約 3,447,914 件
https://w.atwiki.jp/eveon/pages/170.html
ツール>EFTの使い方 APIの登録 APIの登録 View > Character Editor を開く 右上にある「Create New Character」からキャラクター名を登録 作成したキャラクター名をプルダウンメニューから選択する 「API Skill Import」を開き一番下のURLをクリック ブラウザでEVE API管理画面が開くのでログインする (EVE公式) 「Name」に設定名 (EFTキャラクター名 等で良い) 「Character」で該当するキャラクターを選択 「No Expiry」にチェック (無期限という意味) 「CharacterSheet (キャラクターデータ)」にチェックが入っている事を確認して 右下の「Submit」 API管理画面トップに登録したAPIが表示されるので、 ID と V-Code (Verification Code) をコピーできるようにする 先ほどの ID と V-Code をコピー貼り付けして「Next」 キャラクターを選択し、一番下にチェックを入れて「Import」
https://w.atwiki.jp/gtavi_gta6/pages/2363.html
Central Los Santos Medical Center 概要 解説 店舗、外見など 概要 日本語:セントラル・ロスサントス医院 業種:病院 所在地:サウス・ロスサントス 解説 ロスサントス検死局から道路を挟んで右隣にある病院。更に本病院の右脇にはまた道路を挟んで葬儀屋まであり何かと縁起の悪い場所となっている。 サウス・ロスサントス地区の医療拠点だがマウントゾナー医療センターのCMでは適当な治療で患者を死なせていたり、野戦病院の如く廊下やソファーにゴロゴロ寝かせていたりとイメージダウン戦略の格好の標的にされている。 オンラインでは病院としてよりペガサス要請ヘリやハイドラの配置地点としてあまりに有名であり、有名過ぎてこの近場で幽霊モード等を使用して姿を消し、要請してここのヘリポートにスポーンした航空機を取りに行こうとしても勘の良いプレイヤーなら先回りし、破壊される事も良くある話である。 店舗、外見など 職員
https://w.atwiki.jp/satoschi/pages/4117.html
ボド語 |Niger-Congo languages|Atlantic-Congo languages|Volta-Congo languages|Benue-Congo languages|Bantoid languages|Southern Bantoid languages||Narrow Bantu languages|Central Narrow Bantu languages|Central Narrow Bantu D languages| 言語類型 現用言語 使用文字 type living language writing system ISO 639-3 【boy】 言語名別称 alternate names 方言名 dialect names 参考文献 references WEB ISO 639-3 Registration Authority - SIL International the LINGUIST List Ethnologue
https://w.atwiki.jp/asson_wiki/pages/25.html
eve onlineの一つの特徴としては、プレイヤーに明確な目的を与えない「サンドボックス型」のゲームで、「場」と「道具」を与えられプレイヤーは自由に遊ぶことができます プレイするにあたって行われる活動を大まかに分けると下記になり、さらに細分化されていきます。そのほか、プレイヤー達がイベントを独自に行ってみたりもしています。 PVP(対人戦) PVE(対NPC戦) インダストリー(生産・産業) 採掘 採掘も下記のように分かれます。 鉱石採掘 アイス採掘 ガス採掘 衛星採掘 惑星開発(PI) インダストリーにあるようにeveではプレイヤーが艦船、装備や弾薬などを生産することができ、生産するには原料のミネラル(無機質)が必要になります1。ミネラルは、採掘して手に入れた鉱石を精錬することで入手できます。採掘とは言ってしまえば第一次産業であり、実世界と同じように、eve世界の基礎を支えています。 注1 厳密に言えば全ての製造に使用するわけではありません。各生産品において必要な原料が違っており、入手方法も変わります。
https://w.atwiki.jp/eve_sarashi/pages/29.html
つまらないリンク 開始後間もない初心者に対して容赦なく他のゲームでは使われないEVE用語をたたみかける。 関連リンク Battleclinicのデータなし
https://w.atwiki.jp/oper/pages/3212.html
ATTO PRIMO Sinfonia Scena 1 (Gran pianura, in distanza veduta di collina praticabile, sopra la sommità della quale casa pastorale, con porta e finestra; in maggior distanza veduta di villaggio In fondo, alcuni albori.) CORO DI CACCIATORI Salva, salva, o Dea de boschi, lo splendor della Castiglia, salva lei, che a te somiglia in bellezza, ed onestà. Tu la madre al figlio rendi, e ad un Re la sua metà. Scena 2 (La Regina, vestita da cacciatrice con asta insanguinata, con seguito e Corrado.) REGINA Allegri, o miei vassalli; eccovi il fausto segno di mia vittoria; grande il periglio fu, di gran valore al mio braccio fu d uopo; estinta al fine giace l orribil belva, ch empia di strage e di terror la selva. Se di lugubri strida suonar le valli e i monti, or di festose grida si faccian risuonar. CORO DI CACCIATORI Suoni pur di grati evviva ogni riva ed ogni sponda, e risponda da ogni speco facil eco al nostro amor. Viva l astro d Aragona, ch or corona il suo valor. REGINA Andiam, miei fidi, e ristoriamci un poco della lunga fatica; ma dov è il figlio mio? CORRADO Dietro i vestigi vostri il magnanimo Prence spronò il destrier, quando il cinghial feroce da voi vide inseguito. Ma qualcuno s inoltra eccolo! Scena 3 (I suddetti e entra il Principe con fretta.) PRINCIPE Perchè mai nel sen, perchè, cara madre ognor per te palpitarmi il cor dovrà? REGINA Perchè mai nel sen, perchè, caro figlio, ognor per me palpitarti il cor dovrà? CORRADO Perchè mai nel sen, perchè, gran Regina, ognor per te palpitarci il cor dovrà? I TRE Deh, conserva a chi t adora una vita al ciel si cara REGINA Meco godi, amato figlio, e discaccia il tuo timor. PRINCIPE, CORRADO In te vive il figlio ancora, in te vive il genitor. REGINA Su via, mio caro figlio, discacciate l affanno; al gran cimento è ver molto sudai; ma uccisa al fine la formidabil fiera la gloria accrebbe de trionfi miei. (Si vede venir da lontano Lilla, affannata) Ma chi giù di quel luogo a questa volta move rapido il passo? PRINCIPE Una fanciulla a me rassembra, e di gentil sembiante. CORRADO Affannosa ed ansante, real donna, a me par. Scena 4 REGINA Chi cerchi? LILLA La Re gi na REGINA Io son la stessa. (S inginocchia) LILLA Ah, pieta de merce de soccorso! dal timor dal tormen to dal corso son si stanca che il fiato mi manca ed ho lena d appena parlar. REGINA Sorgi, calma l affanno, e quel che brami esponi, o giovin bella, e l otterrai. PRINCIPE (A Corrado) Amico, hai vista mai fanciulla più gentile di costei? CORRADO Non ha beltà la Spagna uguale a lei. LILLA Signora, al regio piede per implorar pietà mi guida amore il più vago pastore delle nostre contrade amato m ama, in sposa ei mi brama, e se uguaglianza di costume, di stato, e di desio può nodo marital render felice, un più fasto imeneo sperar non lice. REGINA E chi potrebbe opporsi ad affetto sì bello? LILLA Un barbaro fratello, che sol per vanità la mia destra promise al Podestà. REGINA Il tuo amante dov è? LILLA Da questo loco allontanato, sia ventura od arte, lasciò spazio frattanto al fratel mio di tentar che per forza io dia la mano a l odiato da me brutto villano! E se da quella stanza ov ei mi chiuse con disperato ardire dal balcone saltando io non fuggìa, del vil bifolco già preda sarei, e il mio caro Lubin perduto avrei. REGINA Calma l affanno, Lilla vezzosa, sarai sua sposa, fidati in me. Bella ti vedo, saggia ti credo; sarà, se l ami, degno di te. Figlio, vo a riposarmi. Or voi, Corrado, voi che siate sua guida al nostro tetto, alla vostra prudenza io la commetto. CORO Suoni pur di grati evviva, ecc. (La Regina parte col suo seguito.) Scena 5 (Corrado, il Principe, e Lilla.) PRINCIPE Amico, mi consolo che sei fatto custode di fanciulle. CORRADO Signor, dell età mia è per me questo un infelice indizio. (Fra sè) è un idolo costei; ci vuol giudizio. PRINCIPE Oh quanto volontieri con te mi cangierei per esser io guardiano di costei. Venite qui, ragazza. LILLA Signor PRINCIPE Avvicinatevi, non abbiate paura. CORRADO (Fra sè) Che modestia, che grazia, che figura! Se mi scappa mio danno. PRINCIPE Il vostro nome? LILLA Lilla, a comandi suoi. PRINCIPE Oh che bel nome! E bello come voi. LILLA Grazie alla sua bontà. PRINCIPE Perchè vi ritirate? Datemi la manina. (Vuol prenderla per mano.) LILLA Oh mi perdoni, sono nubile ancora e son villana, e non la diedi ancora a chi che sia. PRINCIPE Sentite; se io v amassi amereste voi me? CORRADO (Fra sè) L affare si fa serio. LILLA Io no. PRINCIPE Perchè? LILLA Perchè amo il mio Lubin. PRINCIPE E non potreste amarne due? LILLA Fanciulle di contado non han questa virtù. Signore, io vado. (In atto di partire.) PRINCIPE Perchè tal fretta? CORRADO Prence, ella ha ragione. La Regina ci attende al noto loco. PRINCIPE Andate, andate, io pur verrò tra poco. (Corrado e Lilla partono.) Più bianca di giglio, più fresca di rosa, bell occhio, bel ciglio, vivace, graziosa. La mano a un villano la Lilla darà? Almen, crude stelle, non fossi chi sono ma val più d un trono sì rara beltà. (Parte.) Scena 6 (Strada, collinetta da un lato, casa rustica con porta e finestra, che mette nella strada; in fondo alcuni alberi.) (Ghita e Tita entrano disputando) GHITA Un briccone senza core no, non voglio più sposar. TITA Un ingrata senza amore no, non voglio maritar. GHITA Far d occhietto a tutte quante. TITA Far con tutti la galante! GHITA Ir girando tutta notte! TITA Ir con Mengo in quelle grotte! GHITA Dar a Berta il mio cappello! TITA Dir a Cecco ch è più bello! AMBI Son azioni da birboni e non s hanno a sopportar. TITA Non dir più ch io sono Tita se non cavo a te quegli occhi. GHITA Non dir più che io son la Ghita se non graffio a te l orecchio. TITA Villanaccia! GHITA Villanaccio! TITA Taci brutta! GHITA Taci brutto, assassino!. TITA Malandrina. AMBI Esser vuol la mia rovina mi vuol far precipitar. Scena 7 (Il suddetti, entra il Podestà, poi Lubino.) PODESTÀ E così, miei padroni, non volete finir, queste questioni? Un bel esempio inver date alla Lilla, s anco il dì delle nozze, e vostre e mie, fate tali pazzie. TITA Parlate con la Ghita, che fa pensar sì mal de fatti suoi. GHITA Anzi ditelo a Tita, che lo scandalo sol nasce da lui. (Entra Lubino, che non vede gli altri attori che dopo l aria) LUBINO Lilla mia dove sei gita? Lilla bella dove sei? Non t asconder, o mia vita, o bel sol degli occhi miei. Senza te non posso vivere, morirò senza di te. Dove sei, mia cara Lilla? Lilla cara, vieni a me. Siete qui scellerati? alfin vi trovo, alfin v ho nelle mani. Or dite, iniqui, la mia Lilla dov è? PODESTÀ E dove stà? GHITA Guarda che fai Lubin LUBINO Ah perfido, furfante! Mori per le mie mani. (Prende per il collo il Podestà.) PODESTÀ Gente! GHITA Aiuto! TITA Pietà! Misericordia! LUBINO Per voi geme il mio ben! GHITA Eh! Lubino, dico; non conosci la Ghita, l amica tua? Calmati, guarda, ascolta. LUBINO Ah, ditemi una volta, dov è la sposa mia O sollevo il villaggio, o do foco alla casa, o vi spacco la testa! PODESTÀ Che demonio infernal! GHITA Che bestia è questa? TITA (Parla nascondendosi dietro la Ghita) Io, io la sfacciatella rinchiusi in quella stanza, perché ardisce d opporsi al voler mio, e finalmente suo fratel son io. LUBINO Fratello, no, carnefice tu sei! Ah, vanne a terra, indegna porta! invano s opporrebbe l inferno a questa mano! (Ghita giù la porta ed entra in casa) Scena 8 (Tita, il Podestà, e Ghita.) TITA Già per sola tua colpa nascon tutti i malanni. GHITA Io, cosa c entro nelle vostre pazzie? TITA Se non mi trattenevi colle tue frenesie, a quest ora ei la Lilla avria sposata! GHITA Se non ti difendevi dietro le spalle mie, ei ti facea del cranio una frittata! PODESTÀ Non volete, o ragazzi, una volta finir di fare i pazzi? (S ode internamente un grande strepito.) GHITA O cieli! Udite! LUBINO O Lilla, Lilla mia, mia cara Lilla... GHITA Che strepito! che gridi! che fracasso è mai questo? TITA Quel marrano mi smantella la casa! LUBINO Ah, Lilla, Lilla GHITA Partiam, per carità, che s ei qui torna, preveggo un precipizio. PODESTÀ Lasciate pur, gli farem far giudizio. Or se pericolo di star qui trovi, verso quel culmine rapido movi, o tra quegli arbori di dense frondi stattene tacito ovver t ascondi, là dove imboscasi quel picciol speco, e quando sortono se Lilla è seco, stando lontano per un lunghissimo tiro di mano, sempre guardandoli li dèi seguir. (Tita parte) Tu Ghitta vattene franca all albergo, in l uscio serrati poi dietro il tergo, ch io per la ripida strada, ma breve, vo a dar cert ordini, come si deve, e quando avisoti del mio ritorno, col rauco fremito di tromba e corno, dove si trovano volami a dir. Presto, che crescere sento il tumulto! Ah, il temerario per tale insulto in una carcere vo far morir. (Ghita e il Podestà partono.) Scena 9 (Lubino solo dalla finestra, da cui pende un velo.) LUBINO Dov è dunque il mio ben? già son fuggiti Barbari, al tradimento aggiungete lo scherno? Ma raggiunger si provi. (salta giù dalla finestra) Qual uom, qual Dio potrebbe trattener l ire mie? stelle! che miro? Il velo non è questo della mia Lilla bella? Forse la meschinella ne moti della sua disperazione saltò giù dal balcone e il molle viso e le tenere membra ahi chi sa quale soffrirò oltraggio ad ambi due fatale. Non è vano il sospetto, la camera rinchiusa il balcon spalancato... il velo appeso ah se questo adivenne, a tutti io giuro i Numi dell abisso e a quei del Cielo di farne di coloro nuovo, tremendo, temerario scempio; qual fui d amor, sarò d atrocia esempio. Vo da l infami viscere strappar agli empi il cor. Vo farli a brani, a brani, e dar per cibo ai cani l ossa e le carni lor. (S avvolge il velo al braccio.) E tu, su questo braccio, rimani, o infausto segno, e se giammai nell anima langue l usato sdegno, porgi alimento ed esca che accresca il mio furor. (Va per partire, ma vede Tita nascosto dietro un albero in qualche distanza) Scena 10 LUBINO Indarno ti nascondi; il giusto Cielo in mano mi ti manda. (Afferra Tita per i crini) TITA Ohimè! Son morto! LUBINO Su quel capo ribaldo il mio sdegno cadrà; con questo cerro (Svelle un grosso ramo, e si mette in atto di accoppar Tita, la Ghita sopravviene e trattien il colpo.) GHITA Oh Dei! Ferma, Lubino! (Entra il Podestà con seguito di ministri di giustizia.) PODESTÀ Ecco lo sgherro. Animo, assicuratevi LUBINO Traditori TITA Bravissimo, cognato. PODESTÀ Tenetelo e legatelo sì stretto ch egli non muova più piedi, nè mani. LUBINO Tu mi vendica, o ciel, con questi cani. (Parte Lubino tra i Ministri, il Podestà, e Tita, cui la Ghita trattiene.) Scena 11 GHITA Oh, povero Lubino! Tita TITA Lasciami andar. GHITA Tita, m ascolta! Sai che tua suora Lilla è l idol della villa, sai ch ella ama Lubino, ed egli lei, e ostinato ti sei a voler ch ella pigli il Podestà? TITA O crepar, o pigliarlo E di cosa hai paura? GHITA Oggi alla caccia s attende la Regina; se alcuno la previen contra di te, cosa sarà di me? TITA E a te che importa? Non son io più un briccone, un assassino? GHITA No, se il mio bene, il caro mio sposino. Purchè tu m ami, purchè sia mio, sempre vogl io te solo amar. Se un po di rabbia teco mi viene, parlo per bene lo puoi pensar. Ma è poi di paglia tutto il mio foco, e poco, poco mi suol durar. In un momento di mele torno e in questo giorno l hai da provar. Dammi l anello, Tita mio bello, dammelo caro, non indugiar. Allor conoscere potrai la Ghita, che bella vita vogliam passar. (Parte.) Scena 12 (Tita solo) TITA Da ridere mi vien quand odo dire che bisogna star forte quando la donna cede. Io non son così bravo, e allorché vedo la mia Ghita che piange e che vien meco colla buona maniera, se fossi più arrabbiato d un leone cado giù qual babbione, un agnello divento, anzi un coniglio, nè già la Ghita sol, ma ogni altra donna far può meco lo stesso; che grande amico anch io son del bel sesso. In quegli anni in cui solea ir le capre a pascolar, mio bisnonno mi dicea, ch era un uom di grandi affar "Figlio mio, la donna è foco, guarda ben, non t accostar". Io ripien de detti suoi per paura d abbrucciarmi, donne mie lontan da voi procurava di restar. Ma l istinto naturale superò l educazion, e trovai che male, male predicava quel buffon. Qual farfalla, pian pianino, pria cercai girarvi intorno poi mi feci più vicino ed osai toccarvi un giorno, e sentendo che la pelle delle dita tenerelle non abbruccia, ma diletta, volli far per voi vendetta con amarvi e rispettarvi e con darvi questo cor. Non credete?... non credete? Alle prove, o donne care, tutto, tutto io voglio fare per provarvi un vero amor. (Parte) ATTO PRIMO Sinfonia Scena 1 (Gran pianura, in distanza veduta di collina praticabile, sopra la sommità della quale casa pastorale, con porta e finestra; in maggior distanza veduta di villaggio In fondo, alcuni albori.) CORO DI CACCIATORI Salva, salva, o Dea de boschi, lo splendor della Castiglia, salva lei, che a te somiglia in bellezza, ed onestà. Tu la madre al figlio rendi, e ad un Re la sua metà. Scena 2 (La Regina, vestita da cacciatrice con asta insanguinata, con seguito e Corrado.) REGINA Allegri, o miei vassalli; eccovi il fausto segno di mia vittoria; grande il periglio fu, di gran valore al mio braccio fu d uopo; estinta al fine giace l orribil belva, ch empia di strage e di terror la selva. Se di lugubri strida suonar le valli e i monti, or di festose grida si faccian risuonar. CORO DI CACCIATORI Suoni pur di grati evviva ogni riva ed ogni sponda, e risponda da ogni speco facil eco al nostro amor. Viva l astro d Aragona, ch or corona il suo valor. REGINA Andiam, miei fidi, e ristoriamci un poco della lunga fatica; ma dov è il figlio mio? CORRADO Dietro i vestigi vostri il magnanimo Prence spronò il destrier, quando il cinghial feroce da voi vide inseguito. Ma qualcuno s inoltra eccolo! Scena 3 (I suddetti e entra il Principe con fretta.) PRINCIPE Perchè mai nel sen, perchè, cara madre ognor per te palpitarmi il cor dovrà? REGINA Perchè mai nel sen, perchè, caro figlio, ognor per me palpitarti il cor dovrà? CORRADO Perchè mai nel sen, perchè, gran Regina, ognor per te palpitarci il cor dovrà? I TRE Deh, conserva a chi t adora una vita al ciel si cara REGINA Meco godi, amato figlio, e discaccia il tuo timor. PRINCIPE, CORRADO In te vive il figlio ancora, in te vive il genitor. REGINA Su via, mio caro figlio, discacciate l affanno; al gran cimento è ver molto sudai; ma uccisa al fine la formidabil fiera la gloria accrebbe de trionfi miei. (Si vede venir da lontano Lilla, affannata) Ma chi giù di quel luogo a questa volta move rapido il passo? PRINCIPE Una fanciulla a me rassembra, e di gentil sembiante. CORRADO Affannosa ed ansante, real donna, a me par. Scena 4 REGINA Chi cerchi? LILLA La Re gi na REGINA Io son la stessa. (S inginocchia) LILLA Ah, pieta de merce de soccorso! dal timor dal tormen to dal corso son si stanca che il fiato mi manca ed ho lena d appena parlar. REGINA Sorgi, calma l affanno, e quel che brami esponi, o giovin bella, e l otterrai. PRINCIPE (A Corrado) Amico, hai vista mai fanciulla più gentile di costei? CORRADO Non ha beltà la Spagna uguale a lei. LILLA Signora, al regio piede per implorar pietà mi guida amore il più vago pastore delle nostre contrade amato m ama, in sposa ei mi brama, e se uguaglianza di costume, di stato, e di desio può nodo marital render felice, un più fasto imeneo sperar non lice. REGINA E chi potrebbe opporsi ad affetto sì bello? LILLA Un barbaro fratello, che sol per vanità la mia destra promise al Podestà. REGINA Il tuo amante dov è? LILLA Da questo loco allontanato, sia ventura od arte, lasciò spazio frattanto al fratel mio di tentar che per forza io dia la mano a l odiato da me brutto villano! E se da quella stanza ov ei mi chiuse con disperato ardire dal balcone saltando io non fuggìa, del vil bifolco già preda sarei, e il mio caro Lubin perduto avrei. REGINA Calma l affanno, Lilla vezzosa, sarai sua sposa, fidati in me. Bella ti vedo, saggia ti credo; sarà, se l ami, degno di te. Figlio, vo a riposarmi. Or voi, Corrado, voi che siate sua guida al nostro tetto, alla vostra prudenza io la commetto. CORO Suoni pur di grati evviva, ecc. (La Regina parte col suo seguito.) Scena 5 (Corrado, il Principe, e Lilla.) PRINCIPE Amico, mi consolo che sei fatto custode di fanciulle. CORRADO Signor, dell età mia è per me questo un infelice indizio. (Fra sè) è un idolo costei; ci vuol giudizio. PRINCIPE Oh quanto volontieri con te mi cangierei per esser io guardiano di costei. Venite qui, ragazza. LILLA Signor PRINCIPE Avvicinatevi, non abbiate paura. CORRADO (Fra sè) Che modestia, che grazia, che figura! Se mi scappa mio danno. PRINCIPE Il vostro nome? LILLA Lilla, a comandi suoi. PRINCIPE Oh che bel nome! E bello come voi. LILLA Grazie alla sua bontà. PRINCIPE Perchè vi ritirate? Datemi la manina. (Vuol prenderla per mano.) LILLA Oh mi perdoni, sono nubile ancora e son villana, e non la diedi ancora a chi che sia. PRINCIPE Sentite; se io v amassi amereste voi me? CORRADO (Fra sè) L affare si fa serio. LILLA Io no. PRINCIPE Perchè? LILLA Perchè amo il mio Lubin. PRINCIPE E non potreste amarne due? LILLA Fanciulle di contado non han questa virtù. Signore, io vado. (In atto di partire.) PRINCIPE Perchè tal fretta? CORRADO Prence, ella ha ragione. La Regina ci attende al noto loco. PRINCIPE Andate, andate, io pur verrò tra poco. (Corrado e Lilla partono.) Più bianca di giglio, più fresca di rosa, bell occhio, bel ciglio, vivace, graziosa. La mano a un villano la Lilla darà? Almen, crude stelle, non fossi chi sono ma val più d un trono sì rara beltà. (Parte.) Scena 6 (Strada, collinetta da un lato, casa rustica con porta e finestra, che mette nella strada; in fondo alcuni alberi.) (Ghita e Tita entrano disputando) GHITA Un briccone senza core no, non voglio più sposar. TITA Un ingrata senza amore no, non voglio maritar. GHITA Far d occhietto a tutte quante. TITA Far con tutti la galante! GHITA Ir girando tutta notte! TITA Ir con Mengo in quelle grotte! GHITA Dar a Berta il mio cappello! TITA Dir a Cecco ch è più bello! AMBI Son azioni da birboni e non s hanno a sopportar. TITA Non dir più ch io sono Tita se non cavo a te quegli occhi. GHITA Non dir più che io son la Ghita se non graffio a te l orecchio. TITA Villanaccia! GHITA Villanaccio! TITA Taci brutta! GHITA Taci brutto, assassino!. TITA Malandrina. AMBI Esser vuol la mia rovina mi vuol far precipitar. Scena 7 (Il suddetti, entra il Podestà, poi Lubino.) PODESTÀ E così, miei padroni, non volete finir, queste questioni? Un bel esempio inver date alla Lilla, s anco il dì delle nozze, e vostre e mie, fate tali pazzie. TITA Parlate con la Ghita, che fa pensar sì mal de fatti suoi. GHITA Anzi ditelo a Tita, che lo scandalo sol nasce da lui. (Entra Lubino, che non vede gli altri attori che dopo l aria) LUBINO Lilla mia dove sei gita? Lilla bella dove sei? Non t asconder, o mia vita, o bel sol degli occhi miei. Senza te non posso vivere, morirò senza di te. Dove sei, mia cara Lilla? Lilla cara, vieni a me. Siete qui scellerati? alfin vi trovo, alfin v ho nelle mani. Or dite, iniqui, la mia Lilla dov è? PODESTÀ E dove stà? GHITA Guarda che fai Lubin LUBINO Ah perfido, furfante! Mori per le mie mani. (Prende per il collo il Podestà.) PODESTÀ Gente! GHITA Aiuto! TITA Pietà! Misericordia! LUBINO Per voi geme il mio ben! GHITA Eh! Lubino, dico; non conosci la Ghita, l amica tua? Calmati, guarda, ascolta. LUBINO Ah, ditemi una volta, dov è la sposa mia O sollevo il villaggio, o do foco alla casa, o vi spacco la testa! PODESTÀ Che demonio infernal! GHITA Che bestia è questa? TITA (Parla nascondendosi dietro la Ghita) Io, io la sfacciatella rinchiusi in quella stanza, perché ardisce d opporsi al voler mio, e finalmente suo fratel son io. LUBINO Fratello, no, carnefice tu sei! Ah, vanne a terra, indegna porta! invano s opporrebbe l inferno a questa mano! (Ghita giù la porta ed entra in casa) Scena 8 (Tita, il Podestà, e Ghita.) TITA Già per sola tua colpa nascon tutti i malanni. GHITA Io, cosa c entro nelle vostre pazzie? TITA Se non mi trattenevi colle tue frenesie, a quest ora ei la Lilla avria sposata! GHITA Se non ti difendevi dietro le spalle mie, ei ti facea del cranio una frittata! PODESTÀ Non volete, o ragazzi, una volta finir di fare i pazzi? (S ode internamente un grande strepito.) GHITA O cieli! Udite! LUBINO O Lilla, Lilla mia, mia cara Lilla... GHITA Che strepito! che gridi! che fracasso è mai questo? TITA Quel marrano mi smantella la casa! LUBINO Ah, Lilla, Lilla GHITA Partiam, per carità, che s ei qui torna, preveggo un precipizio. PODESTÀ Lasciate pur, gli farem far giudizio. Or se pericolo di star qui trovi, verso quel culmine rapido movi, o tra quegli arbori di dense frondi stattene tacito ovver t ascondi, là dove imboscasi quel picciol speco, e quando sortono se Lilla è seco, stando lontano per un lunghissimo tiro di mano, sempre guardandoli li dèi seguir. (Tita parte) Tu Ghitta vattene franca all albergo, in l uscio serrati poi dietro il tergo, ch io per la ripida strada, ma breve, vo a dar cert ordini, come si deve, e quando avisoti del mio ritorno, col rauco fremito di tromba e corno, dove si trovano volami a dir. Presto, che crescere sento il tumulto! Ah, il temerario per tale insulto in una carcere vo far morir. (Ghita e il Podestà partono.) Scena 9 (Lubino solo dalla finestra, da cui pende un velo.) LUBINO Dov è dunque il mio ben? già son fuggiti Barbari, al tradimento aggiungete lo scherno? Ma raggiunger si provi. (salta giù dalla finestra) Qual uom, qual Dio potrebbe trattener l ire mie? stelle! che miro? Il velo non è questo della mia Lilla bella? Forse la meschinella ne moti della sua disperazione saltò giù dal balcone e il molle viso e le tenere membra ahi chi sa quale soffrirò oltraggio ad ambi due fatale. Non è vano il sospetto, la camera rinchiusa il balcon spalancato... il velo appeso ah se questo adivenne, a tutti io giuro i Numi dell abisso e a quei del Cielo di farne di coloro nuovo, tremendo, temerario scempio; qual fui d amor, sarò d atrocia esempio. Vo da l infami viscere strappar agli empi il cor. Vo farli a brani, a brani, e dar per cibo ai cani l ossa e le carni lor. (S avvolge il velo al braccio.) E tu, su questo braccio, rimani, o infausto segno, e se giammai nell anima langue l usato sdegno, porgi alimento ed esca che accresca il mio furor. (Va per partire, ma vede Tita nascosto dietro un albero in qualche distanza) Scena 10 LUBINO Indarno ti nascondi; il giusto Cielo in mano mi ti manda. (Afferra Tita per i crini) TITA Ohimè! Son morto! LUBINO Su quel capo ribaldo il mio sdegno cadrà; con questo cerro (Svelle un grosso ramo, e si mette in atto di accoppar Tita, la Ghita sopravviene e trattien il colpo.) GHITA Oh Dei! Ferma, Lubino! (Entra il Podestà con seguito di ministri di giustizia.) PODESTÀ Ecco lo sgherro. Animo, assicuratevi LUBINO Traditori TITA Bravissimo, cognato. PODESTÀ Tenetelo e legatelo sì stretto ch egli non muova più piedi, nè mani. LUBINO Tu mi vendica, o ciel, con questi cani. (Parte Lubino tra i Ministri, il Podestà, e Tita, cui la Ghita trattiene.) Scena 11 GHITA Oh, povero Lubino! Tita TITA Lasciami andar. GHITA Tita, m ascolta! Sai che tua suora Lilla è l idol della villa, sai ch ella ama Lubino, ed egli lei, e ostinato ti sei a voler ch ella pigli il Podestà? TITA O crepar, o pigliarlo E di cosa hai paura? GHITA Oggi alla caccia s attende la Regina; se alcuno la previen contra di te, cosa sarà di me? TITA E a te che importa? Non son io più un briccone, un assassino? GHITA No, se il mio bene, il caro mio sposino. Purchè tu m ami, purchè sia mio, sempre vogl io te solo amar. Se un po di rabbia teco mi viene, parlo per bene lo puoi pensar. Ma è poi di paglia tutto il mio foco, e poco, poco mi suol durar. In un momento di mele torno e in questo giorno l hai da provar. Dammi l anello, Tita mio bello, dammelo caro, non indugiar. Allor conoscere potrai la Ghita, che bella vita vogliam passar. (Parte.) Scena 12 (Tita solo) TITA Da ridere mi vien quand odo dire che bisogna star forte quando la donna cede. Io non son così bravo, e allorché vedo la mia Ghita che piange e che vien meco colla buona maniera, se fossi più arrabbiato d un leone cado giù qual babbione, un agnello divento, anzi un coniglio, nè già la Ghita sol, ma ogni altra donna far può meco lo stesso; che grande amico anch io son del bel sesso. In quegli anni in cui solea ir le capre a pascolar, mio bisnonno mi dicea, ch era un uom di grandi affar "Figlio mio, la donna è foco, guarda ben, non t accostar". Io ripien de detti suoi per paura d abbrucciarmi, donne mie lontan da voi procurava di restar. Ma l istinto naturale superò l educazion, e trovai che male, male predicava quel buffon. Qual farfalla, pian pianino, pria cercai girarvi intorno poi mi feci più vicino ed osai toccarvi un giorno, e sentendo che la pelle delle dita tenerelle non abbruccia, ma diletta, volli far per voi vendetta con amarvi e rispettarvi e con darvi questo cor. Non credete?... non credete? Alle prove, o donne care, tutto, tutto io voglio fare per provarvi un vero amor. (Parte) Martin y Soler,Vicente/Una cosa rara/I-2
https://w.atwiki.jp/newdivide/pages/18.html
ventrilo2.1.4ダウンロード 1.ventrilo2.1.4(日本語化パッチ付き)ダウンロード をクリック 2.開く.保存.キャンセル の3つ選択できます。その 保存.をクリック 3.ダウンロードを進めます。 4.多くはデスクトップにventrilo2.1.4のアイコンが出ると思います。それをインストールします。 5.インストールが完了するとデスクトップにヘッドホンをはめた人が出てくると思います。 6.まず起動します。 7.。User name(1段目)- をクリック。次にNewをクリック。SAで使用しているキャラクターの名前をいれてOKを押します。 8.そうするとUser name に入力した名前が出てきます。 9.Server(2段目)- をクリック。次にNewをクリック。そうすると Setup new server と出てきます。そこにお好きな文字をなんでもいいのでいれてOKを押します。(例)a 10.Hostname or IP にクランの告知に書いてある文字を入力します。Port も一緒です。入力したらOKを押します。 11.これで導入完了です。Connect(接続)をクリックするとサーバーに接続できます。あとは僕たちの使用しているチャンネルに入るだけです。 終了
https://w.atwiki.jp/bravefrontierglobal/pages/30.html
Event Period September 19, 00 00 PST - September 20, 23 59 PST September 19, 01 00 PDT - September 21, 00 59 PDT 日本時間で 9/19(土)17 00 - 9/21(月)16 59(※特別功績ポイントの取得期間は終了しています。) 合計で10,000功績ポイント 限定スフィア交換期限 Prized Light(煌宝『メド=ラグリス』)全ステ30%アップ&弱点属性ダメージ無効 Prized Mercy(慈宝『レグ=ラグリス』)全ステ30%アップ&被ダメ時、回復&毎ターンHP回復 Sept. 5, 00 00 PST - Oct. 2, 23 59 PST 日本時間で 9/5(土)17 00 - 10/3(土)16 59 Demon Core(魔晶核サレルノ) Sept. 19, 00 00 PST - Oct. 2, 23 59 PST 日本時間で 9/19(土)17 00 - 10/3(土)16 59
https://w.atwiki.jp/eveapp/pages/59.html
Fit例 http //eve.battleclinic.com/loadout/65023-L2-PvE-Corax.html Hi Light Missile Launcher II Light Missile Launcher II Light Missile Launcher II Light Missile Launcher II Light Missile Launcher II Light Missile Launcher II Light Missile Launcher II ライトミサイルランチャーII ライトミサイルランチャーII ライトミサイルランチャーII ライトミサイルランチャーII ライトミサイルランチャーII ライトミサイルランチャーII ライトミサイルランチャーII Mid Sensor Booster II Experimental 1MN Afterburner I Small C5-L Emergency Shield Overload I Limited Kinetic Deflection Field I センサーブースターII 試作型1MNアフターバーナーI 小型C5-L緊急シールドオーバーロードI リミテッドキネティック偏向フィールドI Low Nanofiber Internal Structure II Ballistic Control System II ナノファイバー内部構造II 弾道制御装置II Rig Small Bay Loading Accelerator I Small Warhead Calefaction Catalyst I 小型ベイローディングアクセラレーターI 小型弾頭キャルファクションカタリストI Drone
https://w.atwiki.jp/cowardlygirl/pages/17.html
39 :某所のコピペ:2007/11/25(日) 23 52 02 ID ANiwC4i9 11 名前:名無しさん@八周年 投稿日:2007/11/25(日) 23 08 32 ID hvlmdoZx0 そうは言っても例えば・・・ コンビニでバイトをしてるオレ。この時期クリスマスイブのシフトが決定し、毎年恒例の シフトを替わってくれ大会が始まる。まあいつものことだが取り立てて用事もないオレが夜のシフトに 入ることになった。飯を奢ってもらう条件付きだし、ま、悪くないね。 当日になり、もう一人の不幸な相棒がやってきた。オレはちょっと驚く。奥谷さんがやって来たからだ。 「あれ?この時間のシフトに入るなんて珍しいね」 「はい。店長に無理矢理頼まれちゃって。空いてるの、私だけだったみたいで・・・」 日が日ということもあり客はいつもより少なく、暇なオレ達は沢山の話をした。普段同じシフトに入る こともない相手なだけにお互い知らないことだらけで話は尽きなかった。 ただ、時々大きなあくびをして眠そうにしてる彼女を見ると、やっぱりオレといるのは退屈なんだろうな、 と現実に戻されるわけだ。 数時間が過ぎたころ久しぶりの来客。カップルだった。どうもその彼女の方が奥谷さんと知り合いらしく 親しげに話し掛けてきた。 「あれ?禮子何してるの、こんな所で。今年のイブは好きな人と一緒に過ごせるんだってはしゃいでたじゃん」 そしてチラリとオレの方を見てはっと、そうセリフを付けるなら「ハッ!」しか有り得ないような顔をして 「ご、ごめん」とだけ言ってそそくさと店を出て行った。おい、ちょっと、どうするんだよこの空気。 奥谷さんの方を見る。真っ赤な顔でうつむいてる奥谷禮子。 すると奥谷さんがぽつりとつぶやいた。 「・・・昨日、ドキドキして一睡もできなかったんですよ」 ============= なんとなく、このスレを思い出した。 なんてことがあったら絶対に好きになっちゃうだろ?