられた。 風雷の忍者たちからは『姫』と呼び慕われ、影虎に対しては当初は兄ができたように感じていたが、徐々に恋心が芽生えていく。 身長は149cmと小柄だが、プリティなおっぱいとおしりの持ち主で、本作のサービスシーンは主に彼女が務める。 ◆小助(こすけ) 影虎の忍猿。 猿だが忍術の他に料理もできる。 ◆藤堂沙耶(とうどう さや) 由姫の母で藤堂家現当主。 藤堂流古武術を極めた実力者だが、娘には夫(考古学者)の天然さと運動オンチが受け継がれてしまった。 ◆桐谷秋乃(きりたに あきの) 由姫の幼なじみ。 剣道部の副部長を務め、気が強く男勝りな性格。 ヤンキーのような風貌だが、小さい頃から由姫の面倒を見ており、過保護とも見れるほど由姫を大切に思っている。 ◆小野 ◆上条 ◆生駒 影虎の友人三人集。 ◆風間志狼丸(かざま しろうまる) 影虎の兄で長男。 おおらかな風貌と性格だが、影虎をからかうのが日課であったため影虎は苦手がっている。 忍狼を率いるが、藤堂家を訪れる際はたびたび置いてきぼりにしてしまう。 ◆朔弥(さくや) 影虎の幼なじみのくの一。 明るく気の良い性格で、なぜか関西弁で喋る。 由姫のことを風雷の忍者の中で唯一『姫』ではなく『由姫ちゃん』と呼び友達として接する。 体つきは「ゴツい」と自身は語るが、実際はグラマー。 ◆風間鷹王(かざま たかおう) 影虎の兄で次男。 物腰が良く冷静な風貌だが、いつも怪しい任務に就いていることもあり兄弟には怖れられている。 ◆冷泉院皐月(れいぜいいん さつき) 影虎に惚れて影虎たちの高校に転入してきたお嬢様。 あの手この手で影虎の気を惹こうとするがもちろん失敗。その後も影虎を諦めずに再び登場する素振りを見せたが、以降は完全に消失する。 ◆藤堂巴(とうどう ともえ) 由姫のいとこの大学生。 藤堂流合気柔術の師範代で、影虎と対等に組手を行えるほどの実力を持つ。 ◆高遠七緒(たかとお なお) 影虎たちの高校の弓道部部長。 さばさばした性格で男女問わず人気がある。 影虎に弓道の試合の助っ人を頼み、当初は友達として影虎と接するが、徐々に影虎に惹かれていく… 追記・修正よろしく △メニュー 項目変更 この項目が面白かったなら……\ポチッと/ -アニヲタWiki- ▷ コメント欄 [部分編集] うん、これ好きだった。なのに瀬尾と混同されて中身がグダグダだと勘違いされるのがすごい納得いかない -- 名無しさん (2013-10-06 17 31 50) 8巻の由姫ちゃんの横乳にはお世話になった -- 名無しさん (2017-05-20 09 54 08) 名前 コメント
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Chulian/チュリアン カードタイプ:Hero/英雄 エキスパンション:Dragonspire/竜の尖塔 英語版 Card Name Number Class Cost LV STR Gold Light EXP VP Text CHULIAN RAT 6 THIEF 5 1 4 1 1 2 ATTACK+1 CHULIAN SCAVENGER 4 THIEF 8 2 4 1 2 3 ATTACK+2DUNGEON Each other player discards a Weapon or reveals a hand containing none. CHULIAN LOOTER 2 THIEF 11 3 5 2 2 2 ATTACK+3DUNGEON Each other player discards a Weapon or reveals a hand containing none. Additional ATTACK+1 for each Weapon Discarded in this manner. 日本語版 カード名 枚数 分類 コスト レベル 体力 金貨 明かり 経験値 勝利点 テキスト チュリアンのドブ鼠 6 盗賊 5 1 4 1 1 2 攻撃+1 チュリアンの掃除屋 4 盗賊 8 2 4 1 2 3 攻撃+2ダンジョン:他のプレイヤーは全員、武器1枚を捨てる。ないなら手札を公開すること。 チュリアンの荒らし屋 2 盗賊 11 3 5 2 2 2 攻撃+3ダンジョン:他のプレイヤーは全員、武器1枚を捨てる。ないなら手札を公開すること。このようにして捨てられた武器1枚につき追加攻撃+1。 カード解説/CARD GLOSSARY カード分析 所感 Lorigg/ロリッグから続く純正盗賊の後継の一つ。 LV1のパラメータは標準的な盗賊のそれである。ロリッグに対して劣って見えるのは仕方のないところ。この段階では個性も何もなく、運用も他の盗賊と変わりはない。基本は明かり目当てのサブ起用であろう。 LV2では攻撃力とともに明かり能力がアップし、戦闘能力がかなり上昇する。LV2で明かり+2をもつのは他にはElf/エルフのみであり、この価値は大きい。 また武器限定のディスカード能力も中々良い。盗賊の限定ディスカード能力は他にGangland/ギャングランドの金貨値付き限定、Lurker/ラーカーのアイテム限定があるが、このChulianの武器限定が最も強力。 一見するとロリッグの無制限ディスカードの劣化のように感じてしまうが、実際はそうでもない。 武器カードは金貨値と攻撃値を兼ね備えており、ゲームの中核をなす存在である。村でもダンジョンでも大きな役目を果すため、これを落とされると激しく計算が狂う。病気や民兵、モンスターを捨てて終わり、となることも無い。無論、武器カードが手札に無いプレイヤーには効かないが、そういったプレイヤーはそのターンあまり強力な行動が取れないことが多い。 LV3では攻撃値・体力・金貨値が上昇、ある程度の重量武器にも対応出来るようになる。更に武器ディスカード能力に増強機能が追加。4人戦以上なら誰かが武器カードを持っている可能性がかなり高いため、この能力にも期待できる。 5人戦での最大攻撃力+7は下手な戦士を上回る。発動するまで結果がわからないとはいえ驚異的である。 純正盗賊としてはかなり優秀な部類に入る。LV2の時点でロリッグよりも高性能に。とはいえ攻撃力が低いという欠点は解消されていないため、これをメインに戦うのは少し無理があるだろう。最初は明かり担当要員として、レベルアップのタイミングがあれば育てて使いたい。 レベルアップ優先度 サブ起用が中心になるため、メイン英雄とどちらを優先するかは難しい。 とはいえ、レベルアップするごとの強化度合いがかなり高いため、こちらに優先的につぎ込んでも損はない英雄である。 特にLV2のディスカードは他のプレイヤーに対しかなり強い妨害になるため、速やかに上げて行きたい。 ダガー以外に武器がないような場ではさすがに優先度が下がる。それでも明かり2は魅力がある。 シナジー アンチシナジー 得意なモンスター 苦手なモンスター 多人数プレイ適性 全体妨害効果は当然人数が多いほど有効。レベル3の強化効果も多人数だと安定して高い効果が見込める。 Thunderstone Advance対応版 種族表記追加:Human
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ATTO SECONDO Scena Prima (Orti palatini, corrispondenti gli appartamenti imperiali, con viali, spalliere di fiori e fontane continuate. Nel fondo caduta d’acque, e innanzi grotteschi e statue) ▼MASSIMO▲ Qual silenzio è mai questo! È tutto in pace L’imperiale albergo. In oriente Rosseggia il nuovo giorno E pur ancor d’intorno Suon di voci non odo, alcun non miro. Dovrebbe pure Emilio Aver compito il colpo. Ei mi promise Nel tiranno punir tutti i miei torti, E pigro… ▼FULVIA▲ Ah, genitor! ▼MASSIMO▲ Figlia, che porti? ▼FULVIA▲ Che mai facesti? ▼MASSIMO▲ Io nulla feci. ▼FULVIA▲ Oh Dio! Fu Cesare assalito. Io già comprendo Donde nasce il pensier. Padre, tu sei Che spingi a vendicarti La man che l’assalì. ▼MASSIMO▲ Ma Cesare morì? ▼FULVIA▲ Pensa a salvarti. Già di guerrieri e d’armi Tutto il soggiorno è cinto. ▼MASSIMO▲ Dimmi se vive o se rimase estinto. ▼FULVIA▲ Nol so. Nulla di certo Compresi nel timor. ▼MASSIMO▲ Sei pur codarda. Vado a chiederlo io stesso. (in atto di partire, s’incontra in Valentiniano) Scena Seconda (Valentiniano senza manto e senza lauro, con spada nuda er séguito di pretoriani, e detti) ▼VALENTINIANO▲ (parlando ad alcuni soldati, che partono) Ogni via custodite ed ogni ingresso. ▼MASSIMO▲ (para sí) Egli vive! Oh destin! ▼VALENTINIANO▲ Massimo, Fulvia, Chi creduto l’avria? ▼MASSIMO▲ Signor, che avvenne? ▼VALENTINIANO▲ Ah! maggior fellonia mai non s’intese. ▼FULVIA▲ (fra sè) Misero genitor! ▼MASSIMO▲ (fra sè) Tutto comprese. ▼VALENTINIANO▲ Di chi deggio fidarmi? I miei più cari M’insidiano la vita. ▼MASSIMO▲ (fra sè) Ardir. (a Valentiniano) Come! E potrebbe Un’anima sì rea trovarsi mai? ▼VALENTINIANO▲ Massimo, e pur si trova; e tu lo sai. ▼MASSIMO▲ Io! ▼VALENTINIANO▲ Sì; ma il Ciel difende Le vite de’ monarchi. Emilio in vano Trafiggermi sperò. Nel sonno immerso Credea trovarmi, e s’ingannò. L’intesi Del mio notturno albergo L’ingresso penetrare. A’ dubbi passi, Al tentar delle piume, Previdi un tradimento. In piè balzai, Strinsi un acciar; contro il fellon, che fugge, Fra l’ombre i colpi affretto. Accorre al grido Stuol di custodi, e delle aperte logge Mi veggo, al lume inaspettato e nuovo, Sanguigno il ferro il traditor non trovo. ▼MASSIMO▲ Forse Emilio non fu. ▼VALENTINIANO▲ La nota voce Ben riconobbi al grido, onde si dolse Allor che lo piagai. ▼MASSIMO▲ Ma per qual fine Un tuo servo arrischiarsi al colpo indegno? ▼VALENTINIANO▲ Il servo lo tentò d’altri è il disegno. ▼FULVIA▲ Oh Dio! ▼MASSIMO▲ Lascia ch’io vada in traccia del fellon. (in atto di partire) ▼VALENTINIANO▲ Cura è di Varo Tu non partire. ▼MASSIMO▲ (fra sè) Ah, son perduto! (a Valentiniano) Io forse Meglio di lui potrò… ▼VALENTINIANO▲ Massimo, amico, Non lasciarmi così se tu mi lasci, Donde spero consiglio e donde aita? ▼MASSIMO▲ T’ubbidisco. (para sí) Io respiro. ▼FULVIA▲ (fra sè) Io torno in vita. ▼MASSIMO▲ Ma chi del tradimento tu credi autor? ▼VALENTINIANO▲ Puoi dubitarne? In esso Ezio non riconosci? Ah! se mai posso Convincerlo abbastanza, i giorni suoi L’error mi pagheranno. ▼FULVIA▲ (fra sè) Mancava all’alma mia quest’altro affanno. ▼MASSIMO▲ Io non so figurarmi In Ezio un traditor. D’esserlo almeno Non ha ragion. Benignamente accolto… Applaudito da te… come avria core?… È ben ver che l’amore, L’ambizion, la gelosia, la lode Contaminan talor d’altrui la fede. Ezio amato si vede, È pien d’una vittoria, Arbitro è delle schiere… Eh potrebbe scordarsi il suo dovere. ▼FULVIA▲ Tu lo conosci, ed in tal guisa, o padre, Parli di lui? ▼MASSIMO▲ Son d’Ezio amico, è vero, Ma suddito d’Augusto. ▼VALENTINIANO▲ E Fulvia tanto Difende un traditore? Ah, che il sospetto Del geloso mio cor vero diviene. ▼MASSIMO▲ Credi Fulvia capace D’altro amor che del tuo? T’inganni. In lei è pietà la difesa, e non amore. La minaccia, l’orrore Di castigo e di morte La fanno impietosir. Del sesso imbelle La natia debolezza ancor non sai? Scena Terza ▼VARO▲ Cesare, in vano il traditor cercai. ▼VALENTINIANO▲ Ma dove si celò? ▼VARO▲ La nostra cura Non poté rinvenirlo. ▼VALENTINIANO▲ E deggio in questa Incertezza restar? Di chi fidarmi? Di chi temer? Stato peggior del mio Vedeste mai? ▼MASSIMO▲ Ti rassicura. Un colpo, Che a vuoto andò, del traditor scompone Tutta la trama. Io cercherò d’Emilio; Io veglierò per te. Del tutto ignoto L’insidiator non è. Per tua salvezza D’alcuno intanto assicurar ti puoi. ▼VALENTINIANO▲ (a Massimo) D eh, m’assistete io mi riposo in voi. Vi fida lo sposo, Vi fida il regnante, Dubbioso ed amante La vita e l’amor. Tu amico, prepara (a Fulvia) Soccorso ed aita Tu serbami, o cara, Gli affetti del cor. (parte con Varo e pretoriani) Scena Quarta ▼FULVIA▲ E puoi d’un tuo delitto Ezio incolpar! Chi ti consiglia, o padre? ▼MASSIMO▲ Folle! La sua ruina È riparo alla mia della vendetta Mi agevola il sentier. S’ei resta oppresso, Non ha difesa Augusto. Or vedi quanto è necessaria a noi. Troppo maggiore D’un femminil talento Questa cura saria lasciane il peso A chi di te più visse, E più saggio è di te. ▼FULVIA▲ Dunque ti renda l’età più giusto ed il saper. ▼MASSIMO▲ Se tento L’onor mio vendicar, non sono ingiusto E se lo fossi ancor, presa è la via, Ed a ritrarne il piè tardi saria. ▼FULVIA▲ Non è mai troppo tardi, onde si rieda Per le vie di virtù. Torna innocente Chi detesta l’error. ▼MASSIMO▲ Posso una volta Ottener che non parli? Al fin che brami? Insegnar mi vorresti Ciò che da me apprendesti? O vuoi ch’io serva Al tuo debole amor? Fulvia, raffrena I tuoi labbri loquaci, E in avvenir non irritarmi e taci. ▼FULVIA▲ Ch’io taccia e non t’irriti, allor che veggio Il monarca assalito, Te reo del gran misfatto, Ezio tradito? Lo tolleri chi può. D’ogni rispetto O mi disciogli, o, quando Rispettosa mi vuoi, cangia il comando. ▼MASSIMO▲ Ah, perfida! Conosco Che vuoi sacrificarmi al tuo desio. Va; dell’affetto mio, Che nulla ti nascose, empia, t’abusa, E, per salvar l’amante, il padre accusa. Va! dal furor portata, Palesa il tradimento; Ma ti sovvenga, ingrata! Il traditor qual è. Scopri la frode ordita; Ma pensa in quel momento Ch’io ti donai la vita, Che tu la togli a me. (parte) Scena Quinta ▼FULVIA▲ Che fo? Dove mi volgo? Egual delitto È il parlare e il tacer. Se parlo, oh Dio! Son parricida, e nel pensarlo io tremo. Se taccio al giorno estremo Giunge il mio bene. Ah! che all’idea funesta S’agghiaccia il sangue, e intorno al cor s’arresta! Ah, qual consiglio mai… Ezio, dove t’inoltri? ove ten vai? (vedendo Ezio) ▼EZIO▲ In difesa d’Augusto. Intesi… ▼FULVIA▲ Ah, fuggi! In te del tradimento cade il sospetto. ▼EZIO▲ In me! Fulvia, t’inganni. Ha troppe prove il Tebro Della mia fedeltà. Chi seppe ogni altro Superar con l’imprese, Maggior d’ogni calunnia anche si rese. ▼FULVIA▲ Ma, se Cesare istesso il reo ti chiama, S’io stessa l’ascoltai! ▼EZIO▲ Può dirlo Augusto, Ma crederlo non può. S’anche un momento Giungesse a dubitarne, ove si volga Vede la mia difesa. Italia, il mondo, La sua grandezza, il conservato impero Rinfacciar gli saprà che non è vero. ▼FULVIA▲ So che la tua ruina Vendicata saria; ma chi m’accerta D’una pronta difesa? Ah! s’io ti perdo, La più crudel vendetta Della perdita tua non mi consola. Fuggi, se m’ami; al mio timor t’invola. ▼EZIO▲ Tu, per soverchio affetto, ove non sono Ti figuri i perigli. ▼FULVIA▲ E dove fondi questa tua sicurezza? Forse nel tuo valore? Ezio, gli eroi Son pur mortali, e il numero gli opprime. Forse nel merto? Ah! che per questo, o caro, Sventure io ti predico Il merto appunto è il tuo maggior nemico. ▼EZIO▲ La sicurezza mia, Fulvia, è riposta Nel cor candido e puro, Che rimorsi non ha; nell’innocenza, Che paga è di se stessa; in questa mano, Necessaria all’impero. Augusto al fine Non è barbaro o stolto E, se perde un mio pari, Conosce anche un tiranno Qual dura impresa è ristorarne il danno. Scena Sesta ▼FULVIA▲ Varo, che rechi? ▼EZIO▲ È salva di Cesare la vita? Al suo riparo Può giovar l’opra mia? Che fa? ▼VARO▲ Cesare appunto a te m’invia. ▼EZIO▲ A lui dunque si vada. ▼VARO▲ Non vuol questo da te; vuol la tua spada. ▼EZIO▲ Come! ▼FULVIA▲ Il previdi! ▼EZIO▲ E qual follia lo mosse? E possibil sarà? ▼VARO▲ Così non fosse. La tua compiango, amico, E la sventura mia, che mi riduce Un uffizio a compir contrario tanto Alla nostra amicizia, al genio antico. ▼EZIO▲ Prendi Augusto compiangi e non l’amico. (gli dà la spada) Recagli quell’acciaro Che gli difese il trono Rammentagli chi sono, E vedilo arrossir. (a Fulvia) E tu serena il ciglio, Se l’amor mio t’è caro L’unico mio periglio Sarebbe il tuo martìr. (parte con guardie) Scena Settima ▼FULVIA▲ Varo, se amasti mai, de’ nostri affetti Pietà dimostra, e d’un oppresso amico Difendi l’innocenza. ▼VARO▲ Or che m’è noto Il vostro amor, la pena mia s’accresce, E giovarvi io vorrei; ma troppo, oh Dio! Ezio è di sé nemico ei parla in guisa Che irrita Augusto. ▼FULVIA▲ Il suo costume altero È palese a ciascuno. Omai dovrebbe Non essergli delitto. Al fin tu vedi Che, se de’ merti suoi così favella, Ei non è menzognero. ▼VARO▲ Qualche volta è virtù tacere il vero. Se non lodo il suo fasto, È segno d’amistà. Saprò per lui Impiegar l’opra mia Ma voglia il Ciel che inutile non sia. ▼FULVIA▲ Non dir così. Niega agli afflitti aita Chi dubbiosa la porge. ▼VARO▲ Egli è sicuro, Sol che tu voglia. A Cesare ti dona, E, consorte di lui, tutto potrai. ▼FULVIA▲ Che ad altri io voglia mai, Fuor che ad Ezio, donarmi? Ah, non fia vero. ▼VARO▲ Ma, Fulvia, per salvarlo, in qualche parte Ceder convien. Tu puoi l’ira d’Augusto Sola placar. Non differirlo; e in seno Se amor non hai per lui, fingilo almeno. ▼FULVIA▲ Seguirò il tuo consiglio, Ma chi sa con qual sorte! È sempre un fallo Il simulare. Io sento Che vi ripugna il core. ▼VARO▲ In simil caso Il fingere è permesso; E poi non è gran pena al vostro sesso. ▼FULVIA▲ Quel fingere affetto, Allor che non s’ama, Per molti è diletto; Ma «pena» la chiama Quest’alma non usa A fingere amor. Mi scopre, m’accusa, Se parla, se tace, Il labbro, seguace De’ moti del cor. (parte) Scena Ottava ▼VARO▲ Folle è colui che al tuo favor si fida, Instabile Fortuna. Ezio, felice, Della romana gioventù poc’anzi Era oggetto all’invidia, Misura ai voti; e in un momento poi Così cangia d’aspetto, Che dell’altrui pietà si rende oggetto. Pur troppo, o Sorte infida, Folle è colui che al tuo favor si fida. Nasce al bosco in rozza cuna Un felice pastorello, E con l’aure di fortuna Giunge i regni a dominar. Presso al trono in regie fasce Sventurato un altro nasce, E fra l’ire della sorte Va gli armenti a pascolar. (parte) Scena Nona (Galleria di statue e di specchi, con sedili intorno fra’ quali uno innanzi a mano destra, capace di due persone. Gran balcone aperto in prospetto, dal quale vista di Roma) ▼ONORIA▲ Massimo, anch’io lo veggo; ogni ragione Ezio condanna. Egli è rival d’Augusto Al suo merto, al suo nome Crede il mondo soggetto. E poi che giova Mendicarne argomenti? Io stessa intesi Le sue minacce ecco l’effetto. E pure, Incredulo, il mio core Reo non sa figurarlo e traditore. ▼MASSIMO▲ Oh virtù senza pari! È questo in vero Eccesso di clemenza. E chi dovrebbe Più di te condannarlo? Ei ti disprezza; Ricusa quella mano Contesa dai monarchi. Ogni altra avria… ▼ONORIA▲ Ah, dell’ingiuria mia Non ragionarmi più. Quella mi punse Nel più vivo del cor. Superbo! ingrato! Allor che mel rammento, Tutto il sangue agitar, Massimo, io sento. Non già però ch’io l’ami, o che mi spiaccia Di non essergli sposa… Il grado offeso… La gloria… l’onor mio… Son le cagioni… ▼MASSIMO▲ Eh, lo conosco anch’io; Ma nol conosce ognun. Sai che si crede Più l’altrui debolezza che la virtude altrui. La tua clemenza Può comparire amor. Questo sospetto, Solo con vendicarti Puoi dileguar. Non aborrire al fine Una giusta vendetta Tanta clemenza a nuovi oltraggi alletta. ▼ONORIA▲ Le mie private offese ora non sono La maggior cura. Esaminar conviene Del germano i perigli. Ezio s’ascolti, Si trovi il reo. Potrebbe Esser egli innocente. ▼MASSIMO▲ È vero; e poi Potrebbe anche pentirsi; La tua destra accettar… ▼ONORIA▲ La destra mia! Eh non tanto se stessa Onoria oblia. Se fosse quel superbo Anche signor dell’universo intero, Non mi speri ottener; mai non fia vero. ▼MASSIMO▲ Or ve’ com’è ciascuno Facile a lusingarsi! E pure ei dice Che ha in pugno il tuo voler, che tu l’adori, Che a suo piacer dispone D’Onoria innamorata; Che, s’ei vuol, basta un guardo, e sei placata. ▼ONORIA▲ Temerario! Ah! non voglio Che lungamente il creda. Al primo sposo, Che suddito non sia, saprò donarmi. Ei vedrà se mancarmi Possan regni e corone; E s’ei d’Onoria a suo piacer dispone. (in atto di partire) Scena Decima ▼VALENTINIANO▲ Onoria, non partir. Per mio riposo Tu devi ad uno sposo, Forse poco a te caro, offrir la mano. Questi ci offese, è ver; ma il nostro stato Assicurar dobbiamo. Ei ti richiede; E al pacifico invito Acconsentir conviene. ▼HONORIA▲ (fra sè) Ezio è pentito (a Valentiniano) M’è noto il nome suo? ▼VALENTINIANO▲ Pur troppo. Ho pena, Germana in profferirlo. Io dal tuo labbro Rimproveri ne attendo. A me dirai Ch’è un’anima superba, Ch’è reo di poca fé, che son gli oltraggi Troppo recenti io lo conosco; e pure, Rammentando i perigli, È forza che a tal nodo io ti consigli. ▼ONORIA▲ (fra sè) Rifiutarlo or dovrei; ma… (a Valentiniano) Senti. Al fine, Se giova alla tua pace, Disponi del mio cor come a te piace. ▼MASSIMO▲ Signore, il tuo disegno Io non intendo. Ezio t’insidia, e pensi Solamente a premiarlo? ▼VALENTINIANO▲ Ad Ezio io non pensai d’Attila io parlo. ▼ONORIA▲ (fra sè) Oh inganno! (forte) Attila! ▼MASSIMO▲ E come? ▼VALENTINIANO▲ Un messaggier di lui Me ne recò pur ora la richiesta in un foglio. È questo un segno Che il suo fasto mancò. Non è l’offerta Vergognosa per te. Stringi uno sposo, A cui servono i re barbaro, è vero; Ma che può, raddolcito dal tuo nobile amore, La barbarie cangiar tutta in valore. ▼ONORIA▲ Ezio sa la richiesta? ▼VALENTINIANO▲ E che! Degg’io Consigliarmi con lui? Questo a che giova? ▼ONORIA▲ Giova per avvilirlo e perché meno Necessario si creda Giova perché s’avveda Che al popolo romano Utile più d’ogni altra è questa mano. ▼VALENTINIANO▲ Egli il saprà; ma intanto Posso del tuo consenso Attila assicurar? ▼ONORIA▲ No prima io voglio Vederti salvo. Il traditor si cerchi, Ezio favelli, e poi Onoria spiegherà gli affetti suoi. Fin che per te mi palpita Timido in petto il cor, Accendersi d’amor Non sa quest’alma. Nell’amorosa face Qual pace ho da sperar, Se comincio ad amar Priva di calma? (parte) Scena Undicesima ▼VALENTINIANO▲ Olà, qui si conduca il prigionier. (esce una comparsa, la quale, ricevuto l’ordine, parte) Ne’ miei timori io cerco Da te consiglio. Assicurarmi in parte Potrà d’Attila il nodo? ▼MASSIMO▲ Anzi ti espone A periglio maggior. Cerca il nemico Sopir la cura tua, fingersi umano, Avvicinarsi a te. Chi sa che ad Ezio Non sia congiunto? Il temerario colpo Gran certezza suppone. E poi t’è noto Che ad Attila già vinto Ezio alla fuga Lasciò libero il passo, e a te dovea Condurlo prigioniero; Ma non volle, e potea. ▼VALENTINIANO▲ Pur troppo è vero. Scena Dodicesima ▼FULVIA▲ Augusto, ah, rassicura I miei timori! È il traditor palese? È in salvo la tua vita? ▼VALENTINIANO▲ E Fulvia ha tanta cura di me? ▼FULVIA▲ Puoi dubitarne? Adoro In Cesare un amante, a cui fra poco Con soave catena Annodarmi dovrò. (fra sè) So dirlo appena. ▼MASSIMO▲ (fra sè) Simula, o dice il ver? ▼VALENTINIANO▲ Se il mio periglio Amorosa pietà ti desta in seno, Grata al mio cor la sicurezza è meno. Ma potrò lusingarmi della tua fedeltà? ▼FULVIA▲ Perfin ch’io viva, De’ miei teneri affetti avrai l’impero. (fra sè) Ezio, perdona. ▼MASSIMO▲ (fra sè) Io non comprendo il vero. ▼VALENTINIANO▲ Ah! se d’Ezio non era La fellonia, saresti già mia sposa. Ma cara alla sua vita Costerà la tardanza. ▼FULVIA▲ Il gran delitto Dovresti vendicar. Ma chi dall’ira Del popolo, che l’ama, Assicurar ci può? Pensaci, Augusto. Per te dubbia mi rendo. ▼VALENTINIANO▲ Questo sol mi trattiene. ▼MASSIMO▲ (fra sè) Or Fulvia intendo. ▼FULVIA▲ E se fosse innocente? Eccoti privo D’un gran sostegno; eccoti esposto ai colpi D’ignoto traditore; Eccoti in odio… Ah, mi si agghiaccia il core! ▼VALENTINIANO▲ Volesse il Ciel che reo non fosse! Ei vieneQui per mio cenno. ▼FULVIA▲ (fra sè) Ah! che farò? ▼VALENTINIANO▲ Vedrai ne’ suoi detti qual è. ▼FULVIA▲ Lascia ch’io parta. Col suo giudice solo meglio il reo parlerà. ▼VALENTINIANO▲ No, resta. ▼MASSIMO▲ (vedendo venire Ezio) Augusto, Ezio qui giunge. ▼FULVIA▲ (fra sè) Oh Dio! ▼VALENTINIANO▲ (a Fulvia) T’assidi al fianco mio. ▼FULVIA▲ Come! Suddita io sono, e tu vorrai… ▼VALENTINIANO▲ Suddita non è mai Chi ha vassallo il monarca. ▼FULVIA▲ Ah! non conviene… ▼VALENTINIANO▲ Non più comincia ad avvezzarti al trono. Siedi. ▼FULVIA▲ Ubbidisco. (fra sè) In qual cimento io sono! (siede alla destra di Valentiniano) Scena Tredicesima ▼EZIO▲ (nell’uscire, vedendo Fulvia, si ferma. Fra sè) Stelle, che miro! In Fulvia Come tanta incostanza! ▼FULVIA▲ (fra sè) Resisti, anima mia. ▼VALENTINIANO▲ Duce, t’avanza. ▼EZIO▲ Il giudice qual è? Pende il mio fato Da Cesare o da Fulvia? ▼VALENTINIANO▲ E Fulvia ed io Siamo un giudice solo. Ella è sovrana, Or che in lacci di sposo a lei mi stringo. ▼EZIO▲ (fra sè) Donna infedel! ▼FULVIA▲ (fra sè) Potessi dir che fingo! ▼VALENTINIANO▲ Ezio, m’ascolta, e a moderare impara, Per poco almeno, il naturale orgoglio, Che giovarti non può. Qui si cospira Contro di me. Del tradimento autore Ti crede ognun. Di fellonia t’accusa Il rifiuto d’Onoria, il troppo fasto Delle vittorie tue, l’aperto scampo Ad Attila permesso, il tuo geloso E temerario amor, le tue minacce, Di cui tu sai che testimonio io sono. Pensa a scolparti o a meritar perdono. ▼MASSIMO▲ (fra sè) Sorte non mi tradir! ▼EZIO▲ Cesare, in vero Ingegnoso è il pretesto. Ove s’asconde Costui che t’assalì? Chi dell’insidia Autor mi afferma? Accusator tu sei Del figurato eccesso, Giudice e testimonio a un tempo istesso. ▼FULVIA▲ (fra sè) Oh Dio! si perde. ▼VALENTINIANO▲ (fra sè) E soffrirò l’altero? ▼EZIO▲ Ma il delitto sia vero Perché si appone a me? Perché d’Onoria La destra ricusai? Dunque ad Augusto Serbai la libertà col mio sudore, Perché a me la togliesse anche in amore? È d’Attila la fuga che mi convince reo? Dunque io dovea Attila imprigionar, perché d’Europa Tutte le forze e l’armi, Senza il timor, che le congiunge a noi, Si volgessero poi contro l’impero? Cerca per queste imprese altro guerriero. Son reo, perché conosco Qual io mi sia, perché di me ragiono. L’alme vili a se stesse ignote sono. ▼FULVIA▲ (para sí) Partir potessi. ▼VALENTINIANO▲ Un nuovo fallo è questa temeraria difesa. Altro t’avanza per tua discolpa ancor? ▼EZIO▲ Dissi abbastanza. Cesare, non curarti Tutto il resto ascoltar, ch’io dir potrei. ▼VALENTINIANO▲ Che diresti? ▼EZIO▲ Direi che produce un tiranno Chi solleva un ingrato. Anche ai sovrani Direi che desta invidia De’ sudditi il valor; che a te dispiace D’essermi debitor, che tu paventi In me que’ tradimenti Che sai di meritar, quando mi privi d’un cor… ▼VALENTINIANO▲ Superbo, a questo eccesso arrivi? ▼FULVIA▲ (fra sè) Ahimè! ▼VALENTINIANO▲ Punir saprò… ▼FULVIA▲ Soffri, se m’ami, che Fulvia parta. I vostri sdegni irrita l’aspetto mio. (s’alza) ▼VALENTINIANO▲ No, non partir. Tu scorgi Che mi sdegno a ragion. Siedi, e vedrai Come un reo pertinace A convincer m’accingo. ▼EZIO▲ (fra sè) Donna infedel! ▼FULVIA▲ (torna a sedere. Fra sè) Potessi dir che fingo! ▼MASSIMO▲ (fra sè) Tutto fin or mi giova. ▼VALENTINIANO▲ Ezio, tu sei D’ogni colpa innocente. Invido Augusto Di cotesta tua gloria, il tutto ha finto. Solo un giudizio io chiedo Dall’eccelsa tua mente. Al suo sovrano Contrastando la sposa, Il suddito è ribelle? ▼EZIO▲ E al suo vassallo, Che il prevenne in amor, quando la tolga, Il sovrano è tiranno? ▼VALENTINIANO▲ A quel che dici, dunque Fulvia t’amò? ▼FULVIA▲ (fra sè) Che pena! ▼VALENTINIANO▲ (a Fulvia) A lui togli, o cara, un inganno, e di’ s’io fui Il tuo foco primiero, Se l’ultimo sarò spiegalo. ▼FULVIA▲ (a Valentiniano) È vero. ▼EZIO▲ Ah perfida, ah spergiura! A questo colpo Manca la mia costanza. ▼VALENTINIANO▲ (ad Ezio) Vedi se t’ingannò la tua speranza. ▼EZIO▲ Non trionfar di me. Troppo ti fidi D’una donna incostante. A lei la cura Lascio di vendicarmi. Io mi lusingo Che ‘l proverai. ▼FULVIA▲ (fra sè) Né posso dir che fingo! ▼MASSIMO▲ (fra sè) E Fulvia non si perde! ▼EZIO▲ In questo stato non conosco me stesso. In faccia a lei Mi si divide il cor. Pena maggiore, Massimo, da che nacqui, io non provai ▼FULVIA▲ (fra sè) Io mi sento morir. (s’alza piangendo e vuol partire) ▼VALENTINIANO▲ Fulvia, che fai? ▼FULVIA▲ Voglio partir, ché a tanti ingiusti oltraggi Più non resisto. ▼VALENTINIANO▲ Anzi t’arresta, e siegui A punirlo così. ▼FULVIA▲ No, te ne priego Lascia ch’io vada. ▼VALENTINIANO▲ Io nol consento. Afferma Per mio piacer di nuovo Che sospiri per me, ch’io ti son caro, Che godi alle sue pene… ▼FULVIA▲ Ma se vero non è; s’egli è il mio bene! ▼VALENTINIANO▲ Che dici? ▼MASSIMO▲ (fra sè) Ahimè! ▼EZIO▲ Respiro. ▼FULVIA▲ E sino a quando Dissimular dovrò? Finsi fin ora, Cesare, per placarti; Ezio innocente Salvar credei. Per lui mi struggo; e sappi Ch’io non t’amo davvero, e non t’amai. E se i miei labbri mai Ch’io t’amo a te diranno, Non mi credere, Augusto; allor t’inganno. ▼EZIO▲ Oh cari accenti! ▼VALENTINIANO▲ Ove son io! Che ascolto! Qual ardir, qual baldanza! ▼EZIO▲ (a Valentiniano) Vedi se t’ingannò la tua speranza. ▼VALENTINIANO▲ Ah temerario! ah ingrata! Olà, custodi, Toglietemi d’avanti Quel traditor. Nel carcere più orrendo Serbatelo al mio sdegno. ▼EZIO▲ Il tuo furor del mio trionfo è segno. Chi più di me felice? Io cederei Per questa ogni vittoria. Non t’invidio l’impero, Non ho cura del resto È trionfo leggiero Attila vinto, a paragon di questo. Ecco alle mie catene, Ecco a morir m’invio (a Valentiniano, accennando Fulvia) Sì, ma quel core è mio; Sì, ma tu cedi a me. Caro mio bene, addio. Perdona a chi t’adora So che t’offesi, allora Ch’io dubitai di te. (parte con le guardie) Scena Quattordicesima ▼VALENTINIANO▲ Ingratissima donna, e quando mai Io da te meritai questa mercede? Vedi, amico, qual fede La tua figlia mi serba? ▼MASSIMO▲ Indegna! e dove Imparasti a tradir? Così del padre La fedeltade imiti? E quando avesti Questi esempi da me? ▼FULVIA▲ Lasciami in pace, Padre; non irritarmi è sciolto il freno. Se m’insulti, dirò… ▼MASSIMO▲ Taci, o il tuo sangue… ▼VALENTINIANO▲ Massimo, ferma. Io meglio Vendicarmi saprò. Giacché m’aborre, Giacché le sono odioso, Voglio per tormentarla esserle sposo. ▼FULVIA▲ Non lo sperar. ▼VALENTINIANO▲ Ch’io non lo speri? Infida, Non sai quanto potrò… ▼FULVIA▲ Potrai svenarmi; Ma per farmi temer debole or sei. Han vinto ogni timore i mali miei. La mia costanza Non si sgomenta; Non ha speranza, Timor non ha. Son giunta a segno Che mi tormenta, Più del tuo sdegno, La tua pietà. (parte) Scena Quindicesima ▼MASSIMO▲ (fra sè) Or giova il simular. (A Valentiniano) No, non sia vero Che per vergogna mia viva costei. Cesare, io corro a lei Voglio passarle il cor. ▼VALENTINIANO▲ T’arresta, amico. S’ella muore, io non vivo. Ancor potrebbe Quell’ingrata pentirsi. ▼MASSIMO▲ Al tuo comando con pena ubbidirò. Troppo a punirla il dover mi consiglia. ▼VALENTINIANO▲ Perché simile a te non è la figlia? ▼MASSIMO▲ Col volto ripieno Di tanto rossore, Più calma nel seno, Più pace non ho. Oh, quanti diranno Che il perfido inganno Dal suo genitore La figlia imparò! (parte) Scena Sedicesima ▼VALENTINIANO▲ Sdegno, amor, gelosia, cure d’impero, Che volete da me? Nemico e amante, E timido e sdegnato a un punto io sono; E intanto non punisco e non perdono. Ah! lo so ch’io dovrei Obliar quell’ingrata. Ella è cagione D’ogni sventura mia. Ma di tentarlo Neppure ardisco, e da una forza ignota Così mi sento oppresso, Che non desio di superar me stesso. Che mi giova impero e soglio, S’io non voglio uscir d’affanni, S’io nutrisco i miei tiranni Negli affetti del mio cor? Che infelice al mondo io sia, Lo conosco, è colpa mia; Non è colpa dello sdegno, Non è colpa dell’amor. ATTO SECONDO Scena Prima Orti palatini, corrispondenti gli appartamenti imperiali, con viali, spalliere di fiori e fontane continuate. Nel fondo caduta d’acque, e innanzi grotteschi e statue MASSIMO Qual silenzio è mai questo! È tutto in pace L’imperiale albergo. In oriente Rosseggia il nuovo giorno E pur ancor d’intorno Suon di voci non odo, alcun non miro. Dovrebbe pure Emilio Aver compito il colpo. Ei mi promise Nel tiranno punir tutti i miei torti, E pigro… FULVIA Ah, genitor! MASSIMO Figlia, che porti? FULVIA Che mai facesti? MASSIMO Io nulla feci. FULVIA Oh Dio! Fu Cesare assalito. Io già comprendo Donde nasce il pensier. Padre, tu sei Che spingi a vendicarti La man che l’assalì. MASSIMO Ma Cesare morì? FULVIA Pensa a salvarti. Già di guerrieri e d’armi Tutto il soggiorno è cinto. MASSIMO Dimmi se vive o se rimase estinto. FULVIA Nol so. Nulla di certo Compresi nel timor. MASSIMO Sei pur codarda. Vado a chiederlo io stesso. in atto di partire, s’incontra in Valentiniano Scena Seconda Valentiniano senza manto e senza lauro, con spada nuda er séguito di pretoriani, e detti VALENTINIANO parlando ad alcuni soldati, che partono Ogni via custodite ed ogni ingresso. MASSIMO para sí Egli vive! Oh destin! VALENTINIANO Massimo, Fulvia, Chi creduto l’avria? MASSIMO Signor, che avvenne? VALENTINIANO Ah! maggior fellonia mai non s’intese. FULVIA fra sè Misero genitor! MASSIMO fra sè Tutto comprese. VALENTINIANO Di chi deggio fidarmi? I miei più cari M’insidiano la vita. MASSIMO fra sè Ardir. a Valentiniano Come! E potrebbe Un’anima sì rea trovarsi mai? VALENTINIANO Massimo, e pur si trova; e tu lo sai. MASSIMO Io! VALENTINIANO Sì; ma il Ciel difende Le vite de’ monarchi. Emilio in vano Trafiggermi sperò. Nel sonno immerso Credea trovarmi, e s’ingannò. L’intesi Del mio notturno albergo L’ingresso penetrare. A’ dubbi passi, Al tentar delle piume, Previdi un tradimento. In piè balzai, Strinsi un acciar; contro il fellon, che fugge, Fra l’ombre i colpi affretto. Accorre al grido Stuol di custodi, e delle aperte logge Mi veggo, al lume inaspettato e nuovo, Sanguigno il ferro il traditor non trovo. MASSIMO Forse Emilio non fu. VALENTINIANO La nota voce Ben riconobbi al grido, onde si dolse Allor che lo piagai. MASSIMO Ma per qual fine Un tuo servo arrischiarsi al colpo indegno? VALENTINIANO Il servo lo tentò d’altri è il disegno. FULVIA Oh Dio! MASSIMO Lascia ch’io vada in traccia del fellon. in atto di partire VALENTINIANO Cura è di Varo Tu non partire. MASSIMO fra sè Ah, son perduto! a Valentiniano Io forse Meglio di lui potrò… VALENTINIANO Massimo, amico, Non lasciarmi così se tu mi lasci, Donde spero consiglio e donde aita? MASSIMO T’ubbidisco. para sí Io respiro. FULVIA fra sè Io torno in vita. MASSIMO Ma chi del tradimento tu credi autor? VALENTINIANO Puoi dubitarne? In esso Ezio non riconosci? Ah! se mai posso Convincerlo abbastanza, i giorni suoi L’error mi pagheranno. FULVIA fra sè Mancava all’alma mia quest’altro affanno. MASSIMO Io non so figurarmi In Ezio un traditor. D’esserlo almeno Non ha ragion. Benignamente accolto… Applaudito da te… come avria core?… È ben ver che l’amore, L’ambizion, la gelosia, la lode Contaminan talor d’altrui la fede. Ezio amato si vede, È pien d’una vittoria, Arbitro è delle schiere… Eh potrebbe scordarsi il suo dovere. FULVIA Tu lo conosci, ed in tal guisa, o padre, Parli di lui? MASSIMO Son d’Ezio amico, è vero, Ma suddito d’Augusto. VALENTINIANO E Fulvia tanto Difende un traditore? Ah, che il sospetto Del geloso mio cor vero diviene. MASSIMO Credi Fulvia capace D’altro amor che del tuo? T’inganni. In lei è pietà la difesa, e non amore. La minaccia, l’orrore Di castigo e di morte La fanno impietosir. Del sesso imbelle La natia debolezza ancor non sai? Scena Terza VARO Cesare, in vano il traditor cercai. VALENTINIANO Ma dove si celò? VARO La nostra cura Non poté rinvenirlo. VALENTINIANO E deggio in questa Incertezza restar? Di chi fidarmi? Di chi temer? Stato peggior del mio Vedeste mai? MASSIMO Ti rassicura. Un colpo, Che a vuoto andò, del traditor scompone Tutta la trama. Io cercherò d’Emilio; Io veglierò per te. Del tutto ignoto L’insidiator non è. Per tua salvezza D’alcuno intanto assicurar ti puoi. VALENTINIANO a Massimo D eh, m’assistete io mi riposo in voi. Vi fida lo sposo, Vi fida il regnante, Dubbioso ed amante La vita e l’amor. Tu amico, prepara a Fulvia Soccorso ed aita Tu serbami, o cara, Gli affetti del cor. parte con Varo e pretoriani Scena Quarta FULVIA E puoi d’un tuo delitto Ezio incolpar! Chi ti consiglia, o padre? MASSIMO Folle! La sua ruina È riparo alla mia della vendetta Mi agevola il sentier. S’ei resta oppresso, Non ha difesa Augusto. Or vedi quanto è necessaria a noi. Troppo maggiore D’un femminil talento Questa cura saria lasciane il peso A chi di te più visse, E più saggio è di te. FULVIA Dunque ti renda l’età più giusto ed il saper. MASSIMO Se tento L’onor mio vendicar, non sono ingiusto E se lo fossi ancor, presa è la via, Ed a ritrarne il piè tardi saria. FULVIA Non è mai troppo tardi, onde si rieda Per le vie di virtù. Torna innocente Chi detesta l’error. MASSIMO Posso una volta Ottener che non parli? Al fin che brami? Insegnar mi vorresti Ciò che da me apprendesti? O vuoi ch’io serva Al tuo debole amor? Fulvia, raffrena I tuoi labbri loquaci, E in avvenir non irritarmi e taci. FULVIA Ch’io taccia e non t’irriti, allor che veggio Il monarca assalito, Te reo del gran misfatto, Ezio tradito? Lo tolleri chi può. D’ogni rispetto O mi disciogli, o, quando Rispettosa mi vuoi, cangia il comando. MASSIMO Ah, perfida! Conosco Che vuoi sacrificarmi al tuo desio. Va; dell’affetto mio, Che nulla ti nascose, empia, t’abusa, E, per salvar l’amante, il padre accusa. Va! dal furor portata, Palesa il tradimento; Ma ti sovvenga, ingrata! Il traditor qual è. Scopri la frode ordita; Ma pensa in quel momento Ch’io ti donai la vita, Che tu la togli a me. parte Scena Quinta FULVIA Che fo? Dove mi volgo? Egual delitto È il parlare e il tacer. Se parlo, oh Dio! Son parricida, e nel pensarlo io tremo. Se taccio al giorno estremo Giunge il mio bene. Ah! che all’idea funesta S’agghiaccia il sangue, e intorno al cor s’arresta! Ah, qual consiglio mai… Ezio, dove t’inoltri? ove ten vai? vedendo Ezio EZIO In difesa d’Augusto. Intesi… FULVIA Ah, fuggi! In te del tradimento cade il sospetto. EZIO In me! Fulvia, t’inganni. Ha troppe prove il Tebro Della mia fedeltà. Chi seppe ogni altro Superar con l’imprese, Maggior d’ogni calunnia anche si rese. FULVIA Ma, se Cesare istesso il reo ti chiama, S’io stessa l’ascoltai! EZIO Può dirlo Augusto, Ma crederlo non può. S’anche un momento Giungesse a dubitarne, ove si volga Vede la mia difesa. Italia, il mondo, La sua grandezza, il conservato impero Rinfacciar gli saprà che non è vero. FULVIA So che la tua ruina Vendicata saria; ma chi m’accerta D’una pronta difesa? Ah! s’io ti perdo, La più crudel vendetta Della perdita tua non mi consola. Fuggi, se m’ami; al mio timor t’invola. EZIO Tu, per soverchio affetto, ove non sono Ti figuri i perigli. FULVIA E dove fondi questa tua sicurezza? Forse nel tuo valore? Ezio, gli eroi Son pur mortali, e il numero gli opprime. Forse nel merto? Ah! che per questo, o caro, Sventure io ti predico Il merto appunto è il tuo maggior nemico. EZIO La sicurezza mia, Fulvia, è riposta Nel cor candido e puro, Che rimorsi non ha; nell’innocenza, Che paga è di se stessa; in questa mano, Necessaria all’impero. Augusto al fine Non è barbaro o stolto E, se perde un mio pari, Conosce anche un tiranno Qual dura impresa è ristorarne il danno. Scena Sesta FULVIA Varo, che rechi? EZIO È salva di Cesare la vita? Al suo riparo Può giovar l’opra mia? Che fa? VARO Cesare appunto a te m’invia. EZIO A lui dunque si vada. VARO Non vuol questo da te; vuol la tua spada. EZIO Come! FULVIA Il previdi! EZIO E qual follia lo mosse? E possibil sarà? VARO Così non fosse. La tua compiango, amico, E la sventura mia, che mi riduce Un uffizio a compir contrario tanto Alla nostra amicizia, al genio antico. EZIO Prendi Augusto compiangi e non l’amico. gli dà la spada Recagli quell’acciaro Che gli difese il trono Rammentagli chi sono, E vedilo arrossir. a Fulvia E tu serena il ciglio, Se l’amor mio t’è caro L’unico mio periglio Sarebbe il tuo martìr. parte con guardie Scena Settima FULVIA Varo, se amasti mai, de’ nostri affetti Pietà dimostra, e d’un oppresso amico Difendi l’innocenza. VARO Or che m’è noto Il vostro amor, la pena mia s’accresce, E giovarvi io vorrei; ma troppo, oh Dio! Ezio è di sé nemico ei parla in guisa Che irrita Augusto. FULVIA Il suo costume altero È palese a ciascuno. Omai dovrebbe Non essergli delitto. Al fin tu vedi Che, se de’ merti suoi così favella, Ei non è menzognero. VARO Qualche volta è virtù tacere il vero. Se non lodo il suo fasto, È segno d’amistà. Saprò per lui Impiegar l’opra mia Ma voglia il Ciel che inutile non sia. FULVIA Non dir così. Niega agli afflitti aita Chi dubbiosa la porge. VARO Egli è sicuro, Sol che tu voglia. A Cesare ti dona, E, consorte di lui, tutto potrai. FULVIA Che ad altri io voglia mai, Fuor che ad Ezio, donarmi? Ah, non fia vero. VARO Ma, Fulvia, per salvarlo, in qualche parte Ceder convien. Tu puoi l’ira d’Augusto Sola placar. Non differirlo; e in seno Se amor non hai per lui, fingilo almeno. FULVIA Seguirò il tuo consiglio, Ma chi sa con qual sorte! È sempre un fallo Il simulare. Io sento Che vi ripugna il core. VARO In simil caso Il fingere è permesso; E poi non è gran pena al vostro sesso. FULVIA Quel fingere affetto, Allor che non s’ama, Per molti è diletto; Ma «pena» la chiama Quest’alma non usa A fingere amor. Mi scopre, m’accusa, Se parla, se tace, Il labbro, seguace De’ moti del cor. parte Scena Ottava VARO Folle è colui che al tuo favor si fida, Instabile Fortuna. Ezio, felice, Della romana gioventù poc’anzi Era oggetto all’invidia, Misura ai voti; e in un momento poi Così cangia d’aspetto, Che dell’altrui pietà si rende oggetto. Pur troppo, o Sorte infida, Folle è colui che al tuo favor si fida. Nasce al bosco in rozza cuna Un felice pastorello, E con l’aure di fortuna Giunge i regni a dominar. Presso al trono in regie fasce Sventurato un altro nasce, E fra l’ire della sorte Va gli armenti a pascolar. parte Scena Nona Galleria di statue e di specchi, con sedili intorno fra’ quali uno innanzi a mano destra, capace di due persone. Gran balcone aperto in prospetto, dal quale vista di Roma ONORIA Massimo, anch’io lo veggo; ogni ragione Ezio condanna. Egli è rival d’Augusto Al suo merto, al suo nome Crede il mondo soggetto. E poi che giova Mendicarne argomenti? Io stessa intesi Le sue minacce ecco l’effetto. E pure, Incredulo, il mio core Reo non sa figurarlo e traditore. MASSIMO Oh virtù senza pari! È questo in vero Eccesso di clemenza. E chi dovrebbe Più di te condannarlo? Ei ti disprezza; Ricusa quella mano Contesa dai monarchi. Ogni altra avria… ONORIA Ah, dell’ingiuria mia Non ragionarmi più. Quella mi punse Nel più vivo del cor. Superbo! ingrato! Allor che mel rammento, Tutto il sangue agitar, Massimo, io sento. Non già però ch’io l’ami, o che mi spiaccia Di non essergli sposa… Il grado offeso… La gloria… l’onor mio… Son le cagioni… MASSIMO Eh, lo conosco anch’io; Ma nol conosce ognun. Sai che si crede Più l’altrui debolezza che la virtude altrui. La tua clemenza Può comparire amor. Questo sospetto, Solo con vendicarti Puoi dileguar. Non aborrire al fine Una giusta vendetta Tanta clemenza a nuovi oltraggi alletta. ONORIA Le mie private offese ora non sono La maggior cura. Esaminar conviene Del germano i perigli. Ezio s’ascolti, Si trovi il reo. Potrebbe Esser egli innocente. MASSIMO È vero; e poi Potrebbe anche pentirsi; La tua destra accettar… ONORIA La destra mia! Eh non tanto se stessa Onoria oblia. Se fosse quel superbo Anche signor dell’universo intero, Non mi speri ottener; mai non fia vero. MASSIMO Or ve’ com’è ciascuno Facile a lusingarsi! E pure ei dice Che ha in pugno il tuo voler, che tu l’adori, Che a suo piacer dispone D’Onoria innamorata; Che, s’ei vuol, basta un guardo, e sei placata. ONORIA Temerario! Ah! non voglio Che lungamente il creda. Al primo sposo, Che suddito non sia, saprò donarmi. Ei vedrà se mancarmi Possan regni e corone; E s’ei d’Onoria a suo piacer dispone. in atto di partire Scena Decima VALENTINIANO Onoria, non partir. Per mio riposo Tu devi ad uno sposo, Forse poco a te caro, offrir la mano. Questi ci offese, è ver; ma il nostro stato Assicurar dobbiamo. Ei ti richiede; E al pacifico invito Acconsentir conviene. HONORIA fra sè Ezio è pentito a Valentiniano M’è noto il nome suo? VALENTINIANO Pur troppo. Ho pena, Germana in profferirlo. Io dal tuo labbro Rimproveri ne attendo. A me dirai Ch’è un’anima superba, Ch’è reo di poca fé, che son gli oltraggi Troppo recenti io lo conosco; e pure, Rammentando i perigli, È forza che a tal nodo io ti consigli. ONORIA fra sè Rifiutarlo or dovrei; ma… a Valentiniano Senti. Al fine, Se giova alla tua pace, Disponi del mio cor come a te piace. MASSIMO Signore, il tuo disegno Io non intendo. Ezio t’insidia, e pensi Solamente a premiarlo? VALENTINIANO Ad Ezio io non pensai d’Attila io parlo. ONORIA fra sè Oh inganno! forte Attila! MASSIMO E come? VALENTINIANO Un messaggier di lui Me ne recò pur ora la richiesta in un foglio. È questo un segno Che il suo fasto mancò. Non è l’offerta Vergognosa per te. Stringi uno sposo, A cui servono i re barbaro, è vero; Ma che può, raddolcito dal tuo nobile amore, La barbarie cangiar tutta in valore. ONORIA Ezio sa la richiesta? VALENTINIANO E che! Degg’io Consigliarmi con lui? Questo a che giova? ONORIA Giova per avvilirlo e perché meno Necessario si creda Giova perché s’avveda Che al popolo romano Utile più d’ogni altra è questa mano. VALENTINIANO Egli il saprà; ma intanto Posso del tuo consenso Attila assicurar? ONORIA No prima io voglio Vederti salvo. Il traditor si cerchi, Ezio favelli, e poi Onoria spiegherà gli affetti suoi. Fin che per te mi palpita Timido in petto il cor, Accendersi d’amor Non sa quest’alma. Nell’amorosa face Qual pace ho da sperar, Se comincio ad amar Priva di calma? parte Scena Undicesima VALENTINIANO Olà, qui si conduca il prigionier. esce una comparsa, la quale, ricevuto l’ordine, parte Ne’ miei timori io cerco Da te consiglio. Assicurarmi in parte Potrà d’Attila il nodo? MASSIMO Anzi ti espone A periglio maggior. Cerca il nemico Sopir la cura tua, fingersi umano, Avvicinarsi a te. Chi sa che ad Ezio Non sia congiunto? Il temerario colpo Gran certezza suppone. E poi t’è noto Che ad Attila già vinto Ezio alla fuga Lasciò libero il passo, e a te dovea Condurlo prigioniero; Ma non volle, e potea. VALENTINIANO Pur troppo è vero. Scena Dodicesima FULVIA Augusto, ah, rassicura I miei timori! È il traditor palese? È in salvo la tua vita? VALENTINIANO E Fulvia ha tanta cura di me? FULVIA Puoi dubitarne? Adoro In Cesare un amante, a cui fra poco Con soave catena Annodarmi dovrò. fra sè So dirlo appena. MASSIMO fra sè Simula, o dice il ver? VALENTINIANO Se il mio periglio Amorosa pietà ti desta in seno, Grata al mio cor la sicurezza è meno. Ma potrò lusingarmi della tua fedeltà? FULVIA Perfin ch’io viva, De’ miei teneri affetti avrai l’impero. fra sè Ezio, perdona. MASSIMO fra sè Io non comprendo il vero. VALENTINIANO Ah! se d’Ezio non era La fellonia, saresti già mia sposa. Ma cara alla sua vita Costerà la tardanza. FULVIA Il gran delitto Dovresti vendicar. Ma chi dall’ira Del popolo, che l’ama, Assicurar ci può? Pensaci, Augusto. Per te dubbia mi rendo. VALENTINIANO Questo sol mi trattiene. MASSIMO fra sè Or Fulvia intendo. FULVIA E se fosse innocente? Eccoti privo D’un gran sostegno; eccoti esposto ai colpi D’ignoto traditore; Eccoti in odio… Ah, mi si agghiaccia il core! VALENTINIANO Volesse il Ciel che reo non fosse! Ei vieneQui per mio cenno. FULVIA fra sè Ah! che farò? VALENTINIANO Vedrai ne’ suoi detti qual è. FULVIA Lascia ch’io parta. Col suo giudice solo meglio il reo parlerà. VALENTINIANO No, resta. MASSIMO vedendo venire Ezio Augusto, Ezio qui giunge. FULVIA fra sè Oh Dio! VALENTINIANO a Fulvia T’assidi al fianco mio. FULVIA Come! Suddita io sono, e tu vorrai… VALENTINIANO Suddita non è mai Chi ha vassallo il monarca. FULVIA Ah! non conviene… VALENTINIANO Non più comincia ad avvezzarti al trono. Siedi. FULVIA Ubbidisco. fra sè In qual cimento io sono! siede alla destra di Valentiniano Scena Tredicesima EZIO nell’uscire, vedendo Fulvia, si ferma. Fra sè Stelle, che miro! In Fulvia Come tanta incostanza! FULVIA fra sè Resisti, anima mia. VALENTINIANO Duce, t’avanza. EZIO Il giudice qual è? Pende il mio fato Da Cesare o da Fulvia? VALENTINIANO E Fulvia ed io Siamo un giudice solo. Ella è sovrana, Or che in lacci di sposo a lei mi stringo. EZIO fra sè Donna infedel! FULVIA fra sè Potessi dir che fingo! VALENTINIANO Ezio, m’ascolta, e a moderare impara, Per poco almeno, il naturale orgoglio, Che giovarti non può. Qui si cospira Contro di me. Del tradimento autore Ti crede ognun. Di fellonia t’accusa Il rifiuto d’Onoria, il troppo fasto Delle vittorie tue, l’aperto scampo Ad Attila permesso, il tuo geloso E temerario amor, le tue minacce, Di cui tu sai che testimonio io sono. Pensa a scolparti o a meritar perdono. MASSIMO fra sè Sorte non mi tradir! EZIO Cesare, in vero Ingegnoso è il pretesto. Ove s’asconde Costui che t’assalì? Chi dell’insidia Autor mi afferma? Accusator tu sei Del figurato eccesso, Giudice e testimonio a un tempo istesso. FULVIA fra sè Oh Dio! si perde. VALENTINIANO fra sè E soffrirò l’altero? EZIO Ma il delitto sia vero Perché si appone a me? Perché d’Onoria La destra ricusai? Dunque ad Augusto Serbai la libertà col mio sudore, Perché a me la togliesse anche in amore? È d’Attila la fuga che mi convince reo? Dunque io dovea Attila imprigionar, perché d’Europa Tutte le forze e l’armi, Senza il timor, che le congiunge a noi, Si volgessero poi contro l’impero? Cerca per queste imprese altro guerriero. Son reo, perché conosco Qual io mi sia, perché di me ragiono. L’alme vili a se stesse ignote sono. FULVIA para sí Partir potessi. VALENTINIANO Un nuovo fallo è questa temeraria difesa. Altro t’avanza per tua discolpa ancor? EZIO Dissi abbastanza. Cesare, non curarti Tutto il resto ascoltar, ch’io dir potrei. VALENTINIANO Che diresti? EZIO Direi che produce un tiranno Chi solleva un ingrato. Anche ai sovrani Direi che desta invidia De’ sudditi il valor; che a te dispiace D’essermi debitor, che tu paventi In me que’ tradimenti Che sai di meritar, quando mi privi d’un cor… VALENTINIANO Superbo, a questo eccesso arrivi? FULVIA fra sè Ahimè! VALENTINIANO Punir saprò… FULVIA Soffri, se m’ami, che Fulvia parta. I vostri sdegni irrita l’aspetto mio. s’alza VALENTINIANO No, non partir. Tu scorgi Che mi sdegno a ragion. Siedi, e vedrai Come un reo pertinace A convincer m’accingo. EZIO fra sè Donna infedel! FULVIA torna a sedere. Fra sè Potessi dir che fingo! MASSIMO fra sè Tutto fin or mi giova. VALENTINIANO Ezio, tu sei D’ogni colpa innocente. Invido Augusto Di cotesta tua gloria, il tutto ha finto. Solo un giudizio io chiedo Dall’eccelsa tua mente. Al suo sovrano Contrastando la sposa, Il suddito è ribelle? EZIO E al suo vassallo, Che il prevenne in amor, quando la tolga, Il sovrano è tiranno? VALENTINIANO A quel che dici, dunque Fulvia t’amò? FULVIA fra sè Che pena! VALENTINIANO a Fulvia A lui togli, o cara, un inganno, e di’ s’io fui Il tuo foco primiero, Se l’ultimo sarò spiegalo. FULVIA a Valentiniano È vero. EZIO Ah perfida, ah spergiura! A questo colpo Manca la mia costanza. VALENTINIANO ad Ezio Vedi se t’ingannò la tua speranza. EZIO Non trionfar di me. Troppo ti fidi D’una donna incostante. A lei la cura Lascio di vendicarmi. Io mi lusingo Che ‘l proverai. FULVIA fra sè Né posso dir che fingo! MASSIMO fra sè E Fulvia non si perde! EZIO In questo stato non conosco me stesso. In faccia a lei Mi si divide il cor. Pena maggiore, Massimo, da che nacqui, io non provai FULVIA fra sè Io mi sento morir. s’alza piangendo e vuol partire VALENTINIANO Fulvia, che fai? FULVIA Voglio partir, ché a tanti ingiusti oltraggi Più non resisto. VALENTINIANO Anzi t’arresta, e siegui A punirlo così. FULVIA No, te ne priego Lascia ch’io vada. VALENTINIANO Io nol consento. Afferma Per mio piacer di nuovo Che sospiri per me, ch’io ti son caro, Che godi alle sue pene… FULVIA Ma se vero non è; s’egli è il mio bene! VALENTINIANO Che dici? MASSIMO fra sè Ahimè! EZIO Respiro. FULVIA E sino a quando Dissimular dovrò? Finsi fin ora, Cesare, per placarti; Ezio innocente Salvar credei. Per lui mi struggo; e sappi Ch’io non t’amo davvero, e non t’amai. E se i miei labbri mai Ch’io t’amo a te diranno, Non mi credere, Augusto; allor t’inganno. EZIO Oh cari accenti! VALENTINIANO Ove son io! Che ascolto! Qual ardir, qual baldanza! EZIO a Valentiniano Vedi se t’ingannò la tua speranza. VALENTINIANO Ah temerario! ah ingrata! Olà, custodi, Toglietemi d’avanti Quel traditor. Nel carcere più orrendo Serbatelo al mio sdegno. EZIO Il tuo furor del mio trionfo è segno. Chi più di me felice? Io cederei Per questa ogni vittoria. Non t’invidio l’impero, Non ho cura del resto È trionfo leggiero Attila vinto, a paragon di questo. Ecco alle mie catene, Ecco a morir m’invio a Valentiniano, accennando Fulvia Sì, ma quel core è mio; Sì, ma tu cedi a me. Caro mio bene, addio. Perdona a chi t’adora So che t’offesi, allora Ch’io dubitai di te. parte con le guardie Scena Quattordicesima VALENTINIANO Ingratissima donna, e quando mai Io da te meritai questa mercede? Vedi, amico, qual fede La tua figlia mi serba? MASSIMO Indegna! e dove Imparasti a tradir? Così del padre La fedeltade imiti? E quando avesti Questi esempi da me? FULVIA Lasciami in pace, Padre; non irritarmi è sciolto il freno. Se m’insulti, dirò… MASSIMO Taci, o il tuo sangue… VALENTINIANO Massimo, ferma. Io meglio Vendicarmi saprò. Giacché m’aborre, Giacché le sono odioso, Voglio per tormentarla esserle sposo. FULVIA Non lo sperar. VALENTINIANO Ch’io non lo speri? Infida, Non sai quanto potrò… FULVIA Potrai svenarmi; Ma per farmi temer debole or sei. Han vinto ogni timore i mali miei. La mia costanza Non si sgomenta; Non ha speranza, Timor non ha. Son giunta a segno Che mi tormenta, Più del tuo sdegno, La tua pietà. parte Scena Quindicesima MASSIMO fra sè Or giova il simular. A Valentiniano No, non sia vero Che per vergogna mia viva costei. Cesare, io corro a lei Voglio passarle il cor. VALENTINIANO T’arresta, amico. S’ella muore, io non vivo. Ancor potrebbe Quell’ingrata pentirsi. MASSIMO Al tuo comando con pena ubbidirò. Troppo a punirla il dover mi consiglia. VALENTINIANO Perché simile a te non è la figlia? MASSIMO Col volto ripieno Di tanto rossore, Più calma nel seno, Più pace non ho. Oh, quanti diranno Che il perfido inganno Dal suo genitore La figlia imparò! parte Scena Sedicesima VALENTINIANO Sdegno, amor, gelosia, cure d’impero, Che volete da me? Nemico e amante, E timido e sdegnato a un punto io sono; E intanto non punisco e non perdono. Ah! lo so ch’io dovrei Obliar quell’ingrata. Ella è cagione D’ogni sventura mia. Ma di tentarlo Neppure ardisco, e da una forza ignota Così mi sento oppresso, Che non desio di superar me stesso. Che mi giova impero e soglio, S’io non voglio uscir d’affanni, S’io nutrisco i miei tiranni Negli affetti del mio cor? Che infelice al mondo io sia, Lo conosco, è colpa mia; Non è colpa dello sdegno, Non è colpa dell’amor. Handel,George Frideric/Ezio/III
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Nonbinary gender Nonbinary gender(ノンバイナリージェンダー/非二元的性別)とは単に男性であるとか女性であるとかいう二種類の性別に当てはまらない様々な性別のことをいいます。 人の性別にはただ単に男性や女性という二種類の性別だけではないと考えられ、そのような様々な性別の総称を近年ではNonbinary genderといいます。このNonbinary genderと似たような意味を持つ言葉としてGender queerという言葉があり、日本ではこのような男性でも女性でもない性自認や性自認を持つ人のことをXジェンダー(X-gender/X-jendā)といいます。 これに対して男性と女性の二つだけの性別のあり方を基本とする考え方を二元性別論もしくは男女二元論といい、そのような社会的なシステムを性別二元制といいます。ですがこうしたNonbinary genderのような性自認を持つ人たちは多くおり、世界には昔から男性・女性以外の性別が存在する地域があります。 こうしたNonbinary genderに分類される性自認や性別は数多くあり、主なものとして次のような性別があります。 Neutral(中性) Bigender(両性) Trigender Agender(無性) Pangender(全性) Genderfluid(不定性) Demigender Hijra Two-Spirit こうした人たちの中にはホルモン療法や手術を受けて何らかの性別の移行をする人もいれば、そのようなことを望まない人もいたり、生物学的な性別の典型的な服装以外の服装を着ることを望む人もいたりと様々な人がいてNonbinary genderならこれというような一つの型に当てはめることができません。ほかに性別欄の性別や人称代名詞やMr.やMrs.などの敬称に男性や女性に該当しない表現を求める人もいて、性別欄にXがある国や人称代名詞にZeを使用したり、Mr.やMrs.などの代わりにMx.を使用したりする場合もあります。 また、Nonbinary genderの人の中にはヘテロセクシャルやホモセクシャルなどのような自己の性自認を基準にする性的指向や恋愛的指向の言葉に違和感を感じてAndrosexualやGynesexualのような指向の対象による名称を使うことを望む人もいます。 ⇒ジェンダー クィア ⇒Xジェンダー 記事更新 2017/03/08 (記事作成 2017/02/22) 上へ 関連 性自認の種類 ジェンダー クィア Xジェンダー トランスジェンダー 性自認 性同一性 分野 性自認(Gender Identity) 参考リンク Wikipedia Genderqueer 他のWiki Gender Wiki Non-binary 他 上へ LGBTやセクシャルマイノリティの用語への理解を手助けするためのサイト (C)LGBT・セクシャルマイノリティ用語集Wiki since 2017
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